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MERIDIANO ZERO

Nel documento Insegnante in fiera (pagine 41-46)

Via Tiziano Aspetti, 5 - 35132 Padova Tel/Fax 049-86.44.704

e-mail: info@meridianozero.it

Uffi cio Stampa: uffi ciostampa@meridianozero.it www.meridianozero.it

Intervista a Marco Vicentini La storia

La casa editrice è stata fondata nel 1997 e ha sede a Padova.

Nasce dalla passione di Vicentini, che è laureato in chimica e fi sica ed ha lavorato nell’industria per anni, ma ha contemporaneamente coltivato la passione per le lin-gue (francese e inglese) e la lettura in genere. Da queste esperienze nasce la sua idea di informarsi su autori e case editrici e di provare a cimentarsi con una propria casa editrice.

Il nome Meridiano Zero risale alla suggestione di un testo di Heidegger che gli ispirò un’idea di partenza, di inizio: al momento della fondazione si era vicini all’av-vio di un nuovo millennio e il nome gli è parso pieno di fascino.

La linea editoriale

La casa è specializzata nella narrativa di genere di buona qualità. Ma anche in esperimenti divergenti.

La linea segue il gusto personale di Vicentini sul modo di narrare una storia, equi-librare gli elementi compositivi di un romanzo, come ad esempio l’ambientazione e la psicologia dei personaggi.

Formalmente tiene due collane che hanno come ambito la letteratura noir e la letteratura contemporanea. Ma la linea guida è la presenza di una narrativa forte e di uno stile personale: che sia classico o originale si deve però percepire quello che i francesi chiamano le souffl e, il respiro dell’autore.

Con questa linea di riferimento si possono comprendere scelte apparentemente incongruenti: romanzi neri duri e forti e un poema in prosa in italiano del Duecento.

Vicentini ha lavorato per dieci anni con autori stranieri già editi; egli sostiene però che in Italia per vendere un libro che non sia anglosassone bisogna avere molta forza.

Negli ultimi anni si sta dedicando molto ad autori italiani, curando qualche esordien-te. I francesi e gli inglesi li sceglie personalmente, pur ascoltando suggerimenti altrui.

Conta molto la sintonia con chi gli dà i consigli.

Il successo

Alcuni autori (Oddone Longo, Claudio Morici, Angelo Petrella, Marco Archetti, Pierre Magnan) hanno esordito con lui passando poi a grosse case editrici (Feltrinelli, Adelphi, Rizzoli, Garzanti, Bompiani).

Le strategie per promuovere un esordiente possono essere tante e variegate, ma le più grosse librerie consultate da Meridiano Zero dicono che l’unico modo per pro-muovere un libro è il passaggio in televisione; e non nelle rubriche d’élite di consigli alla lettura, ma nelle trasmissioni più appariscenti, della domenica, che fanno au-dience. Meridiano Zero è una casa editrice che lavora per il lettore forte, ma quello che cambia il numero di fatturato delle vendite è il lettore di massa, quello delle clas-sifi che, cioè quello che compra il libro di cui tutti parlano (che è diverso dal lettore delle barzellette di Totti; riguardo ad un prodotto così Vicentini dice: “Quello non è un libro ma un oggetto”).

C’è un piccolo fl usso di vendite anche su internet, ma il fenomeno rimane circo-scritto ad un ristretto gruppo di persone.

Per cercare di spingere il marchio della casa o promuovere un prodotto nuovo (ad esempio la graphic novel) Meridiano Zero adotta anche la vendita di magliette e borse a prezzi accessibili.

Meridiano Zero è distribuito a livello nazionale. Per un piccolo editore si può considerare un successo editoriale la vendita di duemila copie.

Il libro come oggetto

Per quanto riguarda la scelta della copertina Vicentini segue il suo gusto personale, che ha visto un’evoluzione crescente e che ha sempre tenuto conto, però, di istanze commer-ciali (l’opportunità di memorizzare il marchio) e della dimensione puramente estetica.

Mostra come esempio la copertina de Il seme della colpa di Christian Lehmann che rappresenta il senso del libro: un’immagine che dà un’idea di sospensione e di attesa. Infatti secondo lui il senso del noir non è sangue, azione e pallottole, ma ango-scia, attesa e destino ineluttabile.

L’editore consiglia

Luigi Romolo Carrino, Pozzoromolo: dimostra l’impegno della lettura e in cambio premia con spessore e soddisfazione.

Allan C. Weisbecker, Cosmic bandidos: per ragazzi dai 16-18 anni, divertente e sgangherato.

Hugues Pagan, La notte che ho lasciato Alex: mescola il noir classico francese, il cinema degli anni ‘50 e il ritmo e l’azione del noir americano.

Victor Gischler, La gabbia delle scimmie: per ragazzi, pirotecnico, di un autore di fumetti Marvel.

Aspetti peculiari

Da lettore rimprovera agli altri editori italiani di non dedicare tempo adeguato a coltivare, a “tirare su” gli scrittori d’oggi che fanno “belle cose” le quali però possono presentare buchi nella struttura narrativa o nella costruzione del personaggio. Per ar-rivare ad un libro che sia compiuto possono servire anche due anni di lavoro dopo la

scrittura. Nessuna grande casa editrice ritiene economicamente conveniente perdere due anni di tempo e di stipendio di un redattore per lavorare a questo.

La soddisfazione nasce dall’autore, che capisce questo lavoro che è stato fatto e sceglie di rimanere a pubblicare con loro. Un esempio è Luigi Romolo Carrino, il cui libro è arrivato già alle cinque ristampe.

Il sogno dell’editore è arrivare ad essere un marchio riconoscibile non per la quan-tità ma per la qualità, come accade per case come Sellerio e Iperborea.

5. minimum fax

a cura di Claudia Ottaviani e Roberta Romanato

Nel documento Insegnante in fiera (pagine 41-46)

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