Relazione finale di tirocinio
PERCORSI E ORIENTAMENTO
Sezione 4 anni, aula blu Insegnati: Teresa Ciuffi, Carla Barsotti Tirocinante Rita Palumbo
Traguardi d competenza
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc… .Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali
Obiettivi
-‐ Orientarsi nello spazio utilizzando gli indicatori spaziali: sopra, sotto, davanti, dietro, sinistr, destra
-‐ Compiere semplici percorsi rispettando le consegne -‐ Creare semplici percorsi
Contenuti
Le parole dello spazio: avanti/indietro, vicino/lontano, sopra/sotto, destra/sinistra ecc… ntenuti
Attività
Percorsi motorio guidato: il bambino dovrà muoversi seguendo le istruzione date dall’insegnate.
Percorsi rappresentati (che cosa abbiamo fatto?) Percorsi su carta
Percorsi in sezione chiedendo qual è il percorso più breve per arrivare a …
Più lungo per arrivare a … Le parole dello spazio
Strumenti valutazione
Realizzazione di un cartellone, ogni bambino apporterà il suo contributo su precise indicazioni spazio-‐topologiche da parte dell’insegnante.
RAPPORTI CON LA SCUOLA
I rapporti con la scuola sono sempre stati molto positivi, forse il fatto di lavorare già a scuola mi ha permesso di acquisire fin da subito molta fiducia da parte degli insegnanti.
Ho instaurato relazioni positive con gli insegnanti che si sono dimostrati sempre pronti a rispondere ad ogni mio dubbio, sempre
accoglienti verso le mie proposte e i miei progetti; mi hanno supportata, consigliata e c’è stata una grande collaborazione e uno scambio reciproco di idee. Specialmente durante gli ultimi due anni mi hanno permesso di condurre tante attività didattiche accettando, con entusiasmo, ogni mia proposta, permettendomi di acquisire maggiore sicurezza anche nella gestione autonoma dei bambini. Al termine della scorsa annualità di tirocinio l’insegnante Marco Gonnelli della scuola dell’infanzia “Salviano” ha documentato il mio progetto “Piccolo giallo e piccolo blu” inserendolo nei quadernoni per i genitori, la stessa cosa è stata fatta quest’anno dalla tutor Teresa Ciuffi con il progetto “Percorsi e Orientamento” e “Cos’è?...Macchie in trasformazione” . Anche lo scorso anno, la maestra della primaria Enrica Talà mi ha chiesto di realizzare un lavoro su power point che ha poi consegnato a ogni genitore alla fine dell’anno, inoltre ha presentato il mio progetto “Saremo alberi” al settembre pedagogico e credo che questa sia stata un’effettiva dimostrazione di una grande stima professionale-‐
Spero di continuare a lavorare in team, dando spazio al confronto; la collegialità e lo scambio reciproco tra gli insegnanti sono fondamentali per creare un clima costruttivo e significativo all’apprendimento.
Ho partecipato a diversi incontri di programmazione, ai collegi docenti, a qualche interclasse e ad un collegio di plesso.
Riporto qui due esempi di verbali rispettivamente per la scuola primaria e per la scuola d’infanzia.
Scuola Primaria
Tipologia: programmazione di team e coordinamento di plesso data:
21/12/2016 dalle ore 16:30 alle ore 19.00.
Insegnanti presenti (curricolari, specializzati, per ordine di scuola … ) tutti gli insegnanti del team e del plesso.
Tematiche discusse/ decisioni prese: realizzazione progetti, discussione utilizzo aula LIM.
Tipologia: scrutini data: 01 /02 /2017 dalle 16.O0 alle 19:00
Insegnanti presenti (curricolari, specializzati, per ordine di scuola … ) : insegnanti del team
Tematiche discusse/ decisioni prese: discussioni individuali e giudizi di confronto.
INTERVENTI DIDATTICI MARC
Durante questo percorso di tirocinio ho avuto la possibilità di svolgere due video MARC (Modellamento, Azione, Riflessione, Condivisione).
Il primo durante il terzo anno di tirocinio presso una sezione eterogenea di 3 e 5 anni presso la scuola d’infanzia “Salviano” e il
secondo durante il quarto anno presso una classe quarta della scuola primaria di “Villa Corridi”.
Per quanto riguarda il primo video svolto presso la scuola d’infanzia, mi sono inserita all’interno di un progetto di lettura e di drammatizzazione delle scuole svolto in quel momento dall’insegnante di sezione. Attraverso la lettura di “Berta la lucertola” di Romina Panero, ho offerto ai bambini, ma anche all’insegnante, una nuova modalità di rielaborazione delle storie. Ho allestito una sorta di laboratorio e abbiamo ripercorso la storia, in ordine cronologico, cercando gli animali presenti nella storia: gli uccellini soffiando con la cannuccia nella schiumarola posta nell’acqua, i serpenti attraverso il colore gettato nell’acqua dall’alto e così via per altri animali; infine abbiamo creato le stelle facendo scivolare l’acqua gialla attraverso dei bicchieri di plastica bucati.
Nel secondo video eseguito alla scuola primaria, ho voluto mettermi alla prova con le materie scientifiche, che non sono mai state la mia passione e ho proposto un esperimento sul galleggiamento e la legge di Archimede. Attraverso il metodo sperimentale ho svolto una lezione laboratoriale con tanto di bacinella, vari oggetti da immergere e tabelle per trascrivere i risultati emersi.
Riporto qui di seguito la griglia di riferimento del video Marc relativo al quarto anno di tirocinio.
Titolo dell’unità di competenza: “Il Galleggiamento” Istituto Scolastico: Villa Corridi
Classe: IV Disciplina: Scienze
DARE UNA STRUTTURA ALL’INTERVENTO DIDATTICO INDICANDO … FINALITÀ
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrivere lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
OBIETTIVO DIDATTICO
Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici. Individuare le proprietà di alcuni materiali.
STRUMENTI E MODALITÀ DI VERIFICA Domande aperte, vero e falso.
STRATEGIE Lezione dialogica. Modelling
Lavoro a piccoli gruppi.
TEMPI: 1 ora e 30 minuti circa
PREDISPOSIZIONE DELL’AMBIENTE FISICO ( luce, organizzazione spazi, arredi):
disposizione dei banchi in un’unica grande isola con tutte le sedie attorno, in modo tale da posizionare una grande bacinella al centro e dare una buona visibilità a tutti. RIDUZIONE DI EVENTUALI FATTORI DI DISTURBO
Entrambi i video sono stati eseguiti secondo la metodologia dell’attivazione delle preconoscenze, la definizione dell’obiettivo, lo svolgimento e la conclusione per una durata di circa venti minuti ciascuno.
Questa esperienza, per quanto all’inizio mi spaventasse, è stata un valido aiuto: mi ha permesso di vedermi dall’esterno e in maniera oggettiva, di avere riscontri costruttivi dai tutor e dai compagni di studio, è stato un punto di riflessione in più, così come visionare gli altri video è stata una valida occasione di crescita, di confronto e di nascita di nuove idee. Mi ha permesso di sviluppare una capacità critica di autoanalisi.
Credo nell’importanza del progetto MARC, nella condivisione dei video, tuttavia ritengo che durante il terzo anno siano state dedicate troppe ore del tirocinio indiretto, togliendo spazio all’esposizione delle esperienze vissute durante il tirocinio diretto e alla discussione delle possibili strategie da utilizzare e delle criticità riscontrate. Durante il quarto anno, invece, la visione è stata decisamente
ridimensionata e le ore di tirocinio indiretto sono state più proficue permettendo un confronto continuo e diretto sia con i compagni sia con la tutor, la quale ci ha dato input e stimoli professionali.
CONCLUSIONI
Al termine di questo percorso mi ritrovo “una bella valigia degli attrezzi”: competenze progettuali ed emotive, esperienze didattiche e relazionali, strumenti di osservazione, programmazione e documentazione (griglie di osservazione, time-‐table, griglie UDC). Il percorso di tirocinio sia diretto che indiretto mi ha fatto capire quanto sia davvero importante la competenza emotiva ed empatica dell’insegnante, per favorire il processo d’insegnamento e apprendimento.
Queste considerazioni sono supportate dal fatto di essere riuscita a rendere concrete tante conoscenze teoriche; credo che tutto ciò mi permetterà di fare entrare nel mondo della scuola d’infanzia e della scuola primaria con maggiore fiducia in me stessa, consapevole del fatto che mai e poi mai smetterò di imparare.
Non solo ho acquisito e sperimentato strategie, modalità di progettazione e di gestione della classe, ma anche conoscenze fondamentali come, ad esempio, proporre ai bambini di prima la scrittura e la lettura. Ho maturato competenze professionali (progettuali, interattive, comunicative, cognitive, empatiche).
Posso ritenermi soddisfatta di tutti gli strumenti e le metodologie apprese per quanto riguarda l’aspetto della programmazione e della progettazione che fino a quest’anno mi avevano sempre preoccupata senza mai sentirmi completamente preparata.
Mi sento davvero soddisfatta sono arrivata al termine di una formazione senza avere ancora troppe domande da fare, o forse, se ci penso, un’altra potrebbe scaturire, ma sono pronta ad affrontarla con il sorriso e con meno paura rispetto al passato.