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6 Analisi di sicurezza

6.1 Analisi HAZID

6.1.1 Matrici di rischio

Individuati i pericoli connessi alle attività in esame e considerate le conseguenze ad esso dovute, la metodologia HAZID prevede la valutazione del rischio associato tramite l’utilizzo di una matrice opportunamente calibrata e che usa come dati di input la gravità (severity) dello scenario preso in considerazione e la probabilità (likelihood) che esso accada.

I due parametri di input sopra riportati (gravità e probabilità) sono considerati tramite l’introduzione di indici qualitativi che saranno di seguito utilizzati per la classificazione di un evento

In Tabella 15 sono riportati gli indici qualitativi per la stima degli effetti sugli aspetti di sicurezza, environment e asset.

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Tabella 15: Indici qualitativi adottati per la stima degli effetti sui diversi aspetti considerati (S, E ed A)

Sicurezza

Index Descrizione

1 Infortunio di piccola entità, un intervento di primo soccorso risulta sufficiente 2 Infortunio minore che richiede un periodo di inabilità al lavoro fino a 3 giorni 3 Infortunio grave che richiede un periodo di inabilità al lavoro maggiore di 3

giorni

4 Infortunio che causa un danno permanente oppure un singolo decesso

5 Decessi multipli

Asset

Index Descrizione

1 Danno monetario trascurabile

2 Danno monetario sui componenti ≤5000 €

3 Danno monetario sui componenti 5000€<danno<50000€

4 Danno monetario sui componenti: 50000€<danno<500000€

5 Danno monetario sui componenti ≥ 500000€

Ambiente

Index Descrizione

1 Quantitativo di contaminante rilasciato in ambiente trascurabile

2 Quantitativo di contaminante rilasciato in ambiente, che richiede <1 anno per il ripristino delle condizioni ambientali o con effetto minore (< 1 km2) 3 Quantitativo di contaminante rilasciato in ambiente, che richiede 1-2 anni per

il ripristino delle condizioni ambientali o con effetto locale (<10 km2) 4 Quantitativo di contaminante rilasciato in ambiente, che richiede 2-5 anni per

il ripristino delle condizioni ambientali o con effetto esteso (<100 km2) 5 Quantitativo di contaminante rilasciato in ambiente con conseguente danno

ambientale di lungo termine (> 5 anni)

In Tabella 16, con la medesima logica, sono riportati gli indici qualitativi utilizzati per la stima della probabilità di accadimento (likelihood) dell’evento analizzato.

Tabella 16: : indici qualitativi adottati per la stima della probabilità di accadimento di un evento

Probabilità

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Index Descrizione

A Evento non atteso durante la vita del sistema

B Evento atteso al massimo 1 volta durante la vita del sistema

C Evento atteso più di 1 volta nella vita del sistema e meno di 1 volta ogni 5 anni D Evento atteso più di 1 volta ogni 5 anni e meno di 1 volta all’anno

E Evento atteso più di 1 volta all’anno

La matrice di rischio (Figura 31), utilizzata per l’analisi HAZID in questione, è frutto dell’incrocio degli indici qualitativi sopra riportati ed è calibrata per rispondere correttamente alle esigenze dell’analisi condotta in tale lavoro di tesi.

- Conseguenza Probabilità

Livello di severità

Persone Asset Ambiente

A B C D E

Occorrenza rara

Occorrenza improbabile

Occorrenza credibile

Occorrenza probabile

Occorrenza frequente

1 Infortunio lieve

Impatto trascurabile

Impatto trascurabile 2 Infortunio

minore Danno lieve Effetto lieve

3 Grave

infortunio

Danno minore

Effetto minore

4 Singola

fatalità

Danno locale

Effetto locale 5 Multipla

fatalità

Danno grave

Effetto grave

Figura 31: Matrice di rischio

La matrice di rischio consente la categorizzazione dei rischi, ed è utile per concentrare le azioni di intervento sulle attività o i processi più rischiosi. La matrice di rischio può essere usata come criterio di accettabilità del rischio, e quindi per identificare gli eventi accettabili o non accettabili, oppure quelli che richiedono delle valutazioni più raffinate. In generale vengono definite 3 categorie di rischio:

• I rischi considerati “accettabili” si riferiscono ad eventi caratterizzati da una probabilità di accadimento bassa e le cui conseguenze sono lievi;

• I rischi considerati “inaccettabili” si riferiscono ad eventi per cui occorre porre attenzione immediata e che richiedono la cessazione dell’attività in oggetto, fin quando le misure di riduzione del rischio non sono state implementate;

• Tra i rischi accettabili e quelli non accettabili è possibile individuare un’area intermedia nota come “ALARP” (As Low as Reasonably Practicable), ovvero eventi per cui il rischio deve essere ridotto, con un’opportuna pianificazione temporale, fino a quando un ulteriore intervento di riduzione del rischio non crei una sproporzione elevata tra costi e benefici.

In Figura 32 il riepilogo dei livelli di rischio considerati.

81 Livello di Rischio

In linea di massima il rischio accettabile, è necessario gestire il miglioramento continuo

Necessità di valutare l’implementazione di misure di riduzione del rischio (criterio ALARP)

Rischio non tollerabile, necessità di implementare misure di riduzione del rischio

Figura 32: Livello di rischio

Sulla base delle precedenti considerazioni e degli indici qualitativi presentati in Tabella 15 e in Tabella 16, i criteri di accettabilità del rischio sono stati definiti come segue:

• Per gli eventi caratterizzati da un livello di severità del danno pari a 1, a prescindere dalla frequenza di accadimento dell’evento, si è considerato il rischio come “accettabile” (colore verde), in quanto il danno associato al verificarsi dell’evento ha degli effetti trascurabili sugli aspetti di Safety, Environment e Asset;

• Per gli eventi caratterizzati da un livello di severità del danno pari a 2: se la probabilità di accadimento dell’evento è “rara” o “improbabile” (Indici di probabilità A o B), il rischio è considerato “accettabile” (colore verde) in quanto, nonostante il danno associato al verificarsi dell’evento abbia degli effetti minori (ma non trascurabili su Safety, Environment e Asset), la frequenza di accadimento dell’evento è prevista al massimo una volta nella vita del sistema;

se la probabilità di accadimento dell’evento è “credibile”, “probabile” o “frequente” (Indici di probabilità C, D o E), il rischio rientra nella categoria “ALARP” (colore giallo) in quanto l’evento è atteso più di una volta nella vita del sistema e dunque si considera necessario valutare l’implementazione di misure di riduzione del rischio, proporzionate ai benefici che ne deriverebbero ;

• Per gli eventi caratterizzati da un livello di severità del danno pari a 3: se la probabilità di accadimento dell’evento è “rara” (Indice di probabilità A), il rischio è considerato “accettabile”

(colore verde) in quanto l’evento non è atteso durante la vita del sistema nonostante gli effetti su Safety, Environment e Asset siano piuttosto gravi (danni permanenti sulle persone; danni economici considerevoli; effetti locali sull’ambiente che richiedono interventi di ripristino di lunga durata); se la probabilità di accadimento dell’evento è “improbabile” o “credibile” (Indici di probabilità B o C), il rischio rientra nella categoria “ALARP” (colore giallo), dunque è necessario valutare l’implementazione di misure di riduzione del rischio, proporzionate ai benefici che ne deriverebbero; se la probabilità di accadimento dell’evento è “probabile” o

“frequente” (Indice di probabilità D o E), il rischio è considerato “non accettabile” (colore rosso), in quanto il verificarsi dell’evento più di una volta ogni 5 anni, non può essere accettato fin quando non vengono implementate misure di riduzione del rischio.

• Per gli eventi caratterizzati da un livello di severità del danno pari a 4: se la probabilità di accadimento dell’evento è “rara” o “improbabile” (Indice di probabilità A o B), il rischio rientra nella categoria “ALARP” (colore giallo) mentre se l’evento ha una probabilità di accadimento

“credibile”, “probabile” o “frequente” (Indici di probabilità C, D o E) il rischio è considerato

“non accettabile” (colore rosso) in quanto il verificarsi dell’evento più di una sola volta nella vita del sistema non può essere accettato fin quando non vengono implementate misure di riduzione del rischio.

• Per gli eventi caratterizzati da un livello di severità del danno pari a 5: se la probabilità di accadimento dell’evento è “rara” (indice di probabilità A), il rischio rientra nella categoria

“ALARP” (colore giallo) mentre se l’evento ha una probabilità di accadimento “improbabile”,

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“credibile”, “probabile”, “frequente” (Indici di probabilità B, C, D e E) il rischio è considerato

“non accettabile” (colore rosso) in quanto il verificarsi dell’evento nella vita del sistema non può essere accettato fin quando non vengono implementate misure di riduzione del rischio.

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