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CAPITOLO VII. Adempimenti burocratici necessari alla

7.2 Norme di safety e security

L’organizzazione individua un Responsabile della sicurezza il quale dovrà verificare il corretto adempimento delle norme: dalle autorizzazioni della polizia alle misure di

safety e security.

La mancanza di rispetto delle normative comporta un maggiore rischio per l’ente, sia in caso di incidenti durante lo svolgimento dell’evento, sia per la possibilità di incombere in sanzioni fino ad arrivare alla perdita economica causata dalla cancellazione dell’evento.

Anche la richiesta di permessi e autorizzazioni deve essere pianificata secondo tempistiche definite e in linea con le necessità di spostamento dell’organizzazione. Questo aspetto ha particolare rilevanza soprattutto in occasioni come i festival in cui vi è la promozione di eventi con forte impatto sui luoghi aperti. In genere le operazioni consistono in:83

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constatare le autorizzazioni necessarie;

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verificare le normative inerenti ai luoghi richiesti;

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procedere con le concessioni;

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identificare i vincoli collegati;

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riconoscere gli uffici abilitati al rilascio;

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considerare le giuste tempistiche;

Le normative riguardano anche i lavoratori. Infatti l’organizzazione deve richiedere alle compagnie scritturate e alle ditte esterne il DURC, ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva, che testimoni la loro posizione aperta nei confronti dell’Inps. Questo documento garantisce anche una sorta di assicurazione all’organizzazione in caso di danno ai luoghi durante i lavori.

Cfr. L. Argano, A. Bollo, P Dalla Sega, Organizzare eventi culturali: ideazione, progettazione e gestione strategica del 83

pubblico, Franco Angeli, Milano 2018, p. 187

Le norme servono a prevenire diverse forme di emergenze come incendi, corto circuiti, minacce terroristiche, schiacciamenti dovuti alla folla, panico, proteste, disordini, infortuni, crollo di strutture. Per questo si deve prevedere un emergency 84

plan in cui si faranno diverse constatazioni e previsioni tra cui: una stima del

pubblico presente e degli addetti, una specificazione della gestione ingressi e uscite, l’individuazione di percorsi d’emergenza, possibili comportamenti degli spettatori, individuazione di aree chiuse al pubblico, aree safety di raccolta, una stima dei pericoli, assistenza per spettatori con limitazione motoria, predisposizione di attrezzature antincendio.

SEGNI prevede la programmazione di spettacoli in luoghi aperti e chiusi, quindi

andremo ora ad esplicitare le normative per queste due tipologie di location.

7.2.1 Norme luoghi aperti

SEGNI programma spettacoli in luoghi aperti e chiusi, e dopo i recenti fatti accaduti a

Torino nel 2017, le esigenze in materia di sicurezza hanno subìto integrazioni 85

importanti, trasformandosi anche in un costo maggiore per l’organizzazione.

A seconda dell’entità della manifestazione e della tipologia di pubblico, ogni evento raggiunge un punteggio di rischio calcolabile con la tabella presentata dal Ministero dell’Interno nella circolare del 27 luglio 2017 nella quale si impone anche il livello di norme necessarie proporzionato al rischio.

Cfr. L. Argano, A. Bollo, P Dalla Sega, Organizzare eventi culturali: ideazione, progettazione e gestione strategica del 84

pubblico, Franco Angeli, Milano 2018, p. 181

Si fa qui riferimento al fatto di cronaca del 3 giugno 2017 in piazza San Carlo a Torino. Evento tragico in cui 85

durante la trasmissione su maxischermo della finale di Champions League si scatenò il panico e 1500 persone rimasero ferite e due donne persero la vita. Per approfondimenti si rimanda al sito https://it.wikipedia.org/ wiki/Tragedia_di_piazza_San_Carlo, consultato gennaio 2019

Queste nuove direttive possono richiedere attenzioni come:

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un piano di evacuazione, che dovrebbe già essere preesistente per i luoghi a uso pubblico, ma che potrebbe necessitare di adattamenti da parte dell’organizzazione in base alla tipologia e allo svolgimento dell’evento;

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organizzazione del flusso e deflusso del pubblico secondo vie separate;

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barriere per consentire la ripartizione in più settori del pubblico;

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rispetto delle distanze, per poter garantire il passaggio dei mezzi di soccorso e, sempre per essi, un’apposita area di ammassamento dedicata;

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pianificazione della procedura di evacuazione

Nel 2018 SEGNI ha dovuto provvedere alla protezione delle piazze aperte alla circolazione predisponendo delle barriere antiterroristiche a tutela degli spettatori che hanno comportato ovviamente un aumento nelle spese dedicate alla sicurezza.

7.2.2 Norme luoghi chiusi

L’ente organizzatore deve applicare delle regole anche all’interno dei luoghi chiusi e deve verificarne il corretto stato prima di usufruirne.

Ecco perché deve tutelarsi richiedendo il certificato di agibilità alle strutture utilizzate come scenari per constatarne la praticabilità statica, elettrica, idrico- sanitaria, per verificare la funzionalità di un sistema di videosorveglianza, dell’impianto di riscaldamento e/o climatizzazione, dell’impianto acustico e l’abbattimento di barriere architettoniche.

Inoltre è buona pratica richiedere anche il CPI, ovvero il certificato prevenzione incendi, e stabilire tramite contratto a chi spettano le spese per i vigili del fuoco in caso di necessità. Le situazioni che richiedono la presenza di professionisti per

prevenire incendi sono esplicitati nel Decreto Ministeriale 261/1996 e in caso di teatri di prosa, con capienza superiore a 100 persone è obbligatoria la sorveglianza.

In genere questa voce rientra nei costi dell’organizzazione, la quale può facilmente prevederli considerando il numero di repliche adibite a quel luogo. Tra le spese extra, misurabili preventivamente, devono anche essere specificate quelle riguardanti personale necessario all’assistenza dell’evento, come maschere e biglietteria.

Questo fattore non influisce nel nostro caso di studio poiché l’ente si avvale di collaboratori su base volontaria per ricoprire ruoli di sorveglianza di sala e smistamento biglietti.

La gestione dei luoghi chiusi, oltre alla verifica delle circostanze precedentemente elencate, risulta più facile e meno dispendiosa per il Festival, in quanto le capienze previste difficilmente superano i 100 posti a sedere e quindi le normative sono meno stringenti.

Nel complesso l’osservazione di queste norme permette quindi sia un corretto funzionamento della struttura, sia la messa in sicurezza di lavoratori e spettatori.

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