• Non ci sono risultati.

Il mercato dell’occhialeria

3. IL SETTORE DEL FASHION

3.4 L’occhiale come accessorio del Fashion

3.4.1 Il mercato dell’occhialeria

Il mercato mondiale dell’occhiale è stato stimato in circa 102,66 miliardi di dollari nel 2015. L’aumento della popolazione e del numero di persone con difetti visivi ha comportato un’ulteriore crescita dell’industria oltre i valori previsti; inoltre la crescente consapevolezza dell’importanza che hanno le visite di controllo della vista e della necessità di proteggere gli occhi adeguatamente, avrà ulteriori impatti favorevoli per il settore nei prossimi anni (Grand View Research, 2016).

Il mercato globale dell’occhialeria è diviso in due macro aree geografiche: la produzione con prodotti di fascia bassa, che è spesso di imitazione dei più famosi modelli di marca (in America Latina, Asia sud-est, Cina, Corea, India e Brasile); e la produzione sulla fascia medio alta di aziende della moda alta, con prodotti di migliore qualità (in Nord America, Francia, Italia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Austria, e Giappone) (Esposito A.,2011).

L’Asia del Pacifico sta emergendo come mercato chiave, in quanto nel 2015 ha costituito più del 30% della domanda totale nel settore degli occhiali, e continuerà ad aumentare fino ad esercitare un’importante spinta per il mercato mondiale.

69

Il mercato europeo rappresenta una quota di mercato, in volumi, pari al 25% dell’industria mondiale dell’occhialeria. Le prospettive di una crescita continua sono dovute alla presenza di aziende leader nel settore, come le italiane Luxottica Group e Safilo Group, i cui prodotti vengono preferiti dal consumatore nonostante il prezzo più competitivo dei prodotti realizzati negli altri Paesi.

Il presidente dell’associazione che riunisce i protagonisti del settore dell’occhialeria7,

Cirillo Marcolin, anche membro del Consiglio di Amministrazione della nota azienda di occhiali Marcolin SpA (con sede principale a Belluno), ha affermato che i dati del settore sono “di gran lunga migliori rispetto all’andamento generale” del mercato in alcuni settori Made in Italy affini all’occhialeria (abbigliamento e calzature), inoltre, ha continuato dicendo che si prevede “una buona crescita nei prossimi anni sostenuta da una domanda importante” per il settore in questione (Pambianco, 2016c).

I dati del settore, infatti, confermano nuovi record per l’Italia nelle esportazioni (aumento del 12,3%), ed anche nel mercato domestico che ha registrato il primo aumento significativo dal 2007 pari al 5,7%. Le esportazioni assorbono quasi il 90% della produzione: il principale mercato per le esportazioni rimane l’Europa, seguita dall’America (30%), dall’Asia (18%), e in quote molte piccole dall’Oceania e dall’Africa. Nel complesso, l’Italia ha esportato 98 milioni di occhiali, di cui 65% sono occhiali da sole e il 35% sono montature (Anfao, 2015).

Il mercato italiano dell’occhialeria è composto da 870 aziende, per un totale di 17.245 occupati; l’Italia si dimostra leader a livello mondiale nel segmento di fascia alta, con una produzione che nel 2015 ha totalizzato Euro 3,5 miliardi, crescendo del 12,5% rispetto al 2014. Nonostante la competizione esercitata dalle altre aziende dell’est Europa e dell’Asia, il Made in Italy è un fattore che continua a guidare l’industria, a motivo delle richieste di consumatori sofisticati, che sono disposti a pagare un premium price per prodotti che offrono la qualità e l’immagine del marchio (Anfao, 2015).

7 L’ Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, denominata con l’acronimo Anfao, è nata a Milano nel 1954 dalla volontà di un gruppo di industriali di raggruppare le aziende del settore. L’associazione conta oltre 100 aziende italiane dell’intera filiera produttiva, specializzate nell’occhialeria (Anfao, 2016).

70

Nel periodo 2009-2013, in piena crisi economica, gli incrementi di ricavi più consistenti si sono registrati nel settore dei gioielli, nella pelletteria e nell’occhialeria, seguite dall’abbigliamento e dal tessile, a dimostrazione dell’alto potenziale che il settore dell’occhialeria è in grado di offrire (Esposito A., 2011).

Il primo trimestre del 2016, nell’occhialeria Made in Italy, ha registrato esportazioni in crescita per il 6%, sostenuta maggiormente dall’Eurozona e dagli Stati Uniti per quanto riguarda il segmento degli occhiali da sole. Si è verificato un rallentamento del mercato asiatico, mentre la Russia e il Brasile rimangono stagnanti. Le prospettive per il futuro sono moderatamente ottimistiche, e per il mercato interno si prevede una ripresa, seppur lenta, nei consumi sia degli occhiali da sole che di quelli da vista (Anfao, 2015).

In Italia le aziende del settore operano come: terzisti di piccole dimensioni (aziende artigiane e aziende individuali), la cui produzione riguarda trattamenti superficiali e di montaggio ed operano prevalentemente per conto terzi; aziende di medie dimensioni (società di persone e imprese artigiane), che producono occhiali completi e componenti per conto proprio (servendosi di intermediari commerciali) oppure per conto terzi; aziende giovani di medie dimensioni (società di capitali), che operano per conto proprio e con marchio proprio, spesso le grandi aziende si sviluppano e diventano multinazionali; infine gli stilisti, che con la loro creatività, sono l’essenziale collegamento tra l’industria dell’occhiale e il mondo ricercato della moda (Esposito A., 2011).

Più della metà della produzione italiana è controllata da poche grandi aziende, concentrate in Veneto e Lombardia, dove in anni di storia si sono sviluppati distretti altamente competitivi a livello internazionale, specializzati nella produzione di occhiali. Nel mercato degli occhiali è molto diffusa la produzione su licenza di marchi delle grandi multinazionali della moda; quindi le aziende, oltre a disegnare e produrre i propri prodotti, detengono queste licenze strategiche per produrre e distribuire occhiali firmati dai brand molto conosciuti ed apprezzati dai consumatori. Le aziende più importanti che producono occhiali su licenza, in ordine decrescente, sono: Luxottica con un fatturato di oltre 9 miliardi di euro (Luxottica Group, 2015), Safilo che ha realizzate vendite pari a 1,27 miliardi di euro (Safilo Group, 2015), mentre Marcolin, De Rigo e l’azienda americana Marchon Eyewear fatturano meno di un miliardo di euro (Matzeu E., 2015).

71

Gli equilibri e le dinamiche di questo mercato stanno, però, cambiando. La holding francese del lusso Kering Group nel settembre del 2014 ha adottato una nuova strategia: ha deciso di revocare con due anni di anticipo il contratto in licenza con Safilo nella produzione degli occhiali, e adottare un nuovo modello di business che vede la gestione dell’occhialeria internalizzata (Matzeu E., 2015). Dunque è stato creato un polo interno al gruppo dedicato esclusivamente agli occhiali, e nel 2015 Kering lanciò la nuova start up Kering Eyewear (vedi infra Capitolo 4).

73

Documenti correlati