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Materno-Infantile – Percorso Nascita

GLI OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA REGIONALE 2018

2.7 Materno-Infantile – Percorso Nascita

(coerenza con schede 15, 16, 17, 18, 25, PSSR 2017 – 2019)

Nel corso del 2018 andrà monitorata l’applicazione dei protocolli STAM e STEN attivati.

Dovrà essere garantita un’assistenza appropriata alla gravidanza e al puerperio, promuovendo l’assistenza ostetrica nella fisiologia e percorsi integrati sulla patologia. Per sostenere e promuovere

Pag. 18 di 72 attivamente la health literacy, andrà incoraggiata l’adozione generalizzata della cartella regionale sulla gravidanza e l’utilizzo dello strumento “Scheda scelta del parto” per migliorare le competenze delle donne e la loro capacità di partecipare al proprio percorso assistenziale. La “Scheda scelta del parto” è inoltre uno strumento importante, in associazione con l’ambulatorio della gravidanza a termine, della continuità assistenziale ospedale-territorio. La continuità assistenziale dovrà essere migliorata anche alla dimissione, promuovendo la definizione di protocolli integrati (per la fisiologia e per la patologia) per la dimissione madre bambino.

A seguito dell’approvazione dei nuovi LEA, deve essere garantito l’accesso alla diagnosi prenatale non invasiva a tutte le donne che lo richiedono.

Particolare attenzione dovrà essere inoltre posta nel promuovere equità d’accesso ai corsi di accompagnamento alla nascita, aumentando le donne che vi accedono e in particolare le nullipare, le donne straniere e le donne a bassa scolarità.

Andrà garantita un’assistenza appropriata al parto, migliorando l’accesso alle metodiche di controllo del dolore nel parto come previsto dalle “Linee guida alle Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna per il controllo del dolore in travaglio di parto” (DGR 1921/07), riducendo la percentuale delle donne che non accedono ad alcuna metodica di controllo del dolore durante il travaglio/parto rispetto al 2017 e riducendo il ricorso al taglio cesareo, prevalentemente nelle classi I, IIb e IVb, V di Robson (questionario LEA).

Dal 2017 è in atto la riorganizzazione dei punti nascita sulla base delle indicazioni dell’Accordo Stato Regioni 16 dicembre 2010 e del Protocollo metodologico per la richiesta di deroga del Ministero della Salute del 2015. Tale riorganizzazione ha portato al superamento di 4 punti nascita che avevano nel 2016 un numero di parti significativamente inferiore ai 500/anno e alla concessione di deroga temporanea per altri 3 punti nascita. Le Aziende USL di Parma, Reggio Emilia, Modena e Ferrara, interessate al processo di riorganizzazione, nei distretti dove è avvenuto il superamento, dovranno mettere in atto tutte le azioni necessarie a garantire la qualità e la sicurezza del percorso nascita e la erogazione in condizioni di prossimità delle prestazioni legate alle fasi pre e post parto. Le Aziende USL di Reggio Emilia, Modena e Ferrara dovranno inoltre garantire la realizzazione delle condizioni necessarie per il mantenimento dell’apertura dei punti nascita in deroga, riferendo trimestralmente alla Direzione generale regionale sanità e politiche sociali lo stato di avanzamento di tali adeguamenti.

Indicatori

Numero gravide residentiassistite dai consultori familiari/Totale parti di residenti (%) (Fonte: banca dati CEDAP)

Target

 >= 47% (media 2016)

Numero donne nullipare residenti che hanno partecipato ai corsi di accompagnamento alla nascita/Numero parti di nullipare residenti (%) (Fonte: banca dati CEDAP)

 >= 56% (media 2016)

Percentuale di tagli cesarei primari (Fonte: banca dati CEDAP)  Hub < 25%

 Spoke < 15%

Percentuale di parti cesarei nella classe I di Robson (Fonte: banca dati

CEDAP)  Hub <= 9 %

(media 2016)

 Spoke <= 7 % (media 2016 per spoke con numero parti >=1.000) Percentuale di parti fortemente pre-termine avvenuti in punti nascita

senza UTIN (Fonte: banca dati CEDAP)  < 8%

Pag. 19 di 72 Percentuale di bambini per cui è stato scelto il pediatra entro 2 gg dalla

nascita (Fonte: Anagrafica regionale assistiti)  >= 50%

Evidenza delle azioni introdotte per la qualità e sicurezza del percorso

nascita nei distretti dove è avvenuto il superamento di punti nascita  Si Evidenza della realizzazione delle condizioni necessarie per il

mantenimento dell’apertura dei punti nascita in deroga  Si 2.7.1 Salute riproduttiva

Potenziare e valorizzare le attività delle sedi consultoriali, favorendo l’accesso ai consultori familiari degli adolescenti (età 14-19 anni), ed in particolare di quelli di origine straniera, e garantendo l’apertura di almeno uno spazio ad accesso facilitato per giovani adulti (età 20-34 anni) per la preservazione della fertilità (prevenzione e trattamento delle malattie sessualmente trasmesse, diagnosi precoce e trattamento dell’endometriosi, consulenza preconcezionale e prenatale, family planning), come previsto anche dalle schede attuative d’intervento n. 17 e 18 del Piano Sanitario e Sociale regionale 2017-2019.

Indicatori

Utenti 14-19 anni degli Spazi giovani/popolazione residente di età 14-19 anni (%) (Fonte: Sistema informativo SICO)

Target

 >= 7%

Apertura a livello aziendale Spazio Giovani Adulti (Fonte: Anagrafe regionale

strutture sanitarie e socio-sanitarie)  >= 1

Numero Spazi Giovani nei Distretti (Fonte: Anagrafe regionale strutture

sanitarie e socio-sanitarie)  >= 1

2.7.2 Percorso IVG

Nel 2018 dovrà essere garantita uguaglianza di accesso al percorso IVG e alle diverse metodiche previste (chirurgica e medica), con particolare attenzione alla riduzione dei tempi di attesa tra rilascio del certificato e intervento chirurgico.

Indicatori

Donne (residenti e non residenti) sottoposte ad IVG chirurgica dopo 2 settimane di attesa dalla certificazione/Totale IVG chirurgiche (%) (Fonte:

rilevazione IVG)

Target

 <= 25%

IVG mediche di residenti/totale IVG di residenti (%) (Fonte: rilevazione IVG)  >= 27%

2.7.3 Procreazione Medicalmente Assistita

Nel 2018 andrà monitorato il tempo di attesa per accedere alla PMA, sia omologa sia eterologa, al fine di un contenimento dei tempi di attesa ed una facilitazione dell’accesso. Andrà garantita la applicazione delle DGR n. 927/2013 e n. 1487/2014, implementando il sistema informativo della donazione, con l’inserimento dei dati relativi ai gameti ricevuti da donatori (donazione oblativa, da egg-sharing o da banche estere) e a quelli utilizzati per cicli di PMA eterologa e proseguendo l’attività di promozione della donazione, coordinando gli interventi aziendali con le campagne regionali. Nel 2018, al fine di implementare l’accesso alla PMA eterologa, le Aziende, dovranno aderire alle indicazioni regionali relative all’acquisizione di gameti dall’estero, tramite la stipula di specifici contratti con gli Istituti esteri individuati (determina dell’AUSL di Bologna n. 3109 del 18.10.2017), sulla base del fabbisogno del proprio centro PMA e della previsione economica aziendale per il 2018.

Pag. 20 di 72 Indicatore

Inserimento dei dati della donazione nel sistema informativo/cicli di PMA eterologa effettuati (%) (Fonte: Sistema informativo della donazione)

Target

 >= 90%