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Nuove prospettive per il mito

Fenomeno destinato all’estinzione?

4.2 Nuove prospettive per il mito

Ciò che abbiamo più volte affermato è che il mito del mondo magico creato attorno alla storia di Harry Potter, il cui destino sembrava segnato da una scomparsa imminente, sembra stia rifiorendo a seguito di alcune novità nel suo ambito di recente spicco. Infatti, negli anni successivi alla pubblicazione dell‟ultimo libro, avvenuta nel 2007, si è vista una proliferazione di nuovi contenuti proposti dall‟autrice Joanne Rowling giunti a noi con i mezzi più disparati. Infatti, per arricchire ed approfondire il mondo creato essa decise di pubblicare nel 2008 “Le Fiabe di Beda il Bardo”, libro centrale nella trama del settimo ed ultimo volume della saga. Questo, però, non fu il solo ed unico contenuto aggiuntivo creato successivamente alla pubblicazione di “Harry Potter e i Doni della Morte”. Vi furono, infatti, numerose novità in questo campo.

Di fatto, con la creazione del sito Pottermore.com, Joanne ha iniziato a condividere sul web numerosi testi, contenuti aggiuntivi e racconti inediti sul mondo di Harry e sui personaggi importanti nella saga. Tale iniziativa riscosse un così ampio successo, dopo il lancio della piattaforma online, ed un‟attenzione talmente elevata da far comprendere

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all‟autrice e ai suoi collaboratori che il fenomeno era ancora forte e largamente apprezzato. I testi che la Rowling pubblicava attraverso il sito erano originali, con un‟impronta ben definita che richiamava i racconti del maghetto e che approfondivano elementi non trattati o affrontati solo in maniera parziale, creando un‟ambientazione ricca di dettagli e soddisfando la sete di informazioni e la curiosità del pubblico. Tra tutti questi nuovi contenuti, recentemente, Joanne ha pubblicato una serie di testi intitolati “La magia nel nord America” che sono un preludio al film in uscita a novembre e spin-off della saga di Harry Potter, “Animali Fantastici e Dove Trovarli”. Essi sono volti a rendere più reale il mondo magico in oggetto poiché permettono di avere una visione a 360° gradi su ciò che l‟autrice ha sviluppato nella sua mente e su come realmente sia nata e si sia strutturata la storia del mondo dei maghi.

Molto probabilmente fu proprio questo ancora elevato seguito una delle motivazioni che spinse la Warner Bros a decidere, nel 2013, di creare una nuova trilogia di film ambientati nel mondo della magia, basandosi su uno dei libri aggiuntivi pubblicati dalla Rowling e chiedendole di essere fortemente coinvolta nella realizzazione della trama e della sceneggiatura dello stesso e dei sequel previsti.

L‟annuncio della realizzazione di “Animali fantastici e dove trovarli”, in uscita nelle sale di tutto il mondo a novembre 2016, ha permesso al fenomeno “Harry Potter” di rimanere attivo e prosperare nonostante i libri che lo hanno trasformato in icona siano da tempo stati conclusi. Sarà però sufficiente affinché esso non sparisca del tutto? Solo il tempo potrà darci un risposta certa, anche se le premesse ci fanno ben sperare in un successo ma non ci dicono se questo sarà in grado di equiparare o di superare il fenomeno precedente in qualche modo. Ciò di cui si può avere la certezza è che sarà fondamentale la creazione di un network di relazioni alla pari di quello predisposto per la saga precedente per poter sperare in un buon risultato.

Un ulteriore sviluppo del mondo magico di J. K. Rowling si avrà nell‟estate 2016 grazie ad una rappresentazione teatrale, realizzata in cooperazione con l‟autrice ed intitolata “Harry Potter and The Cursed Child”, che approfondirà la storia di uno dei figli di Harry, Albus Severus, e che quindi assumerà la forma di un sequel della saga, nonostante la differente modalità di presentazione al pubblico dei contenuti. Il responso del pubblico per tale particolare evento è stato finora estremamente positivo, visto il sold out dei

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biglietti per le prime date disponibili della rappresentazione, ovvero le anteprime dello spettacolo, ma ha scatenato anche delle controversie. Infatti, dopo la diffusione della notizia che una parte del cast era stata selezionata sono giunte numerose lamentele circa la fedeltà dei personaggi a quelli cinematografici globalmente riconosciuti. In particolare, una rimostranza estremamente frequente e prontamente messa a tacere dall‟autrice riguardava l‟attrice selezionata per impersonare Hermione, un‟attrice di colore particolarmente apprezzata nel mondo del teatro. Ovviamente le recriminazioni riguardanti la drastica differenza tra essa e l‟attrice Emma Watson, scelta nella saga cinematografica per impersonare l‟intelligentissima amica di Harry, cessarono, o per lo meno diminuirono, quando Joanne Rowling affermò, tramite il suo profilo Twitter, che ella non aveva mai specificato in nessuno dei sette libri il colore della carnagione del suo personaggio quindi effettivamente tale scelta non risultava contraria al testo209.

In ogni caso, la fiducia che le case editrici nazionali pongono nei confronti dell‟autrice e della saga hanno spinto le stesse a predisporre, per coloro che non potranno avere la fortuna di vedere la rappresentazione a Londra, la possibilità di leggere la storia sotto forma di libro a partire dalla fine di luglio 2016210.

Ciò che da queste due evoluzioni si potrebbe dedurre è che l‟autrice abbia deciso di puntare sul progresso del mito piuttosto che sulla continuazione dello stesso nella sua versione originale e più conosciuta, poiché arricchire ulteriormente un racconto che già ha acquisito un livello di dettaglio elevato è sicuramente meno dispendioso ma anche meno interessante dello sviluppare a pieno un‟idea ad esso collegata che esplori nuove ambientazioni, nuovi personaggi e nuove storie.

Ciò nonostante, visto l‟interesse ancora elevato per la saga originaria, recentemente è stato aperto un nuovo parco a tema ad Hollywood, per poter sfruttare ulteriormente il

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T. John, “J.K. Rowling Endorses Black Hermione Granger in Harry Potter and the Cursed Child”, Time, 21 dicembre 2015, http://time.com/4156751/jk-rowling-black- hermione-granger/, data di consultazione 19 maggio 2016

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A. Grandi, “«Harry Potter and the Cursed Child», a luglio arriva l'ottavo libro della saga”, Corriere della sera, 11 febbraio 2016

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format che aveva ricevuto un già molto ampio consenso con l‟apertura ad Orlando, in Florida, e ad Osaka, in Giappone.

Perché questi format hanno così tanto successo? Soprattutto nel caso di Harry Potter, il successo che hanno e l‟attrattiva che esercitano è forse in parte dovuta al fatto che rappresentano un mondo immaginario, non reale, tendenzialmente impossibile da riprodurre concretamente nella vita quotidiana, dal punto di vista della magia, e per tale motivo la creazione di un parco che ne contenga l‟essenza spinge i fan più fedeli a desiderare di visitarlo, per immergersi a pieno nell‟atmosfera, per sperimentare l‟ebbrezza di essere un mago o una strega e per vedere dal vivo i luoghi proposti dai libri che tanto li hanno affascinati. Si tratta di un‟esperienza a 360° gradi di divertimento per il cliente, ma anche di pubblicizzazione del marchio finalizzata all‟acquisto di prodotti dello stesso.

Tutto ciò che abbiamo detto però ci porta a fare una considerazione e a porci una domanda. Tali iniziative attuate porteranno all‟evoluzione del mito originario o si giungerà, ad un certo punto, ad una diluizione del suo significato tale da dimenticare l‟esistenza di Harry Potter e da sostituirlo con il mito successivo? Ciò dipenderà dalla capacità del nuovo “racconto”, basato su “Animali fantastici e dove trovarli”, di soppiantare il mito precedente in termini di viralità, di seguito e di affezione da parte del pubblico, nonché di originalità dei contenuti e della trama. Inoltre, dipenderà anche dalla capacità del team di marketing di creare aspettative, e successivamente soddisfarle, e di predisporre delle strategie che enfatizzino e facciano risaltare gli elementi chiave del racconto, oltre che consolidare le relazioni che verranno instaurate.

La storia dovrà quindi essere all‟altezza, se non superiore, a quella sviluppata in precedenza nei sette volumi della saga, dato che il confronto è inevitabile, e ciò potrà essere un ottimo punto di partenza per l‟acquisizione dell‟ambito titolo di icona e per arrivare forse un giorno a scalzare dal suo trono di “Re degli anni 2000”, Harry Potter, e le sue avventure.

Tuttavia, vi è un elemento di complessità che è necessario tenere in conto, ovvero il fatto che tale trilogia di film non è, di fatto, basata su altrettanti libri. Pertanto, i film e le relative sceneggiature dovranno essere in grado di equiparare, se non addirittura superare, l‟elevato livello di dettaglio che, per Harry Potter, era sviluppato nelle intricate e ricche

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trame dei sette libri. Questa particolare differenza potrebbe, se non accuratamente gestita, essere un elemento problematico da risolvere per raggiungere gli obiettivi non di profittabilità ma di evoluzione e prosecuzione del mito.