“stato”; 3. Nell’articolo 11 vengono fatte delle specifiche in merito alle eccezioni circa il trasferimento dei terreni del fondo forestale e della creazione di territori naturali protetti;
4. Nell’articolo 4 viene aggiunta la seguente specifica: "Nella zona ecologica centrale è vietato il collocamento degli scarti di produzione e consumo delle classi di pericolo I-III.";
5. L’articolo 17 verrà rinominato in questa maniera: Registrazione statale di oggetti che hanno un impatto negativo sull'ambiente del territorio naturale del Baikal . La contabilità statale di oggetti che hanno un impatto negativo sull'ambiente del territorio naturale del Baikal viene effettuata per ogni zona ecologica da un organo esecutivo federale autorizzato ai sensi della legge federale n. 7-ФЗ del 10 gennaio 2002 "Sulla protezione ambientale"; 6. Nell’articolo 2, paragrafo 2 la dicitura "conformemente alla legislazione
della Federazione russa" è sostituita da "secondo le modalità stabilite dal governo della Federazione russa". Il terzo articolo della legge del 2014 integra l’articolo 48 della legge federale del 20 dicembre 2004 N 166-FZ “Sulla pesca e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche40” , aggiungendo in supplemento una quarta parte in merito ai confini della zona di protezione del pesce del lago Baikal, sulla base della legge del 1999 “Sulla protezione del lago Baikal”.
Infine, il quarto articolo fornisce un contributo all’articolo 49 del codice urbanistico della Federazione russa41, precisando il testo di diversi paragrafi con l’aggiunta delle parole “nel Baikal Natural Territory”.42
40 Legislazione raccolta della Federazione russa, 2004, N 52, Art. 5270, 2008, N 49, Art. 5748 41 Legislazione Raccolta della Federazione russa, 2005, N 1, Art. 16, 2006, N 1, Art. 10, 21, N 52, Art. 5498, 2007, N 31, Art. 4012; N 50, Art 6237, 2008, N 20, Art 2260, N 30, Art 3604, 2009, N 1, Art 17, 2011, N 30, Art 4591, 4594, 4605; N 49, Art. N. 7015; 2013, N 27, Art. 3480; N 30, Art. 4080 42 Федеральный закон от 28 июня 2014 г. N 181-ФЗ "О внесении изменений в отдельные законодательные акты Российской Федерации"
Oltre all’aspetto governativo, è importante considerare il ruolo delle organizzazione di protezione ambientale della Russia. Difatti se da un lato risulta urgente il bisogno d’indipendenza energetica da parte della Mongolia, dall’altro risulta decisamente meno impellente del bisogno di evitare la distruzione di un ecosistema millenario la cui influenza è fondamentale non solo per l’ambiente circostante ma per il mondo intero. Gli stessi documenti che riportano che il presidente Xi Jinping intende rafforzare la cooperazione nel campo della protezione e salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e combattere il cambiamento climatico, accanto alla Russia e alla Mongolia, al fine di riuscire a costruire con l’ausilio di tutti una Green “Silk Road”. In realtà molti ecologisti temono che l’implementazione della BRI in realtà non possa convergere con questi obiettivi green, per questo sono fermamente convinti che il supporto a strategie alternative all’idroelettrico (come eolico e solare), siano l’unico modo per
dimostrare nella fattispecie questa volontà ecologica da parte della Cina. 43
A risentire di un’eventuale danneggiamento del Baikal sarebbe in oltre il settore del turismo, che attualmente può liberamente promuovere la presenza di un habitat incontaminato nel cuore della siberia.
In conclusione, attraverso le parole del capo di stato della Russia è possibile notare la palese convergenza tra l’ala ambientalista e quella del governo russo circa la
questione del Baikal: "L'atteggiamento delle organizzazioni ambientaliste
internazionali e della Russia rispetto al progetto è noto: la sua attuazione può dar luogo ad alcuni rischi per l'approvvigionamento idrico della regione di Irkutsk e per l'ecologia unica del lago. Per quanto riguarda il fabbisogno energetico della Mongolia, le centrali idroelettriche russe potrebbe aumentare le forniture di energia elettrica per le regioni settentrionali della Mongolia. Ci sono altre opzioni
Online: http://ivo.garant.ru/#%2Fdocument%2F70684682%2Fparagraph%2F1%3A0 43Cooperation between Russia, Mongolia and China to save Lake Baikal, 2015 Online:http://www.greenpeace.org/russia/en/news/Cooperation-between-Russia- Mongolia-and-China-to-save-Lake-Baikal/
per risolvere questo problema. Siamo interessati all'elaborazione congiunta di soluzioni legate alla costruzione di infrastrutture con i partner mongoli e cinesi".
3.2 Rivendicazioni della Mongolia
A fronte degli appelli delle organizzazioni interazionali che si occupano di ambiente e delle affermazioni del presidente russo, la WB ha riconosciuto il bisogno di mettere in atto un’analisi specifica ai fini di una precisa valutazione d’impatto ambientale. Per questo i fondi cinesi provenienti dall’ EXIM Bank sono stati immediatamente congelati. Anche la Commissione del World Heritage che fa capo all’UNESCO si è trovata d’accordo con la decisione presa.
Tuttavia, da parte del capo del progetto Odhu Durza ci sono state dichiarazioni molto contrastanti, che sollevano la polemica secondo cui le ragioni che accomunano UNESCO, WB Russia e Cina sono di matrice meramente politica e non ambientale. Di fatti, ammettendo che la questione ecologica sia infondata, questa potrebbe sembrare un’operazione delicata mirata ad evitare che la Mongolia diventi effettivamente autonoma dal punto di vista dell’energia elettrica, restando sempre schiacciata tra le politiche estere cinesi e quelle energetiche russe. Rinunciare al progetto per la Mongolia significherebbe rinunciare ad agire su questioni interne senza il consenso esplicito dei suoi due grandi vicini.
La questione dell’indipendenza energetica è piuttosto complicata e delicata, ed è necessario iniziare con la descrizione dei fenomeni che hanno portato alla situazione attuale. Il fatto stesso che la Mongolia si trovi da secoli schiacciata tra i due giganti fa si che la sua conformazione storica ed economica ne sia sempre stata piuttosto dipendente. Basti pensare che subito dopo la fine dell’epoca di Gengis Khan, il cui dominio aveva fatto crollare la dinastia Song(960-1279) in Cina, dando