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Obiettivo generale: migliorare lo stato delle conoscenze su

Nel documento Quaderni di Conservazione della Natura (pagine 44-48)

distribuzione, consistenza e dinamica delle popolazioni di lupo; impatto sulle attività dell’uomo; efficacia delle misure di pre-venzione e risarcimento dei danni

Una corretta ed efficace conservazione del lupo si deve basare su un’accurata conoscenza dei parametri biologici ed ecologici della specie. Purtroppo, nonostante il lupo sia il carnivoro più studiato al mondo, le informazioni attualmente disponibili sulla sua ecologia nel nostro Paese sono molto scarse. In particolare sono disponibili solo stime molto approssimative della consistenza della popolazione, realizzate con un dettaglio che difficilmente permette di determinare eventuali variazioni

numeriche. Anche i parametri chiave della dinamica della popolazione (successo riproduttivo, mortalità, dispersione, ecc.) sono poco conosciu-ti. L’unico aspetto dell’ecologia del lupo che è stato analizzato con un buon livello di dettaglio in Italia è quello della dieta (vedi ad es.: Ciucci et al., 1996; Meriggi et al., 1991; Patalano e Lovari, 1993).

Questa scarsità di informazioni è dovuta a diversi fattori: 1) il lupo è particolarmente elusivo ed in particolare nel nostro Paese ha evoluto adattamenti molto sofisticati per evitare l’uomo; conseguentemente tutti i mezzi di indagine che, come la radiotelemetria, prevedono la cattura degli animali incontrano notevoli difficoltà; 2) i programmi di ricerca sull’ecologia del lupo sono costosi, in quanto devono essere realizzati su aree di studio molto vaste e richiedono tempi lunghi di realizzazione ed attrezzature spesso sofisticate.

Appare pertanto indispensabile da un lato rispondere agli obblighi di monitoraggio del lupo previsti dal D.P.R. 357/97 attivando un programma nazionale di monitoraggio, dall’altro promuovere ricerche di base specificamente mirate ad approfondire gli aspetti di biologia ed ecologia del lupo prioritari per la conservazione della specie.

4.2.1 Obiettivo specifico: realizzazione di un Programma Nazionale di Monitoraggio

AZIONI

Attivazione di programmi di monitoraggio locale e realizzazione di analisi centralizzate

L’attivazione di un sistema organico di monitoraggio rappresenta la principale priorità d’azione identificata a livello nazionale. Un’adeguata conoscenza dei più importanti parametri di popolazione del lupo e dei danni che questo predatore provoca agli allevamenti rappresenta infatti la premessa per mettere a punto più efficaci strumenti di intervento per la conservazione della specie e per l’attenuazione dei conflitti con l’uomo.

La realizzazione di un programma nazionale di monitoraggio è inoltre espressamente prevista dal D.P.R. 357/97, art. 7, c. 2.

Priorità: alta.

Tempi: comunicazione del MA inviata entro 6 mesi dall’adozione del piano.

Responsabili: MA, regioni, province, aree protette, istituti di ricerca. Programma: Fase 1) il Ministero Ambiente invia comunicazione alle

Regioni, Province, Parchi nazionali interessati dalla presenza del lupo nella quale: a) si ricorda l’obbligo di attivare programmi di

monitorag-gio; b) si allegano linee guida per il monitoragmonitorag-gio; c) si richiede l’invio dei risultati del monitoraggio per permettere un’analisi comparativa di scala nazionale. Fase 2) Le aree protette promuovono l’applicazione delle linee guida sul monitoraggio

Costi: rientrano nell’ambito di quelli prevedibili per lo svolgimento delle attività istituzionali degli enti responsabili.

AZIONI

Realizzazione di un manuale per il monitoraggio del lupo

Al fine di promuovere la realizzazione delle attività di monitoraggio del lupo da parte delle amministrazioni responsabili (regioni, province, aree protette), risulta utile predisporre un manuale che analizzi gli aspetti relativi alla programmazione degli interventi di monitoraggio, alla raccolta ed all’analisi dei dati.

Priorità: alta.

Tempi: MA assegna all’INFS l’incarico di redigere il manuale entro 6 mesi dall’adozione del piano. L’INFS realizza il manuale entro 12 mesi dall’incarico

Responsabili: MA, INFS.

Programma: predisposizione e stampa di un manuale per il monitoraggio del lupo.

Costi: 10.000-15.000 Euro.

4.2.2 Obiettivo specifico: assicurare la raccolta organica delle informazioni ottenibili dall’esame delle carcasse di lupo

AZIONI

Revisione del protocollo di raccolta ed analisi degli esemplari trovati morti

Per evitare il rischio della perdita di informazioni, è indispensabile assicurare che vengano raccolte le carcasse di lupo rinvenute in natura e che su tali campioni vengano raccolti e resi disponibili i principali dati biologici, sanitari e genetici.

A questo fine la maggioranza degli esperti che operano nel settore rileva una inadeguatezza dell’attuale sistema di raccolta e trattamento dei campioni e sottolinea l’urgenza e l’opportunità di una revisione degli attuali protocolli di raccolta.

Si ritiene pertanto necessario che i ministeri responsabili (MA, MS, MIPA) identifichino un numero limitato di centri nazionali abilitati alla raccolta delle carcasse; diano adeguata informazione su tali centri presso

i principali organismi territoriali (AASSLL, Assessorati Regionali Sanità, Istituti Zooprofilattici Sperimentali, Aree protette, Stazioni CFS, Corpi di Polizia Provinciale); promuovano la produzione di schede standardizzate per la raccolta dei dati; identifichino un sistema di conservazione e utilizzazione dei campioni che assicuri la realizzazione delle indagini biologiche, sanitarie e genetiche pur nel rispetto della libertà di ricerca. Priorità: alta.

Tempi: conferenza dei servizi entro 12 mesi dall’adozione del piano di azione; produzione delle direttive e delle schede entro 18 mesi. Responsabili: MA, MIPA, MS.

Programma: conferenza dei servizi che: a) identifica le strutture nazionali abilitate alla raccolta delle carcasse; b) produce una direttiva agli organismi territoriali; c) promuove la produzione di una scheda standard per la raccolta dati.

Costi: rientrano nell’ambito di quelli prevedibili per lo svolgimento delle attività istituzionali degli enti responsabili.

4.2.3 Obiettivo specifico: promuovere la realizzazione di progetti di ricerca su temi prioritari di conservazione del lupo

AZIONI

Realizzazione e/o finanziamento di programmi di ricerca sui temi prioritari definiti dal presente piano

Al fine di promuovere la realizzazione di ricerche sulle tematiche più utili per la conservazione del lupo o per le quali più inadeguato risulta l’attuale livello di conoscenze, si riporta una lista dei temi prioritari di indagine (allegato 1).

Si ritiene utile ed opportuno che tutti gli organismi che finanziano o realizzano direttamente progetti di ricerca facciano riferimento a tale lista nella definizione dei programmi di attività.

Priorità: alta.

Tempi: dall’approvazione del piano.

Responsabili: tutti gli enti ed organismi che realizzano e/o finanziano ricerche e programmi di monitoraggio sul lupo.

Programma: i soggetti che realizzano direttamente e/o finanziano progetti di ricerca e monitoraggio del lupo definiscono i programmi di attività sulla base delle priorità identificate dal presente piano di azione (allegato 1). Costi: rientrano nell’ambito di quelli prevedibili per lo svolgimento delle

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