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C A P O P R I M O .

G l i E b r e i g u i d a t i d a u n a p r o d i g i o s a n u b e v a n n o a d a c c a m p a r s i alle s p i a g g i e d e l m a r R o ss o . F a r a o n e gli i n s e g u e . G l i E b r e i p a s s a n o il m a r e a p i e d i a s c i u t t i . F a r a o n e s o m m e r s o c o ll ’e s e r ­ c i t o . M ir a c o l i d e l d e s e r t o . A c q u e a m a r e r a d d o l c i t e . L a M a n n a . M a r a v i g l i o s a v i t t o r i a d e g li E b r e i s u g l i A m a l e c i t i .

D . In qual n u m e ro uscirono d e ll’E g i t t o gli E b r e i e quale gu ida loro diede Id d io ?

R . T r e c e n t o qu indici anni da che G i a c o b b e era andato nell’ E g i t t o , dopo tanti prodigiosi segni della pro tezione D iv in a , il popolo E b r e o lib ero dalla b a rb a ra schiavitù di F a r a o n e , trio nfante e glorioso ca m m in a v a vers o il m are R o s s o , ossia E r i t r e o , in n u m e ro di seicentomila

uomini atti alle a r m i , senza con tare le do n ne , i vecchi

escono di mezzo della pro digiosa colonn a tuoni e lampi,

Dopo lungo tratto di strada mancarono di nu o to le acqu e. Mosè per D i vino comando alla presenza di tutto il popolo percosse colla sua verga una p ietra , e tosto ne scaturirono acq ue abbondanti. Così ognuno potè dissellarsi.

Di queste acque gli Ebre i si servirono per quarant’ anni.

D . Q u ale vittoria portarono gli E brei sugli A m ale c iti?

R. Quasi nello stesso luogo gli A m aleciti discendenti di E s a ù , cb e abitavano ne’ luoghi vicini, vennero a conten­

dere il passaggio agl'israeliti , e cominciarono ad assalire qu elli che per istanchezza erano rimasti indietro dal grosso d e ll’esercito. Mosè allora impose a Giosu è di andare in­

contro a ’ nemici co lle sue forze , ed egli con Aronne ed U r ascese il monte per impetrar l’ aiuto del Signore. Fino a tanto che Mosè pregava colle mani a lza te , G io su è vin­

ceva , qu and o per istanchezza le abbassava, vincevano gli A m ale citi. L a quale cosa vedendo Aro nne ed U r fecero sedere Mosè sovra un sasso, ed eglino postisi dal­

l ’ uno e dall’ altro canto gli sostennero le braccia fino a sera, cosi gli A m aleciti furono interamente rotti e dispersi.

Disceso poi Mosè dal monte, ed osservato che egli solo non poteva decidere le controversie di tanta m oltitudine, trascelse uomini pieni di senno e timorati d ’ Iddio che fossero giudici nelle cause ordinarie , riserbale solo a se le cose di maggior rilievo per essere discusse secondo la legge.

Mosè sul munte Sinai.

C A P O II.

I d J i o d à la Iegge a M osè* Il v ite llo d ’o r o . Il T a b e r n a c o l o . A rc a d e l ­ l’ a l l e a n z a . N u o v e m o r m o r a z i o n i de l p o p o lo . G a s t igo d e l fu o c o . S e p o l c r i d e l l a c o n c u p i s c e n z a . E s p l o r a t o r i d e l l a t e r r a p r o m e s s a . U l t i m e a z i o n i d i M osè . S u a m o r t e ,

D . Q uando e con quale apparato I d dio diede la legge al suo popolo?

R. Giunti gli ebrei alle radici del monte S i n a i , Iddio ordinò a M osè, che il terzo giorno al romoreggiar delle trombe radunasse tutto il popolo appiè della montagna per intendere i precetti che d a re b b e; ed egli solo ascen­

desse sulla vetta : intanto ognuno con sacre cerimonie e con digiuni si preparasse a quella grande solennità detta Pentecoste. Al mattino del terzo giorno incominciano a rimbombare i tuoni e strisciare i la m p i, una nube d e n ­ sissima copre la cima del monte. Odesi pur di lassù un orribile fragor di tromba , e fra le fiamme e fra i lampi Iddio discende; quindi fattosi all’ improvviso un profondo silenzio maestosamente parla c o s ì: « Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me. Non no­

minare il nome d ’ Iddio invano. Santifica il Sabbato ( il

giorno f e s t i v o ) . O nora tuo padre e tua madre affinché

D. Qual altro segno d ’ amore diede Iddio al suo popolo?

D . Q u a l esito e b b e la spedizione de gli esp lora tori

morire nel d e se rto , e che non passerò il G i o r d a n o : voi lo passerete per m ettervi al possesso della terra s a n t a , che il S ig n o re vi p r o m i s e ; siate sem pre fedeli al vostro D io che vi diede tante prove di bontà e che operò per voi tanti pro digi. A m a te il S i g n o r e , asc ol- tate la sua vo c e e a d em p ite i suoi c o m a n d i. S e sarete a lui fedeli vi b e n e d i r à , se trasgredirete la sua l e g g e , c ad rann o sopra di voi gravi mali. » Q u in d i secondo gli ordini d ’ Iddio costituito G io su è suo successore , g r an d em en te co m m o sso nello spirilo , diede a lutto Israele la sua paterna ultim a benedizione.

Morte di M osè.

D . Q u a le fu la morte di M o s è ?

R . Q u e s t ’ u o m o m araviglioso , gran s a n t o , s o m m o le g islatore , o p erato r di m iracoli lu m in o s iss im i, profeta insigne dopo di a v e r molti anni tolle ralo insulti , ca ­ lunnie , fatiche d ’ ogni ge n ere pel suo p o p o l o , final­

m e nte fu da D io a vv ertito di salire sul m o n te N ebo , d o ve gli c o m p a r v e , e facendogli ve d e re tutte le b e l ­ lezze della terra pro messa « M i r a , gli disse > il paese che promisi ad A b r a m o , ad I s a c c o , a G i a c o b b e : tu lo hai potu to vede re cogli occhi t u o i , ma non vi

en-trerai. » L ’ aspetto m agnifico di così b e l paese rapì

nel lu o g o dove stettero i piedi de’ S acerdoti che por­

D . C o n quale astuzia si s alv ar o n o i G a b a o n iti ? R. Alla n u o va che gli E b r e i per D iv ino c o m a nd o s term ina va n o quanti lo ro si face van o in c o n tro , gli a b i ­ tanti di G a b a o n te m e n d o p er se medesimi fìnsero di venire da l o n t a n o , e c o n vesti e scarpe lo g o re ed o tri e sacchi sdrusciti , quasi pel lu n g o via g g io lordati di polv ere presentaronsi a G io s u è , ch ied end o di a v e r con lui pace ed alleanza. G i o s u è prestò fed e a ’ detti loro , e cred end o che com presi non fossero fra le genti c h e Id dio gli a v e v a ordinato di s t e r m in a r e , g iu r ò di salvarli. M a tre giorni dopo a v e n d o saputo c h e il lo r paese era vicinissimo , e non vo le n d o m a n c a re al g i u ­ ram ento prestato , in pen a della loro fro de li c o n d an n ò a ve ttu re g g ia r e acqua e legna secondo il bisogno degli E b r e i . C osi i G ab a o n iti scam paro n o dal c o m u n e sterminio.

G iosuè fe r m a il sole

D . Q u a l e segnalata vittoria riportò G i o s u è sui C a ­ n a n e i , e quali miraco li l’ a c c o m p a g n a ro n o ?

R. Il R e di G e r u s a le m m e ed altri cinque R e si uni­

rono co n co rd em en te per opporsi a G io su è lo ro co m u n nem ico . G io su è corse ad assa lirli, e attaccata fiera b at­

taglia , l ’ esercito d e ’ collegati f u posto in fu g a . Il C ie lo stesso co m b a ttè in fa v o r de gli E b r e i facendo rep en ti­

n am e nte pio vere una terribile grandine di sassi da cui i nemici fu ron o in g ran d e parte schiacciati. Molti però restavano a n c o r a , e non rim an ev a di g io r n o quanto bastava per riportarn e piena vittoria. A llo ra Giosu è pieno dello spirito D iv in o v e d e n d o che la notte a vreb b e recato g r a n vanta ggio all’ esercito n e m i c o , in presenza d e ’ figliuoli d Israele e s c l a m a : « F e r m a t i o s o l e , e tu, o lu n a , non ti avanzare. » Questi pianeti ubb id iro no e ferm aronsi per lo spazio di ventiqu attr’ ore , e non f u mai ved u to una così lunga giornata nè prima , nè poi. In quella i cinque R e fu ron o presi ed u c c i s i , e quanti s’ in co ntraro n o d e ’ nem ici vennero debellati e di­

spersi. D o p o questo fatto n iu n o più pote va resistere alla spada di G io su è , il quale superò e mise a morte tre nt’ un R e , e in b r e v e s’ im p ad ronì della terra che il S ig n o re ave va promesso.

V e d u t o si al possedim ento di sì fertile e do vizioso paese ne fece le parti a cia scheduna tribù, indi c o n vo c ò tutto il popolo nella c a m p ag na di S i l o , d o v e c o llo ­ cato il T a b e r n a c o lo e l ’ arca d ell’ a lle a n z a ; unanimi offerirono a D io un solenne sacrifizio in rendim ento di grazie per tanti fa v o ri c h e a v e v a n o da lui ricevuto. A n . del M. 256o.

D . Q u a li sono le ultim e azioni di G io su è ?

R. Resse dappoi G io su è il popolo in p a c e , am ato e ve n e rato da tutti : e pieno di meriti e d ’ anni con oscen ­ dosi vicin o a m o rte ric ord ò al p o p o lo i benefizi che a v e v a da D io ric e v u to . In oltre fattosi p ro m ettere che si sarebbe a lui sem p re m antenu to f e d e l e , tra n q u illa ­ m e nte spirò in età d ’ anni 1 1 0 . A n, del M . 2 5 6 1.

C A P O I V.

V i c e n d e de g li E b r e i s o t t o i G i u d i c i . F i n e m i s e r a b i l e d i S i s a r a . G e d e o n e . S u e v i t t o r i e . S u a m o r t e . A b i m e l e c c o .

D . A q u a l i vicende s o g g ia cq u e ro gli E b r e i dopo G i o s u è ? R. D o p o la m orte di G io su è gli E b r e i per lo spazio di circa trecento q uarantott’ anni non e b b ero più capi­

tano , m a fu ron o g o v ern a ti d a ’ più anziani del popolo, e p o scia d a ’ G iu d ici , sotto a’ quali e b b ero m olte v i ­ c e n d e ora prospere ora avverse. Q u a n d o disprezzavano la D iv in a leg g e erano ab b an d o nati nelle mani d e ’ loro n e m i c i , e fatti schiavi ; ritornando a Dio, li p ro te g g e v a ed erano rimessi in libertà.

D . C o m e furono liberati gli E b r e i dalla schiavitù de’

Cananei ?

R . I figliuoli d ’ Israele com inciarono a dim enticare i savi avvertim en ti di Mosè e di G io su è, e il Sign ore li fece cadere schiavi nelle mani del R e de ’ C ananei, che li trattò duram en te v e n t a n n i . Um iliandoci poi avanti a D io f u r o n o esauditi. Una donna di nom e D e b o r a , c h e a v e v a lo spirito di profezia, da parte d ’ id d io a v v e r tì un israelita di nom e B a ra c , di ra dunare diecimila c o m b a t­

tenti e andare a co m b a tte re contro di S is a ra , genera le delle tru ppe de’ C ananei. « Io non a n d r ò , rispose B a - raC se tu non verrai m e c o .» E d e lla : "V i and rò . "

M arcia ro n o ad u n qu e contra Sisara , che accam patosi con fortissimo esercito a piè del monte T a b o r sua g iu d icava già la vittoria. Ma il S ig nore non era con lui. Barac gli p io m b a addosso , ne sbaraglia tutto l’ esercito, e S i­

sara per sottrarsi alle armi n e m ich e fu g g e e va a na­

scondersi nella tenda di una donna ebrea chiamata Jaele.

Preso ivi un po’ di ristoro, egli credendosi in sicuro si a d d o rm entò ; m a Jae le inspirata da D io con lu n go chiodo a forti colpi di martello gli trafora le tempia confican- do gli il capo in t e r r a , e il superbo Sisara ucciso per m ano di una donna passa dal sonno alla m orte. Anno del m. 2 7 1 9 .

D . F ate c i co noscere G e d e o n e .

Si-g n a re e di G e d e o n e . » A questo stre pito, a questo im ­

S a n s o e combatte i F iliste i.

c a p o y .

S a n s o n e . S u a fo r za s t r a o r d i n a r i a . S b r a n a u n l e o n e . F l a g e l l a i F i ­ li s te i. È t r a d i t o da D a l i l a . S u a m o r t e . R u t .

D . Q uali m a ra vig lie operò S a n s o n e?

R . Sansone u o m o mara vig liosissim o per la sua forza senza pari fu suscitato da D io a liberare g l’ israeliti dalle mani d e ’ F ilistei da cui erano per le loro infedeltà ostil­

mente trattati.

Il prim o sperim ento ch ’ ei fece della prodigiosa sua forza fu lo squarciare co lle n u d e mani la go la a d un leone, ch e sulla via eraglisi avv en ta to per divorarlo. Avendo ric evuto oltraggio da’ Filistei g iu rò loro un odio irr econ­

ciliabile pro testando di farne vendetta. C o m in ciò col prendere tre cento volpi e leg olle l ’ una all’ altra per la c o d a , poi nel mezzo della fune pose de lle fiaccole ac­

cese e le lasciò a nd are per le cam p ag ne in tempo che le messi erano m a tu re . T e r r i b i l e fu l’ incendio, le biade, le vig ne , gli olivi fu ron o consu m ati dal fuoco.

I F i l i s t e i, com e seppero che Sansone era autore di

tanta ro v in a , chiesero agli E b r e i c o n minacce di averlo

-t u nque -tre vo lle -tradi-to -tu-t-tavia sconsiglia-to ce de alle ripetute lusinghe dell’ iniqua Dalila, e le confessò che la sua forza era riposta n e ’ capelli , i quali tagliati , egli div erre b b e sim ile agli altri uo m ini. L a perfida aspettò ch e dormisse : e tosategli le sette ciocche in cui ten eva spartiti i suoi capelli , si mise a gridare : « Sansone ti sono addosso i Filistei. » E g l i si svaglia, tenta sciogliersi da’ legam i e trovasi senza f o r z e , perch è lo spirito del S ig n o re erasi da lui ritirato. I Filistei subito lo inca ­ tenano strettamente, gli cavano gli o c c h i , lo ch iu dono in una prigione , co ndannato a girar una mola da macinare il grano.

D . Q u a l fine fece S a n s o n e ?

R. Sansone c o n ob b e la m ano di D io ch e p er li suoi peccati lo ave va percosso , e ne chiese u m ilm en te per­

d on o. Il S ig n o re mosso a pietà di l u i , col crescere della capellatura gli ridonò le p rimiere forze. U n giorno che i Filistei fac e va n o u n solenne sacrifizio n el tem pio di D a g o n vi condussero anch e Sansone per prendersi giu oc o e ridersi di lui. Sansone irritato e stanco dagli insulti e dalle b e ffe dim andò al fanciullo ch e g u idavaio per m ano che lo lasciasse avvicinare alle du e colonne, le quali sostenevano il tem pio, per appoggiarsi e riposarsi alqu anto. C o m e potè stringerle in vocò il D ivino aiuto e g r id a n d o : « M u oia Sansone co ’ F iliste i, » le c r o l l ò , e il tem pio ro v in ò schiacciando se stesso c o n tre mila

Filistei. An. del m. 2887.

R u t e B ooz.

D . Q u a l e cosa accennate intorno a R u t?

R. R u t M oabita viene m o lto encom iata perch è non esitò di a b b a n d o n a re patria e parenti per assistere ed acco m pa g n a re la sua suocera , la quale da M o a b reca­

vasi a B e tle m m e . E r a p o ve ra e per procacciarsi il vitto andò a spigolare nel cam p o di un uo m o m o lto ricco chiam ato B o o z , e si mise dietro a ’ suoi mietitori. B ooz osservatane la modestia e la morigeratezza b e n lungi dallo sgridarla in giun se in segreto a ’ suoi mietitori, che a bello studio lasciassero cader de lle spighe e p er m et­

tessero ch e R u t le raccogliesse. Anzi B o o z inform ato de lle virtù e de lle b e lle qualità di R u t la sposò. Questi fu ron o i bisavoli di D a v id d e .

C A P O V I .

I figl iuoli d i E l i m a l v a g i . S a m u e l e v i r t u o s o . G a s t ig o di O f n i e F i n e e s . S a u l l e p r i m o R e d ’ I s r a e l e . S u a in f e d e l t à .

D . Q u a li era no le m a lva g ità d e ’ fig liuoli di E l i ? R. E l i g iu dice d ’ Israele e gran Sacerdote a v e v a due figliuoli O fu i e F in e e s anch e im pieg ati nel ministero

del T a b e r n a c o lo . F i g l i di u n bu on padre erano in t utto

molto che la minacc ia D iv in a si com pì. Im p e rc io c c h é attaccata contra i F ilistei una b attaglia, gli Israeliti e b ­ b ero la p e g g i o ; trentaquattro mila rim asero estinti sul ca m po , fra’ quali i due figli di E li e 1’ arca medesima ve nne in potere de’ nemici. U n o fu g g ito dalla zuffa corse a recarn e il tristo annunzio ad E l i , il quale u d e n ­ dolo cadde all’ indietro della s e d ia , su cui si s t a v a , e dato del capo sul pavim ento miseram ente morì.

In questo m òdo il S ig n o re gastiga i genitori troppo indole nti e a b b re v ia la vita a ’ figliuoli indisciplinati.

An. del m. 2888.

Samuele consacra Saulle.

D . Q u a l fu il g o v e r n o di S a m u e le ?

R . M orto E l i , e b b e Sam u ele la carica di G iudice e g o v er n ò santam ente il popolo con incorrotta giustizia.

D i v e n u t o v e c c h i o , il popolo d im a nd ò che prima di sua m orte eleggesse loro un R e. Si oppose egli da prin­

cipio , ma conosciuto che tale era il voler del Sign ore acconsentì.

Prim o R e degli E b r e i fu S a u lle della tribù di B e n ia - m ino. A nd ato egli a cercare alcune asine, che suo padre

aveva smarrito , ricorse a S a m u e le per consulta rlo ove trovarle potesse. S a m u e le inspirato da Dio lo avvertì che le asine eransi r i t r o v a t e , e t e n u to lo seco un g i o r n o , al d o m a ne gli significò che* Iddio lo a v e v a destinato Re del suo p o p o l o , e untolo in capo c o ll’ olio s a c r o , lo c on ged ò. An. del m. 2 9 1 1 .

D . C o m e S a u le si diportò nel suo g o v e r n o ?

R . S a u le riconosciuto per R e degli Israeliti con u n i­

versale applauso finché si m antenne fedele al Signore riportò segnalate vittorie contro a ’ suoi n e m i c i , i quali ven nero da lui in più battàglie respinti. M a q u and o co ­ minciò a trasgredire gli ordini D iv in i, e si v o lle perfino intromettere a m anegg iar le co se sacre c o ll’ offerire a Dio un sacrifizio, che solo dal som m o sacerdote d o ve va essere o fferto , Id dio ne fu a crem en te sdegnato e mandò S a m u e le a m anifestargli queste trem en d e parole: « o p e ­ rasti da s t o l t o , rigettasti la parola d ’ id d io , egli riget­

terà te stesso; toglierà da te il regno per darlo ad un altro di te m igliore. » C iò d etto S a m u e le si dipartì pian gendo sopra la sorte di Saulle che era stato da Dio riprovato. A n . del in. 2 g 3 g .

C A P O V I I .

D a v i d d e c o n s a c r a t o R e . S u o n a l’ a r p a n e l l a R e g g i a d i S a u l l e . I n c o n ­ t r a a m i c i z i a c o n G i o n a l a . V i n c e il g i g a n t e G o l i a . S a u l l e ge lo so S u a fi ne in fe lic e .

D . C h i fu e le tto in lu ogo di Saulle ?

R. D a v id d e figliuolo m in o re d ’ Isai della tribù di G iu d a , abitante della città di B etlem m e, erasi og n o ra dato alla custodia delle p ecore fino a v e n t ’ anni, quand o Sam u ele tu m andato da D io p e r consacrarlo r e . C h iam a to dalle montagne, d o ve pascolava il g r e g g e paterno e venuto alla presenza di Sa m u e le, questi con olio santo consa- crollo R e in mezzo a ’ suoi f r a t e l l i , però s e g re ta m e n te , affinchè la cosa non venisse a notizia di Saulle. D a q u e l g io rno in poi lo spirito del S ig n o re si posò in particolare maniera sopra D a vid d e. Al contr ario Saulle

venne assalito da uno spirito di furore e di melanconia che bene spesso lo faceva dare in rabbia e frenesia.

T u t t i questi mali ca devano sopra S a u l l e , perchè non voleva più dare ascolto agli avvisi del santo profeta S a ­ muele. An. del M. 294 1.

Co m in ciò in Davidde 1’ avveramento della profezia di G i a c o b b e , il q uale aveva predetto che il sommo potere non sarebbe tolto dalia tribù di G i u d a fino alla nascita del Messia.

D . P e rc h è Davidde fu chiamato alla corte di Saulle ? R. S icco m e D avid de cantava bene e suonava l’ arpa con grande m a e s tria , così non andò molto che venutane la fama all’ orecchio del R e fu invitato alla corte ond e colla melodia del canto e coll’ armonia del suono dissipasse lo spirito maligno e la tristezza da cui sovente era agitato.

P e rc iò D avid d e con licenza di suo padre lasciando il p a ­ scolo delle pecore si portò alla corte e fu fatto scudiere del R e . Q uando poi lo spirito maligno agitava Saulle egli dando subito mano all’ arpa col suono lo sollevava dalle sue agi­

tazioni. Così il Signore preparava un semplice pastorello a cose le più grandi. I modi c o rte si, la puntualità di D a ­ vidde verso Saulle facevano che esso molto lo am asse , ma molto più l o amava Gionata figliuolo del R e .

Questi strinse con lui la più tenera a m ic izia , e il loro amore era re c ip ro c o ; nè mai avversità potè m inorarlo, siccome sincero e fondato sulla virtù. Li uno era all' altro di stimolo per avanzarsi nel b e n e ed a vicenda si e c c i­

tavano alla pratica delle azioni virtuose e de lle imprese che convengono agli uomini timorati di Dio. Esempio ben degno di essere imitato spezialmente da’ giovani, i quali d o ­ vrebbero imparare da Davide e da Gionata a scegliersi per amici solo quelli che veggono amanti della virtù e solle­

citi di servire il Signore.

Davidde e Golia.

D . In qual modo Davidde atterrò il gigante G o lia ? R. Insorta una guerra tra gl’ Israeliti ed i Filistei un uomo di gigantesca statura ( era alto sei cubiti ed un p a l m o , circa ottant’ oncie o tre metri e m e z z o ) , coperto di una formidabile armatura , e avanzandosi verso degli Israeliti con arroganza li sfidava dicendo: « S e c’ è a lcuno fra voi , che ardisca venir meco a singolare tenzone , si manifesti ; se quegli ucciderà me , noi Filistei saremo vostri servi ; se io ucciderò q uello , servirete a noi. »

P e r quaranta giorni andò insultando gl’ israeliti in tale maniera. Saulle e il suo esercito tremavano in sol vederlo.

U n giorno Davidde per ordine del padre si recò al campo con alcuni alimenti per i suoi f r a t e l l i , che erano soldati nell’ esercito. A l le ingiurie , alle milanterie del Filisteo preso da santa ind ign azione, « Ch i è costui, d im a n d ò , che ardisce insultare così il popolo del S ig n o re ? I o , sog­

g iu n s e , andrò e combatterò con lui. » Il R e intese tali parole , mandò per lui e al sentire che mentre era al pascolo aveva sbranato orsi e leoni colle proprie mani, e che altrettanto sperava di fare di colui coll’ aiuto del S i ­ gnore , lo rivestì della sua armatura , gli mise un elmo

di bronzo in testa , l o cinse di forte corazza e di spada.

Saulle suo nemico il quale a morte lo cercava , ma egli onorò mai sempre in Sa ulle il R e che Dio aveva scelto pel suo p o p o lo , l ’ unto del S ig n o re , che niuno poteva offendere senza delitto.

M orte d i Saulle.

D . Q u al fine fece Saulle ?

R: E ra morto Sam u ele , e S a ulle senza ritegno abban­

donatosi ad un odio implacabile contra Davidde lo faceva inseguire ovunque sapeva che si fosse rifuggito, e io avrebbe più volte raggiunto e messo a morte se iddio non lo avesse protetto e difeso.

U n giorno essendosi Sa ulle col suo esercito accampato sul monte G e lb o e per combattere contro d e ’ Filistei che gli avevano mosso guerra , alla vista della loro innumera­

bile moltitudine conturbato e incerto che far dove sse, consultò il Signore e non gli venne data risposta. Andò a consultare una pitonessa, ossia una m a g a , perchè gli f a ­ cesse comparire l’ ombra di Sa m uele , onde sapere da lui l’ esito della battaglia. Ma mentre la maga si apparecchiava a’ soliti incantesimi per ingannare S a u l l e , Iddio non in virtù della maga, ma solo per un suo imperscrutibile

de-c r e to fede-ce udire all’ empio R e la vode-ce del venerando pro-

cont ro d e ’ Filistei e ne ottenne doppia vittoria. Soggiogò i M o a b iti, g l’ l d u mei ed i S i r i , imponendo ad essi un a n ­ nuo tributo, da cui fu raccolta grande quantità d ’ oro e

cont ro d e ’ Filistei e ne ottenne doppia vittoria. Soggiogò i M o a b iti, g l’ l d u mei ed i S i r i , imponendo ad essi un a n ­ nuo tributo, da cui fu raccolta grande quantità d ’ oro e

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