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TEST GRUPPO

MOTORIA SENSITIVA Ampiezza

polso (mV) Latenza distale (ms) Ampiezza polso (µV) VdC (m/s)

Pre Post Pre Post Pre Post Pre Post

Pz trattati con PRP

2,6 3,5 8,07 5,74 0,42 5,85 1,65 24,08 Var. 32% Var. 29% Var. …. Var. ….

Pz non trattati con PRP

3,93 5,12 6,06 5,45 1,04 6,4 3,38 21,06 Var. 30% Var. 10% Var. ….. Var. …..

Significatività valori postop. tra gruppi

P = 0,39

P = 0,8

P = 0,79

P = 0,3

Significatività valori pre/post operatori nei gruppi

Prp P=0,46

Prp P=0,15

Prp

P=0,0006

Prp

P<0,0001

NO Prp

P=0,57

NO Prp P=

0,63

NO Prp

P=0,01

NO Prp

P=0,0032

50 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 PRP no PRP mV

Media ampiezza MAP

pre-intervento post-intervento

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CAPITOLO 4

DISCUSSIONE

Nella compressione severa del nervo mediano al carpo, caratterizzata da atrofia dell’eminenza tenar e completa assenza di risposta sensitiva all’esame elettroneurografico, la sola decompressione chirurgica, se correttamente eseguita, può garantire un non peggioramento della sintomatologia con scomparsa delle parestesie notturne ma difficilmente e comunque nell’arco di molti mesi, si assiste alla completa scomparsa delle parestesie diurne ed al recupero dell’atrofia muscolare e conseguente capacità di opposizione. Poiché i processi riparativi del sistema nervoso periferico, rispetto ad altri tessuti, sono molto lenti e spesso non ottimali, dall’esame della bibliografia si è evidenziato l’utilizzo dei fattori di crescita per facilitare e migliorare la rigenerazione del nervo periferico. Si è quindi pensato di utilizzare tali fattori (PRP) in associazione al trattamento chirurgico di decompressione del nervo mediano laddove, oltre all’intervento suddetto, non avremmo possibilità di intervenire né sulla velocità né sulla capacità di recupero del nervo stesso. Per indurre la rigenerazione nervosa in sono stati utilizzati numerosi fattori di crescita quali fattore di crescita nervoso (NGF), fattori di crescita insulino-simili (IGF-1), fattori di crescita piastrino-derivati (PDGF) e fattori di crescita dei fibroblasti (FGF). Sulla base di tali teorie, gli effetti del PRP nella rigenerazione nervosa periferica è stata confermata da alcuni ricercatori (Ding et al., 2009; Sariguney et al., 2008).28, 29

Tale ipotesi è stata supportata e parzialmente confermata dalla valutazione elettromiografica preoperatoria e postoperatoria a 30 giorni rispetto a un gruppo di controllo con valori elettromiografici sovrapponibili ma sottoposti alla sola decompressione chirurgica. Dalle variazioni dei parametri elettromiografici, non si sono ottenuti valori la cui differenza risulta statisticamente significativa. Tuttavia le variazioni medie di parametri pre- e post-operatori quali la VdC

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sensitiva e l’Ampiezza del SAP, sono risultate statisticamente significative nei pazienti del primo gruppo a fronte della sola variazione media pre e post- operatoria statisticamente significativa della VdC sensitiva nei pazienti del secondo gruppo. (vedi Tab.3). Emerge, inoltre, che anche laddove non vi sia differenza statisticamente significativa tra le variazioni medie dei parametri, come nel caso dell’Ampiezza del MAP e della Latenza distale motoria, nel primo gruppo si è avuta comunque una percentuale di miglioramento superiore al secondo gruppo (rispettivamente del 32% e del 29% a fronte del 30% e del 10%). L’assenza di netta demarcazione, da un punto di vista statisticamente significativo, tra primo e secondo gruppo è da attribuirsi prevalentemente alla scarsità del campione utilizzato, in quanto la metodica del PRP associato al trattamento chirurgico per STC risulta essere di nuova ideazione (da parte della stessa Dott.ssa Giorgetti) e costosa, motivo per il quale non accessibile a tutti.

Degno di nota è, infine, il notevole miglioramento di una paziente affetta da neuropatia diabetica, la cui velocità di conduzione sensitiva è passata dall’inevocabilità preoperatoria ad un valore di 20,1 m/sec postoperatorio.

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CAPITOLO 5

CONCLUSIONI

Questo studio conferma l’utilità dei fattori di crescita piastrino-derivati (PRP) in associazione alla decompressione chirurgica e ne incoraggia l’utilizzo a fronte dei risultati positivi ottenuti nel gruppo di 7 pazienti trattati con tale metodica. Tali risultati si sono manifestati sia dal punto di vista clinico, con assenza di dolore postoperatorio nella totalità dei casi, sia dal punto di vista del recupero delle funzionalità motorie e sensitive, avvenuto più rapidamente e in maniera più soddisfacente rispetto al gruppo di controllo; quest’ultimo, infatti, trattato con chirurgia convenzionale, ha richiesto nel postoperatorio un periodo di immobilizzazione prolungato e la riduzione della normale attività manuale.

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RiMgraziamenti (Ringraziamenti in rima)

Da tradizionale piano

il primier ringraziamento

vada al prof. Siciliano;

e con pari intendimento

dar un grazie e un baciamano

farle, deh tosto mi sento,

o Giorgetti dottoressa,

che, con affaticamento,

ha operato indefessa

scaricandomi il fardello,

e perciò fò una promessa:

che’l suo verbal mattarello non finirà in rimessa.

Altro grazie, col pennello,

Da dipinger nelle piazze,

è per -tale è l’importanza-

della Neuro le ragazze:

o Selin, Elen, Costanza,

vostre intellettuali stazze,

e da vostra vicinanza,

o Sigrid, Erika e Cecilia

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ed infine non mi umilia

ringraziare Fede e Ornella

e Annalisa che, in vigilia

di stampar ‘sta pappardella, di significant m’ausilia. Tra le elettrodiste un mero

Grazie va alla cortese

Paola ed uno all’intero

Staff di Rosa Calabrese.

Ma del gentil emisfero

Gratitudini più estese

van a Chi non è foriero

sol di aiuti a più riprese

ma sorrisi e affetto vero!

E proseguo con gli amici

In silenzio o con clamore

Alla fin li benedici,

come il Ryu pulitore.

Ed ai famigliar sol dici:

grazie a tutti con ardore

soprattutto all’arrivato ultim cui, in quanto zio,

questo inizio è dedicato,

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