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MERCATO

DEL LAVORO

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Appendice B

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TAB. 4b: Figure professionali richieste tra gli assunti negli ultimi anni * Figure profes sionali che si prevede di assumere nel prossimo biennio Figure professionali che si prevede di assumere

Figure

Tornitore Fres atore Aggiustatore Tecnico progettista Percents and totals based on respondents 45 valid cases; 136 missing cases

TAB. 5b: Competenze professionali di cui l’impresa sente necessità * Figure professionali assunte negli ultimi 3 anni Figure professionali assunte negli ultimi 3 anni Competenze prof.li

Perito Saldatore Operatore Tornitore Fresatore Tecnico

progettista Percents and totals based on respondents 82 valid cases; 99 missing cases Tecnico

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L

ulla base delle informazioni emerse nel capitolo precedente che ha fatto perno sull’analisi diretta dei fabbisogni formativi e di consulenza e servizi da parte delle imprese artigiane meccaniche, si è organizzata la fase successiva di lavoro che ha

concentrato l’attenzione sull’offerta di competenze esistente a livello locale e nell’intorno territoriale più ampio, comprendente l’area metropolitana milanese e le altre province limitrofe. Il gruppo di ricerca ha focalizzato l’attenzione soprattutto sui servizi e sulle competenze professionali più richieste o più facilmente esplicitabili da parte delle imprese artigiane, cercando di individuare le strutture di offerta operanti sul territorio. Un’analisi di questo tipo è, infatti, propedeutica ad ogni attività di predisposizione di misure e schemi di intervento che favoriscano l’esplicitazione dei bisogni di competenze e la realizzazione dell’incrocio domanda – offerta che è oggi particolarmente difficile a determinarsi, sia per la ridotta dimensione del mercato sia per le insufficienti informazioni esistenti.

Con riferimento alla formazione professionale, sia per giovani da inserire nel lavoro sia per l’aggiornamento e la riqualificazione del personale già assunto nelle imprese, il gruppo di ricerca ha cercato di individuare le strutture (sia strutture educative - istituti tecnici e professionali, centri di formazione professionale – sia organizzazioni produttrici di beni e servizi – imprese produttrici di macchinari, centri servizi, centri tecnologici, associazioni di categoria -) attrezzate nella fornitura dei servizi formativi più richiesti.

Questa analisi avrebbe poi consentito di individuare le strutture più idonee, oltre che disponibili, ad iniziative di collaborazione e di progettazione congiunta per la soluzione dei problemi formativi delle imprese sul territorio.

Coerentemente alle esigenze più pressanti delle imprese artigiane meccaniche, l’analisi dell’offerta si è concentrata sui potenziali organizzatori di alcuni corsi per la predisposizione di operatori di elevata professionalità (saldatori, tornitori e fresatori) e di corsi di aggiornamento per l'utilizzo di macchine a controllo numerico e Centri di Lavoro. Analogamente si è analizzato il potenziale di offerta per l’organizzazione di corsi di aggiornamento su questioni inerenti la gestione d’impresa per figli e collaboratori dell’imprenditore artigiano, per tener conto dei problemi di ricambio generazionale che è stato ricordato da una quota rilevante di imprese.

Occorre creare un più stretto legame tra formazione e lavoro, facendo in modo che l’offerta formativa sia costantemente aggiornata e di buona qualità, nonché coerente con la domanda non solo effettiva ma anche potenziale. L’elaborazione dei dati raccolti attraverso le interviste al campione di imprese meccaniche indica una consistente crescita dell’occupazione negli ultimi 5 anni che tocca il 18% per le aziende che contano più di 5 addetti; ma la sostanziale diffidenza sulla validità dell’attuale offerta di formazione resta sicuramente un atteggiamento che privilegia l’ottica del risultato immediato e non l’investimento in capitale umano frenando quindi la domanda stessa di formazione.

Questo problema è reso, tra l’altro, ancora più spinoso dall’elevato rischio che i lavoratori qualificati formati all’interno delle imprese artigiane siano poi “attratti” dalle opportunità (e dalle condizioni) di lavoro presso le imprese meccaniche di dimensione più elevata.

Il problema dell’immagine del lavoro artigiano, la difficoltà di reclutamento dei giovani e la necessità di potenziare gli stages suggeriscono di mettere a punto meccanismi di intervento nelle scuole attraverso giornate di presentazione delle opportunità di lavoro e carriera nel comparto artigiano.

Occorre, infine, puntare sulla formazione dei figli degli imprenditori alla luce del forte problema del ricambio generazionale. Sarebbe interessante organizzare a tal proposito un corso per i figli del titolare d’impresa con un taglio sia tecnologico che economico-gestionale.

4.1 PREMESSA

Capitolo 4

L’OFFERTA DI

COMPETENZE

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C

ome vedremo più dettagliatamente nei prossimi paragrafi, l’offerta dei servizi rivolta alle piccole imprese artigiane della provincia di Pavia risulta da un lato concentrata sui servizi tradizionali e dall’altro sufficientemente articolata rispetto al territorio provinciale: la rete associativa è in grado di garantire la presenza di sedi e uffici distaccati in tutti maggiori centri urbani dove si polarizzano insediamenti produttivi, mentre studi professionali, commercialisti e consulenti aziendali sono diffusi su tutta la provincia.

Semplificando, per facilitare una lettura più immediata, potremmo suddividere i soggetti che erogano servizi alle piccole imprese in tre grandi categorie: a) i servizi erogati direttamente o promossi indirettamente dalle associazioni imprenditoriali di riferimento; b) i servizi erogati da centri servizi, consorzi e altre istituzioni intermedie, in genere con partecipazione pubblica e privata; c) l’universo di professionisti, consulenti e studi professionali che ruotano attorno all’impresa.

Le associazioni degli artigiani pur rappresentando istituzionalmente la domanda delle imprese, hanno sempre più in questi anni potenziato il loro ruolo di soggetti dell’offerta, in grado di organizzare le risposte sulla base di esigenze comuni ai loro associati.

La convenienza a rivolgersi ai servizi offerti dalle associazioni degli artigiani è soprattutto nei costi più contenuti, resi possibili dalle economie di scala

raggiungibili con maggiori dimensioni della struttura organizzativa.

In genere il piccolo imprenditore richiede alla propria associazione i servizi più complessi da gestire, quali ad esempio la tenuta dei libri paga, mentre privilegia il consulente esterno per l’assistenza legale o fiscale, dove è richiesto un rapporto più stretto e confidenziale.

Nella provincia di Pavia le associazioni imprenditoriali che rappresentano la categoria degli artigiani e che erogano gran parte dei servizi richiesti dai loro associati presentano la seguente articolazione:

- CNA di Pavia;

- Associazione Artigiani della Provincia di Pavia aderente alla Confartigianato;

- Associaz. Artigiani di Vigevano e Lomellina aderente alla Confartigianato;

- Unione Liberi Artigiani di Pavia aderente alla C.L.A.A.I.

- Associazione Artigiani dell’Oltrepò Lombardo aderente alla C.L.A.A.I.

A queste si aggiungono associazioni minori, quali l’Associazione Artigiani di Mortara, l’Associazione Artigiani di Mede, l’Associazione Artigiani di Casteggio, l’Associazione Varzese Artigiani, tutte aderenti alla Confartigianato o alla C.L.A.A.I.

Oltre all’offerta di servizi erogati direttamente dalla associazioni vi sono servizi erogati da consorzi o da centri servizi:

- Pavia Export

- Consorzio Export di Vigevano

- Centro Servizi alle Imprese di Vigevano;

- Centro Servizi alle Imprese di Belgioioso;

- Centro Servizi Orafo di Mede.

4.2 UNA RASSEGNA