L’applicazione, oltre a offrire la possibilit`a di visualizzare un’entit`a biblio- grafica, offre la possibilit`a di navigare da una risorsa a un’altra, costituendo un browser per i dati di OpenCitations. Infatti, tutti gli elementi testua- li colorati di blu, mostrati nelle immagini precedenti, costituiscono dei link alle risorse descritte dal testo. Ad esempio, visualizzando una pagina rela- tiva a un articolo, `e possibile fare click su un autore per caricare la pagina HTML dell’applicazione riguardante quell’autore. Questo permette all’uten- te, di ricevere altre informazioni, indirettamente collegate alla risorsa che sta visualizzando. Vediamo ora un esempio di una possibile navigazione tra le pagine HTML dell’applicazione.
Figura 2.11: Prima schermata di navigazione
Consideriamo di stare visualizzando la pagina dell’applicazione relativa al- la risorsa br/11, mostrata nella figura 2.11. Oltre a prendere visione delle informazioni presenti nell’immagine potremmo essere interessati a scoprire altri dati non direttamente collegati con la risorsa principale. Come possia- mo vedere, l’articolo in questione `e citato da un altro articolo e nella sua descrizione sono inseriti i suoi autori. Quindi, potremmo essere interessati a capire quali altri articoli sono stati scritti da uno di quegli autori. Ad esempio, consideriamo che l’autore a cui siamo interessati sia il quarto, ossia
Tjalling Bosse. Non ci resta che fare click sul suo nome per visualizzare la pagina HTML dedicata a lui.
Figura 2.12: Seconda schermata di navigazione
Dopo aver cliccato sull’autore, si aprir`a una pagina HTML, rappresenta- ta nella figura 2.12. Questa figura mostra in particolare la risorsa ra/4 di OpenCitations. In questa pagina `e presente una lista di articoli di cui Tjal- ling Bosse `e autore e il primo di essi `e lo stesso articolo che compariva nella figura 2.11. Ora che ci troviamo in questa pagina potremmo essere interessati a visualizzare la pagina relativa a un articolo, per esempio consideriamo che sia l’ultimo tra quelli elencati.
Figura 2.13: Terza schermata di navigazione
Dopo aver fatto click sul titolo dell’articolo che volevamo visualizzare, ci comparir`a la pagina HTML relativa a quell’articolo, illustrata nella figura 2.13. La schermata presentata fa riferimento alla risorsa br/379.
Quindi, navigando tramite i link presenti nelle pagine web, siamo passati da una pagina dedicata a un articolo, a un’altra riferita a un autore di un articolo che cita il precede, fino alla pagina rappresentante un articolo di quell’au- tore. Questo esempio di navigazione mostra come l’applicazione sviluppata costituisca un browser vero e proprio di dati presenti in OpenCitations.
In questo capitolo abbiamo mostrato quali funzioni svolga OCEB, come ven- gano visualizzate le diverse risorse bibliografiche di OpenCitations e abbiamo motivato il perch´e l’applicazione costituisca un browser.
Capitolo 3
OCEB: dettagli implementativi
In questo capitolo verr`a spiegato, nel dettaglio, in che modo le informazioni citazionali di OpenCitations vengano visualizzate attraverso i template RSLT dell’applicazione. Si proceder`a descrivendo le principali funzionalit`a di RSLT che sono state utilizzate per realizzare OCEB, mediante degli esempi per rendere pi`u chiare le spiegazioni. Verranno poi illustrati i principali template RSLT utilizzati da OCEB e, infine, si parler`a di alcune funzioni javascript utilizzate da supporto ai template.
Per una migliore gestione dei template e per semplicit`a `e stato scelto di divi- dere la visualizzazione delle diverse entit`a bibliografiche in sei diverse pagine HTML. Attraverso un parametro, chiamato ”var”, dichiarato nell’URL di una pagina dell’applicazione `e possibile inserire la risorsa di OpenCitations che si vuole visualizzare. Ad esempio la pagina HTML che gestisce risorse bibliografiche si chiama ”Bibl.html” e se volessimo visualizzare in quella pa- gina la risorsa ”https://w3id.org/oc/corpus/br/1” dovremmo specificare nel parametro var quella stringa. Quindi, l’URL per visualizzare quella risor- sa in quella pagina sar`a ”Bibl.html?var=https://w3id.org/oc/corpus/br/1”. Una funzione javascript permetter`a di ottenere il valore del parametro var che verr`a memorizzato in una variabile chiamata rootName. Questa variabi- le permetter`a di identificare la risorsa principale che sar`a la prima a essere
utilizzata dai template.
3.1
RSLT (RDF Stylesheet Language Tran-
sformations)
Descriviamo, ora, le funzionalit`a di RSLT, limitandoci a descrivere quelle utilizzate per lo sviluppo di OCEB. Procediamo per esempi in modo da rendere pi`u semplice la spiegazione di quello che fanno i template RSLT.
1 <t e m p l a t e name=” s t a r t ”> 2 <c a l l t e m p l a t e name=” t e m p l a t e 2 ”> </ c a l l t e m p l a t e> 3 </ t e m p l a t e> 4 5 <t e m p l a t e name=” t e m p l a t e 2 ”> 6 <h1> Template RSLT </ h1> 7 </ t e m p l a t e>
codice 3.1: Primo esempio di template RSLT
Il codice 3.1 mostra due template. Il template con name=”start” `e il pri- mo ad essere eseguito, infatti la parola chiave ”start” ci d`a la sicurezza che quel template sia quello di partenza. Al suo interno troviamo un elemento calltemplate, con l’attributo name=”template2”. Questo elemento permette di eseguire il template con il nome uguale a template2. Quindi una volta chiamato il secondo template esso inserir`a un titolo h1 con scritto Template RSLT.
Supponiamo che nel triplestore che stiamo interrogando siano presenti queste due triple, descritte in formato Turtle (https://www.w3.org/TR/turtle/).
1 <h t t p : / / example . com/ r i s o r s a> r d f : t y p e a r t i c o l o . 2 <h t t p : / / example . com/ r i s o r s a> t i t o l o ” T e s i RSLT”.
Consideriamo ora un esempio pi`u complesso del precedente, mostrato nel codice 3.2.
2 <a t s e l e c t =” ?? a r d f : t y p e a r t i c o l o ” mode=” t e m p l a t e 2 ”> </ a t> 3 </ t e m p l a t e> 4 5 <t e m p l a t e match=” ? a −> a r t i c o l o ” mode=” t e m p l a t e 1 ”> 6 <h1> Non compare </ h1> 7 </ t e m p l a t e> 8 9 <t e m p l a t e match=” ? a −> a r t i c o l o ” mode=” t e m p l a t e 2 ”> 10 <h1> {{ a [” t i t o l o ”] } } </ h1> 11 </ t e m p l a t e>
codice 3.2: Secondo esempio di template RSLT
Il primo template a essere eseguito `e quello con name=”start”, il quale attra- verso l’elemento at (Apply Template) esegue una query SPARQL. L’elemento at, infatti, permette di fare una query SPARQL in cui verranno trovate tutte le triple che hanno come soggetto la variabile preceduta dai due punti in- terrogativi e che rispettano la query inserita all’interno del select. In questo caso la query SPARQL che verr`a fatta sar`a questa:
1 SELECT ? a ?p ? o 2 WHERE {
3 ? a r d f : t y p e a r t i c o l o . 4 ? a ?p ? o .
5 }
codice 3.3: Esempio di query da RSLT
In questo modo come risultato otterremo tutte le triple presenti nel nostro triplestore. L’attributo mode dell’elemento at ci permette di filtrare i tem- plate in grado di catturare i risultati, considerando solo quelli che possiedono l’attributo mode=”template2”. Il secondo template del codice 3.2 non viene eseguito perch´e il valore del suo attributo mode non coincide con quello del- l’apply template. Il terzo template, invece, `e in grado di catturare i risultati. L’attributo match specifica una variabile, in questo caso ”a”, che `e in grado di fare match con i risultato di un apply template il cui tipo (rdf:type) coinci- da con quello dichiarato dopo la freccia (→). Quindi l’ultimo template riesce a catturare i risultati della query SPARQL, visto che fa match con risorse
di tipo articolo. Viene eseguito quel template ed esso inserir`a un titolo h1 al cui interno sar`a presente il valore ”Tesi RSLT”. Questo avviene perch´e grazie alla variabile definita del match del template si pu`o accedere ai valori delle propriet`a della risorsa trovata, seguendo lo schema a[”propriet`a”].
In questa sezione abbiamo parlato di RSLT e illustrato attraverso due esem- pi le funzionalit`a dei template, limitandoci a presentare le principali che so- no state utilizzate per OCEB. Procediamo ora illustrando i pi`u significativi template utilizzati dall’applicazione web.