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Area di Circolazione

5 Miglioramento Basato sulla Cooperazione

5.1 Formato Standard di Interscambio

5.1.3 I Metadati nel Formato di Interscambio

Il codice località Istat è una sequenza di 10 cifre numeriche. Le prime tre cifre rappresentano la provincia di appartenenza della località. Le successive tre cifre rappresentano il codice identificativo del comune di appartenenza. Infine, le ultime quattro cifre rappresentano la località stessa. Anche in questo caso si è scelto di definire un tipo enumerato. Ciascun elemento del tipo enumerato rappresenta codice località Istat ammissibile, ed è una stringa.

Il tipo Località (CodiceLocalitàType) è definito come segue:

<xs:simpleType name="CodiceLocalitàType">

<xs:restriction base="xs:string">

<xs:enumeration value=" 0010011001"/>

<xs:enumeration value=" 0010011002 "/>

<!--etc...-->

</xs:restriction>

.</xs:simpleType>

5.1.3 I Metadati nel Formato di Interscambio

Il ruolo generale dei metadati è quello di fornire informazioni sui dati applicativi. Come i dati cui si riferiscono, anche i metadati possono essere non strutturati, semi-strutturati o totalmente semi-strutturati, a seconda della presenza o meno di una informazione intenzionale, fornita da uno schema. Un’informazione testuale, di tipo

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Si ricorda che esiste un caso in cui il campo località è obbligatorio. Tale caso corrisponde alle località subcomunali che consentono di individuare delle aree di circolazione, i.e. possono esistere aree di circolazione con la stessa denominazione nell’ambito dello stesso comune, ma appartenenti a due località subcomunali diverse.

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“libero”, costituisce un esempio di informazione non strutturata, in virtù di una totale assenza di schema. I file XML possono essere di tipo semi-strutturato, qualora agli elementi con schema si alternino ad elementi senza schema. Infine, i dati di un database relazionale costituiscono un esempio di informazione strutturata, perché forniti di schema.

Pur utilizzando XML come formato di interscambio, le informazioni toponomastiche che le amministrazioni si scambiano nell’ambito dei propri flussi informativi sono informazioni di tipo strutturato. Si ritiene opportuno adottare per i metadati relativi ai dati toponomastici, la struttura più flessibile dei dati semistrutturati. Le motivazioni di tale scelta sono le seguenti:

− l’utilizzo di XML come formato di interscambio per i dati toponomastici, consente di sfruttare, con riferimento ai metadati, la proprietà di XML di essere “human readable”, ovvero comprensibile all’utente umano. Si ha dunque la possibilità di descrivere il significato di un campo mediante testo libero, assicurando così una buona comprensibilità del significato dei campi che sono scambiati. Questa possibilità può essere molto utile al fine di risolvere i problemi di eterogeneità semantica che caratterizzano i dati posseduti dalle amministrazioni pubbliche. Ad esempio, aggiungendo una descrizione testuale del significato di DUG, si facilita la comprensione, da parte di un’amministrazione che riceve un file XML, che contiene tale campo, del fatto che una DUG specifica la tipologia di un’area di circolazione (e.g., via, piazza, etc.);

− i dati semistrutturati consentono di attribuire uno schema all’informazione, laddove necessario. Ad esempio, nel trasferire un insieme di metadati riguardanti la qualità dell’informazione scambiata, si può decidere esattamente quali dimensioni di qualità devono caratterizzare i dati, mediante l’introduzione di uno schema per esse. L’immediato vantaggio di tale strutturazione è la garanzia, per un opportuno insieme di metadati, della non-ambiguità nell’interpretazione.

Sulla base di tali considerazioni l’insieme dei metadati previsti per il formato di interscambio sono:

− Annotations. Sono informazioni non strutturate descrittive di alcune componenti del dato toponomastico. Nel Paragrafo precedente alcune annotations sono state descritte con riferimento in particolare alle informazioni non autoesplicative: codice comune Istat, valori numerico e chilometrico per il numero civico etc. Alcune annotations di carattere più generale sono usate per documentare il contenuto di diversi XML Schema (si vedano ad esempio, in seguito, i file descrittivi del formato di interscambio, annotati con un’informazione che ne descrive il contenuto).

− Attributo lingua. Poiché, il campo Denominazione può contenere valori di una lingua diversa dall’Italiano, il campo Denominazione prevede un attributo Lingua che fornisce la meta informazione sulla lingua, dei valori di quel campo. La specifica del tipo della Denominazione include dunque:

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<xs:attribute name="Lingua" default="Italiano" type="xs:string" use="optional">

</xs:attribute>

− Glossario. Un metadato indicante l’URL per un glossario di riferimento delle componenti del dato toponomastico completa l’insieme dei metadati di corredo agli scambi di dati toponomastici. La specifica dell’URL può avvenire, ad esempio, come segue:

<xs:element name="GlossarioTermini" type="anyURI" fixed="http://www.Istat.it/AIPA-Istat" />

− Metadati di Qualità .Oltre ai metadati di tipo specifico sopra descritti, il documento di interscambio dell’informazione toponomastica dovrà contenere una sezione metadati di qualità, all’inizio del documento. La sezione metadati di qualità contiene le seguenti meta-informazioni. Ciascuna delle componenti del dato toponomastico, diversa da un codice7, ha associato un insieme di metadati che ne caratterizzano il livello di qualità. In particolare, i metadati di qualità proposti sono: (i) un time-stamp di last updat, che consiste nella data ultimo aggiornamento di tutti i valori della specifica componente; (ii) un valore di accuratezza; (iii) un valore di completezza e (iv) un valore di consistenza. Tutti i metadati di qualità devono essere specificati nella sezione metadati come segue:

<xs:complexType name="QualityType">

<xs:sequence>

<xs:element name="lastUpdate" type="date" minOccurs="0"/>

<xs:element name="accuratezza" minOccurs="0"/>

<xs:element name="completezza" minOccurs="0"/>

<xs:element name="consistenza" minOccurs="0"/>

</xs:sequence>

</xs:complexType>

<xs:element name="Metadati" type="MetadatiType">

<xs:complexType name="MetadatiType">

<xs:sequence>

<xs:element name="DenominazioneQualità" type="QualityType"/>

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Per i codici, si suppone venga fatto a-priori un controllo di qualità con conseguente allineamento. Anche i CAP sono considerati come codici, e pertanto non ne viene esplicitamente specificata la qualità.

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<xs:element name="DUGQualità"/>

<xs:element name="NumeroCivicoQualità"/>

<xs:element name="GlossarioTermini" type="anyURI"

fixed="http://www.Istat.it/AIPA-Istat"/>

</xs:sequence>

</xs:complexType>

</xs:element>

Si noti la cardinalità minima 0 per i metadati di qualità, indicante l’opzionalità di ciascun campo. Si noti inoltre, come l’unico campo per il quale risulta specificato il tipo è il campo di last update, il cui tipo deve essere una data. Questa scelta è voluta al fine di consentire anche solo una descrizione testuale della qualità dei dati scambiati, almeno fino al momento in cui uno standard specifico per i metadati di qualità non sarà disponibile. Tuttavia, si suggerisce di denotare la qualità dei dati toponomastici mediante gli indici descritti nel Capitolo 3, qualora sia stata opportunamente condotta la fase di misurazione della qualità.