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MARSIGLIA CITTA’ DINAMICA E APERTA

Capitolo 5: Il progetto Euroméditerranée: Archittettura e Urbanistica della città

L’immagine della città di Marsiglia nei secoli si è sviluppata intorno ad attributi negativi che le hanno impedito fino ai giorni nostri di divenire protagonista di una serie di manifestazioni in grado di conferirle un’aria internazionale. I segni dello scoppio delle due guerre mondiali sono evidenti nel settore economico che entra in crisi e provoca uno stallo del settore industriale, che da sempre rappresenta, grazie alle attività sviluppatesi intorno al porto, un punto di riferimento. Parallelamente la città continua a mostrare il suo carattere “pericoloso” e ribelle”: qui si tengono una serie di rivolte da parte di immigrati provenienti dalla vicina Algeria che proprio in questi anni ottiene l’indipendenza al pari di molte altre colonie francesi.

Ma Marsiglia, città dai mille volti, è capace di assumere forme diverse ed ha dimostrato di avere comunque un volto pulito e dinamico chiamando le archistar che con le loro opere l’hanno ridisegnata e riqualificata.

Una svolta destinata a cambiare l’immagine collettiva di Marsiglia si ebbe a partire dal 1995 quando venne avviato il progetto Euroméditerranée8 nel cuore della città tra il porto commerciale, il Porto Vecchio e la stazione del TGV9. Allo scopo vengono attuati una serie

di interventi di riqualificazione e trasformazione in ambito urbano, economico, culturale e sociale con l’obiettivo di dare alla città una vocazione internazionale al pari delle altre metropoli europee. In questo contesto si assiste al passaggio da semplice città di frontiera e isolata dal mondo esterno, perfino all’interno del contesto regionale, ad una città che vuole cambiare identità che si apre al mondo esterno fino a divenire un punto di riferimento importante per una serie di eventi a cui si candida in veste di organizzatrice.

8 Sito del progetto: http://www.euromediterranee.fr/ 9 Train à Grand Vitesse

37 Figura 9 Mappa aree di intervento Euroméditerranée

Il primo progetto Euroméditerranée, una seconda estensione sul piano originario è stato avviato da un decreto nel 2007, concentra le proprie energie sulla rivitalizzazione creativa e in chiave moderna di cinque poli della città: la Joliette, Saint Charles, Rue de la Republique, la Belle de Mai e la Cité de la Méditerranée.

Il concetto di cultura creativa e gli interventi architettonici, da parte di nomi del panorama internazionale come Rudy Riciotti e Zaha Hadid, hanno permesso di concepire una vera e propria skyline marsigliese ponendo Euroméditerranée come epicentro della candidatura di Marsiglia a ECoC per l’anno 2013 e che permetterà alla metropoli di aumentare la sua attrattività sul piano internazionale anche dal punto di vista turistico.

Un modello di sviluppo che guarda al futuro senza dimenticare il passato e il presente della città, un progetto di lungo respiro, termine previsto nel 2020, che vede coinvolti diversi soggetti pubblici e privati su scala locale, regionale, nazionale ed internazionale che contribuiscono in varia misura fornendo supporto soprattutto in termini di finanziamenti: secondo le stime un euro pubblico investito produrrebbe quattro/cinque euro in investimenti privati per un totale di 7,5 milioni di euro destinati.

38 Euroméditerranée è un progetto plurisettoriale che tra le sue missioni annovera anche il miglioramento della qualità della vita e quindi del benessere dei cittadini: un concetto che può essere declinato in diversi modi e dove la centralità degli interventi ha riguardato gli spazi pubblici cittadini a partire dai quartieri residenziali, cuore pulsante della città dove usi e tradizioni e il legame tra il passato e il presente sono maggiormente evidenti.

Obiettivo è quello di ampliare il progetto iniziale e di creare dei collegamenti tra centro e zone periferiche con uno sguardo all’ambiente e lo sfruttamento delle risorse in maniera consapevole, dando così forma a uno sviluppo durevole e sostenibile favorito anche dall’evoluzione nel campo delle tecnologie. Nel corso degli anni queste tematiche si sono sviluppate e tradotte in modelli presi come spunto da diverse città soprattutto nel Nord Europa: l’emulazione di tali progetti è stata tentata anche nelle regioni del Sud con scarso successo a causa delle diverse conformazione territoriale e del clima.

È per questo che grazie a Euroméditerranée è stato possibile sviluppare un modello del Sud o comunque dell’Area Mediterranea, un modello di smart city secondo la traduzione anglossassone, che diventa ecocité nel caso francese e che in italiano si può rendere con il termine città intelligente.

Nel settore dei trasporti e delle comunicazioni si è intervenuto sull’accessibilità interna ed esterna: si è dato impulso alla circolazione pedonale deviando la congestione provocata da mezzi come le automobili verso l’esterno e creando appositamente delle strutture sotterranee a loro riservate (dai tunnel di collegamento tra le varie zone della città ai parcheggi).

I cittadini sono stati sensibilizzati ed educati oltre che invitati a sfruttare maggiormente mezzi alternativi come i bus la cui linea è stata potenziata oppure le biciclette che hanno visto perfezionarsi sia nuovi percorsi ciclabili sia postazioni dedicati alla sosta.

39 Inoltre nell’interesse della collettività e dei suoi bisogni di evasione dalla realtà quotidiana per ricercare la tranquillità e il riposo bisogna porre l’attenzione sullo sviluppo delle aree verdi: argomento che interessa anche il turismo ed in particolare il turista le cui motivazioni sono cambiate in questa direzione.

Sono state quindi avviate una serie di interventi di riqualificazione che hanno interessato sia i parchi che gli spazi pubblici in cui sono stati piantati degli alberi che conferiscono alla città uno splendido effetto anche dal punto di vista estetico/paesaggistico. Questa è stata ripresa anche nella concezione di alcuni edifici come l’Horizon Schuman con il suo giardino interno dove innovazione e alta qualità nel costruire si fondono.

Les chiffres du grand périmêtre Périmêtre de 1995 Ce qu'ajoute l'extension (de 2007) Surface de terrain 480 hectares 310 hectares +170 hectares

Logements Neufs + 18000 + 4000 + 14 000 Réhabilités + 6000 +6000 ND Bureaux et activité + 1 000 000 m² + 500 000 m² + 500 000 m² Equipements publics + 200 000 m² + 100 000 m² + 100 000 m² Commerces + 200 000 m² + 100 000 m² + 100 000 m² Espaces verts et publics

+ 40 hectares + 20 hectares + 20 hectares

Emplois + 35 000 + 15 000 + 20 000 Habitants + 40 000 + 10 000 + 30 000 Investissements Dont Publics Privés + 7 Milliards + 1,4 milliards + 5,1 milliards + 3,5 Milliards + 600 millions + 2,9 milliards + 3,5 Milliards (estimation) + 800 millions + 2,7 milliards

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CAPITOLO 6

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