Fondazione Città della Speranza sul fronte del rispetto ambientale e del risparmio di energia si è impegnata ad adottare una particolare tecnologia che permette di ridurre innanzitutto i costi di energia elettrica e termica in IRP e a migliorare le condizioni di lavoro del personale al suo interno.
3M Prestige 40 Exterior è una pellicola per il controllo solare progettata per l’applicazione in esterno delle superfici in vetro. Diversamente dai sistemi convenzionali di controllo solare, que-sta pellicola attenua e riflette la radiazione solare. Inoltre la distribuzione più uniforme dei raggi solari riduce in maniera efficace l’effetto dell’abbagliamento.
È una pellicola multistrato senza metalli basata sulla nanotecnologia. Queste caratteristiche consentono di ottenere elevate prestazioni di riduzione del calore entrante ed una elevata tra-smissione della luce visibile. Inoltre la pellicola riduce significativamente gli UV-A e UV-B, i quali sono la causa principale di scolorimento di tessuti e arredi. Il processo di costruzione multistrato brevettato, garantisce alta qualità, alte prestazioni e una superiore garanzia di durata rispetto a tutti gli altri tipi di pellicola.
Le Pellicole 3M per il Controllo Solare riducono in modo significativo il calore entrante contri-buendo a creare un ambiente confortevole nell’edificio. Consentono inoltre di ridurre il carico di lavoro dei sistemi di condizionamento soprattutto d’estate, contribuendo significativamente a ridurre il consumo di energia elettrica.
Anche in Fondazione Città della Speranza, nonostante i grandi passi avanti e le soddisfazioni degli ultimi anni, non mancano certo alcuni elementi di criticità e difficoltà da risolvere per crescere ancora ed in modo sempre migliore.
Il 2020 è stato un anno particolare un po’ per tutti, inclusa la Fondazione: anche dal bilancio eco-nomico si evince che durante l’anno si sono affrontate maggiori difficoltà dovute alla pandemia, ma nonostante ciò il ventiseiesimo anno della Fondazione si è chiuso positivamente, con premes-se promettenti per l’anno futuro. Nel suo piccolo, infatti, Città della Speranza ha cercato di dare continuità all’operato: scendendo in campo contro il Covid-19; sfidando il lockdown in periodo pa-squale: le Colombe della Speranza sono arrivate comunque nelle case, anche se, nel complesso, le manifestazioni a favore della CdS, le raccolte fondi si sono quasi azzerate.
A questo si può aggiungere un altro punto importante: in un mondo in continuo e sempre più rapido cambiamento, anche i metodi di offerta e di avvicinamento alle persone si stanno trasfor-mando, rendendo sempre meno attrattive le note “bancarelle” con le quali si raggiungevano nuo-ve persone, sia grazie alla distribuzione di pandori, panettoni o colombe che di gadget dell’ente:
anche questi ultimi risultano avere minor efficacia, e per questo la Fondazione si sta muovendo per cercare dei nuovi metodi per risultare innovativa ed espandere ulteriormente la sua rete.
Un diverso elemento di criticità è il coinvolgimento dei giovani: l’età media dei volontari risulta ab-bastanza elevata, evidenziando una loro mancanza di educazione al contributo sociale; è difficile, per un ente come CdS, attrarre ragazzi e far loro conoscere questa realtà; per questo si stanno implementando anche nuovi e più potenti metodi di comunicazione, come i canali social. Inoltre, per gli studenti vi è la possibilità di acquisire crediti formativi o di svolgere l’Alternanza Scuola – Lavoro, ulteriore elemento di avvicinamento all’attività di CdS.
Criticità
Bilancio
Sociale
Infine, un’ultima problematica della Fondazione sta nel rapporto tra questa e le istituzioni: questi ultimi sono regolati anche dal Codice Etico, secondo il quale “… i rapporti della Fondazione nei confronti della Pubblica Amministrazione, nonché nei confronti di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, devono essere improntati alla massima trasparenza, correttezza, integrità, imparzialità e indipendenza, evitando di indurre in interpretazioni parziali, falsate, ambigue o fuorvianti i soggetti istituzionali privati e pubblici con i quali si intrattengono relazioni a vario ti-tolo, nel rispetto della legge, dei regolamenti e della normativa interna”. Come evidenziato anche dal fondatore Franco Masello nell’Assemblea tenutasi il 29 maggio 2021, per crescere ed avere risultati sempre più grandi è necessario unire le forze, anche con queste ultime. La ricerca dà origine a ricchezza, che ha effetti anche sul territorio e gli enti presenti sullo stesso: la gestione di qualcosa che è di tutti ha come conseguenza un beneficio che è, obbligatoriamente, di tutti.
Per questo motivo, uno degli obiettivi futuri è quello di rimuovere sempre più limiti per lavorare insieme alle istituzioni (come il Comune di Padova, le Pubbliche Amministrazioni ecc.) e giunge-re alla giunge-realizzazione armonica e concgiunge-reta di un integiunge-resse comune, quale è la salute.
A tal riguardo, si vuole evidenziare un ultimo elemento a sfavore della Fondazione, di cui si è già accennato anche nelle pagine precedenti: il legame con i Comuni gemellati. Questi ultimi sono una parte importante per la divulgazione e l’organizzazione di eventi o iniziative legati a Città della Speranza; tuttavia, spesso, la collaborazione con questi nasce a causa dell’esperienza della malattia, ma successivamente non viene implementata e coltivata, risultando così poco fruttuo-sa per entrambe le parti.
Si segnala, inoltre, una criticità emersa in fase di redazione di questo Bilancio: i dati ottenuti dai questionari sottoposti ai volontari sarebbero stati maggiormente significativi e quindi rappre-sentativi della Fondazione se fosse pervenuto un maggior numero di risposte; ciò è stato sicura-mente anche causato dall’aver avuto tempi particolarsicura-mente ristretti nell’elaborazione dell’intero documento, con la certezza che per il prossimo anno la Fondazione riuscirà a rendicontare in modo più puntuale anche questa dimensione.