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Dopo la fine della II Guerra Mondiale, il problema dello sviluppo in Africa, Asia e America Latina iniziò ad essere studiato attentamente dai politologi e dagli economisti dei paesi sviluppati. Durante il suo discorso inaugurale, tenutosi il 20 gennaio 1949 e conosciuto come il Discorso dei Quattro Punti, il Presidente statunitense Harry S. Truman mise in luce questo nuovo atteggiamento:

Ci dobbiamo imbarcare in un programma coraggioso per rendere disponibili i benefici del nostro avanzamento scientifico e del nostro progresso industriale con il fine di favorire il miglioramento e la crescita delle aree sottosviluppate. Più della metà di tutta la popolazione mondiale vive in condizioni prossime alla miseria. Il loro vitto è inadeguato. Sono vittime di malattie. La loro vita economica è primitiva e stagnante. La loro povertà costituisce un handicap e una minaccia sia per loro che per le aree più prospere. Per la prima volta nella storia, l’umanità possiede la conoscenza e la capacità di alleviare le sofferenze di queste persone.21

Usando le parole di Esteva, poiché lo sviluppo veniva fatto coincidere con la crescita economica e industriale di stampo occidentale, “il sottosviluppo cominciò […] il 20 gennaio del 1949: quel giorno, due miliardi di persone divennero sottosviluppate”.22 Nello stesso discorso, Truman sottolineò l’importanza di avviare un nuovo programma, che

21 Harry S. TRUMAN, Discorso inaugurale, in: “A Decade of American Policy”, Washington, US

Government Printing Office, 1950.

22 Gustavo ESTEVA, Sviluppo, a cura di: Wolfgang SACHS, Dizionario dello sviluppo, Torino, Edizioni

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avesse lo scopo di mettere a disposizione delle aree sottosviluppate il progresso scientifico e industriale degli Stati Uniti:

Questo programma, con la collaborazione delle imprese, del capitale privato, dell’agricoltura del lavoro in questo Paese, è in grado di incrementare notevolmente l’attività industriale in altre nazioni e può accrescere il loro tenore di vita. Questi nuovi strumenti economici devono essere elaborati e controllati a beneficio dei popoli per i quali sono istituiti […]. Il vecchio imperialismo –lo sfruttamento- non trova posto nei nostri progetti.23

La posizione di Truman rispondeva alle pressioni dei movimenti anticoloniali, che proprio in quegli anni stavano ottenendo importanti risultati di carattere internazionale: nel 1941, la Carta Atlantica riconobbe “il diritto di tutti i popoli a scegliersi la forma di governo sotto la quale desiderino vivere e vedere restaurati i diritti sovrani e l’autonomia a favore di coloro che ne sono stati privati”24; nel 1945, la Carta delle Nazioni Unite asseriva che le

potenze coloniali si assumevano “il sacro mandato” di “sviluppare l’autogoverno e di prendere in debita considerazione le aspirazioni politiche dei territori non autonomi”25 e di “promuovere il progressivo avviamento all’autogoverno e all’indipendenza” dei territori in amministrazione fiduciaria26; nel 1948, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

condannava la discriminazione razziale, la soggezione politica e l’ingiustizia economica e sociale, tutte caratteristiche tipicamente legate al colonialismo.

23 Harry S. TRUMAN, Discorso inaugurale, cit.

24 Franklin Delano ROOSEVELT, Winston CHURCHILL, Carta Atlantica, 1941. Consultabile al link:

http://cronologia.leonardo.it/ugopersi/statuti/carta_atlantica.htm

25 Charter of the United Nations, cap. XI, art. 73. Consultabile al link:

https://treaties.un.org/doc/publication/ctc/uncharter.pdf

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Qualche anno dopo il discorso di Truman, si tenne la conferenza di Bandung (1955)27, che marcò un momento decisivo nel consolidamento del fronte dei paesi in via di sviluppo. Nel documento finale28 vennero enunciati i cosiddetti Dieci Principi di Bandung, tra i quali spiccano la non ingerenza, l’autodeterminazione, il rispetto dell’indipendenza dei popoli e della sovranità dei paesi, e il neutralismo. A partire da Bandung, inoltre, iniziò a prendere forma il Movimento dei Non Allineati29, ovvero di quei paesi che non aderivano né al blocco occidentale né a quello orientale. Qualche anno dopo, durante la prima riunione dell’UNCTAD tenutasi a Ginevra nel 1964, venne creato il G-7730 con lo scopo di discutere questioni legate allo sviluppo e al commercio. Di notevole importanza fu anche la riunione tri-continentale del 1966 a La Avana, dove venne creata la Organización de

Solidaridad con los Pueblos de América Latina, Asia y África (OSPAAAL)31 per

promuovere la solidarietà alle richieste e alle lotte dei popoli del Terzo Mondo.

Durante gli anni Cinquanta, le università statunitensi avviarono nuovi corsi di studio dedicati interamente alle teorie dello sviluppo e, in particolare, alla Teoria della Modernizzazione, che rimase al centro degli studi sullo sviluppo fino alla fine degli anni

27 La Conferenza di Bandung è un pilastro importante nello sviluppo della CSS. Questo incontro di 29

paesi africani e asiatici, che si svolse nel pieno contesto bipolare della Guerra Fredda, segnò il compimento dei primi passi verso nuove modalità di aiuti allo sviluppo.

28 Final Communiqué of the Asian-African Conference of Bandung, 1955. Consultabile al link:

http://www.cvce.eu/obj/final_communique_of_the_asian_african_conference_of_bandung_24_april_1955- en-676237bd-72f7-471f-949a-88b6ae513585.html

29 Il Movimento dei Non Allineati unì i paesi del Sud del mondo attorno ai principi fondamentali di auto-

determinazione, decolonizzazione e opposizione contro qualsiasi forma di imperialismo, con lo scopo di esplorare nuovi approcci alla cooperazione e allo sviluppo reciproco. Il movimento ha le sue origini nella riunione preparatoria di El Cairo (1960) e nella prima conferenza di Belgrado (1961).

30 Il G-77 nacque il 15 giugno 1964, istituendosi attraverso una Dichiarazione Congiunta firmata a Ginevra,

durante la prima sessione dell’UNCTAD. Attualmente gli stati membri sono 134, il che rende il G-77 la più ampia organizzazione intergovernativa di stati in via di sviluppo all’interno delle Nazioni Unite. Attraverso il Fondo Perez-Guerrero, il G-77 finanzia studi sulla fattibilità di progetti di CSS in aree critiche e facilita la loro messa in opera.

31 Nella riunione a La Avana parteciparono i rappresentanti di 82 paesi. La OSPAAAL è caratterizzata da

una forte ideologia politica di sinistra e tra i suoi maggiori successi c’è la rivista Tricontinentale, diventata famosa per i poster di propaganda.

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Sessanta. Nel 1952 si iniziò a pubblicare il journal economico Economic Development and

Cultural Change, uno spazio in cui esperti di varie discipline potevano confrontarsi sui

temi dello sviluppo e del mutamento sociale.

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