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Organizzazione decentrata degli Istituti

I. Gli Istituti Confucio nel Mondo

I.IV Organizzazione decentrata degli Istituti

Esistono tre tipi di organizzazione degli Istituti Confucio: sotto il controllo diretto di Hanban, sotto il controllo diretto del Paese ospitante e licenza di Hanban, o joint ventures con le università locali150.

La presenza di Istituti instaurati attraverso i primi due modelli sono tuttavia rari, è il caso dell’Istituto Confucio di Parigi presso il Centro Culturale Cinese che rappresenta l’unico ufficio Hanban in Europa151, o del China Institute di New York152.

L’ultimo modello è quello più diffuso grazie ai vantaggi nel ripartire i costi di instaurazione degli Istituti e al prestigio ottenuto dall’associazione con le Università straniere153.

Rivestendo dunque un ruolo fondamentale nello sviluppo della spina dorsale degli Istituti, gli atenei gemellati cinesi fanno da perno comunicativo tra Hanban e le università straniere, mantenendo contatti regolari con entrambe le organizzazioni e costruendo al proprio interno un ufficio specializzato per la promozione della lingua cinese e per la comunicazione con Hanban, il quale valuta l’ateneo in base alla performance del suo IC affiliato154.

Solitamente si tratta di partnership tra due istituzioni accademiche, una cinese ed una straniera, ma talvolta anche di accordi tra più atenei, come nel caso dell’Istituto della Prince of Songkla University che vede la cooperazione tra quest’ultima, la Guanxi Normal University a Guilin e la Ritsumeikan University di Kyoto155.

Poiché gli Istituti Confucio promuovono attraverso le borse di studio i periodi di mobilità in Cina, gli studenti stranieri sono di conseguenza più numerosi presso i campus cinesi partner dei Confucio piuttosto che negli atenei non gemellati del Paese156.

150 Don STARR, “Chinese Language Education in Europe: The Confucius Institutes”, European Journal of Education, 44, 1, 2009,

p.70.

151 Ibid.

152 James F.PARADISE, “China and international harmony: the role of Confucius Institutes in bolstering Beijing’s soft power”,

Asian Survey, 49, 4, 2009, pp. 647-69.

153 Donald LIEN, Liqing MIAO, “Effects of Confucius Institute on China’s higher education exports: Evidence from Chinese

Partner Universities”, International Review of Economics and Finance, 57, 2018, pp. 134-143.

154 Ibid.

155James F.PARADISE, “China and international harmony: the role of Confucius Institutes in bolstering Beijing’s soft power”,

Asian Survey, 49, 4, 2009, pp. 647-69.

156 Donald LIEN, Liqing MIAO, “Effects of Confucius Institute on China’s higher education exports: Evidence from Chinese

I campus cinesi partner degli IC sono collocati nelle quattro municipalità, tre regioni autonome, e ventuno province cinesi, concentrandosi principalmente nelle regioni orientali in cui economia e istruzione hanno conosciuto un maggiore sviluppo157.

Figura 10. Distribuzione università cinesi partner degli Istituti Confucio.

La maggior parte degli Istituti all’estero, invece, si trova nelle università in cui sono presenti dipartimenti di sinologia e in cui i contatti con le università cinesi sono già avviati, infatti, l’inserimento ex-novo di corsi di cinese da parte degli Istituti negli atenei porrebbe le questioni della quality assurance e del continuo turnover dello staff docente158.

La Constitution è ugualmente applicata a tutti gli Istituti nel mondo, i quali eseguono le istruzioni date in lingua cinese mandarino. I Confucio si attengono alle leggi e ai regolamenti dei Paesi in cui si trovano, rispettano le tradizioni culturali ed educative locali, a patto che esse non violino leggi e regolamenti cinesi159.

157 Figura 10. Distribuzione università cinesi partner degli Istituti Confucio, in Donald LIEN, Liqing MIAO, “Effects of Confucius

Institute on China’s higher education exports: Evidence from Chinese Partner Universities”, International Review of Economics and Finance, 57, 2018, pp. 134-143.

158 Don STARR, “Chinese Language Education in Europe: The Confucius Institutes”, European Journal of Education, 44, 1, 2009,

pp.65-82.

Ogni Istituto gode del diritto di utilizzare il nome e il logo degli Istituti Confucio e di ottenere materiale didattico e culturale fornito dalla sede centrale, impegnandosi nella difesa della reputazione e della loro immagine, accettando la supervisione e le valutazioni di Hanban160. In particolare, la parte straniera si fa carico degli aspetti logistici e si impegna a rispettare i seguenti obblighi161:

• Fornire gli spazi appropriati per lo svolgimento delle attività e provvedere alla conseguente gestione e manutenzione;

• Provvedere alla fornitura di elettricità, riscaldamento, acqua e relative spese; • Assistere il personale inviato da Hanban nelle procedure di immigrazione.

Hanban si impegna a:

• Fornire logo, modelli e progetti per i corsi;

• Fornire il materiale didattico, supplementare e audiovisivo;

• Inviare docenti madrelingua per insegnare presso l’Istituto dando loro la corretta retribuzione basata su standard cinesi;

• Fornire supporto e guida per la gestione e lo sviluppo dell’IC.

Ogni singolo IC deve istituire un Consiglio Direttivo, composto da membri sia di parte cinese che overseas, che ha il compito di valutare e approvare i piani di sviluppo, i progetti e le relazioni annuali, le proposte di bilancio, i conti finanziari dell’Istituto, ed è inoltre responsabile delle nomine e dei licenziamenti dei direttori e dei vicedirettori162.

Ai direttori di ciascun Istituto è richiesta una comprensione approfondita delle attuali questioni nazionali cinesi, un'abile padronanza della lingua del Paese in cui si trova l'Istituto, adeguate esperienze amministrative e una forte capacità di creare partecipazione pubblica163.

I dirigenti devono inoltre essere mossi da un forte senso di missione nel promuovere relazioni amichevoli tra la Cina e il luogo in cui l’Istituto si colloca, ed avere una forte abilità nel costruire relazioni pubbliche164.

160 Ibid. 161 Ibidem.

162 Constitution and By-Laws of the Confucius Institutes-Administration, “Hanban”, http://english.hanban.org, 10-03-20 163 Ibid.

Agli insegnanti mandati da Hanban, di età inferiore ai 50 anni, è invece richiesto di essere in possesso di adeguate conoscenze professionali-didattiche, di un titolo di laurea, di un’abilitazione all’insegnamento, di capacità ed esperienza nell’insegnamento della lingua cinese a stranieri, di abilità nell’utilizzo delle moderne tecnologie e nell’organizzare eventi culturali. Non ultimi i requisiti di salute fisica e mentale, onestà, integrità e buone capacità comunicative e interpersonali165. All’inizio di ogni anno coloro che soddisfano i requisiti, su selezione del ministero dell’Istruzione cinese e di Hanban, possono ricoprire la posizione di insegnanti all’estero per la durata di due anni166. Gli insegnanti volontari, per poter svolgere l’esperienza di scambio all’estero, devono fare application presso l’università cinese di appartenenza. La domanda si compone di tre step167:

• Breve colloquio in lingua inglese per verificare la padronanza della lingua dalla durata di 10 minuti;

• Verifica delle abilità di insegnamento della lingua cinese a stranieri attraverso la simulazione di una lezione con possibilità di introduzione di attività culturali per ottenere extra-points, dalla durata di 20 minuti;

• Test psico-attitudinale a risposta multipla dalla durata di 40 minuti.

Prima della eventuale partenza è previsto un training course di 4/6 settimane sulla cultura del Paese ospitante, le sue usanze e le tradizioni168.

Gli Istituti, inoltre, possono individuare al proprio interno un head teacher, docente full-time responsabile dell’organizzazione dei corsi dell’Istituto che operi sotto la guida dei due direttori. Egli si occupa dello sviluppo di programmi di insegnamento basati sulle necessità locali, della selezione dei materiali didattici e del coordinamento di insegnanti e volontari169. Ciascun Istituto può presentare volontariamente la domanda per la nomina di un head teacher (cinese o non), a condizione che l’Istituto sia attivo da almeno due anni e conti un minimo di 200 iscritti170.

165 Chinese Language Teachers- Government-sponsored Teacher Program, “Hanban”,http://english.hanban.org/node_43089.htm,

15-03-20.

166 Ibid.

167 Intervista alle volontarie IC UC YingYing e Tang Meng, in data 17 Novembre 2017, IC UC, Milano. 168 Ibid.

169 Chinese Language Teachers-Confucius Institute Head Teacher Position, “Hanban”,http://english.hanban.org/node_43089.htm,

15-03-20.

Lo staff comprende generalmente i due direttori (la parte cinese è stipendiata dall’Headquarters mentre la parte italiana ricopre l’incarico a titolo gratuito), la segreteria, gli insegnanti madrelingua cinese e volontari mandati dallo Hanban, i collaboratori legati all’università ospitante, ed eventuali tirocinanti.

Progetto legato agli Istituti è quello delle Aule Confucio, punti di riferimento per lo studio della lingua e della cultura cinese presso le scuole medie inferiori e superiori del territorio. Queste realizzano sotto la supervisione didattico-scientifica dell’Istituto Confucio appartenente e il supporto di Hanban attività didattiche e culturali per gli studenti.

Le Aule sono costituite come distaccamenti del Confucio presso istituzioni scolastiche aventi un proprio budget assegnato loro da Hanban e una specifica costituzione, sotto la responsabilità di un Istituto Confucio “garante” territorialmente contiguo171.

Le Classi Confucio si pongono come obiettivi generici l’insegnamento della lingua a livello extracurricolare nelle scuole in cui vengono costituite, la collaborazione con le scuole cinesi di pari ordine e grado, la preparazione allo svolgimento di corsi ed esami di certificazione linguistiche e l’organizzazione di attività di scambio come viaggi studio e stage linguistici in Cina172.

In particolare, obblighi dell’Istituto sono173:

• Fornire i fondi necessari all’avvio, i fondi annuali stabiliti, le attrezzature per le attività di insegnamento e culturali;

• Assistere nella costituzione di una biblioteca cinese richiedendo alla sede centrale libri e materiali multimediali;

• Richiedere ad Hanban un certo numero di docenti/volontari partecipando alla scelta e supervisionandone le attività;

• Promuovere la costituzione di un test center e collaborare per la costruzione di centri di cultura cinese.

171 Stefania STAFUTTI, “A proposito di soft power: l’attività e il ruolo degli Istituti Confucio nel mondo”, Mondo Cinese, 143,

2010.

172 “Istituto Confucio Venezia- Iniziative per le scuole”, https://www.unive.it/pag/28702/, 1-04-20.

173 “Accordo tra l’Istituto Confucio dell’Università Sapienza di Roma e l’Università degli Studi della Tuscia sulla costituzione di

un’Aula Confucio presso l’Università degli Studi della Tuscia”,

L’istituzione scolastica si impegna a174:

• Fornire spazi adeguati per ufficio e insegnamento, facendosi carico della manutenzione degli ambienti;

• Fornire il personale amministrativo, il loro relativo pagamento e assistere lo staff cinese nelle pratiche di ottenimento del permesso di soggiorno;

• Riportare all’Istituto di riferimenti bilanci, contabilità finale e aprire un conto proprio; • Organizzare annualmente attività inerenti la cultura cinese.

Oltre alle CC (Kǒngzǐ kètáng 孔子课堂) vi sono anche i Punti di Insegnamento (Xué diǎn 学点), ovvero le scuole in cui la lingua cinese è materia curricolare, in questi casi la convenzione avviene direttamente con l’Istituto Confucio che offre un supporto di natura organizzativa 175. I Punti di insegnamento organizzano generalmente corsi di lingua cinese a livello extracurricolare e in preparazione alle certificazioni linguistiche, inoltre vengono selezionati annualmente studenti meritevoli per la partecipazione ai viaggi di studio estivi Summer Camp in Cina176.

174 Ibid.

175 Intervista a E. Giunipero, direttore dell’IC dell’Università Cattolica di Milano, Istituto Confucio UCSC, Milano, 15 febbraio

2019.

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