• Non ci sono risultati.

Alla domanda “cosaprevede che accadrà alla sua azienda nel momento in cui lei passerà il testimone?” il 61,7% dei 274 imprenditori artigiani over 49 anni ha risposto che l’attività proseguirà con il passaggio a dei successori, il 24,1% non è in grado di fornire una valutazione mentre il 14,2% crede che la propria attività cesserà e non ci sarà continuità d’impresa.

In termini assoluti, su una popolazione complessiva di 11.724 imprenditori con 50 anni e più, presenti in Friuli Venezia Giulia, le imprese che, secondo l’opinione dei titolari, chiuderanno i battenti saranno poco meno di 1.700, con la perdita di qualche migliaio di posti di lavoro.

Nella tabella seguente la previsione degli imprenditori sul futuro della propria azienda dopo il passaggio generazionale viene posta in relazione con l’attuale strategia dei medesimi nei confronti della successione d’impresa. In colonna gli imprenditori sono ripartiti in tre categorie: gli “ottimisti” (61,7%) prevedono una prosecuzione dell’azienda dopo il passaggio del testimone, i pessimisti (14,2%) che non vedono futuro per la propria attività e gli “incerti” (24,1%), quelli che non riescono ad avere una visione di lungo periodo e a formulare un pronostico sul proprio futuro imprenditoriale.

Cosa prevede per la propria azienda dopo la successione?

Nel suo caso, la successione imprenditoriale: proseguirà cesserà non sa Totale %

completata o in corso, di cui: (1) 61 0 0 61 22,3%

non ci stiamo pensando, non interessati 10 39 44 93 33,9%

Totale complessivo 169 39 66 274 100,0%

% 61,7% 14,2% 24,1% 100,0%

Tralasciando gli imprenditori che hanno già completato la successione, per i quali la prosecuzione dell’attività dopo il passaggio generazionale, non è più una previsione bensì una certezza, dai dati emerge che anche tutti i soggetti che hanno iniziato il passaggio o l’hanno comunque programmato, rientrano tra gli ottimisti.

Tra gli attendisti, quelli che “ci stanno pensando”, prevale ancora nettamente la quota di ottimisti (54) sugli incerti (22). Tra gli artigiani che non ci stanno pensando o non sono interessati al problema, troviamo l’intera quota di

pessimisti (39), i due terzi degli attendisti (44) e un piccolo drappello di ottimisti (10).

Le motivazioni che fanno propendere alcuni imprenditori per la cessazione dell’attività sono state raggruppate in due voci: la mancanza di successori insieme al disinteresse dei figli raccoglie il 76,9% dei 39 casi; l’unica soluzione per evitare la chiusura, nelle situazioni citate, potrebbe essere la vendita dell’azienda. La restante parte (23,1%) è molto probabilmente costituita da quella quota fisiologica di aziende a bassa redditività, spesso già in crisi e senza grosse prospettive per il futuro.

Nei casi in cui la successione si è già completata o è in corso - avviata ma non conclusa – oppure è stata programmata per i prossimi 5-10 anni, chi sono i successori? Nove volte su dieci si tratta degli eredi, quasi sempre i figli; in cinque casi sono stati individuati come successori altri parenti, in tre casi da soli, in due casi a supporto degli eredi.

Il passaggio “puro” a dipendenti è avvenuto una sola volta mentre in altri due casi i dipendenti diventano imprenditori insieme ai figli del titolare; la soluzione della vendita dell’azienda è stata registrata tre volte.

Limitando l’analisi al passaggio ad eredi che garantisce una sufficiente consistenza numerica, emerge che il 58,9% delle volte il testimone viene passato ad un unico erede, nel 33,3% dei casi a due eredi; da notare che la cessione a 3-4 eredi raggiunge ben il 7,7% del totale.

Agli artigiani è stato richiesto di esprimere il gradimento su alcune figure di supporto da coinvolgere nella fase di successione: la percentuale maggiore di risposte affermative, sul totale regionale e in tre province su quattro, è andata all’opzione del commercialista (63,8%). A Trieste prevale la scelta dell’associazione di categoria (58,3%), figura che si colloca al secondo posto in regione (26,5%) e a Gorizia (36,8%). A Udine le associazioni di rappresentanza (22,7%) sono superate, seppur di poco, dalla figura dell’esperto in questa specifica materia (24,8%). A Pordenone quasi un imprenditore su tre (30,1%) ritiene di poter fare tutto da solo, senza necessità di aiuto da figure esterne.

Nel complesso la quota di imprenditori che richiedono un accompagnamento nella fase di successione tende a crescere nelle aziende più strutturate. Tra le micro-imprese è più elevata la propensione a gestire il passaggio agli eredi all’interno della famiglia, senza interferenze esterne.

Appare ancora limitata la consapevolezza degli artigiani del Friuli Venezia Giulia che il trasferimento ai successori è un processo lungo e che secondo le indicazioni degli esperti richiede 5-10 anni di tempo; solo il 7,3% degli intervistati concorda con questa tempistica, il 18,1% reputa equo un periodo di 3-5 anni, per il 27,7% sono sufficienti da uno a due anni mentre secondo il 10,8% i tempi sono rapidissimi, ovvero inferiori all’anno. Il dato di maggior

passaggio generazionale è quel 36,2% di soggetti che non sanno esprimere una valutazione sulla tempistica.

Una maggior aderenza ai tempi realmente necessari per portare a buon fine il passaggio generazionale e sfruttarlo come opportunità strategica per l’impresa sono stati rilevati tra i soggetti che hanno già concluso il trasferimento d’impresa: il 16,2% indica un periodo superiore ai 5 anni, il 27% un intervallo di 3-5 anni.

Come sottolineato in altri studi, l’analisi di questo complesso fenomeno deve tenere in considerazione tre diverse prospettive strettamente intergrate tra loro:

la famiglia, il patrimonio e l’impresa. Gli imprenditori intervistati reputano prioritario che, durante il trasferimento ai successori, sia tutelata soprattutto l’integrità dell’azienda (47,7%), meno importanti sono ritenute le problematiche familiari (35%) e soprattutto quelle patrimoniali (10,4%).

L’attenzione verso l’azienda e la famiglia sono abbastanza simili nelle piccolissime imprese (1-4 addetti) dove raggiungono rispettivamente il 45,1% e il 40,2% di preferenze, con minor attenzione all’integrità del patrimonio (7,3%).

Nelle imprese più strutturate (oltre 10 addetti) si allarga la forbice tra azienda (48,4%) e famiglia (30,6%); la tutela del patrimonio acquisisce un’importanza più che doppia rispetto alle micro-imprese (16,1%).

L’ultimo aspetto indagato in questo capitolo riguarda la conoscenza da parte degli imprenditori delle misure previste dall’articolo 62 della legge regionale 12/2002, che costituisce il principale strumento messo a loro disposizione dalla Regione Friuli Venezia Giulia per favorire la continuità generazionale. 104 aziende su 300 (34,7%) hanno dichiarato di essere a conoscenza dei contributi previsti dalla normativa regionale; nella provincia di Trieste il provvedimento è noto a metà degli intervistati, scende a circa un terzo a Udine (33,9%) e Pordenone (32,9%), tocca il minimo a Gorizia (27,3%).

Alcune “anomalie” emergono dall’analisi in base alla dimensione d’impresa e al macrosettore di attività: la legge è infatti più conosciuta dai piccolissimi artigiani (39,4%) rispetto alle imprese con più di 10 addetti (28,6%), più nota nei servizi (38,2%) e costruzioni (37,5%) rispetto al manifatturiero (31,6%).

3.1 Previsione, in base alla situazione attuale, su cosa accadrà all’azienda nel momento del “passaggio del testimone”, per genere del titolare

Cosa prevede per l'azienda nel

passaggio di testimone? M F MF M% F% MF%

proseguirà l'attività 144 25 169 61,3% 64,1% 61,7%

cesserà l'attività 35 4 39 14,9% 10,3% 14,2%

non è in grado di valutare 56 10 66 23,8% 25,6% 24,1%

Totale 235 39 274 100,0% 100,0% 100,0%

Proseguirà, 61,7%

Cesserà, 14,2%

Non sa, 24,1%

3.2 Causa di cessazione dell’attività indicata dall’imprenditore

Perchè cesserà l'attività? Casi % i figli non sono interessati 12 30,8%

non si trovano successori 18 46,2%

costi elevati, diminuzione lavoro, burocrazia 7 17,9%

mancanza di manodopera 2 5,1%

Totale 39 100,0%

costi elevati, diminuzione lavoro,

burocrazia; 23,1% f igli non interessati, mancanza di successori; 76,9%

3.3 Previsione, in base alla situazione attuale, su cosa accadrà all’azienda nel momento del “passaggio del testimone”, per fatturato dell’impresa (migliaia di euro)

Fatturato impresa

nel 2006 (mgl euro) proseguirà cesserà non sa Totale proseguirà % cesserà % non sa %

fino a 50 14 7 8 29 48,3% 24,1% 27,6%

cesserà l'attività non è in grado di valutare proseguirà l'attività

3.4 Previsione, in base alla situazione attuale, su cosa accadrà all’azienda nel momento del “passaggio del testimone”, per giudizio dell’imprenditore sulla redditività dell’impresa

Giudizio redditività

dell'impresa proseguirà cesserà non sa Totale proseguirà % cesserà % non sa %

bassa 28 7 12 47 59,6% 14,9% 25,5%

bassa medio bassa medio alta-alta

cesserà l'attività non è in grado di valutare proseguirà l'attività

3.5 Previsione, in base alla situazione attuale, su cosa accadrà all’azienda nel momento del “passaggio del testimone”, per classe di addetti

Classe addetti proseguirà cesserà non sa Totale proseguirà % cesserà % non sa % 1-2 addetti 7 12 8 27 25,9% 44,4% 29,6%

1-2 addetti 3-4 addetti 5-6 addetti 7-10 addetti oltre 10 addetti

cessera' l'attivita' non e' in grado di valutare proseguira' l'attivita'

3.6 Previsione, in base alla situazione attuale, su cosa accadrà all’azienda nel momento del “passaggio del testimone”, per macrosettore di attività

Macrosettore proseguirà cesserà non sa Totale proseguirà % cesserà % non sa % Costruzioni 28 7 18 53 52,8% 13,2% 34,0%

3.7 Situazione dell’azienda rispetto alla successione imprenditoriale, per genere del titolare

Nel suo caso, la successione imprenditoriale: M F MF M% F% MF%

si è già completata 30 7 37 12,8% 17,9% 13,5%

è in corso, avviata ma non conclusa 20 4 24 8,5% 10,3% 8,8%

programm. tra 5-10 anni e indiv. successore 36 4 40 15,3% 10,3% 14,6%

Totale “successore individuato” 86 15 101 36,6% 38,5% 36,9%

programm. tra 5-10 anni ma non indiv. success. 4 0 4 1,7% 0,0% 1,5%

ci stiamo pensando, non ancora programmata 65 11 76 27,7% 28,2% 27,7%

non ci stiamo pensando 80 13 93 34,0% 33,3% 33,9%

completata è in corso programm. e indiv.

3.8 Soggetti subentranti nelle aziende che hanno individuato uno o più successori

Successore totale %

Solo eredi (soprattutto figli) 90 89,1%

Solo altri parenti 3 3,0%

Eredi e altri parenti 2 2,0%

Solo dipendenti 1 1,0%

Eredi e dipendenti 2 2,0%

Solo terzi acquirenti 3 3,0%

Totale 101 100,0%

3.9 Ripartizione delle aziende per numero di eredi subentranti

3.10 Percentuali di risposte positive degli imprenditori artigiani sulle figure da coinvolgere nella gestione della successione imprenditoriale, FVG e province

Figure da coinvolgere nella

successione FVG Num. FVG % % Gorizia Pordenone % Trieste % Udine % Associazioni di categoria 68 26,5% 36,8% 20,5% 58,3% 22,7%

Esperto della materia 58 22,6% 31,6% 16,4% 20,8% 24,8%

Commercialista 164 63,8% 68,4% 63,0% 54,2% 65,2%

Notaio 36 14,0% 10,5% 16,4% 12,5% 13,5%

3.11 Percentuali di risposte positive degli imprenditori artigiani sulle figure da coinvolgere nella gestione della successione imprenditoriale per numero di addetti

Figure da coinvolgere nella successione

Numero addetti

1-4 5-10 oltre 10

Associazioni di categoria 26,8% 23,7% 31,1%

Esperto della materia 17,1% 22,8% 29,5%

Commercialista 62,2% 61,4% 70,5%

Num. addetti 1-4 Num. addetti 5-10 Num. addetti oltre 10

3.12 Tempo necessario per l’inserimento del successore, dal momento della scelta alla sua piena assunzione del comando

Tempo inserimento successore Imprese %

immediatamente 12 4,6%

immediatamente meno di 1 anno 1-2 anni 3-5 anni più di 5 anni non sa valutare

3.13 Priorità da tutelare nella successione imprenditoriale, FVG e province Priorità da tutelare

nella successione FVG Num. FVG % % Gorizia Pordenone % Trieste % Udine %

l'azienda 124 47,7% 52,6% 43,2% 54,2% 48,3%

l'azienda la famiglia il patrimonio non sa valutare

3.14 Priorità da tutelare nella successione imprenditoriale per numero di addetti Priorita da tutelare

nella successione

Num. addetti

1-4 5-10 oltre 10

l'azienda 45,1% 49,1% 48,4%

la famiglia 40,2% 33,6% 30,6%

l'azienda la famiglia il patrimonio non sa valutare

Num. addetti 1-4 Num. addetti 5-10 Num. addetti oltre 10

3.15 Conoscenza da parte degli imprenditori che la Regione FVG prevede dei contributi finalizzati a favorire la continuità generazionale nelle imprese artigiane (L.R. 12/2002, articolo 62), FVG e province Conoscenza contributi regione FVG

per continuità imprese artigiane FVG Gorizia Pordenone Trieste Udine

sì 104 6 28 14 56

no 196 16 57 14 109

Totale 300 22 85 28 165

% sì 34,7% 27,3% 32,9% 50,0% 33,9%

34,7%

27,3% 32,9%

50,0%

33,9%

0,0%

10,0%

20,0%

30,0%

40,0%

50,0%

60,0%

FVG Gorizia Pordenone Trieste Udine

3.16 Conoscenza da parte degli imprenditori dei contributi messi a disposizione dalla Regione FVG per favorire la continuità generazionale nelle imprese artigiane, per macrosettore

Conoscenza contributi regione FVG per continuità imprese artigiane

macrosettore sì no Totale %

Costruzioni 21 35 56 37,5%

Manifatture 49 106 155 31,6%

Servizi 34 55 89 38,2%

Totale 104 196 300 34,7%

37,5%

31,6%

38,2%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%

Costruzioni Manifatture Servizi

3.17 Conoscenza da parte degli imprenditori dei contributi messi a disposizione dalla Regione FVG per favorire la continuità generazionale nelle imprese artigiane, per classe di addetti

Conoscenza contributi regione FVG per continuità imprese artigiane

Classe addetti no Totale % sì

1-4 43 66 109 39,4%

5-10 43 85 128 33,6%

oltre 10 18 45 63 28,6%

Totale 104 196 300 34,7%

39,4%

33,6%

28,6%

0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0%

1-4 5-10 oltre 10

Documenti correlati