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- Apparato di misura della CoC - Software di elaborazione grafica

Metodi prova 3

La prova si è svolta presso l’azienda sperimentale di Rottaia, nel Centro Ricerche sui Tappeti Erbosi Sportivi (CeRTES), del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari Agroambientali dell’Università di Pisa, situato a San Piero a Grado, Pisa (43° 40’ N, 10° 19’ E, 6m s.l.m), Italia. Gli studi sono stati effettuati su 44 parcelle di dimensioni 1,5x 1,5 metri di tappeto erboso maturo di varie cultivar e varietà di macroterme, coltivate su un terreno argilloso-limoso (Calcaric Fluvisoil, 28% di sabbia, 55% di limo e 17% di argilla), con pH 7.8 e contenuto in sostanza organica di 18 g kg-1. I metodi di acquisizione e analisi sono gli stessi

della prova 1, con la differenza che per la caratterizzazione della Cleanness of Cut di ogni parcella sperimentale sono stati assunti come rappresentativi dei campioni costituiti da 50 letture effettuate sui margini di taglio. Al fine di ottenere tale numero di determinazioni, in campo sono state raccolte 5 immagini per parcella spostando il dispositivo in modo che risultassero inquadrati punti diversi e rappresentativi della parcella stessa, evitando, ove necessario, di inquadrare aree di tappeto infestate o con possibili cause di disseccamento delle foglie non riconducibili all’azione del taglio. La cattura di 5 immagini per parcella è ritenuta ridondante per il numero di letture possibili rispetto a quelle prefissate. La gestione dell’altezza di taglio è stata affidata a un rasaerba autonomo Husqvarna mod. “Automower 450”

La CoC viene quindi calcolata dal foglio di calcolo sulla media delle 50 ripetizioni per ogni parcella e il risultato finale (in mm) viene classificato su tre possibili range: Eccellente (0-1 mm), Accettabile (1-3 mm), Non accettabile (>3 mm)

RISULTATI E CONCLUSIONI PROVA 3

Cynodon Cleannes of cut

(mm) Ecotipi Abetone 0,4 Antigua salt 0,4 Argentina 0,4 Barbados 0,5 Boccadarno 0,5 Chantilly 0,4 Dubai 0,5 Dubrovnik 0,5 Maldive 0,5 Metato 0,6 Mykonos 0,5 Olympia 0,4 Rottaia 0,4 Cultivar da seme Argentina rosa 0,5 Barazur 0,7 Bull’s Eye 1,1 Celebration 0,6 Grand Prix 0,6 Princess 77 0,6 Riviera 0,5 Scotts R6LA 0,4 Sovereign 0,5 SR 9554 0,5 Veracruz 0,4 Wintergreen 0,5 Yukon 0,3 Varietà ibride Patriot 0,5 Santa Ana 0,6 Tifsport 0,6 Tifway 0,5 Tifway II 0,6 Tif 00-1 0,5 Tif 00-2 0,4 Tif 00-7 0,5 Tif 00-10 0,5 Tif 00-18 0,5 Tif 00-24 0,5 Tif 00-27 0,7

Paspalum Cleannes of cut

(mm)

Varietà a propagazione vegetativa

Platinum 0,6 Salam 0,9 SeaDwarf 0,7 SeaIsle1 0,5 Sea Isle 2000 0,8 Velvetene 0,8 Varietà da seme Marina 0,7 SeaSpray 0,6 Ecotipi Argentine 0,7 Pisa 0,5 Sinai 0,8

Zoysia Cleannes of cut

(mm)

Propagazione vegetativa non ibridi Prestine flora 0,6 Diamond 0,5 Dominica 0,7 Sud Cina 0,6 Varietà ibride Empire 0,5 Ecotipo Australia 0,5

Tabella 3 – Cleanness of Cut su accessioni di Cynodon, Paspalum, Zoysia

La tabella 3 mostra come la CoC rilevata con il taglio automatizzato effettuato su macroterme risulti, nella quasi totalità dei casi, inferiore ad un millimetro.

Questo denota, nella scala di valutazione proposta, una qualità del taglio eccellente, ovvero un ottimo risultato per un sistema di taglio che risulta innovativo sul mercato.

CONCLUSIONI

Attraverso le tre prove effettuate è stato possibile dimostrare che il metodo elaborato è oggettivo, replicabile e accurato. La prima infatti dimostra come due operatori differenti possano dare risultati sufficientemente simili, validando l’oggettività dei criteri di campionamento e misura. Questo è stato possibile elaborando un protocollo di campionamento che riduca al minimo la possibilità di scelta da parte dell’operatore attraverso la definizione chiara dei punti di campionamento sia in campo che durante e specialmente l’analisi digitale. L’utilizzo di campionamento in vivo riduce poi il danno al tappeto erboso, essendo un campionamento non distruttivo, sganciandosi dalla necessità di una lettura immediata del campione e permettendo una conservazione teoricamente infinita nel tempo dei campioni fotografici effettuati. Attraverso gli strumenti di stoccaggio in rete delle immagini è possibile inoltre spostare “nello spazio” il campionamento digitale, in quanto la lettura dei dai sulle fotografie può essere effettuata in remoto anche da un operatore che non era presente fisicamente al momento dello scatto delle foto. Il fatto che due operatori riescano a mettere in pratica il metodo con risultati assimilabili è anche la dimostrazione della riproducibilità del metodo stesso.

È stato poi necessario verificare che il metodo proposto sia rappresentativo della realtà con un buon grado di accuratezza, cosa che è stata effettuata nella seconda prova attraverso il confronto con un tappeto erboso di riferimento. La validità del metodo è assicurata anche dalla grande quantità di letture che vengono effettuate, che porta ad avere un dato rappresentativo della realtà in quanto “distribuito” su un grande numero di campioni. Confrontando i valori

ottenuti nella prova 2 e nella prova 3, si può concludere che il metodo risulta efficacie e riproducibile anche in altri contesti in quanto i risultati, su tappeti erbosi valutati visivamente come di elevata qualità, risultano essere simili. In questo senso, la CoC si dimostra essere un dato oggettivo per misurare la qualità del taglio. In particolare, la CoC può essere classificata su tre possibili range: Eccellente (0-1 mm), Accettabile (1-3 mm), Non accettabile (>3 mm). n entrambe le due prove si rilevano valori inferiori al millimetro, pertanto la loro qualità sarà eccellente. Si dimostra quindi anche che le macchine autonome per le gestione dei tappeti erbosi possono ottenere dei valori di CoC paragonabili a quelli ottenuti in condizioni operative tipiche delgi standard profesionali di taglio.

Il metodo potrebbe essere migliorato andando a diminuire ulteriormente i tempi di raccolta delle immagini in campo, che nel complesso risulta essere l’operazione più dispendiosa di tempo. Questo potrebbe essere effettuato elaborando un dispositivo di scatto che richieda una minore interazione da parte dell’operatore, automatizzando per esempio lo spostamento necessario per allettare le lamine fogliari.

Le operazioni di lettura digitale, a differenza di quanto fatto da Karcher e Richardson nel 2005 per la copertura il colore del tappeto erboso, non possono invece essere automatizzate, in quanto non esistono ad oggi software

commerciali in grado di operare seguendo i criteri di valutazione proposti per il metodo.

In conclusione, possiamo quindi affermare che il metodo elaborato per la valutazione della qualità di taglio attraverso la misura della CoC rispetta i requisiti richiesti e può quindi essere considerato valido per lo scopo per il quale è stato elaborato.

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