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NUZIALITA’, PIANIFICAZIONE FAMILIARE E ISTRUZIONE

2.3 La pianificazione familiare nell’Islam

Numerosi governi , tra cui molti del mondo islamico, sostengono i programmi di pianificazione familiare, al fine di consentire alle coppie di scegliere il numero dei figli. La diffusione dei moderni contraccettivi, i programmi di pianificazione familiare e il consenso internazionale su questo tema hanno riacceso il dibattito. Oggi i programmi di pianificazione familiare e i servizi ad essi correlati stanno assumendo una sempre maggiore importanza.

Questi programmi si prefiggono l’obiettivo sia di migliorare la salute delle donne e dei bambini, sia di contribuire a far diminuire il

tasso di crescita della popolazione in quei paesi in cui la rapida crescita demografica è vista come un impedimento allo sviluppo socio-economico.

Nel 1994 la Conferenza Internazionale su Popolazione e Sviluppo promossa dalle Nazioni Unite e il Summit del 2000 sullo Sviluppo hanno sottolineato la necessità di poter accedere alle informazioni sulla pianificazione familiare e sui servizi relativi. I paesi islamici che parteciparono alla Conferenza sostennero il Programma d’Azione elaborato nella stessa con la riserva però di adottare e interpretare le raccomandazioni enunciate in quella sede in accordo con quanto stabilito dall’Islam.

Il Programma d’azione mette l’accento sullo sviluppo umano e indica norme generali per la riduzione della crescita demografica; come pure auspica una serie di interventi volti a migliorare i diritti umani, a migliorare il livello d’ istruzione e la salute degli individui, nonché a fornire i necessari servizi a supporto della pianificazione familiare. La raccomandazione del Programma cui si dà la maggiore importanza è la possibilità di poter accedere ad un ventaglio ampio di metodi di pianificazione familiare.

E’ noto che un quinto della popolazione mondiale, cioè 1,25 miliardi di persone, sono musulmani, e molti vivono in paesi influenzati dalle leggi islamiche, ma un numero non trascurabile vive in paesi con governi laici. I musulmani sono in maggioranza in 48

nazioni sparse in Asia e Africa. Nei paesi della Riva Sud ed Est del Mediterraneo più del 90% della popolazione è musulmana. 25

Nell’Islam la contraccezione è confinata principalmente nell’ambito del matrimonio e della famiglia. Come sistema sociale e culturale l’Islam considera la famiglia come l’unità di base della società. Il Corano, che è poi la fonte primaria della legge islamica o Sharia attribuisce al matrimonio una funzione sacra ed identifica nel marito e nella moglie gli elementi fondamentali per la costituzione della famiglia.

Secondo il Corano, mentre la procreazione deve realizzarsi esclusivamente nell’ambito matrimoniale, al fine di assicurare la continuità del genere umano e l’armonia della famiglia, le relazioni sessuali in ambito matrimoniale possono anche non avere scopi procreativi. Per questi elementi l’Islam si differenzia anche da altri credi religiosi per i quali invece la procreazione è il risultato esclusivo delle relazioni sessuali. In questo contesto la contraccezione aiuterebbe le famiglie a raggiungere un’ armonia, attraverso la programmazione del numero dei figli e del momento della programmazione. Da qui, data l’importanza della famiglia nella società musulmana, gli studiosi delle scuole giuridiche islamiche hanno dato grande importanza alla contraccezione.26

Gli studiosi della legge islamica hanno giustificato la contraccezione in molti modi: per esempio sottolineando che la religione islamica è una religione di moderazione, molto permissiva

25 F. Roudi-Faimi, Islam and Family Planning, Population Reference Bureau, 2004. 26 A.R. Omran, Family Planning in the Legacy of Islam, London, Routledge, 1992.

in quanto ogni cosa è legale se non detto altrimenti nel Corano. Il Corano non proibisce il Birth Control, non proibisce ai coniugi di stabilire il numero e il calendario delle gravidanze. Per questi motivi la pianificazione familiare è consentita dall’Islam, e il silenzio del Corano su questi temi non sarebbe una omissione di Allah, in quanto egli “tutto sa”.

I sostenitori della pianificazione familiare sottolineano che il

coitus interruptus o tecniche similari erano praticate al tempo del

Profeta dai suoi discepoli. Quindi, non vi sarebbe un sentimento contrario a queste pratiche sempre che ci sia il consenso della donna, in quanto alcuni affermano che l’eiaculazione è essenziale per le donne per avere l’orgasmo e in quanto nell’Islam la moglie ha

il diritto ad avere nello stesso tempo piacere sessuale e riproduzione. Dopo aver rivisto varie fonti della giurisprudenza islamica, A.R.

Omran27 ha elencato le ragioni a favore della contraccezione sulle quali l’Islam è favorevole:

- per evitare rischi alla salute della madre conseguenti alle ripetute gravidanze;

- intervallare le gravidanze per salvaguardare la salute delle madri;

- per prevenire la trasmissione di malattie ereditarie o infettive alla progenie;

- per proteggere una madre malata o debole dallo stress di una gravidanza;

- per evitare difficoltà economiche alle famiglie, causate da 27 A.R. Omran, Family Plannig… op.cit.

molti figli , come suggerito dal teologo del secolo XI Al- Ghazali;

- per salvaguardare la bellezza della donna : giustificazione sostenuta ancora da Al-Ghazali;

- per proteggere la qualità del latte della madre che invece sarebbe di bassa qualità a seguito di gravidanze ripetute.

L’uso della contraccezione è però soggetta a certe condizioni: - è necessario il permesso della moglie (o del marito quando

è usato un metodo femminile);

- l’uso della contraccezione deve essere volontario e questa pratica non deve essere imposta dalla legge;

- vi deve essere un tetto prestabilito del numero complessivo dei figli. La sterilizzazione forzata è aborrita;

- la contraccezione non è consentita se praticata per evitare nascite femminili;

- la contraccezione può essere obbligata se vi è un pericolo imminente per la madre o per i figli;

- l’aborto non è consentito come metodo di pianificazione familiare.

Solo con una forte giustificazione di carattere sanitario, l’aborto è consentito prima del quarto mese di gravidanza; dopo il quarto mese se la gravidanza minaccia la sopravvivenza della madre.

Alcuni giuristi islamici, comunque, si oppongono al movimento di pianificazione familiare con due motivazioni. Innanzitutto, essi credono che il coitus interruptus o qualsiasi altra pratica per impedire una gravidanza sia un infanticidio, pratica condannata e proibita dal

Corano. In secondo luogo, credono che maggiore è il peso demografico dei musulmani, maggiore è il loro potere politico.

I sostenitori di questa teoria sostengono che la religione impone che la popolazione aumenti. A supporto di ciò viene citato il Corano ma anche la tradizione; inoltre, essi sostengono che avendo i programmi di pianificazione familiare avuto origine in occidente rappresentano una cospirazione per contenere il potere dei musulmani.

Nonostante queste opposizioni spesso il pragmatismo prevale. Per esempio, in Iran subito dopo la rivoluzione islamica, nel 1979, i nuovi leader smantellarono i programmi di pianificazione familiare, sostenendo che essi fossero parte di un complotto dell’occidente.

Dieci anni dopo, durante la lotta per assicurare i bisogni essenziali di una popolazione in crescita, i governanti islamici ristabilirono uno dei più efficienti sistemi di pianificazione familiare del mondo28. Anche l’Algeria ha ribaltato la sua posizione nei

confronti del problema. Alla Conferenza Mondiale sulla Popolazione del 1974 era tra i paesi contrari alla pianificazione familiare, che considerava uno elemento della cospirazione imperialista. Più tardi, nel piano di sviluppo economico e sociale del paese, la pianificazione familiare aveva una parte di rilievo.

Nessun governo di paese islamico in modo pervicace limita l’accesso alle informazioni e ai servizi della pianificazione familiare, come si coglie dal rapporto delle Nazioni Unite, World Population

28 A. R. Omran, Family Planning in the Legacy of Islam, London and New York, Routeledge,

Policies 200329. Nei paesi islamici, come in altre parti del mondo i

servizi di Family Planning sono erogati nell’ambito dei servizi alla maternità ed alla infanzia. I governi ritengono che l’erogazione delle informazioni e dei servizi sia necessaria per salvaguardare la salute della donna e del bambino mediante la prevenzione di gravidanze non volute.

Governi con programmi di pianificazione familiare come Egitto e Iran, spesso coinvolgono i leader religiosi a sostegno di questi programmi. In Egitto, per esempio, i centri dell’insegnamento islamico si battono in favore della contraccezione moderna con successo. Sempre in Egitto i contraccettivi sono disponibili nei centri per l’infanzia, tuttavia, barriere culturali frenano ancora la diffusione dell’ utilizzazione dei servizi forniti dal sistema di pianificazione familiare.