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Area di Matera

Indicatori migliorati Indicatori stazionari

BASILIC AT A

PERCORSO

MATERNO

INFANTILE

PERCORSO

ONCOLOGICO

PERCORSO

CRONICITÁ

PERCORSO

EMERGENZA

URGENZA

C7.1 C7.3 C7.6 C7.7.1 B7.1 B7.5 B7.6 B7.7 B7.8 C7.7 C7D.19.1 C7D.19.2 C18.1 C9.8.1.1.1 C9.8.1.1.2

Cesarei Episiotomie Ventosa Ospedaliz. Copertura Copertura Copertura Copertura Copertura Ospedaliz. Ospedaliz. Ospedaliz. Ospedaliz. Antibiotici Cefalosporine

(NTSV) (NTSV) o (< 1anno) MPR antimening. antipneum. esavalente varicella (1-14 anni) asma gastroent. tonsillect. (< 14 anni) (< 14 anni)

forcipe 0 1 2 3 4 5 Va lu ta zi on e

Parto Primo anno di vita Eta' pediatrica >1 anno

ASM Matera

C10.4.1 C10.4.6 C10.1.1 C10.1.3 C10.2.1 C28.2B C28.3

Attesa Attesa TM TM TM mammella Attesa Degenza

TM TM prostata mammella int. conservativi hospice Hospice

mammella utero sopra soglia sopra soglia nipple/ >30gg

skin-sparing 0 1 2 3 4 5 Va lu ta zi on e

Trattamento Fine Vita

ASM Matera

C21.2.1 C21.2.2 C21.2.3 C21.3.1 C21.3.2 C21.3.3 C9.2 C8D.1 C11A.1.1 C11A.2.1 C11A.3.1

Beta- ACEinib./ Antiaggr./ Aderenza Aderenza Aderenza Compliance Osp. patol. Osped. Osped. Osped.

bloccanti sartani statine beta ACEinib./ antiaggr./ statine sens. cure scomp. diabete BPCO

in dimiss. in dimiss. in dimiss. bloccanti sartani statine ambul. cardiaco

IMA IMA IMA

0 1 2 3 4 5 Va lu ta zi on e

Compliance Ospedalizzazioni evitabili

ASM Matera

C8B.1 C16.1 C16.2 C16.3 D9 C16.10 C16.4 C16.7

Accesso Codici Codici Codici Abbandoni Accessi Accessi PS Ricoveri PS

PS Gialli Verdi Verdi da PS ripetuti inviati rep chir

30min 1h no ricovero <72ore ricovero DRG chir

<=4h <=8h dimiss 0 1 2 3 4 5 Va lu ta zi on e

Accesso Triage Percorso Ricovero

P.A. BOLZANO

P.A. BOLZANO

Fonte: Dati ISTAT 2018 http://demo.istat.it * Fonte: Istat, Indagine Eusilc 2016 ** Fonte: Dati Eurostat 2017

Valore Italia

Popolazione: 524.256 Densita': 71 ab./km quadrato

PIL pro-capite ** Indice di Gini *

Eta' media Indice di vecchiaia Indice di dipendenza anziani

Indice di dipendenza strutturale 54.5

30.0 122.8

42.6 anni 0.27

42300 Euro

Il sistema sanitario della Provincia Autonoma di Bolzano è costituito dall’Azienda Sani- taria dell’Alto Adige, che a sua volta si articola in 4 comprensori sanitari (Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico). Dal 1° gennaio 2007, l’Azienda svolge la propria attività come ente strumentale della Provincia Autonoma di Bolzano.

L’obiettivo di ogni sistema sanitario è l’innalzamento del livello di salute della popolazio- ne: quella dei residenti nella Provincia Autonoma di Bolzano è complessivamente buona, considerando i risultati relativi alla mortalità per tumori, a quella per malattie cardiocir- colatorie e alla mortalità infantile (dati 2014-2016). L’indagine ministeriale PASSI rileva – anche per il 2018 – la diffusione di stili di vita sani, eccezion fatta per l’elevato consumo di alcool.

In merito alla capacità del sistema provinciale di implementare efficacemente le proprie strategie sanitarie, il livello di copertura vaccinale è ancora basso e in peggioramento, ad eccezione della copertura vaccinale per la varicella, in significativo miglioramento rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda gli screening oncologici, si conferma come ad una capillare attività di invito da parte dell’Azienda non corrisponda una altrettanto diffusa adesione da parte dell’utenza, comunque in crescita per quanto concerne lo screening mammografico e quello della cervice uterina, mentre in lieve calo per lo screening colo- rettale.

In riferimento alla sicurezza sul lavoro, la copertura dell’attività ispettiva presenta qual- che criticità, sia sul fronte delle aziende che dei cantieri, mentre l’efficienza di tali attività in relazione al personale a disposizione è la più alta del Network.

Per quanto riguarda il governo e la qualità dell’offerta, il tasso di ospedalizzazione - pur confermandosi elevato - si contrae rispetto al 2017. Sussistono comunque ancora margini di miglioramento, soprattutto in riferimento alla presa in carico di tipo chirurgico. Le dura- te delle degenze – sia per i ricoveri medici, sia per quelli chirurgici – sono in linea rispetto alle altre Regioni.

Viene confermata l’ottima organizzazione dei processi ospedalieri, per quanto la bassa percentuale di ricoveri da Pronto Soccorso in reparti chirurgici con DRG chirurgico alla dimissione segnali una difficoltà da parte dei Pronto Soccorso nell’indirizzare la casistica verso i reparti di degenza più appropriati.

In riferimento all’integrazione ospedale-territorio, un ulteriore rafforzamento dei ser- vizi socio-sanitari territoriali potrebbe contribuire sia a filtrare il ricorso dell’utenza al setting ospedaliero, sia a favorire i processi di dimissione. L’ulteriore lieve calo del tas- so di ospedalizzazione per patologie sensibili alle cure ambulatoriali suggerisce che la strada imboccata sia quella giusta. Resta contenuto il ricorso a prescrizioni diagnostiche potenzialmente inappropriate, con uno dei tassi più bassi di risonanze magnetiche mu- scolo-scheletriche per anziani, in ulteriore diminuzione, e una contenuta percentuale di pazienti che ripetono una RM lombare entro 12 mesi dalla precedente, in lieve aumento.

In riferimento alla governance dell’area farmaceutica, è confermata un’ottima capacità di contenimento delle prescrizioni potenzialmente inappropriate (molto contenuto il con- sumo di antibiotici), per quanto si possa ancora lavorare sulla propensione dei MMG alla prescrizione di molecole a costo più elevato (i sartani rispetto alle altre sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina, ad esempio).

L’attenzione verso la gestione del dolore, misurata tramite il consumo di farmaci op- pioidi, è complessivamente allineata alla media, e in lieve miglioramento rispetto al 2017.

Infine, in termini di aderenza farmaceutica, Bolzano si conferma best practice rispetto alla percentuale di abbandono di pazienti in terapia con antidepressivi e mediamente buo- ni sono anche i risultati in riferimento ai pazienti in trattamento con statine.

I processi di comunicazione, di coinvolgimento dell’utenza e di valorizzazione del proprio personale rappresentano sempre di più degli snodi chiave per garantire un servizio di alto livello: la percentuale di dimissioni volontarie da ricovero ospedaliero è in linea rispetto alle altre Regioni, mentre la percentuale di assenza del personale aziendale – proxy del clima interno aziendale – è la più bassa rispetto alle altre Regioni. Si riscontrano alcune difficoltà relative alla comunicazione web, in particolare la digitalizzazione dei servizi di pagamento delle visite specialistiche, e la leggibilità della pagina sui tempi d’attesa.

Riguardo agli aspetti economico-finanziari (relativi all’anno 2017), la Provincia conferma una struttura dei costi (sia complessivi, sia attribuibili all’assistenza ospedaliera) più ele- vata rispetto alle altre Regioni del Network.

Si conferma buona la gestione del percorso materno-infantile, con un contenuto ricorso alle episiotomie (in calo rispetto al 2017) mentre il ricorso ai parti cesarei, in crescita, e l’uso di forcipe o ventosa, in diminuzione, risultano allineati alla media del Network.

Complessivamente buona anche la presa in carico di tipo pediatrico, rispetto alla quale si segnala il più contenuto consumo di antibiotici (in età pediatrica), mentre risulta in au- mento rispetto al 2017 il tasso di ospedalizzazione per interventi di tonsillectomia.

Pur a fronte di una bassa concentrazione della casistica per il trattamento del tumore alla mammella, il percorso oncologico presenta buoni risultati, soprattutto nella fase chi- rurgica: i tempi di attesa per intervento chirurgico sono i più contenuti di tutto il Network, in ulteriore contrazione rispetto al 2017.

La presa in carico delle patologie croniche resta complessivamente centrata sull’ospe- dale, come confermato dagli elevati tassi di ospedalizzazione: si segnala tuttavia come all’elevato tasso di ospedalizzazione per diabete, in aumento rispetto al 2017, faccia da contraltare il più contenuto tasso di amputazioni maggiori per la medesima patologia.

In riferimento alla gestione dell’emergenza-urgenza, non si discosta significativamente dalle altre Regioni il tempo mediamente impiegato dai mezzi di soccorso per raggiungere il proprio obiettivo. I tempi di attesa in Pronto Soccorso – in linea rispetto al 2017 – po- trebbero indicare alcune criticità nella tempestività della risposta ai bisogni dei pazienti in accesso con codice verde e con codice giallo, a fronte di una bassa percentuale di accessi ripetuti entro le 72 ore. Per quanto in leggera crescita, la percentuale di abbandoni da Pronto Soccorso si conferma contenuta.

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