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dell’America Latina 4.1 MERCOSUR

4.2 Mercosur e Responsabilità Ambientale

Nonostante il Trattato di Asunción e i protocolli che lo hanno seguito abbiano un carattere sostanzialmente commerciale, essi stabiliscono che l’obiettivo del Mercato Comune debba essere raggiunto nel rispetto e nella cura dell’ambiente. Nel preambolo del Trattato del ’91 le parti affermano che “l’ampliamento dei propri mercati nazionali, attraverso l’integrazione, costituisce una condizione fondamentale per accelerare i processi di sviluppo economico con giustizia sociale; [e che] quell’obiettivo deve essere raggiunto tramite il più efficace sfruttamento delle risorse disponibili, la salvaguardia dell’Ambiente, il miglioramento delle infrastrutture, il coordinamento delle politiche macroeconomiche e la complementarietà dei differenti settori dell’economia, basati sui principi di gradualità, flessibilità ed equilibrio”.

Per questo motivo il GMC crea, nel 1993, la REMA (Reunión Especializada de Medio Ambiente), conferendole il compito di analizzare le legislazioni e i sistemi di protezione presenti negli Stati Membri e di proporre azioni indirizzate alla protezione dell’ambiente. Inoltre, tenendo presente che le tematiche ambientali hanno rilevanza anche in altri organi del Mercosur, si decise che questi dovessero partecipare alla REMA, per favorire un’armonizzazione delle attività svolte all’interno del Mercato Comune. La REMA interviene immediatamente nella cancellazione di restrizioni di carattere non tariffario legate all’ambiente. Tra gli altri traguardi raggiunti è opportuno menzionare:

- Le Direttrici Fondamentali di Politica Ambientale che definiscono un insieme di principi guida, obiettivi minimi e linee di azione da seguire da parte degli Stati Membri e in cui vengono per la prima volta rese imprescindibili questioni quali l’armonizzazione della legislazione nazionale, la competizione equa, il problema dei costi ambientali della produzione e lo sviluppo sostenibile66;

66 Sergio Marchisio, Environmental Concerns and the free movement of goods in the Mercosur Experience, in “The

133 - La Sottoscrizione della “Declaración de Canela” dei Presidenti del Mercosur del 1992, in

occasione della Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo sostenibile;

- La Firma della “Declaración de Taranco” del 1995, in cui le autorità in campo ambientale richiedono ufficialmente l’avanzamento della REMA a Sottogruppo di lavoro. Grazie alla Risoluzione GMC n° 20/95 questo avviene e la REMA diviene il “Subgrupo de Trabajo 6, Medio Ambiente” o SGT6.

Dal 1995, dunque, l’Ambiente è diventato oggetto di continua attenzione da parte degli organi del Mercato Comune, e soprattutto del GMC che definisce obiettivi generale e specifici del Sottogruppo per l’Ambiente. Tra essi sono di particolare interesse:

- Promuovere misure efficaci a livello ambientale ed economico; - Evitare la creazione di distorsioni o di nuove restrizioni al commercio;

- Realizzare studi, proporre azioni e pratiche per prevenire l’inquinamento e il degrado ambientale;

- Partecipare alle riunioni del GMC e alle riunioni dei Ministri dell’Ambiente;

- Sviluppare e coordinare processi di consultazione dei settori pubblico, privato e di organizzazioni non governative;

- Ricercare fonti di finanziamento per il compimento degli impegni ambientali del Mercosur.

Il 21 Giugno 2001 venne stipulato l’ “Acuerdo Marco sobre Medio Ambiente del Mercosur”, in cui furono fissati una serie di principi - tra cui quelli della Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo sviluppo sostenibile del 1992 - che avrebbero dovuto guidare le iniziative delle parti in materia ambientale:

• Promozione della protezione ambientale e dello sfruttamento sostenibile delle risorse disponibili tramite il coordinamento di politiche settoriali;

• Inclusione della componente ambientale nelle politiche settoriali e nella presa di decisioni in ambito Mercosur, così da favorire il rafforzamento dell’integrazione regionale;

134 • Promozione dello sviluppo sostenibile attraverso l’aiuto reciproco tra i settori ambientale ed economico, evitando misure che restringano o distorcano, in maniera arbitraria e ingiusta, la libera circolazione di beni e servizi;

• Affrontare immediatamente e integralmente le cause dei problemi ambientali;

• Promozione di un’effettiva partecipazione della società civile nelle questioni ambientali; • Pressione continua verso l’internazionalizzazione dei costi ambientali mediante l’uso di

strumenti economici e regolatori di gestione.

I principi elencati dimostrano una forte preoccupazione nei confronti dell’ambiente e di una gestione responsabile delle risorse naturali presenti in abbondanza nei territori dei Paesi Membri. Essi non sono distanti dalle preoccupazioni dei dirigenti Itaipu descritte nei capitoli precedenti: la presa di coscienza dell’importanza dell’ambiente e dell’urgenza di un’azione collettiva ad ogni livello, non è dunque circoscritta a Itaipu, ma all’intera comunità internazionale. Gli obiettivi dell’accordo non si fermano ad una mera azione di salvaguardia, ma richiedono l’impegno dei governi perché vi sia un’armonizzazione della legislazione in materia ambientale, perché si incentivino politiche che promuovano una corretta gestione delle risorse naturali, si creino posti di lavoro ecologicamente sostenibili e sicuri, si adottino processi produttivi rispettosi dell’ambiente, si promuova l’educazione ambientale e la partecipazione delle popolazioni nazionali nelle iniziative promosse. Non mancano accenni alle dimensioni sociali e culturali della questione, tenendo presente sempre che i protagonisti delle azioni eco- sostenibili sono i governi, le imprese nazionali e private, i datori di lavoro, le scuole, le comunità e ogni ambito della vita quotidiana.

Nel 2003 la questione ambientale diventa più che mai attuale e di urgente soluzione. Il CMC emana dunque una decisione fondamentale, la numero 19/03, con la quale crea una Riunione Ufficiale dei Ministri per l’Ambiente dei Paesi Membri del Mercato Comune.

Tale Riunione ha la funzione di proporre al Consiglio del Mercosur misure tese al coordinamento di politiche che promuovano una gestione ambientale responsabile e lo sviluppo sostenibile dei paesi coinvolti. L’ultima Riunione ordinaria dei Ministri per l’Ambiente si è tenuta a Montevideo il 23 Novembre 2007 e si è occupata della lotta alla desertificazione; ad

135 essa hanno partecipato i ministri nazionali, ma anche personalità importanti nel campo, quali i rappresentanti del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente(UNEP).

Nel corso degli anni il SGT 6 e la Riunione dei Ministri dell’Ambiente hanno collaborato fianco a fianco per diffondere pratiche sostenibili e per lo sviluppo delle legislazioni nazionali in materia ambientale. Di particolare importanza sono i progetti quali il C y MA – Fomento de Gestion Ambiental y de Produccion Mas Limpia o il SIAM.

Il primo consiste in una cooperazione tecnica tra Mercosur e Germania che si iscrive nella politica di integrazione regionale, contribuendo allo sviluppo sostenibile del settore produttivo nel Mercosur (principalmente piccole e medie imprese) nella tutela e rispetto dell’ambiente. Il secondo è, invece, un Sistema di informazione ambientale, gestito congiuntamente dal Segretariato per l’Ambiente e lo sviluppo sostenibile argentino, dall’Istituto brasiliano per l’ambiente e le risorse naturali rinnovabili, dal segretariato per l’Ambiente del Paraguay, dalla Direzione per l’ambiente dell’Uruguay e dall’UNEP. L’obiettivo di tale sistema è fornire informazioni aggiornate sullo stato delle risorse naturali e delle zone protette in tutta l’area del Mercato Comune.

Va infine ricordato che il Mercosur ha stretto intese con stati terzi riguardanti l’ambiente. Nel 1995 è stato firmato l’ “Acuerdo Marco Interregional de Cooperación entre la Comunidad Europea y sus Miembros y el Mercado Comun del Sur y sus Estados Partes”, nel quale è presente una parte specifica che tratta della cooperazione economica in campo ambientale (Titolo III, art.10) e della cooperazione energetica (art. 13) tra Mercosur e la Comunità Europea. Nel 1998, l’ “Entendimiento de Cooperación en materia de comercio e inversiones entre Canadá y MERCOSUR” ha permesso la stesura di un Piano d’azione di cooperazione internazionale, focalizzando l’attenzione sulla creazione di impieghi in campo ambientale e sulla partecipazione civile.