gran-dezze in giuoco, si possa avanzare qualche dubbio sulla
traspo-sizione, dalle indagini campionarie sulle famiglie condotte
dal-l'Ires al censimento della popolazione, di relazioni quale quella
poco sopra trasposta.
3.3. Confronto tra i risultati che si ottengono con l'applicazione
delle metodologie di cui in 3.1. e 3.2.
Allo scopo di valutare il grado di fondatezza dei dubbi
avan-zati nella conclusione di 3.2. e, più in generale, allo scopo di
determinare il grado di rispondenza dei risultati che si ottengono
con la metodologia applicata in questa ricerca (ed esposta in
3.2.) rispetto ai risultati che si ottengono con la metodologia
applicata in precedenti ricerche (ed esposta in 3.1.), poiché nei
territorio del Biellese, in epoca pressoché coincidente con quella
del censimento della popolazione 1971, è stata condotta dall'Ires
una indagine campionaria sulle famiglie (cui, per altro, si è già
più volte fatto riferimento), nella quale (come già detto) si è
cercato di superare i limiti definitori delle grandezze in giuoco
presenti nel censimento delia popolazione e sono state rilevate
informazioni tali da consentire Ja predisposizione di indici meno
sommari, verrà operato un confronto tra i risultati di tale
inda-gine e quelli che si ottengono applicando la metodologia, qui
enunciata, ai dati del censimento relativi al territorio del
Biel-lese Ciò consentirà di avere informazioni in ordine alle
diffe-13 Si fa presente che il territorio del Biellese è marginalmente più ampio di quello relativo all'area ecologica di Biella, corrispondendo
all'in-renze che, operando nei due modi detti, si ottengono; in par-ticolare, di avere elementi in ordine alla possibilità di operare la trasposizione dello schema di ragionamento enunciato nella parte conclusiva di 3.2. (ultimo ostacolo da superare prima di adoperare i risultati dell'elaborazione dei dati del censimento ai fini indicati).
Il confronto — tra i risultati che si ottengono a partire dai dati del censimento 1971 e quebi che si ottengono a partire dai dati della contemporanea indagine campionaria condotta dal-l'Ires — è operato alla tabella 3.3.1..
Si deve osservare che:
a) in generale, non si riconoscono differenze apprezzabili tra i risultati ottenuti sulla base delle due fonti quanto all'ordine di grandezza dei vani utili occorrenti per ebminare le condizioni di affollamento, sia in complesso sia a livello di zona;
b) in generale, non si riconoscono differenze apprezzabili tra i risultati ottenuti sulla base delle due fonti quanto all'ordine di grandezza dei vani utib sui quali intervenire per ebminare le condizioni di non igienicità, sia in complesso sia a livebo di zona, tranne che per una zona: quella di Cossato. Infatti, per tale zona, si avrebbe sulla base del censimento un numero di vani utili sui cui intervenire per eliminare le condizioni di non igienicità enormemente elevato e, comunque, superiore neb'or-dine di tre volte a quello che si otterrebbe suba base deh'inda-gine campionaria dell'Ires. Con altre parole, si avrebbe che 21 mila vani utili (dei 26 mila esistenti in abitazioni occupate) sarebbero in condizioni non igieniche. Si tratta di un risultato palesemente errato, come per altro emerge immediatamente dal-l'analisi dei dati pubblicati dall'Istat H. Infatti, secondo l'Istat 4.554 debe 5.074 abitazioni occupate del comune di Cossato sa-rebbero alimentate da acqua potabile di pozzo, contro 489 da
sieme dei comuni che hanno dato luogo alla formazione del Consorzio dei comuni biellesi. Si avverte di ciò, poiché, mentre qui il riferimento è al Biellese come ora definito, nel capitolo in cui si espongono i risultati di questa ricerca il riferimento sarà all'area ecologica di Biella (per ovvia coe-renza con tutto il resto della ricerca).
14 Cfr.: ISTAT, 11° Censimento generale della popolazione, Dati per
comune sulle caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni, Fascicolo 2, Provincia di Vercelli, Roma, 1973.
Zona (*)
Tabella 3.3.1. Vani utili
occorrenti su cui intervenire per eliminare le condizioni
di affollamento di non igienicità indagine indagine campionaria censimento campionaria censimento
Ires Irf Biella 5,3 Quittengo 0,1 Andorno Micca 0,5 TRI vero 1,2 Valle Mosso 1,0 Strana 05 Masserano 0,3 Cossato 15 Mottalciata — Sandigliano 0,5 Salussola 0,2 Cavaglià 0,5 Mongrando 0,6 Netro 0,3 TOTALE 1 2 , 3 m i g l i a i a d i u n i t à 7,2 3 1 , 6 3 1 , 8 0,1 1 , 4
05
0,7 3 , 8 3 , 015
6 , 4 0,8 4 , 3 3 , 7 0,6 6,0 2 , 9 0 , 435 35
1,8 7 , 7 2 0 , 9 0 , 1 1 , 8 2 , 4 0 , 7 4 , 0 7 , 0 0 , 2 1 , 815
0 , 4 2 , 32,6
0 , 7 4 , 6 4 , 805
4 , 2 4 , 0155
8 4 , 5 9 4 , 7 (*) Le zone sono definite secondo quanto segue:nome comuni appartenenti
Biella Biella, Camburzano, Candele, Gaglianico, Occhieppo Infe-riore, Occbieppo SupeInfe-riore, Pollone, Ponderano, Pralungo, Ronco Biellese, -Tollegno, Vigliano Biellese, Zumaglia; Quittengo Campiglia Cervo, Piedicavallo, Quittengo, Rosazza, S. Paolo
Cervo:
Andorno Micca Andorno Micca, Miagliano, Sagliano Micca, Tavigliano: I n v e r o Ailochc, Caprile, Cqggiola, Crevacuore, Guardabosone,
Por-tuia, Postua, Pray, 'Irivero:
Valle Mosso Cailabiana, Camandona, Mosso S. Maria, Pettinengo, Pisto-Jesa, Selve Marcone, Valle Mosso, Veglio;
Strona Bioglio, Casapinta, Crosa, Mezzana Mortigliengo, Piatto, So-prana, Strona, Ternengo, Vallanzengo, Valle S. Nicolao; Masserano Brusnengo, Curino, Masserano, Sostegno;
Cossato Cerreto Castello, Cossato, Lessona, Quarcgna, Valdcngo; Mottalciata Castelletto Cervo, Mottalciata;
Sandigliano Benna, Cerrione, Massazza, Sandigliano, Vcrrone, Villanova Biellese;
Salussola Dorzano, Salussola; Cavaglià Cavaglià, Roppolo, Viverone;
Mongrando Borriana, Graglia, Mongrando, Muzzano, Sordevolo; Netro lionato, Magnano, Netro, Sala Biellese, Torrazza, Zimone,