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In questi ultimi anni la pratica filosofica è riuscita a entrare anche nel mondo del lavoro, si vedrà ora in quale modo. Innanzitutto è stata maggiormente considerata in ambito manageriale, creando attorno a sé l’idea di business, ma in realtà la sua attività non è ancora chiara. Tuttavia è possibile individuare due ambiti45, uno riconducibile alla ricerca filosofica accademica, uno invece più

dinamico, ossia legato al fare filosofia pratica. Nel primo si trovano discipline riguardanti le teorie del management che applica alla comprensione del mondo riflessioni mutuate dalla scuola di Francoforte, e dai suoi precursori in ambito sociale, e la Business Ethics, ambito affermato nella ricerca per la formazione aziendale; in merito sono nate riviste e corsi di specializzazione a livello universitario.

Queste attività però non sembrano essere riconosciute come pratiche bensì come settori d’indagine specializzati nell’ includere la politica, il diritto e l’etica. Quest’ultima è di notevole interesse se si pensa a quali fenomeni ha portato la corruzione in questi anni. La necessità di ristabilire un equilibrio etico ha portato le aziende a un riconoscimento sia di standard di qualità sia di forme di

45 Per una più dettagliata analisi del settore, cfr. Fabio Cecchinato, Filosofia e Management, in

investimento etico. Questo investimento ha richiesto l’osservazione di un codice di comportamento su tutto il ramo produttivo tanto da favorire l’immagine sia dell’azienda sia degli aspetti morali della vita sociale.

Nel mondo del lavoro sono entrate nuove figure adeguatamente formate addette alla verifica e al controllo del rispetto dei codici e del comportamento etico; ma visti i cambiamenti repentini che avvengono nella contemporaneità sono necessarie anche figure che abbiano competenze nell’elaborazione dei concetti morali. Ecco perché è importante la figura del filosofo oggi, perché sa muovere la riflessione all’interno di una realtà quotidiana concreta legata ai problemi della vita.

Nell’ambito del lavoro, la Philosophy of Management 46 si sta occupando,

grazie al pensiero filosofico, di interpretare e chiarire i diversi ambiti del lavoro proponendo ricerche, convegni e seminari aventi come contenuto l’approccio organizzativo, le competenze e le virtù del manager ecc. Tom Morris, studioso alla Notre Dame University, si è trovato a tenere conferenze per dirigenti d’azienda e per commercianti e intuendo il beneficio che egli apportava con i suoi studi e i suoi consigli, ha iniziato a dedicarsi alla formazione aziendale trasformando questa nella professione della sua vita.

Non a caso Lou Marinoff parla di Morris come un oratore motivazionale, una definizione particolare per indicare un’attività filosofica. Nell’attività della

Philosophy of Management sono incluse discipline diverse tra loro ma incentrate

46 Pollastri N. Il pensiero e la vita. Guida alla consulenza e alle pratiche filosofiche, Feltrinelli,

ugualmente sull’agire filosofico ben più che sul sapere filosofico. In essa si possono trovare vere e proprie tecniche (come il Dialogo Socratico) ma anche attività dialogiche di ricerca. Una delle metodologie descritte da Lou Marinoff47 è

strutturata su nove stadi, non fissi, che possono variare in base ai contesti; ad esempio il punto di partenza è la scelta dell’argomento, successivamente la narrazione dell’esperienza da parte di ogni partecipante e poi la richiesta di scegliere un solo esempio fatta al partecipante che analizzerà anche i dettagli che lo compongono per determinare con precisione il tema e definirne il significato. Da questa definizione parte la discussione, e le diverse questioni che possono emergere vengono quindi introdotte con attività di analisi volte specificatamente alla riflessione non solo nel momento stesso ma se ritenuto opportuno vengono discusse nell’arco delle ore successive oppure nei giorni seguenti.

Il filosofo ha il compito di arbitrare, facendo rispettare le regole o stimolando l’approfondimento di alcuni spunti. Il “Dialogo Socratico” così strutturato sembra seguire una vera e propria metodologia e chi non la ritiene giusta può liberamente uscire dal gioco. Di fatto anche nelle organizzazioni avviene la stessa cosa, ma è difficile ritenerla una vera pratica filosofica. E’ dall’ambiente olandese che oggi provengono proposte dinamiche basate sull’agire filosofico, nelle quali si danno suggerimenti su strumenti del pensare e si considerano le questioni lavorative trovando strategie per migliorare la collaborazione tra la direzione e i collaboratori, oppure per migliorare le relazioni sociali in un’azienda ecc…

L’olandese Ad Hoogendijk che si occupa del settore aziendale e della consulenza all’interno delle organizzazioni, ha pubblicato nel 1992 un interessante libro, Filosofia per i manager48, nel quale suggerisce che l’etica sia il perno per il

recupero delle responsabilità da parte di chi nelle società e nelle organizzazioni ha il compito di prendere decisioni. Suggerisce di analizzare il tipo di azienda, la specificazione delle politiche sociali, culturali e politiche per valutare il posto di un’azienda all’interno di un contesto sociale, il suo valore all’interno del mercato e i rapporti con la clientela e con l’ambiente.

Il russo Boris Sedunov49 pone la filosofia come modello ideale da seguire

e dal quale il manager deve trarre non solo spunto per poter conoscere la complessità dei fenomeni che avvengono nel mondo del lavoro, ma anche far fronte ai fenomeni che si possono presentare in futuro.

Il consulente dialogico Jos Kessels50 propone un modello socratico libero

da una struttura metodica rigida e atto a favorire la cooperazione e la creatività negli ambienti lavorativi superando così con più facilità quegli ostacoli che si formano all’interno delle aziende. E’ evidente che ciò è possibile in virtù di una buona comunicazione, e di un operare senza imposizioni ma ricco di formazione e di competenze logiche e relazionali o con la presenza di una figura formata. In Svizzera è stato presentato recentemente, all’interno dell’università di Lucerna, un corso di filosofia per manager tenuto da docenti esperti e gestito da esperti del

48 Filosofie voor Managers, Amsterdam, Veen 1992, che seguiva a Spreekuur bij een Filosoof (Consulenza con un filosofo) Utrecht, Veen 1988.

49 Sedunov B., Philosophy of Management, edito su Internet presso www.eni.edu/page98.html. 50 Cfr. Kessels J. Socrates op de markt. Filosofie in bedriff, Amsterdam, Boom, 1997 (trad. tedesca Die Macht der Argumente, Wienheim, Beltz, 2001).

mondo del lavoro per fornire a coloro che partecipano strumenti adeguati per analizzare concetti di rilievo nel mondo del lavoro come: strategia, potere, politica, verità, tempo ecc.

Pier Luigi Celli, attraverso alcuni suoi libri quali Graffiti aziendali e

L’illusione manageriale,51 fa emergere l’importanza dell’aspetto narrativo e

dell’universo della parola come elementi fondamentali per la comprensione e la costruzione di legami, piuttosto che dare priorità ad una mera formazione tecnica. Una recente proposta di Fabio Cecchinato in Idee per un’etica organizzativa52

suggerisce che nel mondo del lavoro la filosofia dev’essere incentrata sul paradigma etico, in quanto in un luogo costitutivamente dialogico, favorisce gli scambi nel pieno rispetto della trasparenza e degli altri. In tutte queste proposte emerge l’importanza di una filosofia che non può essere considerata solo come strategia metodologica o tecnica, ma deve essere un fare filosofia che svolga un’attività dialogica libera da intenti prettamente produttivi.

Questa è una sfida difficile, visti gli obiettivi aziendali di produttività e di competizione, ma non del tutto impossibile, dal momento che c’è una certa sensibilità rivolta al recupero del rapporto umano per poter competere con il permanere di un paradigma tecnico strategico.

51 Celli P. L., Graffiti aziendali, Bari, Laterza, 1996, e

Celli P., L’illusione manageriale, Bari, Laterza 1997.

Capitolo 9