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Il progetto “Caschi Bianchi Corpo Civile di Pace 2020 –ASIA DEL SUD” richiede ai volontari il servizio all’estero per un periodo di 10-11 mesi.

L’espatrio è previsto dopo circa un mese dall’avvio del progetto.

La possibilità di ulteriori rientri in Italia potrà essere presa in considerazione al verificarsi di una o più dei seguenti avvenimenti:

- problemi legati al progetto (valutazione straordinaria dell’andamento del progetto);

- problemi disciplinari (verifica straordinaria dell’andamento del servizio del volontario);

- problemi legati al visto di permanenza nella sede estera;

- motivi familiari e/o di salute.

In qualunque situazione il rientro sarà concordato tra il volontario, il personale di riferimento e la struttura di gestione del Servizio Civile.

Nel complesso sono previsti 2 periodi di permanenza in Italia:

1- prima dell’espatrio della durata di circa 1 mese;

2- durante l’ultimo mese di servizio della durata di 1 settimana circa per il momento di verifica e valutazione finale del progetto.

Tempi di realizzazione del progetto:

- avvio del servizio civile;

- formazione generale e specifica dei Caschi Bianchi (primo mese);

- periodo formativo propedeutico alla partenza all’estero presso la sede di appoggio una struttura dell’ente ad essa collegata (primo mese);

- partenza per il paese estero di destinazione all’inizio del 2°mese di servizio;

- rientro in Italia durante l’ultimo mese di servizio.

12) Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana (*)

Per ciascuna delle sedi previste dal presente progetto è prevista e garantita la possibilità per i giovani volontari di comunicare con la sede centrale di gestione del Servizio Civile per l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII in Italia attraverso i seguenti mezzi di comunicazione: e-mail (caschibianchi@apg23.org), telefono (+39.0541.972477), fax (+39.0541.972466), skype.

I volontari sono inoltre invitati a dotarsi di una scheda telefonica per cellulari così da poter garantire la comunicazione con la sede dell’ente in Italia e con i familiari, anche in caso di allontanamento del volontario dalla sede di attuazione del progetto.

L’ente prevede inoltre una figura di tutoraggio in Italia che i volontari incontreranno in sede di formazione e che farà da riferimento e accompagnamento durante la permanenza all’estero.

La comunicazione tra la sede dell’ente in Italia e le sedi di attuazione del progetto avviene regolarmente. Nell’eventualità in cui nella sede estera si verifichino situazioni di particolari disagio o di rischio le comunicazioni verranno intensificate di conseguenza.

13) Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari

Viste le caratteristiche del progetto e dell’Ente, durante il servizio ai volontari viene richiesto:

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•Di rispettare usi e costumi locali.

•Di mantenere un comportamento ed uno stile di vita improntato alla sobrietà, responsabile e collaborativo rispetto alla presenza, alla proposta educativa dell’ente, al lavoro degli operatori in loco e nel rapporto con i destinatari ed i beneficiari; in particolare è vietato l’uso di stupefacenti, la cui vendita è spesso collegata a gruppi criminali, oltre che essere vietata dalle leggi del Paese. Si chiede un uso limitato di alcool, soprattutto in alcuni contesti educativi.

•Elevato spirito di adattabilità.

•Flessibilità oraria.

•Disponibilità ad impegni durante il fine settimana.

•Disponibilità a partecipare a moduli di formazione comunitaria e residenziali: prima della partenza per l’estero, e durante il servizio.

•Disponibilità a partecipare ad un momento di verifica e valutazione del progetto nell’ultimo mese di servizio presso la sede di gestione del Servizio Civile o in una delle sedi indicate anche per le formazioni in Italia.

•E’ richiesto uno stile di vita sobrio anche in formazione in Italia.

•Attenersi alle disposizioni impartite dal Responsabile della sicurezza dell’Ente ed in generale dai referenti dell’Associazione e/o dei partner locali e dai loro livelli di coordinamento, osservando attentamente le misure riportate nel Piano di Sicurezza allegato al progetto.

•Partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della promozione dei Diritti Umani, della solidarietà internazionale e delle tematiche affrontate dal progetto durante i periodi di permanenza in Italia.

•Disponibilità a scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi.

•Di usufruire dei giorni di permesso preferibilmente durante i periodi di chiusura delle progettualità.

Si ritiene utile precisare, inoltre, che l’operatore volontario ha l’obbligo di conformarsi alle indicazioni fornite dai referenti il loco e/o dalla Struttura di Gestione del SCU dell’Ente, anche al di fuori del mero orario di servizio. Al volontario viene richiesto:

•Di rispettare le indicazioni del personale dell’Ente per quanto riguarda stile di condotta e comportamento, rispetto dei luoghi e dei costumi locali, luoghi di frequentazione, uso e consumo di alcolici o altre sostanze psicotrope e relazioni. In particolare al volontario viene chiesto di evitare relazioni affettive che coinvolgano i destinatari del progetto o che in qualche modo abbiano ricaduta negativa sullo stesso.

•Di conformarsi alle indicazioni fornite dai referenti in loco e/o dalla Struttura di Gestione del SCU dell’Ente per quanto concerne la produzione di contenuti informativi a qualsiasi titolo prodotti dal volontario e pubblicati su siti, blog, social personali.

• Di attenersi alle disposizioni del Responsabile della sicurezza ed in generale del personale dell’Ente, osservando attentamente le misure riportate nel Piano di Sicurezza allegato al progetto, avendo cura in particolare di comunicare qualsiasi tipo di spostamento al di là di quelli già programmati e previsti dal progetto e di rispettare gli orari di rientro impartiti dal personale dell’Ente in loco.

•Di concordare con i referenti in loco e/o con la Struttura di Gestione del SCU dell’Ente viaggi di andata e ritorno in Italia/Paese di destinazione anche qualora non previsti nella programmazione iniziale.

•La disponibilità a vivere in contesti di gruppo e comunitari: come descritto, infatti, nel punto 10), i volontari saranno alloggiati presso le strutture dell’ente, ovvero in realtà di accoglienza che cercano di favorire una dimensione familiare e comunitaria per quanti vi sono accolti. Non si tratta di un aspetto meramente logistico, in quanto lo stile di intervento dell’ente si basa appunto sulla creazione di spazi di condivisione e di relazioni di prossimità con la popolazione locale. Pertanto è fondamentale il rispetto dello stile educativo delle strutture e la disponibilità a sperimentarne la dimensione comunitaria.

In aggiunta alle festività riconosciute, non sono da segnalare giorni di particolare chiusura delle sedi a progetto.

14) Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari (*)

Salute: i volontari possono vivere il disagio di ritrovarsi in territori in cui il contesto sanitario non è eccessivamente qualificato e le condizioni igieniche non sono sempre ottimali, in particolare a contatto con contesti di disagio.

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Comunicazioni: le comunicazioni con l’Italia possono risultare difficili, in casi sporadici, in seguito a problemi di funzionalità delle linee telefoniche, spesso a causa di fattori climatici.

Privacy: nella quasi totalità delle strutture esistenti, si condividono gli spazi (camera, bagno, etc.) con altre persone (persone accolte, altri volontari, personale dell’Associazione, etc.), è spesso difficile riuscire a raggiungere condizioni di perfetta tranquillità.

Stile di vita: essenzialità e sobrietà sono le prerogative del modo di vivere del personale dell’associazione. La coerenza con questi valori è, secondo lo stile di vita ed il pensiero dell’Associazione, una via di vicinanza e di condivisione con le persone più povere che si incontrano e un modo per mettersi in ascolto del contesto in cui si vive. Non significa vivere privandosi del soddisfacimento dei bisogni basilari, bensì del superfluo.

In particolare si richiede sobrietà per quanto riguarda l’uso di alcool, soprattutto per i volontari che prestano servizio in comunità terapeutiche, pronte accoglienze per minori e adulti che provengono dalla strada e che quindi potrebbe essere usuari di sostanze e alcool. Parlare di sobrietà implica un’attenzione maggiore alla gestione del tempo libero (soprattutto per quanto riguarda i viaggi).

Contesto: i volontari possono vivere il disagio di ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con presenza di microcriminalità e violenza. Questo può comportare la necessità di rispettare orari per il rientro la sera e di evitare certe zone della città o del Paese particolarmente pericolosi. Inoltre condizioni climatiche particolarmente avverse possono, in certe situazioni, ostacolare e ridurre temporaneamente le attività previste dal progetto.

Relazioni: i volontari possono vivere il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà totalmente nuova per loro e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi.

Il disagio può derivare: dalla non conoscenza della lingua straniera, dalla necessità di interagire con una cultura diversa e a volte difficile da comprendere, dalla difficoltà di lavoro con gruppi di destinatari specifici. Queste difficoltà di tipo relazionale/comunicativo possono essere mitigate dalla presenza di operatori locali che parlano italiano e che possono fungere da mediatori tra le diverse culture e i diversi ruoli. Altra difficoltà può essere quella di dover mantenere un ruolo educativo, che presuppone un equilibrio tra empatia con i destinatari del progetto e nello stesso tempo una giusta distanza.

15) Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati nel Piano di sicurezza

NO

16) Eventuali altri requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto

Oltre ai requisiti richiesti dal decreto legislativo n.40 del 2017, possono essere requisiti funzionali ed utili al progetto:

• Interesse verso attività di educazione, animazione, lavoro di gruppo, micro-sviluppo economico, tutela dei Diritti Umani in Italia ed all’estero;

• interesse per i temi della solidarietà internazionale e della pace;

• volontà e desiderio di sperimentare concretamente la solidarietà e la condivisione con fasce di popolazione particolarmente svantaggiate e vulnerabili;

• desiderio di sperimentare modalità concrete di azione e difesa nonviolenta;

• interesse per percorsi a carattere formativo e di crescita individuale;

• desiderio di interazione costruttiva con chi è portatore di differenze culturali;

• volontà e capacità di lavorare in modo cooperativo, in gruppo ed in rete con altri soggetti;

• disponibilità ad apprendere la lingua del paese dove è ubicata la sede prescelta ed eventualmente a frequentare corsi di lingua;

• disponibilità alla vita in contesti comunitari e di gruppo (24h su 24h);

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• Bangladesh: è preferibile titolo di studio in ambito sanitario, e nello specifico di fisioterapia, per permettere al volontario di prendere parte alle attività previste a progetto in ambito di assistenza fisioterapica.

17) Eventuali partner a sostegno del progetto

Il progetto “Caschi Bianchi Corpi Civili di Pace 2020– Asia del Sud” è sostenuto dai seguenti partner:

- AIRCOM SERVICE SRL,C.F. 04096670403

- COMUNE DI MERCATINO CONCA, PROVINCIA DI PESARO E URBINO, C.F.

00359270410

- ADUSU – ASSOCIAZIONE DIRITTI UMANI SVILUPPO UMANO, C.F. 03249300280

AIRCOM SERVICE SRL

Via Forlì, 9 – 47833 Morciano di Romagna (RN) C.F. 04096670403

Rispetto all’obiettivo specifico 1 – Bangladesh:

Migliorare le condizioni di vita e l’integrazione nel tessuto sociale di Chalna dei 167 disabili inseriti nei progetti e/o nelle strutture residenziali dell’ente, attraverso il potenziamento e la riqualificazione degli interventi di sviluppo delle autonomie, delle capacità cognitive, motorie e di socializzazione.

Supportando

AZIONE 6 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

6.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto

Rispetto all’obiettivo specifico 2 – Bangladesh:

Sostenere il percorso formativo e di inserimento sociale dei 46 minori inseriti nella scuola materna dell’ente e dei 397 minori inseriti nel programma di adozioni a distanza attraverso il potenziamento delle attività educative e ricreative.

Supportando

AZIONE 5 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI

5.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto.

Rispetto all’obiettivo specifico 3 – Sri Lanka:

Potenziare e qualificare gli interventi di sviluppo delle autonomie, delle capacità cognitive, di relazione, comunicative e di espressione delle 20 persone con disabilità inserite nella progettualità dell’ente, per rimuovere le cause che ne determinano l’esclusione sociale e favorirne l’integrazione.

Supportando

AZIONE 6 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

6.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto

Rispetto all’obiettivo specifico 4 – Thailandia:

Potenziare e ampliare gli interventi volti allo sviluppo delle autonomie, delle capacità motorie, cognitive e di socializzazione a favore dei 4 minori disabili accolti nella struttura dell’ente, e attivare interventi di sostegno alla crescita per i 15 minori degli slums inseriti nella progettualità dell’ente, al fine di raggiungere per tutti un minore isolamento ed emarginazione sociale.

Supportando

AZIONE 6 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI E DEI MINORI CON DISABILITA’

6.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto

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attraverso:

la fornitura di apparecchiature informatiche ed elettroniche, destinate ai progetti in elenco, a prezzo scontato del 10%

COMUNE DI MERCATINO CONCA, PROVINCIA DI PESARO E URBINO Piazza Rossini, 12

61013 Mercatino Conca PU P. Iva e C.F. 00359270410

Email: comune.mercatino@provincia.ps.it PEC: comune.mercatinoconca@emarche.it

Rispetto all’obiettivo specifico 1 – Bangladesh:

Migliorare le condizioni di vita e l’integrazione nel tessuto sociale di Chalna dei 167 disabili inseriti nei progetti e/o nelle strutture residenziali dell’ente, attraverso il potenziamento e la riqualificazione degli interventi di sviluppo delle autonomie, delle capacità cognitive, motorie e di socializzazione.

Supportando

AZIONE 6 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

6.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto

Rispetto all’obiettivo specifico 2 – Bangladesh:

Sostenere il percorso formativo e di inserimento sociale dei 46 minori inseriti nella scuola materna dell’ente e dei 397 minori inseriti nel programma di adozioni a distanza attraverso il potenziamento delle attività educative e ricreative.

Supportando

AZIONE 5 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI

5.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto.

Rispetto all’obiettivo specifico 3 – Sri Lanka:

Potenziare e qualificare gli interventi di sviluppo delle autonomie, delle capacità cognitive, di relazione, comunicative e di espressione delle 20 persone con disabilità inserite nella progettualità dell’ente, per rimuovere le cause che ne determinano l’esclusione sociale e favorirne l’integrazione.

Supportando

AZIONE 6 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

6.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto

Rispetto all’obiettivo specifico 4 – Thailandia:

Potenziare e ampliare gli interventi volti allo sviluppo delle autonomie, delle capacità motorie, cognitive e di socializzazione a favore dei 4 minori disabili accolti nella struttura dell’ente, e attivare interventi di sostegno alla crescita per i 15 minori degli slums inseriti nella progettualità dell’ente, al fine di raggiungere per tutti un minore isolamento ed emarginazione sociale.

Supportando

AZIONE 6 - SENSIBILIZZAZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DEI MINORI E DEI MINORI CON DISABILITA’

6.2 Costruzione di un bacino d’attenzione sulle situazioni di conflitto e di violazione dei Diritti Umani nel contesto di realizzazione del progetto

attraverso:

la messa a disposizione di una sala attrezzata, con lo sconto del 50%, per la realizzazione di incontri

ADUSU – ASSOCIAZIONE DIRITTI UMANI SVILUPPO UMANO Via Marsilio da Padova, 22 – 35139 Padova

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C.F. 03249300280

www.associazionedirittiumani.it – info@associazionedirittiumani.it Rispetto all’obiettivo specifico 1 – Bangladesh:

Migliorare le condizioni di vita e l’integrazione nel tessuto sociale di Chalna dei 167 disabili inseriti nei progetti e/o nelle strutture residenziali dell’ente, attraverso il potenziamento e la riqualificazione degli interventi di sviluppo delle autonomie, delle capacità cognitive, motorie e di socializzazione.

Supportando

AZIONE 1 - APPROFONDIMENTO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO CON FOCUS SPECIFICO SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

1.2 Percorso e strumenti per la realizzazione e socializzazione delle azioni di monitoraggio dei diritti umani

Rispetto all’obiettivo specifico 2 – Bangladesh:

Sostenere il percorso formativo e di inserimento sociale dei 46 minori inseriti nella scuola materna dell’ente e dei 397 minori inseriti nel programma di adozioni a distanza attraverso il potenziamento delle attività educative e ricreative.

Supportando

AZIONE 1 - APPROFONDIMENTO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO CON FOCUS SPECIFICO SUI DIRITTI DEI MINORI

1.2 Percorso e strumenti per la realizzazione e socializzazione delle azioni di monitoraggio dei diritti umani

Rispetto all’obiettivo specifico 3 – Sri Lanka:

Potenziare e qualificare gli interventi di sviluppo delle autonomie, delle capacità cognitive, di relazione, comunicative e di espressione delle 20 persone con disabilità inserite nella progettualità dell’ente, per rimuovere le cause che ne determinano l’esclusione sociale e favorirne l’integrazione.

Supportando

AZIONE 1 - APPROFONDIMENTO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO CON FOCUS SPECIFICO SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’

1.2 Percorso e strumenti per la realizzazione e socializzazione delle azioni di monitoraggio dei diritti umani

Rispetto all’obiettivo specifico 4 – Thailandia:

Potenziare e ampliare gli interventi volti allo sviluppo delle autonomie, delle capacità motorie, cognitive e di socializzazione a favore dei 4 minori disabili accolti nella struttura dell’ente, e attivare interventi di sostegno alla crescita per i 15 minori degli slums inseriti nella progettualità dell’ente, al fine di raggiungere per tutti un minore isolamento ed emarginazione sociale.

Supportando

AZIONE 1 - APPROFONDIMENTO DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO CON FOCUS SPECIFICO SUI DIRITTI DEI MINORI E DEI MINORI CON DISABILITA’

1.2 Percorso e strumenti per la realizzazione e socializzazione delle azioni di monitoraggio dei diritti umani

attraverso:

la fornitura gratuita di supporto e specifico knowhow attraverso il proprio personale per la definizione del piano di mappatura e degli strumenti di rilevazione necessari alla realizzazione del Report Periodico UPR