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MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL MARCHIO A PRODOTTI E IMPRESE

IL MARCHIO COLLETTIVO QUALITA’ MANIAGO

3.3. MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL MARCHIO A PRODOTTI E IMPRESE

Ogni impresa del distretto maniaghese può, se rispetta i requisiti, chiedere di poter utilizzare il marchio collettivo “QM”. Trattandosi di marchio di prodotto, l’impresa deve poter documentare la conformità di tutti i prodotti per i quali chiede la possibilità di utilizzo del marchio stesso. Sarà poi il Comitato Tecnico Scientifico,

100 Si intendono le associazioni rappresentative delle diverse categorie imprenditoriali presenti sul

analizzati i vari modelli, ad accettare o meno la richiesta. L’impresa richiedente può decidere di far apporre il marchio su tutta la sua linea, oppure solo a determinati prodotti: in questo caso l’azienda deve poter assicurare che l’utilizzo del marchio sia limitato ai prodotti valutati come conformi ai requisiti richiesti.

Il Comitato Tecnico Scientifico, ricevuta la domanda di adesione, si riunisce per verificare l’adeguatezza della documentazione e la conformità dei prodotti. Se tutto è conforme esprime parere positivo affinché la società Montagna Leader autorizzi l’azienda a marchiare i prodotti nei modelli e nelle famiglie per i quali è stata fatta la richiesta. Se vengono rilevate delle “non conformità” viene data rapida comunicazione scritta all’azienda, rendendo la documentazione identificata evidenziando gli elementi non corretti, per permettere l’adeguamento e la riverifica entro un periodo di tempo (mai inferiore a tre mesi).

3.3.1 LA SPECIFICA TECNICA

È all’interno della specifica tecnica “ST 01” che sono contenuti quei requisiti richiesti ai prodotti/linee di prodotto che intendono fregiarsi del Marchio Collettivo di Qualità del distretto. Come espressione dell’alta qualità dei prodotti realizzati nel distretto, la specifica tecnica si riferisce ai seguenti parametri:

 ambientali, relativi all’impatto che il prodotto (nei materiali e nei componenti di imballaggio) ha sull’ambiente, con particolare riferimento allo smaltimento;

 etici, di rispetto della persona nello sviluppo dei processi di lavorazione;  funzionali, del prodotto per le caratteristiche di utilizzo del prodotto stesso;  gestionali, per i servizi correlati alla distribuzione del prodotto ed al servizio

all’utilizzatore che il fabbricante deve assicurare.

Innanzitutto, vengono definite le specifiche di processo, a cura del fabbricante, che si riferiscono quindi al processo in cui si sviluppo il prodotto. Questo processo deve rispettare determinati requisiti e caratteristiche che si dividono in tre principali categorie: etica, servizio alla vendita e gestione dei processi critici.

Nell’ambito dell’etica, all’interno dell’azienda è richiesto un ambiente di lavoro idoneo a sviluppare l’attività in sicurezza secondo le disposizioni di legge e valutando i suggerimenti dei lavoratori; inoltre, l’azienda deve mantenere una statistica degli infortuni, messa a disposizione dei lavoratori, che viene utilizzata come base della verifica annuale dei rischi. La specifica tecnica vieta poi discriminazioni riguardo all’età e al sesso dei lavoratori. Per accertare tutto ciò, l’azienda deve documentare un’analisi dei rischi aggiornata annualmente, un registro infortuni e una gestione delle paghe dalla quale emerga l’assenza di discriminazioni salariali.

Per quanto riguarda i servizi alla vendita, l’azienda assiste la propria rete distributiva nel rispetto dei parametri di legge per la garanzia sui prodotti, secondo quanto stabilito del paese in cui avviene la vendita.

Infine, l’azienda assicura che i processi di lavorazione per le operazioni di arrotatura, affilatura e controllo/finitura vengano eseguite nell’ambito del distretto di Maniago. L’azienda deve dunque documentare le proprie fatture di acquisto e conto lavoro in Italia e all’estero, per le lavorazioni interessate, e si rende disponibile e verifiche a campione su partite di acquisto.

Arriviamo ora al cuore della specifica tecnica, ovvero alla parte in cui sono descritte le specifiche di prodotto, sempre a cura del fabbricante, che il prodotto a marchio collettivo “QM” deve sempre possedere. Riportiamo di seguito la tabella come prevista dalla specifica tecnica ST 01:

Ambito Specifica Indicazioni su

prodotto/confezione

Modalità di gestione e oggettivazione

Ambientale Packaging in materiale ecocompatibile di cui siano definite le modalità di smaltimento. L’indicazione del materiale e dello

smaltimento deve essere indicata sui materiali di imballo attraverso la simbologia previste dalle norme internazionali in materia.

Definizione per

dichiarazione

contrattuale dei

Prodotti realizzati in materiali “non nocivi”.

L’indicazione “non

contiene materiali

nocivi” deve essere apposta sulla confezione.

Definizione per

dichiarazione

contrattuale dei

fornitori dei materiali.

Sicurezza d’uso

Impugnatura sicura Non necessaria una specifica indicazione sulla confezione salvo le situazioni di necessità di istruzioni d’uso.

Analisi dei rischi

documentata per

prodotto o linea di prodotti.

Sicurezza sulla

chiusura (solo se applicabile, quindi solo per coltelli chiudibili e alcune tipologie di forbici).

Non necessaria specifica

indicazione sulla

confezione salvo le situazioni di opportunità di istruzioni d’uso.

Analisi dei rischi

documentata per

prodotto o linea di prodotti.

Prestazioni Qualità generale del prodotto (assenza bave, crepe, rughe)

Non necessaria specifica

indicazione sulla

confezione.

Check list di controllo

con definizione dei

parametri di

accettabilità.

Materiale Indicazione sulla

confezione del materiale della lama.

Il sistema di acquisto del fabbricante deve basarsi su certificati di prova controllati in accettazione e su un sistema di identificazione del materiale a magazzino e archiviazione certificati.

Durezza della lama Indicazione sulla confezione del valore.

Il valore indicato sulla

confezione deve

essere verificato con prova a campione (una misura per ogni processo di tempra per ogni prodotto o

per commessa di

prodotti simili in uscita dalla tempra)

Capacità del taglio e durata del filo

Indicazione sulla

confezione del valore e della norma di prova (ISO, EN o norma interna laboratorio). Prova in laboratorio su prototipo per validazione ed a campione per controllo fabbricazione. Resistenza alla corrosione (solo su prodotti in inox) Indicazione sulla

confezione del valore e della norma di prova.

Prova in laboratorio su prototipo per validazione ed a campione per controllo fabbricazione.

Le attività di misura e di prova sono eseguite presso laboratori accreditati o in laboratori aziendali. Essi sono, secondo il disciplinare, “strutture di prova”, anche interne ad aziende di produzione, che eseguono le attività di misura e prova in base a procedure riconosciute dal Comitato Tecnico Scientifico in conformità quindi a norme nazionali e/o internazionali, ,oppure, in assenza di queste norme, le attività di misura sono svolte sulla base di apposite procedure interne.