• Non ci sono risultati.

Conservazionismo Ecologia Sviluppo

EDUCAZIONE E AMBIENTE: QUALE LEGAME

2. L’ educazione ambientale: definizioni.

2.3 Perchè parlare di educazione ambientale.

I nostri nonni certamente non hanno mai sentito parlare di “Educazione Ambientale”, forse neanche i nostri genitori. È probabile che molto ne sentiranno parlare i nostri figli. Questo perché oggi comincia a diventare chiara la limitatezza delle risorse del nostro paese e la non sostenibilità di uno sviluppo che non rispetta l’ambiente. Ci siamo resi conto che la popolazione umana è cresciuta in modo esplosivo, c’è stato, e c’è uno sfruttamento incontrollato delle risorse naturali, questi fatti cominciamo a farci rendere conto che stiamo distruggendo il pianeta e che, così continuando, i nostri figli non l’avranno. Dobbiamo trovare i modi per modificare i nostri modelli di vita e l’educazione può essere uno degli strumenti per un cambiamento.56

Già dagli anni ’60 si era cominciato a parlare di ambiente a scuola, anche se di ambiente inteso come spazio antropizzato. Negli anni’70, quando la consapevolezza dei grandi problemi ambientali iniziava a, l’ambiente era, ancora, identificato con lo spazio verde, con la natura costituita da boschi, laghi,

53

Op. Cit., Tutto è connesso, Arpa Sicilia, pag. 86-89

54

Mencarelli M.- Montuschi F., Educazione e sperimentazione, Editrice la scuola 1970, pag. 35

55

S. Stefen, Educazione sostenibile, Editore Anima Mundi ( 2006), pag.44

56

40 prati, mari, fiumi ecc… Per tutti gli anni ’70, l’ambiente assume, quindi, il significato di ambiente naturale, si diceva “la natura si conosce con la mente, i suoi elementi, le sue leggi, si apprendono interagendo direttamente con essa, guidati da maestri esperti, che hanno imparato a capirne i segreti e che la amano” . In questo periodo, educazione ambientale voleva dire essenzialmente “educazione naturalistica”, “conoscere per difendere, conoscere per proteggere” 57

Tra la metà degli anni ’70 e la metà degli anni ’80, si verificavano alcuni incidenti, che ebbero risonanza mondiale. Il 10 Luglio del 1976 esplose uno dei reattori di una fabbrica dell’Icmesa, società svizzera fino ad allora sconosciuta, la città dove si trovava la fabbrica e le aree limitrofe furono invase da una nube tossica contenente diossina, sostanza terribile per la salute dell’uomo. Molti bambini furono ricoverati con la pelle coperta di bolle, molti animali morirono e circa 700000 persone evacuate dalla zona.

Il 26 Aprile del1986 esplose il reattore di una centrale nucleare, a Chernobyl , in Russia. Una vasta area dell’ Europa fu invasa da nubi radioattivi. Ebbene ci trovammo di fronte alla dimostrazione che all’uomo poteva sfuggire di mano ciò che egli stesso aveva creato. La tecnologia, da sempre ritenuta fonte di benessere e sviluppo, poteva rivolgersi contro l’uomo distruggendo le fonti primarie del suo sostentamento e della sua stessa vita: le risorse alimentari e la salute.

Tutto questo contribuì allo sviluppo della consapevolezza che la specie umana deve scegliere tra il vivere in modo armonioso con l’ambiente lo sparire in un arco temporale di poche generazioni.

Ed è stata forse questa consapevolezza che indusse l’educazione ambientale ad allargare i suoi interessi, dagli aspetti di conservazione e protezione della natura, a tutto lo spazio, fisico, sociale e anche individuale in cui l’uomo vive. 58

57

V. Minoro-Briamo, “ L’educazione ambientale a scuola”, edizioni Menabò didattica 1999, op. cit. 9-13

58

41 2.4 Il nuovo volto dell’ educazione ambientale.

Nel 1977, a Tbilisi in Unione Sovietica, ci fu la conferenza intergovernativa sull’educazione ambientale, organizzata dall’UNESCO in collaborazione con l’UNEP in cui ufficialmente si cominciano ad allargare gli orizzonti dell’educazione ambientale. Si stabilirono dei principi guida che dovrebbe seguire:

- considerare l’ambiente nella sua totalità, quello naturale e quello costruito, quello tecnologico e quello sociale (economico, politico, culturale, storico, morale ed estetico);

- essere un processo continuo, lungo una vita, che inizia alla scuola dell’infanzia e continua attraverso tutte le fasi, formali e no;

- avere un approccio interdisciplinare, attingendo dai contenuti specifici di ciascuna disciplina per costruire una prospettiva olistica ed equilibrata; - esaminare le principali problematiche ambientali da un punto di vista

locale, nazionale, regionale ed internazionale in modo che gli studenti dispongano di una linea di condotta, del discernimento della capacità introspettiva, della capacità di capire le condizioni ambientali di altre aree geografiche;

- concentrarsi sulle situazioni reali e potenziali di natura ambientale mantenendo una prospettiva storica;

- promuovere il valore e la necessità della cooperazione a livello locale, nazionale ed internazionale nella prevenzione e soluzione dei problemi ambientali;

- tenere in considerazione in modo esplicito gli aspetti ambientali nei progetti di sviluppo e crescita;

- rendere possibile un ruolo attivo da parte degli studenti nel progettare le loro esperienze di apprendimento e dare loro l’opportunità di prendere decisioni e accettarne le conseguenze;

- mettere in relazione la sensibilità, le conoscenze, le abilità di risolvere i problemi e la chiarezza sui valori in tema ambientale con le diverse fasce

42 di età e con la comunità dello studente, dando particolare importanza, in età precoce, alla sensibilità ambientale;

- aiutare gli studenti a scoprire i sintomi e le cause dei problemi ambientali; - mettere in rilievo la complessità dei problemi ambientali e la conseguente

esigenza di sviluppare un pensiero critico e le capacità di risolvere i problemi;

- utilizzare ambienti di apprendimento diversificati e una vasta gamma di approcci educativi al processo di insegnamento/apprendimento sul e dall’ambiente, dando la dovuta importanza alle attività pratiche ed alle esperienze di prima mano.59

Tuttavia è solo negli anni ’90 che l’obiettivo centrale riconosciuto dall’educazione ambientale diventò lo Sviluppo Sostenibile, perseguendo il concetto che questo può essere studiato in relazione a un singolo problema o a un singolo ambiente, anche se è necessario aver presente che quel problema e quell’ambiente sono riconducibili a tematiche che investono i modelli di sviluppo delle società umane. Attraverso questa ottica, ci si rese conto che non solo gli incidenti hanno ripercussioni planetarie, ma anche gli sviluppi delle nuove tecnologie dell’informazione e il loro impatto sulla vita di tutti i giorni mostrano costantemente che viviamo contemporaneamente in un contesto locale ed in contesto globale. L’educazione ambientale diventa dunque educazione allo Sviluppo Sostenibile. Queste sono state le ragioni, l’evoluzione e l’obiettivo principale dell’educazione ambientale. 60

Documenti correlati