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2.4 Acquisizione dei pronomi clitici: alcuni riferimenti teorici

3.1.3 Modalità di somministrazione dei test

Tutti i partecipanti sono stati testati a scuola in una piccola aula silenziosa, nella quale a volte le insegnanti lavorano individualmente con gli alunni.

I primi soggetti ai quali sono stati somministrati i test sono stati i bambini più grandi, testati durante i pomeriggi scolastici; i bambini medi e piccoli, invece, sono stati testati durante le mattinate, poiché dopo il pranzo riposavano.

La raccolta dei dati è avvenuta tra gennaio e maggio 2019.

Considerata la giovane età dei soggetti, dopo un breve periodo di conoscenza11, i test

sono stati somministrati in tre distinte sedute, avvenute ciascuna a distanza di una o due settimane. Tale divisione è stata pensata per non rendere le sedute troppo lunghe e noiose e, soprattutto, per non aaticare troppo i partecipanti: un'eccessiva stanchezza o distrazione, infatti, avrebbe sicuramente inuito negativamente sulle loro prestazioni. Durante la prima seduta, ai bambini sono stati sottoposti il test per la misurazione della memoria e la prima parte del test di ripetizione (item 1-27), nella successiva seduta veniva somministrata la seconda parte di quest'ultimo (28-55), mentre nella terza i soggetti venivano valutati nel test di produzione elicitata. Il test di span di cifre durava pochi minuti, mentre entrambe le parti del test di ripetizione e l'intero test di produzione avevano la durata di circa 15 minuti ciascuna. Ci sono stati dei casi in cui le prove sono state interrotte più volte nel corso del loro svolgimento, al ne di permettere ai bambini di recuperare l'attenzione e di garantire la corretta chiusura dell'esperimento, pertanto i tempi dell'esaminazione sono stati più lunghi. In nessun caso, comunque, la seduta è stata interrotta e non portata a termine. Ciascuna sessione è stata audioregistrata, per garantire ai soggetti la maggior concentrazione possibile ed evitare errori dovuti alla distrazione; successivamente, le prove sono state riascoltate e trascritte, in modo tale che fossero riportate nella forma più accurata possibile.

I primi due test sono stati presentati sottoforma di gioco del pappagallo. Un pappagallo di peluche era posto di anco al partecipante e l'esaminatore doveva spiegargli il compito da svolgere: ciascun partecipante avrebbe dovuto immedesimarsi nel pappagallo e ripetere

11Prima di procedere con la somministrazione delle prove, è stato intrapreso un breve periodo di inseri-

mento (di circa una settimana) all'interno di ciascuna classe, per permettere ai bambini di acquisire maggior condenza e alla sottoscritta di farsi conoscere.

quanto prodotto dallo sperimentatore (stringhe di numeri e frasi). La presenza di un animale di peluche mascherava il vero obiettivo dell'esperimento e rendeva la seduta più divertente. Lo stesso pappagallo era presente anche durante il test di produzione elicitata: quest'ultimo consisteva nel presentare ai partecipanti, tramite l'utilizzo di un tablet, 14 item formati da due sequenze di immagini ciascuno e nel chiedere loro che cosa un personaggio stesse facendo nei confronti dell'altro, allo scopo di elicitare un pronome clitico dativo.

Test di ripetizione di frasi a

ristrutturazione

4.1 Introduzione

Il modo in cui un bambino ripete una frase e i cambiamenti che opera rispetto al modello originale, fornisce informazioni sui processi elaborativi della frase stessa. (D'Odorico, 1990) L'obiettivo del seguente capitolo è quello di illustrare le caratteristiche del set di dati riguardanti l'uso dei pronomi clitici ottenuti in seguito alla somministrazione del test di ripetizione di frasi a ristrutturazione.

La ripetizione è una modalità di valutazione ampiamente utilizzata in ambito clinico, in quanto consente di testare la Memoria di Lavoro dei soggetti presi in esame. Per quanto riguarda la sfera linguistica, invece, essa si conferma un ambito molto dibattuto, in quanto secondo alcuni studiosi si tratta di una metodologia poco valida, che anziché occuparsi delle abilità linguistiche dei soggetti, si impegna ad indagare solamente la loro memoria verbale (Brownell, 1988; Case and Kurland, 1980). Altri, al contrario, considerano la ripetizione di stimoli verbali (parole, non parole e frasi) come uno degli strumenti più validi per la valutazione degli aspetti linguistici: durante la ripetizione, infatti, gli errori prodotti dai

soggetti forniscono importanti informazioni riguardo le loro capacità di elaborazione fono- logica (Bortolini et al., 2002; Oetting and Cleveland, 2006), il loro sviluppo grammaticale ed i loro processi linguistici in generale (Devescovi and Caselli, 2007; Szterman and Fried- mann, 2014), consentendo così di prendere in esame le caratteristiche delle frasi prodotte e di valutare le abilità nell'utilizzo di forme sintatticamente complicate.

Per tali motivi, la ripetizione si presenta come una modalità molto ecace per lo studio della competenza di un individuo nell'impiego di una specica struttura, in quanto ripetere non signica soltanto riprodurre passivamente e meccanicamente lo stimolo ricevuto, ma signica anche saperlo percepire ed elaborare adeguatamente; si tratta, quindi, di un proce- dimento che coinvolge direttamente comprensione e produzione delle strutture linguistiche indagate, permettendo così di individuarne le proprietà vulnerabili.

Il test di ripetizione di frasi utilizzato nella presente ricerca è stato creato per la prima volta da Cerutti (2018), la quale lo ha utilizzato nel suo studio su soggetti mono- lingui italiani di età compresa tra i 6;6 e i 9;11 anni d'età, ma non è mai stato adottato prima per l'analisi dei pronomi clitici in bambini di lingua italiana in età prescolare, poiché la modalità maggiormente utilizzata no ad ora sono i test di produzione elicitata (della quale tratteremo nel prossimo capitolo). Si tratta, pertanto, di un'analisi dei dati mai eet- tuata in precedenza, se applicata a soggetti di età prescolare. Inoltre, il test di ripetizione permette di osservare le proprietà distintive delle frasi target e di confrontarle con quelle prodotte dai soggetti, analizzando i dati in maniera sempre più accurata.

Nel presente capitolo verranno descritti gli obiettivi e le caratteristiche del test sommini- strato, le categorie di errori commessi e la loro analisi.