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marzo 1448 (v infra Annotazioni sporadiche) Tale data può essere dunque presa come terminus ante quem per la trascrizione del codice

Fascicoli I-XI 10 ; XII 12 ; XIII 8 ; XIV

datata 20 marzo 1448 (v infra Annotazioni sporadiche) Tale data può essere dunque presa come terminus ante quem per la trascrizione del codice

Carte guardia iniziali I Carte di testo 93 Estremi numerazione I, 93 (1-93)

Dimensioni carte mm 210x150 Numerazioni

1. in alto a destra, per carte, continua, corretta, a mano, a matita, con cifre arabe, moderna

Colonne scrittura a piena pagina Carte bianche 29r-30v; 92v; 93r

390 Non mi è stato possibile consultare personalmente il manoscritto: a questo si deve l’incompiutezza di

certe parti della descrizione. Ho tuttavia preso visione della riproduzione digitale. Molte informazioni mi sono state comunicate dalla responsabile della Sala Manoscritti della Houghton Library, Emily Walhout, cui rivolgo un sentito ringraziamento per la disponibilità che ha dimostrato nei miei riguardi.

Numero delle mani

α umanistica libraria di Milone da Carrara: cc. 1r-91v391

Possessori Famiglia Barbarigo di Venezia (sec. XV); Hans Albrecht von Derschau (sec.

XVIII); Schmidmer (sec. XIX); Thomas Phillips (1792-1872); Bennett Hubbard Nash (1834-1906); Hans Peter Kraus (1907-1988)

Note di possesso stemma della famiglia Barbarigo (c. 1r); «Bibl. Derschau» (c. Ir);

«Phillipps MS 128» e timbro a forma di leone di Sir Thomas Phillips (c. Ir)

Annotazioni marginali correzioni, annotazioni di varianti e integrazioni di diverse

mani tra cui quella del copista, sui margini esterni (cc. 5v, 6r, 31r, 38r, 39r, 40v, 41r, 42v, 44r-45r, 47r, 48r, 49v, 79v, 83r) e interni (cc. 15v, 35r, 37v, 38v, 41r, 47v); integrazione dei nomi dei personaggi della Philodoxeos fabula, quando non indicati nel testo sui margini esterni (cc. 3v, 6v, 7v, 10v) e interni (cc. 12r, 25r); notabilia di una mano diversa da quella del copista sui margini esterni (cc. 31v, 36v, 53v); maniculae sui margini esterni (cc. 4v, 5v, 35v) e interno (c. 31r)

Annotazioni interlineari integrazione di una mano diversa da quella del copista a c.

31r

Annotazioni sporadiche appunti difficilmente decifrabili ([…] paduam [..] mensis decembris; Adi XX de marzo […] mille 4 cento 48 […] papa nicola quinto; Que fuerat virgo credit […]) e la sigla «e. I.» sulla controguardia anteriore; annotazione di una

mano moderna: Eng. Miscell. Manuscript Lepidus nell’angolo in basso a sinistra di c. Ir; esercizi di grafia greca e due preghiere (Ave Maria e Padre Nostro) in greco (c. 93v); appunti di grammatica greca; annotazione di una data «1477» e altri appunti sulla controguardia posteriore

Decorazione iniziale finemente decorata con campiture in rosso e blu da cui partono

ramificazioni fitomorfe (con fiori in rosso, blu, verde e tocchi in oro) che corrono lungo i margini interno e superiore (c. 1r). L’iniziale originale è stata tagliata per essere

391 L’identificazione, comunicatami da Emily Walhout, mi sembra che trovi conferma dal confronto con

la riproduzione della c. 127r del ms. Palermo, Biblioteca Centrale della Regione Siciliana, I. B. 18, trascritto da Milone da Carrara (Manoscritti datati della Sicilia, p.95, n° 24 e tav. 12).

sostituita dalla suddetta, probabilmente quando il manoscritto è stato presentato ai Barbarigo; titoli e nomi dei personaggi della Philodoxeos fabula rubricati; iniziali alternativamente in inchiostro rosso e blu (cc. 1r-28v); spazi bianchi e letterine guida per iniziali (cc. 31r, 32v, 34v, 35r, 37r, 39v, 41r, 44r, 47v, 75r, 77v); illustrazione in inchiostro marrone con due didascalie in inchiostro rosso Ierusalem e Mare rubru(m) (c. 40v)

Legatura originale del sec. XV, con piatti in legno rivestiti in marocchino nero e chiusi

da una fibbia in ottone e pelle. Sulla controguardia anteriore è incollato il ritaglio di un catalogo di vendita, che riporta una descrizione sommaria del manoscritto

Storia del manoscritto il codice, trascritto nel secondo quarto del sec. XV dal copista

di professione Milone da Carrara di Padova, è appartenuto ai Barbarigo di Venezia, importanti esponenti del patriziato cittadino. Successivamente è appartenuto al collezionatore tedesco Hans Albrecht von Derschau. Nel catalogo di vendita della Biblioteca Derschau si legge la notizia che tutta la collezione manoscritta fu acquistata a Norimberga, il 29 settembre 1825, da un collezionatore di nome Schmidmer. Il codice è appartenuto, in seguito, al bibliofilo inglese Sir Thomas Phillips. Sul verso della prima carta di guardia è incollato il ritaglio di un catalogo di vendita che risale, probabilmente, a una di queste acquisizioni. Il codice è stato, infine, acquistato dal professore di Italiano e Spagnolo della Harvard University, Bennett Hubbard Nash. Alla sua morte (1894) è stato donato dalla moglie all’H. P. Kraus di New York e, nel 1953, acquisito dalla Houghton Library della Harvard University. Tra le cc. I e 1 si conserva l’ex libris del fondo Nash

Indice del contenuto

cc. 1r-28v <adesp.> LEON BATTISTA ALBERTI, Philodoxeos fabula (I redazione)

inc. COMEDIA LEPIDISSIMA INCIPIT FELICITER. NON DIU PREIVIT temporis; expl. hoc meo bono plaudite. FINIS.

inc. GAII CRISPI SALUSTII IUGURTHINUM BELLUM INCIPIT LEGE

FELICITER. (F)ALSO QUERITUR de natura sua; expl. opes in illo site sunt. Gaij Crispi Salustij de Jugurthino bello Liber Explicit. Deo gratias. Amen.

c. 92r <anon. e anep.> Due preghiere:

1. inc. Omnia que fecisti nobis d(omi)ne in vero; expl. secundum multitudinem miserico(r)dietur. Amen.

2. inc. Ave stella matutina; expl. Ad eterna gaudia. Amen.

Cataloghi

Phillips manuscripts, p. 14, n. 1288.

FAYE - BOND, Census, p. 241.

Edizioni

SCHEDA 4

Biblioteca Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana Segnatura Capponi 3

Materia cartaceo ad eccezione di c. II membranacea

Composito sì; risulta dall’unione di 4 unità codicologiche (I unità: cc. 2-37; II unità: cc.

38-94; III unità: cc. 95-118; IV unità: cc. 119-138)

Osservazioni le unità codicologiche sono state fatte rilegare insieme, nella seconda

metà del Quattrocento (dopo il 1467, data di composizione dell’Oratio in funere

Francisci sfortiae, trasmessa alle cc. 18v-23v). Estremi cronologici sec. XV, secondo-terzo quarto

Carte guardia iniziali II Carte guardia finali II’ Carte di testo 137 Carte moderne I e II’ Estremi numerazione II, 138 (2-138), II’ (c. II è

numerata 1; I’ è numerata 139)

Filigrane I unità (cc. 2-37): croissant (simile a BRIQUET 5221, Ancona, 1460); II unità (cc. 38-94): ciseaux (simile a BRIQUET 3754, Palermo, 1456); navire (simile a BRIQUET 11959, Likhatscheff, 1460); III unità (95-118): navire (simile a BRIQUET 11959, Likhatscheff, 1460); monts (simile a BRIQUET 11706, Firenze, 1448-56); IV unità (119- 138): navire (simile a BRIQUET 11959, Likhatscheff, 1460)

Dimensioni carte mm 293x215 Numerazioni

1. in alto a destra, per carta, continua, corretta, a mano, in inchiostro seppia, con cifre arabe, settecentesca, vergata dalla mano di Alessandro Gregorio Capponi (cfr. TADDEI,

2. in basso a destra, residuo (pressoché invisibile a causa della rifilatura) della numerazione delle prime carte dei fascicoli IV-VII, vergata verosimilmente dalla mano del copista (cc. 38r-42r, 48r-51r, 56r-59r, 66r-67r)

FascicoliI13 (14-1); II-III12; IV10; V8; VI-VII10; VIII9 (10-1); IX10; X-XI12; XII10; XIII11(12-1)

Colonne scrittura a piena pagina

Carte bianche 1v, 37v, 94rv, 117v-118v Numero delle mani

I unità (cc. 2-37)

α umanistica corsiva di Antonius de Graecis:392 cc. 2r-37r II unità (cc. 38-94)

β umanistica corsiva: cc. 38r-80v e 82r-93v

γ umanistica corsiva di Franciscus Rhigeus: c. 81rv III unità (cc. 95-118)

α umanistica corsiva di Antonius de Graecis: 95r-111r δ umanistica corsiva di Franciscus Rhigeus: 111v-117r IV unità (cc. 119-138)

ε umanistica corsiva: cc. 119r-138v

Sottoscrizioni P(ER) ANTONIUM de gr(a)ecis doctiSSIMO FRANCISCO RHIGEO (c.

37r)

Possessori Francisco Rhigeus Burgensis (XV sec), Alessandro Gregorio Capponi

(1683-1746)

Note di possesso Adolescentis studiosi poesis et eloquentiae Franci(sci) Rhigei burgensis Est liber iste,tempore Guarini Veronensis ferrariae scriptus diversis manibus

(c. 139v); A(lessandro) G(regorio) C(apponi) marzo 1727 (c. 2v margine inferiore)

392 Antonius de Graecis è copista di un altro manoscritto appartenuto a Franciscus Rhigeus, il ms.

Annotazioni marginali I unità (cc. 2-37): notabilia rubricati di mano del copista sui

margini esterni (cc. 2r-5v, 6v-9v, 10v, 11v-18v, 23v, 24v) e interno (c. 24r); brevi riassunti delle prime scene della Philodoxeos fabula di mano del copista sui margini esterni (cc. 25v, 26v, 27r); maniculae (cc. 2v, 28v); indicazione dei nomi dei personaggi della Philodoxeos fabula, quando omessi nel testo, sui margini esterni (31v, 34v, 36v) e interni (cc. 27r, 28r, 29r, 31r, 32r, 34r); II unità (cc. 38-94): notabilia di diverse mani tra cui quella del copista e quella di Franciscus Rhigeus sui margini esterni (cc. 39r, 43r- 47r, 48v-49v, 51r, 52v-54r, 56v, 57r, 59r, 60v, 61rv, 62r-63r, 64r-65r, 66rv, 67v, 70r- 71r, 72v, 73v, 75r-76r, 77r-78v, 79v, 80r, 81r-82r, 83v, 84v, 85r, 86r, 87r-91r, 92rv) e interno (c. 48v); correzioni, integrazioni e annotazioni di varianti di diverse mani tra cui quella del copista e di Franciscus Rhigeus sui margini interni (27r, 39v, 40v, 48v, 49v, 54r, 55r, 56rv, 57v, 66r, 80r, 92v), esterni (39r, 40r, 41r, 43r, 45rv, 48r, 50v-51v, 56v, 57v, 58v, 59r, 61rv, 64r, 65v, 66r, 67rv, 69r-70r, 71v-74v, 75v, 85v-86v, 89r, 91r, 92v), inferiore (c. 69v) e superiore (c. 82r); III unità (cc. 95-118): notabilia di mano del copista sui margini esterni (cc. 95v, 96v-97v, 99v, 102v-103v, 104v, 105v, 106v-107v, 112v); correzioni e integrazioni di mano dei copisti sui margini interni (cc. 100r, 105v) ed esterni (99v, 109r, 114v); IV unità (cc. 119-138): correzioni di diverse mani tra cui quella del copista sui margini esterni (cc. 120v, 123v, 124r) e interni (cc. 121r, 122v, 127v)

Annotazioni interlineari II unità (cc. 38-94): sporadiche correzioni e integrazioni di

mano del copista (cc. 41r, 45r, 48r, 50r, 53v, 54r, 57r, 58r, 59r, 60v, 61v, 62r, 65v, 67r, 70v, 71r, 72v, 73v, 75r-76r, 77rv, 79rv, 82v, 86v, 91r, 92rv); IV unità (cc. 119-138): isolate correzioni di mano del copista (cc. 122r, 125r)

Annotazioni sporadiche sommario del codice vergato dalla mano di Franciscus Rhigeus a c. IIr: «In hoc libro sunt haec / Paulus vergerius de liberis educa(n)dis / Or(ati)ones antonij beccariae pro eloq(ue)ntia et poetica defensorie / Ora(tio)nes et pistolae q(uae)dam Guarini Veronensi / Xestus quidam et or(ati)ones dive(r)sor(um) / Comoedia lepidi philodoxios»; sommario del codice (intitolato «Indice delle Materie

che si contengono nel presente volume di fogli 139») compilato da Alessandro Gregorio Capponi (c. I’r)

Osservazioni come ha notato Lucia Cesarini Martinelli, i riassunti di alcune scene della Philodoxeos fabula (cc. 2v, 3v, 7v) sono comuni ad altri codici (Milano, Biblioteca

Ambrosiana, N 25 sup. e H 91 sup., Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vaticano Latino 2932, Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, Aug. pap. 39), che infatti appartengono alla stessa famiglia (ALBERTI, Philodoxeos fabula, p. 124)

Decorazione I unità (cc. 2-37): iniziali e titoli rubricati; la prima riga del De ingenuis