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Omicidi Inzeri Ilo Giuseppe e Pecorell a Stefano <Vol.5 f.76)

Nel documento TRIBUNALE DI (pagine 73-81)

Il gio:rno 1 1 maggio 81 , Salvato:re Inze:rillo - potente capo della famiglia di Passo di Rigano veniva scovato dai killers mentre usciva dall'edificio, all'inte:rno del quale si era incontrato con una sua amica, e ucciso.

La soppressione dell'Inze:rillo, seguita a quella di stefano Bontate, segnava la fine del g:ruppo degli avversa:ri dei corleonesi e l'inizio di una spietata caccia a quanti fossero legati

ai Bontate e agli Inzerillo da legami di l, amicizia o di parentela.

Non poteva sottrarsi a questa caccia i l figlio diciassettenne dell'Inzerillo - Giuseppe - i l quale, verso il 12 agosto, si allontanava da casa in compagnia

non fare piu' :ritorno.

di Pecorella stefano per

Spatola Filippa, madre di Inzerillo Giuseppe, e Mannino Elisabetta, madre di Pecorella stefano, si presentavano negli uffici della Squadra Mobile per esternare i loro timori circa detto allontanamento.

Chiamate di nuovo, qualche giorno dopo, per formalizzare la denuncia di scomparsa, le due donne rendevano dichiarazioni palesemente contrastanti con la realta' dei fatti.

Spatola Filippa, contrariamente a quanto oralmente riferito, dichiarava di non nutrire preoccupazione alcuna per la sorte del figlio che, partito i l 12. agosto, le avrebbe telefonato i l successivo giorno 26 per informarla che si trovava negli Stati Uniti.

Precisava, pero', che i l figlio era sprovvisto di passaporto e che era partito solo, come pure precisava che i l Pecorella non era fidanzato con la figlia.

Mannino Elisabetta dichiarava che i l figlio era partito da solo da Palermo i l 17 o i l 18 agosto senza comunicarle la destinazione o i motivi del viaggio. Aggiungeva di non sapere se

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-i l f-igl-io avesse o meno una relazione amorosa con la figlia del defunto Inzerillo Salvatore o se frequentasse la casa dello stesso.

Concludeva affermando che i l figlio Stefano non era in possesso del passaporto e che non aveva dato piu' notizie di se'.

Si faceva osservare nella nota della Squadra Mobile la insanabile contraddizione tra le dichiarazioni formalizzate dalle due donne e quelle dalle s te s se rese oralmente qualche giorno prima.

Secondo gli inquirenti, quindi, si doveva ritenere che Inzerillo Giuseppe fosse caduto in una imboscata tesagli per eliminarlo e che con lui doveva essere stato eliminato anche i l futuro cognato che si trovava in sua compagnia.

Tale ipotesi, secondo la Polizia, appariva verosimile se si considerava che molti personaggi, gia' aderenti ai clan Inzerillo Di Maggio, si erano resi irreperibili negli ultimi giorni di maggio.

Ed, infatti, proprio dopo la uccisione di Salvatore Inzerillo, si era mostrata la drammaticita' della situazione per i "perdenti", molti dei quali si erano precipitosamente allontanati da Palermo lasciando tutto e tutti.

Stefano non si fosse trattato di Che,

Pecore Ila

pero', per Inzerillo Giuseppe e

allontanamento, lo si sapeva bene negli ambienti mafiosi.

Gia' nel rapporto del 13 luglio 82, contro Michele Greco + 160, si riferiva come Spatola Filippa, interpellata informalmente sulla fine del figlio, venisse colta da malore e lasciasse i.ntendere che mai i l figlio si sarebbe allontanato da casa per tanto tempo senza dare alcuna notizia alla famiglia.

Si riferiva, altresi', che da fonte confidenziale si era appreso come i due giovani fossero stati intercettati da alcune "vedette"

presso l'hotel "Zagarella", dove era in corso una riunione delle famiglie Bontate ed Inzerillo che erano passati ai "vincenti".

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-Ritenendo che i due fossero sul posto per spiare i convenuti. ne era stata decisa ed immediatamente attuata la uccisione (f.37 e f.38 nel rapporto).

Sull'omicidio dell'Inzerillo. Buscetta riferiva: "Come ho appreso in seguito da Gaetano Badalamenti. poco dopo l'omicidio di Salvatore Inzerillo venne ucciso da Pino Greco

"scarpuzzedda" anche i l figlio dell'Inzerillo.

ancora giovanissimo. sol perche' aveva manifestato la intenzione di vendicare la morte

sarebbe piu' servito per uccidere Toto' Riina.

Badalamenti mi riferi' che, prima di uccidere i l figlio dell'Inzerillo. Pino Greco gli taglio' i l sia

gli fece presente che non gli benissimo

del padre; anzi. nemmeno e' sicuro che vero,

A tale barbaro gesto aveva assistito anche Grado Antonino, i l quale, a quei tempi, era ritenuto un alleato dei corleonesi e dei loro accoliti in quanto si credeva che avesse tradito i l Bontate, cosi' come avevano fatto i familiari dei Grado" (Vol.124 f.56).

Una riprova della presenza di Grado Antonino al momento dell'omicidio si ritrova nelle dichiarazioni di Gennaro Totta i l quale,

proprio nella villa dei Grado a Besano, sentito parlare di tale barbaro omicidio.

aveva

Anche Salvatore Contorno riferiva quanto a sua conoscenza sul fatto:

"Sono a conoscenza della morte del figlio di Toto' Inzerillo. Se mal non ricordo, la notizia mi e' stata data da Mimmo Teresi, i l quale soggiunse che i l predetto era stato soppresso e fatto scomparire insieme con i l figlio di certo Pecorella. fidanzato con la figlia di Toto' Inzerillo. Sull'argomento i l Teresi non aggiunse ne'

(Vo1.1Z5 f.36).

io gli chiesi altro

come

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-Tali dichiarazioni portano a far ritenere sicura la soppressione dei due giovani ad opera dei "vincenti". dovendosi rilevare come le stesse siano concordanti.

Ed. invero. i l Buscetta aveva appreso dal Badalamenti alcune circostanze dell'omicidio di Giuseppe Inzerillo. ne' potevano queste essere frutto della sua fantasia o della fantasia del Badalamenti. avendo quest'ultimo specificato come presente al fatto si fosse

Antonino.

trovato Grado

Quest'ultima circostanza e' pienamente confermata da Gennaro Totta i l quale proprio dai

soppressione giovane Inzerillo

Grado aveva sentito del

i l racconto della

(fasc.pers. f.SO).

Per i l sequestro dei due giovani. i l loro omicidio e la soppressione dei loro cadaveri (Capi 118. 119. 120). vanno rinviati a giudizio Greco Michele. Greco Ferrara Salvatore. Riina Salvatore. Riccobono Rosario. Marchese Filippo.

Vernengo Provenzano

Pietro. Greco Giuseppe Bernardo.

di Nicolo'.

B:r:usca

Bernardo, Scaglione Salvatore, Calo' Giuseppe.

Geraci Antonio. Scaduto Giovanni, Lo Jacono Pietro. Montalto Salvatore.

Buscemi Salvatore; Pullara'

Bonura Francesco, Ignazio. Pullara' G.Battista; Savoca Giuseppe, Cucuzza Salvatore, Corallo Giovanni. Bono Giuseppe, Motisi Ignazio, Greco Leonardo e Prestifilippo Mario Giovanni.

Madonia Francesco va prosciolto per non avere commesso i l fatto, essendo detenuto all'epoca dei delitti.

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Nel documento TRIBUNALE DI (pagine 73-81)