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MONITORAGGIO DI ZANZARA TIGRE CON OVITRAPPOLE

Nel documento ZANZARE E ALTRI INSETTI (pagine 26-29)

Sorveglianza e monitoraggio

MONITORAGGIO DI ZANZARA TIGRE CON OVITRAPPOLE

Questo metodo indiretto di sorveglianza consente di ottenere informazioni al passo con lo sviluppo della popolazione di adulti a partire dalla presenza iniziale, seguendo-ne l’incremento e l’espansioseguendo-ne, fino all’ultima geseguendo-nerazioseguendo-ne, sulla base del numero di uova “raccolte” in semplici contenitori attrattivi nei confronti delle femmine gravide. È un metodo che può essere adottato sia nelle aree ritenute ancora indenni dalla Zanza-ra Tigre, limitando il monitoZanza-raggio soltanto nei “siti a rischio” di introduzione, sia nelle località in cui è accertata stabilmente la sua presenza.

L’efficacia di cattura delle ovitrappole dipende:

é dalle caratteristiche microambientali del sito scelto come stazione di monitoraggio;

é dalla competizione esercitata da eventuali contenitori alternativi per l’ovideposi-zione presenti nell’area circostante l’ovitrappola;

é dalla dimensione dell’ovitrappola.

I dati raccolti attraverso una dislocazione pianificata delle ovitrappole su maglie rego-lari e letti in correlazione con i dati meteo climatici, sono indicatori “proxy”, cioè in gra-do di approssimare il gragra-do di infestazione. L’obiettivo della rete di monitoraggio attiva nel territorio della regione Emilia-Romagna fin dal 2008, è quello di stimare il livello di infestazione da Zanzara Tigre attraverso la definizione quantitativa del numero di uova raccolte. Dal 2009 i dati della rete di monitoraggio vengono utilizzati anche per stimare il rischio sanitario tramite l’utilizzo di modelli epidemici basati su R0 (Basic Reproduction number), per approfondimenti si può consultare la pagina:

http://www.zanzaratigreonline.it/ChiFaCosa/Regione/Sogliarischioepidemico.aspx Dal 2017 la rete di monitoraggio si avvale di 755 ovitrappole attivate nei capoluoghi di provincia.

Nel tempo la rete di monitoraggio è stata progressivamente migliorata attraverso:

é l’ottimizzazione del costo/beneficio con dimezzamento dei costi di gestione attra-verso la gestione quattordicinale anziché settimanale (a partire dal 2010);

CAPITOLO 4 Sorveglianza e monitoraggio

Per una strategia integrata di lotta alle zanzare

é la valorizzazione del ruolo svolto in termini di coesione degli enti locali (“fare si-stema”) anche attraverso la pubblicazione controllata dei dati sul sito web;

é l’introduzione di procedure di controllo di qualità e validazione del dato di monito-raggio;

é l’interpretazione dei dati raccolti per la comprensione dei fenomeni in atto;

é l’impiego della rete per la precoce individuazione di eventuali altre specie di zan-zare invasive;

é il suo utilizzo per meglio indirizzare le attività di contrasto in campo.

Le ovitrappole sono costituite da vasetti cilindrici in plastica, di colore nero, con un vo-lume di 1,4 litri e un diametro di 11 cm (ovitrappole standard CAA14GG), forate a circa 2/3 della loro altezza in modo tale da contenere circa 800 ml di soluzione. Le ovitrappole vengono riempite con una soluzione di B.t.i. (Bacillus thuringiensis israelensis – 1.200 UTI/mg) in acqua declorata ad una concentrazione di 1 ml/l. Al loro interno viene fissa-to, con una graffetta o una molletta di legno un substrato di deposizione rappresen-tato da una listella di masonite di dimensioni 14,5x2,5 cm con la parte rugosa esposta all’acqua. L’osservazione delle listelle allo stereo microscopio consente l’identificazio-ne delle eventuali uova deposte dalle zanzare. Le ovitrappole sono “protette” da una rete di plastica con maglie di 1 cm, fissata sul bordo. Su ogni ovitrappola viene posta un’etichetta con il codice della stazione che ne identifica la posizione sul territorio e permette di ricondurre il dato relativo al numero di uova allo specifico sito di monito-raggio. Tale codice è riportato anche sulla listella.

Le ovitrappole vengono posizionate in luoghi ombreggiati, sicuri e facilmente acces-sibili, ad un’altezza non superiore ai 50 cm da terra (è sempre preferibile collocarle a terra) in modo tale che le femmine gravide di Aedes albopictus, attratte dal colore scuro dell’ovitrappola, dalla presenza di acqua e dal supporto ligneo della masonite, depongano le uova su quest’ultimo.

Ovitrappola Esemplare di Zanzara Tigre

su listella per ovideposizione

La localizzazione delle ovitrappole deve garantire il più possibile una copertura omo-genea del territorio sottoposto a sorveglianza. Le stazioni scelte per ciascuna ovitrap-pola devono essere mantenute fisse nel corso della stagione e, per quanto possibile, nel corso degli anni per un buon monitoraggio pluriennale sullo stesso territorio. La sostituzione delle listelle deve essere eseguita ogni 14 giorni, seguendo il calendario di monitoraggio della stagione di riferimento. Il primo posizionamento delle ovitrappole va effettuato a partire da fine aprile-inizio maggio. L’ultimo ritiro delle listelle va ef-fettuato entro la metà di ottobre. Le listelle raccolte devono essere trasportate entro bustine di plastica collocate singolarmente. Prima della “lettura” allo stereo microsco-pio possono essere conservate integre per diversi giorni se mantenute a temperatu-ra di refrigetemperatu-razione. Le listelle temperatu-raccolte vanno prontamente inviate al labotemperatu-ratorio che provvederà alla lettura e alla comunicazione dei dati per la pubblicazione sul sito web.

Nel caso in cui si trovino ovitrappole rovesciate o completamente asciutte al momento della raccolta, le listelle corrispondenti non vanno consegnate al laboratorio per la lettura.

Nelle foto sottostanti sono mostrate uova di Zanzara Tigre a 20X ingrandimenti (foto a sinistra), a confronto con uova di Ae. geniculatus (foto a destra): esse appaiono legger-mente più affusolate. Sulle listelle è possibile rinvenire uova di altre zanzare come Ae.

japonicus ed Ae. koreicus difficilmente discriminabili, oltre a uova di altri insetti morfo-logicamente e di colore diverso da quelle della Zanzara Tigre (es. psicodidi).

Uova di Aedes albopictus Uova di Aedes geniculatus

CAPITOLO 4 Sorveglianza e monitoraggio

CAPITOLO 5

Nel documento ZANZARE E ALTRI INSETTI (pagine 26-29)