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875. Metodi per la valutazione e il trattamento dell’effetto tecnica in fase di stima

5.5.3 Il trattamento della mancata risposta totale nei disegni concorrenti e sequenziali

Nei disegni di indagini multi-tecnica di tipo concorrente, il modello di risposta può essere inserito nei modelli per l’effetto tecnica più facilmente, ma per le indagini di tipo sequenziale questa operazione è molto più complessa. Inoltre, in quest’ultimo schema, la distribuzione delle unità campionarie tra le modalità successive di rilevazione dipende dai risultati del processo di risposta nelle modalità precedenti. In questo caso, la sequenza di tecniche (mode response path) dovrebbe essere considerata nel modello di risposta (Cob-ben et al., 2006).

Di fatto, per le indagini con schema di tipo sequenziale non è possibile definire un metodo per il trattamento della mancata risposta che produca una correzione dei pesi di riporto all’universo come nelle indagini a tecnica unica.

I metodi proposti in letteratura, ad esempio il sample selection model (Cobben, 2009; Heckman, 1979; De Vitiis et al., 2016), consentono di correggere contemporaneamente gli effetti selezione determinati dal mix di tecniche e dalla mancata risposta totale, relativamen-te alla stima di parametri di singole variabili d’indagine. Tali metodi presuppongono, però, l’ipotesi di assenza di errori di misura.

Il metodo descritto al Paragrafo 5.4.6 consente invece, di effettuare un aggiustamento della mancata risposta totale una volta costruiti, mediante imputazione multipla, i data set completi di rispondenti per ogni specifica tecnica. Tuttavia anche tale approccio è limitato dal fatto che stime meno distorte di parametri di interesse sono relative a singole variabili di indagine.

I metodi qui delineati, in conclusione, come anche i metodi illustrati nei paragrafi pre-cedenti per il trattamento dell’effetto misurazione, pur soffrendo del limite di essere uti-lizzabili solo per specifiche variabili d’indagine, sono molto interessanti perché in fase di analisi dell’effetto tecnica possono essere usati per il confronto con i risultati di metodi di stima che possono essere utilizzati in modo complessivo per tutte le variabili dell’indagine, agendo, ad esempio, sui pesi di riporto all’universo.

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6. ANALISI DELL’EFFETTO TECNICA IN DUE CASI DI STUDIO

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6.1 Introduzione

Questo Capitolo ha l’obiettivo di presentare l’utilizzo di alcune delle tecniche descritte nei Capitoli 4 e 5 volte a valutare, ed eventualmente misurare, o correggere l’effetto tecnica in presenza di dati rilevati con tecnica mista.

I casi studio presentati nei paragrafi 6.2 e 6.3 sono relativi rispettivamente alle indagini “Aspetti della vita quotidiana” (Avq) e “I Cittadini e il tempo libero” (Ctl). Le due indagini sono state scelte come casi di studio in quanto hanno utilizzato le tecniche di rilevazione Cawi/Papi, la prima su campioni indipendenti, la seconda in sequenza. Per ogni indagine, il Capitolo contiene informazioni sugli obiettivi della sperimentazione, sulle caratteristiche della rilevazione e sui risultati delle analisi esplorative, nonché la descrizione delle applica-zioni sperimentali delle metodologie per la valutazione e/o misurazione dell’effetto tecnica utilizzate e dei relativi risultati.

6.2 La sperimentazione sull’indagine Aspetti della vita quotidiana 2014

6.2.1 Obiettivi della sperimentazione

Il presente paragrafo ha l’obiettivo di presentare alcune analisi (analisi preliminari, test, modello logistico, analisi fattoriale multigruppo) che possono essere adottate in presenza di indagini indipendenti condotte con tecnica diversa, ma con stesso questionario, e illustrare i passaggi logici delle procedure, in modo da fornire al lettore un quadro di riferimento di analisi. Lo studio è stato condotto sui dati dell’edizione 2014 dell’indagine Avq, realizzata con tecnica Papi, e sui dati di un’indagine sperimentale Cawi condotta utilizzando gli stessi quesiti e la stessa struttura del questionario dell’indagine Avq. Il confronto ha lo scopo di rilevare un possibile effetto misurazione per alcuni item di variabili presenti nel questiona-rio. Le elaborazioni e gli approfondimenti qui presentati hanno lo scopo di evidenziare la sequenza delle analisi scelte, piuttosto che i risultati ottenuti.

Di seguito si procede alla descrizione dell’indagine Avq e di alcune analisi esplorative volte a identificare differenze nei tassi di risposta con le due tecniche per particolari distri-buzioni di rispondenti, e ad analizzare le differenti distridistri-buzioni di frequenza tra rispondenti Cawi e Papi per un sottoinsieme ristretto di variabili. Successivamente si passa alla descri-zione dei metodi applicati e alla presentadescri-zione di alcuni risultati.

1 Hanno collaborato alla stesura del capitolo : Silvia Montecolle (paragrafi 6.2.1, 6.2.2, 6.2.3); Roberta Varriale (paragrafi 6.1, 6.2.6, 6.2.7); Ilaria Vannini (paragrafi 6.2.4, 6.2.5 ); Claudia De Vitiis (paragrafi 6.3.1, 6.3.8), Francesca Inglese (paragrafi 6.3.4), Emanuela Bologna (paragrafi 6.3.2, 6.3.3), Marco Dionisio Terribili (paragrafi 6.3.5, 6.3.6), Alessio Guandalini (paragrafi 6.3.7).

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L’effetto tecnica nelle indagini mixed-mode

6.2.2 Cenni sulla rilevazione

Avq è un’indagine sulle famiglie condotta annualmente dal 1993 con tecnica Papi. Essa fa parte del sistema integrato di Indagini Multiscopo e raccoglie informazioni su vari feno-meni sociali sia a livello familiare sia individuale. La popolazione di interesse è costituita dalle famiglie residenti in Italia e dagli individui che le compongono.

L’edizione del 2014 è stata condotta nel mese di marzo su un campione di oltre 24.000 famiglie.

L’intervista alla famiglia prevede l’utilizzo di due questionari cartacei. Il primo è il que-stionario base della rilevazione che è somministrato da un rilevatore tramite intervista. Questo modello è composto da: (i) una “Scheda Generale”, in cui si rilevano le relazioni di parentela e altre informazioni di natura socio-demografica e socio-economica relative ai componenti della famiglia; (ii) le “Schede Individuali”, una per ciascun componente della famiglia e (iii) un “Questionario familiare” che contiene quesiti familiari ai quali risponde un solo componente adulto. L’altro è un modello somministrato per auto-compilazione. Il modello è consegnato dal rilevatore a ciascun componente della famiglia e contiene quesiti che possono essere agevolmente compilati in autonomia dal rispondente anche senza l’in-tervento diretto del rilevatore.

Nei mesi di novembre-dicembre 2014 è stata condotta una indagine pilota con tec-nica esclusivamente Cawi utilizzando il questionario dell’indagine Avq. La rilevazione era propedeutica alla realizzazione con tecnica mista Cawi-Papi dell’indagine multiscopo sulle famiglie Ctl, e aveva l’obiettivo di testare l’utilizzo della tecnica Cawi per lo svolgimento di un’indagine complessa rivolta alla famiglia e a tutti i suoi componenti. La numerosità del campione è stata di 11.898 famiglie, tenendo conto che i tassi di partecipazione attesi in questo tipo di tecnica non sono particolarmente alti, tale numerosità, piuttosto elevata per una pilota, ha permesso di disporre di un numero di interviste utili adeguato all’analisi dei risultati. A queste famiglie è stata mandata una lettera informativa con l’invito a partecipare alla rilevazione in Cawi. La tecnica Papi ha rappresentato necessariamente la guida per l’impostazione del questionario somministrato con tecnica Cawi: sia per quanto riguarda l’impianto generale e la trasposizione su web dei diversi modelli, sia con riferimento a istru-zioni e accorgimenti tecnici nello svolgersi dell’intervista tra seistru-zioni e quesiti.

6.2.3 Analisi esplorative preliminari

Alla fine del periodo di rilevazione, le famiglie intervistate in Cawi sono risultate 1.576, pari al 13,2 per cento delle famiglie appartenenti al campione teorico.

Nella Tavola 6.1 sono messe a confronto alcune caratteristiche delle famiglie intervistate con la tecnica Cawi con quelle intervistate nell’ambito dell’indagine Avq condotta con tecnica Papi nel 2014. Gli effetti del diverso comportamento sul territorio rispetto alla compilazione web si notano anche nella composizione percentuale dei rispondenti. Tra i rispondenti Cawi rispetto a quelli Papi è maggiore il peso delle famiglie che vivono nel Nord, nei comuni centro dell’area metropolitana e nel loro hinterland.

La distribuzione delle famiglie per caratteristiche delle persone che la compongono (Tavola 6.2) mostra come il Cawi sia approcciato con maggiore facilità dalla famiglia in cui è presente almeno un componente al di sotto dei 30 anni. Al contrario, le famiglie composte da tutti anziani, notoriamente meno avvezzi alle nuove tecnologie, sono una quota più bassa di rispondenti.

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