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Sebbene si tratti di un asilo nido e non di una scuola pri- maria non potevo non citare questo progetto per la sua bellezza estetica unita alla sostenibilità. Probabilmente uno dei migliori edifici realizzati negli ultimi anni (com- prendendo il mondo dell’architettura nel suo comples- so), la struttura sorprende per come riesca a racchiudere con un equilibrio soffisticato semplicità, estetica e soste- nibilità.

Realizzata con una struttura portante in legno, e di con- seguenza a basso impatto ambientale, assicura luminosi- tà, contatto con il mondo esterno e spazi ampi e vivibili. L’elemento generatore è un lungo parallelepipedo di 18 x 78 metri diviso lungo il suo lato lungo da portali in legno rettangolari esternamente per mantenere la forma paral- lelepipeda, sagomati secondo un profilo curvo variabile internamente. Il risultato è simile a un blocco di legno spezzettato e scavato internamente. I vari ambienti sono delimitati sempre con pannelli in legno sagomati e le sale principali per il gioco dei bambini presentano grandi ve- trate che vanno a inserirsi negli interspazi fra un porta- le e l’altro, creando ambienti estremamente luminosi e da cui si ha una visione continua sul giardino esterno. Il modello proposto vuole integrarsi sia visivamente che architettonicamente con il contesto, con il paesaggio che caratterizza il sito di progetto. La presenza sul lot- to di numerosi alberi ad alto e medio fusto ha immedia- tamente suggerito l’idea di un edificio che dialogasse con il suo contorno. Ecco che la moltiplicazione degli elementi verticali in legno che caratterizzano l’impianto dell’edificio riprende il motivo dei filari degli alberi e dei tracciati dei campi coltivati, conferendo all’insieme leg- gerezza e scardinando la tipica immagine della scuola come volume compatto e monolitico. La luce naturale ed il diretto contatto tra lo spazio interno e l’esterno sono stati gli elementi guida della progettazione. Il progetto dello spazio aperto è inteso come importante elemento di qualità, percepibile dagli spazi interni, dai corridoi e

dalle aule attraverso grandi facciate vetrate che aprono su tutti i fronti dell’edificio.

Il ritmo regolare della struttura esterna dell’edificio si dis- solve negli ambienti interni. La sinuosità dello spazio e il calore dei materiali propongono una emozione elabora- ta d’interno, un rimando evocativo di un grembo lascia- to ed una tana sicura dove muovere i primi passi verso la crescita. I piccoli utenti si troveranno quindi a scoprire spazi complessi e allo stesso tempo straordinariamente familiari, dove sviluppare capacità e peculiarità proprie di ciascuno. E’ importante che i bambini si sentano in sinto- nia con gli agenti esterni, con gli elementi della natura e che possano partecipare dei cambiamenti. Tutte le sezio- ni hanno un collegamento con il giardino. Gli spazi interni mantengono una relazione con ciò che accade fuori, dal clima e dalle caratteristiche delle stagioni, alle luci delle diverse ore della giornata, ai suoni e ai rumori. Come gli spazi interni anche quelli esterni sono stati progettati per offrire ai bambini stimoli per attività motorie, sensoriali, sociali.

Anche gli spazi di connessione sono progettati per esse- re non solo attraversati ma vissuti con curiosità e piace- re. Lungo i percorsi si trovano slarghi, spazi di gioco e di relazione, nicchie dove sostare, elementi trasparenti per guardare verso l’esterno, le sezioni, i laboratori. Nessuna zona del servizio ha un ruolo marginale, tutti gli spazi sono importanti e da vivere, quelli della sezione, quelli dei labo- ratori, quelli aperti e da condividere. Le risorse dello spa- zio possono aiutare non solo i bambini ma anche gli edu- catori, sostenendoli nel compiere al meglio il loro lavoro. Il benessere dei bambini in un servizio educativo non può prescindere dal benessere degli educatori e per questo sono ricercate in ogni spazio del servizio condizioni che lo favoriscano, in particolare arredi a misura degli adulti per quelle esigenze che non sono assimilabili a quelle dei bambini. 27 - http://www.mcarchitects.it/, consultato il 3/3/2016 28 - http://divisare.com/project- s/255584-mario-cucinella-archi- tects-moreno-maggi-nido-d-infan- zia-di-guastalla, consultato il 3/3/2016 Studi preparatori per la scuola

Come già detto, il progetto non si distingue solo per la bellezza estetica, ma anche per i criteri di sostenibilità con cui è stato pensato. L’elevata coibentazione dell’in- volucro, la distribuzione ottimale delle superfici traspa- renti (max trasparenza sul fronte Sud, max opacità sui fronti Est, Ovest e Nord) permette di ridurre al minimo il ricorso agli impianti meccanici, garantendo un ambien- te interno confortevole. In questo modo la progettazione passiva, combinata con l’uso di impianti ad elevata effi- cienza energetica consente la certificazione dell’edificio in classe energetica A. Sono inoltre presenti un impian- to solare e uno termico in copertura, nonchè la raccol- ta delle acque piovane in copertura da riutilizzarsi per gli sciaquoni dei wc, le pulizie e l’irrigazione. In questo modo l’acqua piovana soddisfa la domanda di acqua non potabi- le dell’edificio, riducendo quindi il ricorso all’acquedotto. Infine la grande importanza attribuita alla luce, elemento che risalta in questo progetto. L’inserimento di lucernari in copertura e l’ottimizzazione delle superfici trasparenti, permette un ottimale illuminazione naturale

Da quanto scritto si notano subito similarità con le espe- rienze della Montessori e di Zavalloni, come l’idea di continuo contatto interno - esterno, l’utilizzo di materia- li rinnovabili, l’impegno a fornire ai ragazzi spazi ampi e accoglienti in cui potersi esprimere liberamente, nonchè l’attenzione anche per quegli spazi accessori di servizio che vengono trattati con attenzione in modo che diventi- no anche loro vivibili.

IL MIGLIOR LUOGO POSSIBILE DOVE FAR CRESCERE DEI BAMBINI