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6.8 - L’offerta privata

Per integrare a pieno il settore privato nella rete ospedaliera pubblica, prevalentemente nelle reti tempo dipendenti, il piano prevede che alcune strutture, sussistendone le condizioni, sono individuate come nodi essenziali nella rete di emergenza urgenza e inserite in alcuni casi anche nelle reti tempo dipendenti.

La precedente programmazione non aveva contemplato nelle reti di specialità il settore privato, fatta salva la presenza di due strutture dotate di pronto soccorso. Con successivi atti di indirizzo la Regione provvederà a declinare operativamente le modalità ed i livelli di integrazione delle case di cura che partecipano attivamente alle reti suddette.

Le rilevate eccedenze di offerta in alcune discipline saranno ricomposte nel periodo di vigenza del piano, nell’ambito dei processi di riconversione, altrove dettagliatamente descritti, ed in funzione dell’applicazione del coefficiente correttivo come innanzi riportato, rispetto al computo dei punti di erogazione. L’elemento correttivo che ne deriva rappresenta lo strumento per l’avvio di processi di riconversione/riconfigurazione.

In particolare l’analisi funzionale delle variabili di calcolo indicate nel paragrafo 4.3.7 permetterà di identificare le priorità di avvio dei richiamati processi di riconversione.

Dalla integrazione della offerta pubblica e privata deriva un complessivo soddisfacimento del fabbisogno assistenziale ospedaliero da rimodulare nel presente documento, con:

- le necessarie integrazioni, nelle medesime strutture, di discipline ai fini dell’inserimento nelle reti di specialità;

- la riclassificazione delle strutture pubbliche secondo i tre livelli di complessità e le deroghe previste dal DM 70/2015 per le aree disagiate, a cui si aggiungono le strutture non pubbliche integrate nelle reti;

- le chiusure, le fusioni attraverso la costituzione di un unico soggetto giuridico e le riconversioni nel settore privato per alcune macroaree (CdC Villa Bianca, Villa Esther, Padre Pio, Villa Fiorita di Aversa, CdC Vesuvio, CdC Internazionale e S. Maria La Bruna)

- le riconfigurazioni e/o il potenziamento di strutture, derivanti dai processi di chiusura, riconversione o riorganizzazione o esiti di procedure giudiziarie su macroaree carenti (Case di Cura con meno 40 e meno 60 posti letto non monospecialistiche, Villa Maria di Mirabella Eclano e CdC Pinetagrande)

La programmazione dei posti letto, come risulta dai decreti di accreditamento, è evidenziata nella tabella che segue.

Tabella 42 – Programmazione Posti Letto Case di Cura private accreditate

Permangono alcune criticità nel processo di accreditamento in corso per le quali la Regione confida di potere trovare a breve la risoluzione:

- per quanto riguarda la provincia di Avellino, all’interno della Macro-area di Avellino e Benevento, è collocata la Casa di Cura Villa dei Platani - Malzoni, per la quale la Regione sta gestendo il procedimento di accreditamento che è oggetto di

contenzioso giudiziario, per il quale si è in attesa di esito definitivo.

- Per l’unica Casa di Cura (CdC Ruesch) della ASL Na1 per la quale non si è ancora concluso il processo di accreditamento istituzionale, si sta provvedendo a definire un contenzioso tra la stessa ASL e la Struttura sanitaria, che ne ha ritardato la conclusione.

Fermo restando il numero dei posti letto regionali complessivo, la configurazione riportata per singola casa di cura come da accreditamento costituisce l’attuale dato di programmazione regionale, comprese alcune riconversioni e rimodulazioni che saranno oggetto di successiva procedura amministrativa (autorizzazione e accreditamento).

Ci si riferisce in particolare ai seguenti casi:

- Rimodulazione case di cura <40 e < 60 posti letto (di cui alle tabelle

successive)

- Chiusura delle CdC Villa Esther (AV/BN), Villa Bianca (Na), Padre Pio (CE) - Riconversione Case di Cura Neuropsichiatriche

- Potenziamento area CE - Casa di Cura Pinetagrande

Si riportano di seguito le tabelle relative alle case di cura con meno di 40 posti letto e con posti letto tra 40 e meno di 60, già individuate dal Decreto Commissariale n.110/2016, come nella configurazione definitiva:

Tabella 43 – Situazione attuale delle CdC fino a 40 posti

AREA Casa di Cura Posti Letto Disciplina

AV-BN CMR SpA 26 Recupero e riabilitazione funzionale

CE Villa Fiorita 34 Chirurgia

Villa degli Ulivi 22 Lungodegenza

NA1

Ospedale Internazionale 30 Chirurgia (11 pl) e Ostetricia e ginecologia (19 pl)

Villa Angela 40 Lungodegenza

Vesuvio 33 Chirurgia

NA3

S.Maria La Bruna 40 Chirurgia (20 pl) e Ostetricia e ginecologia (20 pl)

Clinica S.Felice 40

Chirurgia (3 pl), Ortopedia (4 pl), Oculistica (4 pl), Otorinoloaringoiatria (5 pl), Terapia Intensiva (3), Cardiologia (7 pl), Unità Coronarica (4 pl), Medicina Interna (4 pl), Neurologia (6 pl),

CdC Meluccio 30 Chirurgia (15 pl),Ortopedia (4 pl),Medicina interna (6 pl), Ostetricia e ginecologia (5 pl)

SA Villa Chiarugi 40 Lungodegenza

Tabella 44 – Situazione attuale delle CdC con posti letto tra 40 e 60

AREA Casa di Cura Posti Letto Disciplina

AV-BN

Villa dei Pini 48 Recupero e riabilitazione (33) Lungodegenza (15)

Gepos 60 Chirugia (40),Chrirugia Toracica (5) Ortopedia (10 pl) e Oculistica (5 pl)

San Francesco 60 Chirugia (20), Ortopedia (17 pl) e Medicina interna (23 pl)

CE

Clinica S.Anna 60 Chirugia (28), Ortopedia (10), Ostetricia (12), Urologia (10)

San Paolo 60 Chirugia (35) Oculistica (5) eOstetricia (20 pl)

Villa Fiorita 60 Chirugia (15), Ortopedia (10), Medicina interna (20) e Ostetricia e ginecologia (15) Minerva S.Maria della Salute 60 Chirugia (25), Chirurgia Maxillo facciale (10), Ortopedia (15), Urologia (10)

Villa dei Pini 60

Chirugia (9), Chirurgia Vascolare (9) Medicina interna (20), Oculistica (6), Ortopedia (8), Ostetricia e ginecologia (4), Otorinolaringoiatria (2), Urologia (7)

Villa Ortensia 55 Lungodegenza (55 pl)

NA1 Villa delle Qurce 60 Chirugia (20), Medicina interna (20) e Ostetricia e ginecologia (20)

NA2 Villa Maione 60

Chirugia (25), Geriatria (10), Urologia (15) e Ostetricia e ginecologia (10)

Clinica S.Antimo 50 Medicina interna (30) e Lungodegenza (20)

NA3 La Madonnina 60 Chirurgia (15), Ortopedia (5), Medicina Interna (20) e Ostetricia e Ginecologia (20)

*La riconversione non riguarda i pl post-acuti

6.9 - Aziende Ospedaliero-Universitarie

Secondo le previsioni del D. L.gs. 517/99, l’attività assistenziale necessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali delle Università è determinata nel quadro della programmazione regionale secondo specifici protocolli d’intesa tra Regione e Università, in modo da assicurare la funzionalità e la coerenza con le esigenze della didattica e della ricerca.

Resta fermo che le attività assistenziali delle aziende ospedaliero-universitarie, fatte salve le esigenze di carattere didattico e di ricerca, devono, comunque, uniformarsi ai criteri e ai parametri di appropriatezza che hanno ispirato la complessa riorganizzazione della rete ospedaliera, anche assicurando la coerenza con lo standard previsto per le strutture complesse e semplici, e dovranno integrarsi nelle grandi reti, in primo luogo quelle per patologie tempo-dipendenti.

Nella Regione Campania sono previste tre aziende ospedaliero-universitarie e precisamente l’A.O.U. Federico II di Napoli e la Seconda Università di Napoli (SUN), ora Università della Campania Luigi Vanvitelli, derivanti da due ex policlinici a gestione diretta, e l’A.O.U. Ruggi d’Aragona di Salerno, di recente costituzione per la presenza del triennio clinico della locale Facoltà di Medicina e Chirurgia secondo le indicazioni di cui al DLgs 517/99.

Per le due aziende presenti a Napoli sono stati rinnovati i protocolli d’intesa Università–Regione, ai sensi dei DCA n.47, 48, 107 e 108 del 2016, che hanno ridefinito le dotazioni di strutture compatibili con i vincoli del presente piano e le esigenze della didattica e ricerca delle università da assicurare attraverso la funzione assistenziale, nonché le esigenze del sistema emergenza urgenza.

Per quanto riguarda l’A.O.U. Ruggi di Salerno il protocollo d’intesa stipulato con DCA n.9/2017 ha recepito la precisa configurazione definita nel presente piano.

Per quanto riguarda l’A.O.U. S.U.N./Vanvitelli si è già chiarito l’attuale modello organizzativo incentrato in parte su clinicizzazione di altre strutture, nell’attesa della disponibilità di idonea struttura in via di completamento a Caserta.

7 – LA NUOVA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA