• Non ci sono risultati.

3. PRINCIPALI SPECIE PER LA COSTITUZIONE DEI TAPPETI ERBOSI 28

3.2. Paspalum vaginatum Swartz 36

Inglese: Seashore paspalum

Il genere Paspalum comprende circa 400 specie, delle quali solo due vengono utilizzate per i tappeti erbosi, Paspalum notatum Flueggé (l’impiego in Italia è praticamente nullo) e Paspalum vaginatum Swartz.

Paspalum vaginatum è una macroterma originaria del Sud Africa e del Sud America, adattata a climi tropicali e subtropicali (Volterrani et al., 2012). Viene selezionata per la sua eccellente tolleranza alla salinità, all’utilizzo di acqua riciclata, alla moderata fertilità del suolo e a bassi input di pesticidi (Unruh, 2003), caratteristiche queste che la rendono una tra le più interessanti specie da tappeto erboso per climi caldi disponibile sul mercato. Forma un tappeto di elevate qualità, oggi molto diffuso, in quanto resistente ad una bassa altezza di taglio (nelle condizioni ideali si consiglia di tagliare tra i 15 mm ed i 30 mm), elevata resistenza al calpestio, alta resistenza alla siccità ed al caldo. Inoltre, è molto tollerante a terreni acidi, a ristagni d'acqua e alla salinità, dato che è una specie originaria di zone paludose e salmastre. Un recente studio su cultivar di macroterme irrigate con livelli crescenti di salinità (Nannicini et. al, 2012) ha confermato che per l’irrigazione può essere impiegata acqua con elevata salinità. Rispetto alla gramigna è molto più resistente all'ombra o alla bassa luminosità (Brosnan e Deputy, 2008a) mantenendo il colore verde intenso e limitando il diradamento caratteristico invece della gramigna, inoltre tollera meglio periodi di sommersione ed è meno esigente in termini di fertilizzazione azotata rispetto a cultivar ibride di alta qualità. Necessita, infatti, di appena 25- 35% della quota di fertilizzanti normalmente distribuiti a tappeti erbosi costituiti da Agrostis spp. e di circa il 40% di fertilizzanti distribuiti annualmente a tappeti erbosi di Cynodon spp. ibridi (Ronald e Duncan, 1996). Inoltre, richiede applicazioni minime di prodotti fitosanitari e possiede notevoli capacità di adattamento a condizioni estreme e molto differenziate (Turgeon, 2010), essendo in grado, ad esempio, di vivere su dune sabbiose e spiagge, dove è sottoposto all’azione dell’acqua marina e dell’aerosol. Tollera un ampio range di pH del suolo, da 3,6 a

10,2 (Duncan, 2000). Ha propagazione vegetativa con una rapida velocità di insediamento, ma esistono anche varietà da seme.

È specie perenne e forma un tappeto erboso di tessitura medio-fine con una buona densità e di colore verde glaucescente. Produce rizomi e stoloni, che consentono di ottenere una zolla robusta. La prefogliazione è conduplicata (fogliolina piegata lungo la nervatura mediana), la ligula è quasi nulla, membranosa (circa 0,5 mm) e la guaina, che abbraccia il culmo ha solitamente margini sovrapposti (Panella et al., 2000). Le auricole sono assenti e il collare è largo. La lamina è lunga da 3 a 8 mm, con punta arrotondata, il colore è verde glauco di tonalità più scura rispetto alla gramigna e presenta un aspetto più lucido, quasi cangiante, nella pagina inferiore (Brosnan e Deputy, 2008a).

Si comporta molto bene nelle aree calde e nelle zone di transizione, ma presenta una moderata tolleranza al freddo, leggermente inferiore in confronto alla gramigna. Rispetto a quest’ultima specie, è inoltre più tardivo nella ripresa vegetativa, come confermato da diversi studi svolti sia in zone litoranee che interne in Toscana (Volterrani et al., 2000; Pardini et al., 2002) e in provincia di Roma (Croce et al., 2001). Gli stessi studi pongono anche in rilievo il fatto che rispetto ad altre macroterme, Paspalum vaginatum presenta una miglior ritenzione della colorazione verde nel periodo autunnale, mantenendosi verde più a lungo e virando verso una colorazione tendente al marrone rossastro piuttosto che al giallo paglierino prevalente nelle cultivar di Cynodon spp. Questa colorazione scura, se da un lato potrebbe rappresentare uno svantaggio qualora venissero utilizzati dei coloranti per compensare la perdita del colore verde durante il periodo di dormienza, dall’altro è possibile che rappresenti un vantaggio di natura termica a favore delle specie traseminate nel periodo autunnale (Volterrani et al., 2000).

Per quanto riguarda la resistenza alle malattie, questa specie non appare molto suscettibile, anche in virtù del fatto che molte patologie non si diffondono su terreni con elevata salinità. Subisce però gli attacchi delle larve di vari insetti che in alcuni periodi si alimentano delle foglie e delle radici ma, maggiore è la salinità del sito, minore è l'attacco di tali fitofagi. Non sono stati segnalati danni da agenti fungini, se non molto sporadici. Danni occasionali sono causati da larve di lepidotteri piralidi, nottuidi e coleotteri curculionidi, oltre che da ninfe ed adulti di grillotalpa. L’ambiente salino concorre inoltre al controllo delle erbe infestanti che, ad ogni modo, una volta che il tappeto di Paspalum è completamente insediato, devono competere con la sua alta densità e con il taglio basso, che spesso ne impedisce lo sviluppo.

Una delle prime cultivar disponibili sul mercato internazionale è stata ‘Adalayd’ (o ‘Excalibur’) introdotta negli anni ’70. In commercio esistono varie cultivar migliorate adatte a percorsi golfistici grazie alla loro tessitura estremamente fine, tra cui ‘Salam’, ‘SeaDwarf’e due cultivar rilasciate dall’Universitá della Georgia ‘Sea Isle’ e ‘Platinum’ (Volterrani et al., 2012). Paspalum vaginatum viene impiantato prevalentemente per via agamica, ma da pochi anni sono disponibili due cultivar da seme ‘Sea Spray’ e ‘Marina’, con caratteristiche qualitative simili alle cultivar propagate vegetativamente. Sea Spray è caratterizzata da media tessitura, color verde brillante, alta densità. Questa cultivar può essere utilizzata nei campi da golf così come in tutti i tappeti erbosi ad uso sportivo, ma anche in tappeti erbosi a scenario. Recenti studi hanno dimostrato una maggior resistenza di questa cultivar al dollar spot rispetto alle altre (Brosnan e Deputy, 2008a).

Nella prova sperimentale, come già spiegato per le cultivar di Cynodon dactylon, è stato deciso di utilizzare cultivar da seme. Pertanto, la scelta è stata obbligata ed è ricaduta sulle varietà ‘Sea Spray’ e ‘Marina’. Per quanto la scelta sia stata indirizzata dalle disponibilità di seme sul mercato, resta interessante effettuare un’analisi qualitativa su queste cultivar, sia perché uno studio approfondito potrebbe portare ad una maggiore conoscenza di queste varietà (per il momento poco note) e, di conseguenza, accrescerne la diffusione, sia perché l’uso di questa specie si va diffondendo sempre di più in ambienti ostili dal punto di vista pedoclimatico (substrati sabbiosi aridi e salsi), apportando indubbi vantaggi sia ecologici che economici.

3.3. Zoysia spp.