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NORME DI TRATTAMENTO ECONOMICO

Art. 24 Retribuzione

Gli elementi che costituiscono la retribuzione sono così suddivisi:

• per gli operai agricoli a tempo indeterminato:

1. la paga base nazionale;

2. il salario integrativo provinciale;

3. l’indennità di contingenza;

4. l’Elemento Distinto Retribuzione (E.D.R.).

A decorrere dal 01 gennaio 2000 le diverse voci retributive provinciali ora esistenti saranno conglobate in un’unica voce denominata “Salario Con-trattuale Provinciale” , eccetto le quote relative al TFR e il Terzo Elemento retributivo.

Agli operai agricoli a tempo indeterminato ex-salariati fissi, competono inoltre i seguenti “generi in natura” o, in alternativa, il loro corrispettivo in contanti:

• un alloggio corrispondente alle necessità familiari, il cui corrispettivo è fissato in 5,16 € mensili;

• un appezzamento di terreno da coltivare ad orto per uso familiare, della superficie non inferiore a mq 150, il cui corrispettivo è fissato in 0,77

€ mensili;

• legna, in quantità non inferiore a 24 quintali di stanghe all’anno, salvo che il datore di lavoro non provveda al riscaldamento dell’alloggio, il cui corrispettivo è fissato in 1,29 € mensili;

• un litro di latte al giorno, per i soli stallieri, il cui corrispettivo è fissato in 1,29 € mensili.

I generi in natura costituiscono retribuzione ad ogni effetto ed i loro corri-spettivi in contanti vengono assunti ai fini del calcolo della 13. e 14. men-silità e dell’indennità di anzianità.

I generi in natura o il loro valore sostitutivo, non competono ai lavoratori di età inferiore agli anni 18.

Ai lavoratori che consumino i pasti forniti dall’azienda, sarà detratto dalla retribuzione spettante in base al presente contratto il corrispettivo in con-tanti, fissato in 1,55 € per il vitto completo di ogni giorno salvo accordi di miglior favore.

Agli effetti del computo dei vari istituti economici contrattuali, la paga giornaliera si ottiene dividendo quella mensile per 26. La paga oraria si ottiene dividendo la paga mensile per 169.

Gli operai agricoli a tempo determinato, al momento del passaggio a tempo indeterminato, acquisiscono il diritto al trattamento economico e norma-tivo previsto dal presente contratto per gli operai a tempo indeterminato, pertanto dallo stesso momento, non è più dovuto agli anzidetti operai il 3°

elemento.

• per gli operai a tempo determinato:

1. la paga base nazionale;

2. il salario integrativo provinciale;

3. l’indennità di contingenza;

4. l’Elemento Distinto della Retribuzione (E.D.R.).

All’operaio compete inoltre una indennità (Terzo Elemento) pari al corri-spettivo dei seguenti istituti riconosciuti agli operai a tempo indeterminato e calcolati su 312 giorni lavorativi:

festività nazionali ed infrasettimanali 5,45%

ferie 8,33%

13.ma mensilità 8,33%

14.ma mensilità 8,33%

TOTALE 30,44%

La misura del terzo elemento, in percentuale è calcolata sull’insieme della paga base nazionale, dell’indennità di contingenza e del salario integrativo provinciale.

Le retribuzioni per le operazioni di raccolta verranno calcolate in modo automatico prendendo a base di calcolo la retribuzione oraria base dell’o-peraio comune a tempo determinato per il 70% della stessa, fatte salvo quanto riportato successivamente.

Relativamente alla manodopera adibita alla raccolta dei piccoli frutti e per il dirado e lavorazione al verde si precisa che la tariffa di raccolta trova ap-plicazione solo nei confronti di lavoratori che non superino le 100 giornate lavorative annue.

Si precisa che per le colture di piccoli frutti vengono stabilite ulteriori diver-se percentuali per le diver-seguenti mansioni:

1. addetti trapianto e pulizia delle piante, tariffa pari al 71,16% della re-tribuzione oraria base e E.D.R. dell’operaio comune;

2. addetti che, oltre alle operazioni al punto precedente svolgono anche attività di predisposizione dei siti di produzione, tariffa pari al 77,27%

della retribuzione oraria base e E.D.R. dell’operaio comune.

Le Parti dispongono che la contribuzione dovuta in favore dell’E.B.T.A. ai sensi dell’articolo 1.2. è parte integrante del trattamento retributivo del lavoratore.

Le prestazioni previste dagli articoli 1.1, 32 e 40 del presente Contratto rappresentano un diritto contrattuale di ogni lavoratore.

L’impresa, aderendo alla bilateralità ed ottemperando ai relativi obblighi contributivi, assolve ogni suo obbligo in materia nei confronti dei lavo-ratori.

Il datore di lavoro che omette di versare la contribuzione prevista dal vi-gente Contratto Provinciale, all’Ente, a decorrere dal 2021 è tenuto, fermo restando l’obbligo di corrispondere al lavoratore prestazioni equivalenti, a erogare ai lavoratori una quota aggiuntiva di retribuzione – esclusa dalla base di calcolo del TFR – pari alla cifra derivante dall’applicazione delle percentuali contributive del presente contratto sulla retribuzione effettiva del singolo lavoratore.

Al fine di evitare una ingiustificata e irragionevole disparità di trattamento, in violazione di principi costituzionali, in particolare, quelli di uguaglianza e di giusta retribuzione. Il lavoratore matura perciò il diritto all’erogazio-ne diretta da parte dell’impresa stessa di prestazioni equivalenti. Le Parti, richiamando quanto esplicitato dalla circolare n. 43/2010 del Ministero del Lavoro, secondo cui “L’impresa che aderisce alla bilateralità assolve, con la contribuzione a favore dell’ente, agli obblighi in materia nei confronti dei lavoratori. Diversamente, per le imprese che non aderiscono al sistema bilate-rale, il singolo lavoratore maturerà il diritto all’erogazione diretta, da parte del datore di lavoro, di prestazioni equivalenti a quelle erogate dal sistema bilaterale di riferimento.”, stabiliscono che il datore di lavoro che non ade-risce alle Associazioni firmatarie del presente CIPL sarà obbligato a corri-spondere al lavoratore un elemento distinto della retribuzione, mediante il riconoscimento di una somma e/o di una prestazione equivalente a quella erogata dalla bilateralità.

Art. 25 Tredicesima e quattordicesima mensilità

Agli operai agricoli con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, deve essere corrisposta entro il 15 dicembre di ogni anno la tredicesima mensili-tà ed entro il 30 aprile di ogni anno la quattordicesima mensilimensili-tà, pari alla retribuzione globale in vigore alla stessa data.

Nel caso di inizio o di cessazione del rapporto di lavoro durante il corso dell’anno, l’operaio ha diritto a tanti dodicesimi dell’ammontare della tre-dicesima e della quattortre-dicesima, quanti sono i mesi di servizio prestati presso l’azienda.

La frazione di mese superiore ai 15 giorni viene considerata, a questi effet-ti, come mese intero.

Per gli operai agricoli a tempo determinato, si fa riferimento a quanto sta-bilito dall’art. 24 del presente C.C.P.L.

Art. 26 Scatti di anzianità

Con decorrenza dal 1° luglio 2006, gli operai a tempo indeterminato, per ciascun biennio di anzianità di servizio presso la stessa azienda, hanno di-ritto, a titolo di aumento periodico di anzianità, alla corresponsione di una somma in cifra fissa pari a:

Operai comuni 9,89 € mensili

Operai qualificati 11,36 € mensili

Operai qualificati “super” 11,93 € mensili

Operai specializzati 12,50 € mensili

Operai specializzati “super” 12,78 € mensili

Le somme anzidette sono frazionabili ad ora e/o a giornata secondo le nor-me sulla retribuzione previste dal presente contratto. Tali aunor-menti periodici sono fissati nel numero massimo di 5 e maturano dal 1° giorno del mese successivo a quello in cui il lavoratore compie il biennio di servizio.

In caso di passaggio alla qualifica superiore, l’operaio conserverà il numero degli aumenti periodici già maturati ed avrà diritto alla loro rivalutazione secondo l’importo previsto per la nuova qualifica.

In tal caso, lo stesso operaio avrà altresì diritto agli ulteriori aumenti perio-dici di anzianità sino al raggiungimento del numero massimo di 5.

L’importo degli aumenti spettanti all’operaio dipendente, è computato ad ogni effetto per il calcolo delle indennità ed istituti contrattuali.

Resta ferma la decorrenza dell’11.11.1969 stabilita dai precedenti C.C.N.L., quale data relativa alla introduzione dell’istituto degli aumenti periodici per gli operai a tempo indeterminato.

Art. 27 Rimborso spese

I lavoratori che, comandati a prestare servizio fuori dall’azienda, sono co-stretti a consumare i pasti ed a pernottare fuori dal luogo abituale di lavoro, è riconosciuto l’intero rimborso delle spese effettuate a titolo di viaggio, vitto ed alloggio, previa presentazione di regolari giustificativi.

Il tempo impiegato per il viaggio è considerato lavorativo a tutti gli effetti.

Pertanto, qualora il tempo di viaggio vada oltre il normale orario di lavoro lo stesso sarà retribuito con le maggiorazioni previste per il lavoro straordinario.

Nel caso di utilizzo di mezzo di trasporto personale le Parti condividono che al Dipendente, oltre alle spese di trasporto e di viaggio eventualmente sostenute e debitamente comprovate, spetti un rimborso chilometrico pari a 0,35 euro al km salvo condizioni di miglior favore.

Art. 28 Reperibilità

Oltre alla normale retribuzione, all’operaio incaricato in forma scritta dall’A-zienda di essere reperibile, per la durata dell’incarico stesso sarà riconosciu-ta una indennità pari al 10% della retribuzione globale di fatto.

In caso di prestazione lavorativa in regime di reperibilità che ecceda la mezzanotte, oltre alla normale retribuzione, al lavoratore saranno concessi permessi retribuiti compensativi sulla giornata successiva per un numero pari di ore a quelle prestate.

Art. 29 Indennità di Capo operai

A norma dell’art. 31 del C.C.N.L. del 22 ottobre 2014 si conviene che ai la-voratori, specializzati o non, ai quali il datore di lavoro conferisca l’incarico

di “Capo”, verrà riconosciuta la corresponsione di una maggiorazione, pari al 5% della retribuzione globale di fatto.

Art. 30 Modalità di pagamento delle retribuzioni

Le OO.SS. firmatarie del presente contratto integrativo concordano sull’op-portunità che le retribuzioni spettanti agli operai vengano loro corrisposte mediante l’uso di busta paga o prospetto paga riportante in dettaglio gli elementi costitutivi della retribuzione lorda, le ritenute presidenziali e fi-scali e quant’altro concorra alla determinazione della retribuzione netta. Su richiesta dell’operaio a tempo indeterminato, il datore di lavoro è tenuto a corrispondere acconto sulla retribuzione maturata.

Per gli operai a tempo determinato, debbono essere corrisposti, su richiesta del dipendente, acconti settimanali fino al 90% della retribuzione.

Qualunque sia il periodo di paga adottato, la corresponsione del saldo deve essere effettuata non oltre i 5 giorni dalla scadenza del periodo di paga cui si riferisce.

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