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2.2 PIANI

2.2.4 Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.)

Con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 38 del 18 maggio 2010 è stato illustrato e discusso il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) e con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 40 del 20 maggio 2010 il Piano è stato adottato. Il PTCP definisce gli aspetti ed i contenuti relativi alla difesa del suolo connesso con la trasformazione urbanistica e della sicurezza degli insediamenti nonché della tutela ambientale, in conformità alle vigenti disposizioni normative. Con Deliberazione di Giunta della Regione del Veneto n. 708 del 02/05/2012 è stato approvato il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Vicenza. Allo stato attuale, gli elaborati definitivi sono in fase di redazione.

Tabella 2.1 – Elaborati del PTCP e interrelazioni con la zona di studio ELABORATI PTCP TAVOLA Tipologia di appartenenza Articoli N. d. A.

Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale - Sud

TAV. 1.1.B Nessuna indicazione Nessuna indicazione

Carta della fragilità

- Sud TAV. 2.1.B Nessuna indicazione Nessuna indicazione

Sistema ambientale

8 2.2.5 Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell'Atmosfera (P.R.T.R.A.)

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (PRTRA) è stato adottato con deliberazione della Giunta Regionale n. 902 del 4 aprile 2003, e successivamente è stato approvato in via definitiva dal Consiglio Regionale l’11 novembre 2004 con deliberazione n. 57 e pubblicato nel BURV n. 130 del 21/12/2004.

Dall’allegato A alla DGR del Veneto n. 3195/2006 il Comune di Altavilla Vicentina rientra nella Zona A1 Agglomerato. I Comuni inseriti nelle aree “A1 Agglomerato”, rappresentano una fonte rilevante di inquinamento per se stessi e per i comuni vicini. In corrispondenza a queste aree devono essere applicate misure finalizzate al risanamento della qualità dell’aria e piani di azione di natura emergenziale. A seguito dell’entrata in vigore del D. Lgs. 155/2010, in accordo con la Regione Veneto, l’ARPAV – Servizio Osservatorio Aria ha redatto il progetto di riesame della zonizzazione. Secondo questa nuova classificazione l’area di interesse ricadrebbe in Agglomerato Vicenza (IT0511).

2.2.6 Pianificazione per la tutela delle acque (PRRA, MOSAV, PTA)

La pianificazione di riferimento per la tutela delle acque, nella Regione Veneto, fa riferimento alle seguenti documentazioni:

ü PRRA ü Mosav ü PTA

Piano Regionale di Risanamento delle Acque - P.R.R.A. - approvato con provvedimento del Consiglio Regionale n. 962 del 1 giugno 1988, per quanto riguarda le strutture fognarie e di depurazione. In ottemperanza a quanto già previsto dalla Legge 319/1979 (legge Merli) per la tutela delle acque, la L.R. n. 33/1985 prevede, in materia di ambiente, che la Regione si doti di un Piano Regionale di Risanamento delle Acque (P.R.R.A.).

Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto approvato con la DGR n° 1688 del 16 giugno 2000, ai sensi della LR 5/1988, di recepimento della Legge 36/1994, che sostituisce la Variante al Piano Regionale Generale degli Acquedotti, adottata dalla Giunta Regionale nel 1988. Tale elaborato, adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83 CR del 07.09.1999, ha acquisito i pareri favorevoli della VII Commissione consiliare regionale, delle Autorità di Bacino nazionali dei fiumi dell’Alto Adriatico, del fiume Adige e del fiume Po, e del Magistrato alle Acque.

Il Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.) (previsto dall’art. 44 del D.Lgs. 152/99 e s.m.i.) costituisce un piano stralcio di settore del Piano di Bacino di cui alla L. 183/89, ed è lo strumento del quale le Regioni debbono dotarsi per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione dei corpi idrici regionali, stabiliti dagli articoli 4 e 5 del decreto stesso. La Regione ha approvato il PTA con deliberazione del Consiglio regionale n.107 del 5 novembre 2009.

Linee Guida applicative del Piano di tutela delle acque, approvate con DGR n. 80 del 27/1/11 Con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5 novembre 2009 la Regione Veneto ha approvato il Piano di Tutela delle Acque (PTA), che sostituisce quasi interamente il Piano Regionale di Risanamento delle Acque, con le modalità indicate all’art. 19 delle Norme Tecniche di Attuazione. Dall’analisi degli elaborati grafici più significativi del P.T.A. emergono le seguenti indicazioni per l’area in oggetto:

9 Ø Fig. 3.1 – Cartografia di Sintesi degli aspetti Conoscitivi - Carta dei Corpi Idrici e dei Bacini

Idrografici

L’area in esame ricade nel bacino idrografico Nazionale del Brenta e nello specifico nel sottobacino “N003/03 – Brenta: Bacchiglione”

Ø Fig. 2.1 - Carta delle aree sensibili

L’area in esame ricade nel bacino scolante nel mare Adriatico; tale area non è individuata come sensibile.

Ø Fig. 2.2 - Carta della Vulnerabilità Intrinseca della falda freatica della Pianura Veneta L’area in esame ricade in area caratterizzata da grado di vulnerabilità Medio - Basso, con valori di SINTACS compresi tra 25 e 50; in prossimità si riscontra la presenza della Linea delle risorgive.

Ø Fig. 2.3 - Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola

L’area in esame non ricade in Zone Vulnerabili evidenziate dalla cartografia.

Ø Fig. 3.1 - Zone omogenee di protezione dall’inquinamento

L’area in esame ricade in “Zona di Pianura: zone ad alta densità insediativa”.

Ø Fig. 3.19 - Carta dei territori comunali con acquiferi confinati pregiati da sottoporre a tutela

L’area in esame non ricade in “territori comunali con acquiferi confinati pregiati da sottoporre a tutela”.

2.2.7 Piano di Assetto del Territorio (PAT)

Il Piano di Assetto del Territorio (PAT) è lo strumento di pianificazione che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio comunale, individuando le specifiche vocazioni e le invarianti di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, in conformità agli obiettivi ed indirizzi espressi nella pianificazione territoriale di livello superiore ed alle esigenze dalla comunità locale (rif. L.R. 11/'04 Norme per il Governo del Territorio, art. 12 comma 2). Il PAT del Comune di Altavilla Vicentina è stato approvato con DGRV n. 927 del 7.4.2009.

In riferimento alla “ Carta delle Invarianti” l’area oggetto di intervento è esterna e limitrofa a:

Invarianti di natura geologica (art. 23 NTA): Ambiti di natura idraulica: (d) zona umida e di risorgiva Elementi lineari di natura idraulica: (g) canali consortili; (h) scoli secondari

Invarianti di natura paesaggistica (art. 25 NTA): Elementi lineari: (e) formazioni lineari vegetali

Invarianti di natura ambientale (art. 26 NTA): Ambiti: (a) Risorgive e Roggia Poletto

Invarianti di natura storico-monumentale (art. 24 NTA): Elementi lineari: (c) percorsi di pregio storico – paesaggistico; Elementi puntuali: (e) Beni monumentali e altri edifici oggetto di tutela

In riferimento alla Figura 4.33 “Carta delle fragilità” l’area oggetto di intervento si trova in “area idonea a condizione – Tipologia C” (art. 27 NTA) ed è in prossimità di “area esondabile e a ristagno idrico” (art. 27 NTA).

L’intero territorio comunale appartiene alla classe di rischio sismico Zona 3 (art. 10 NTA).

10 In riferimento alla Figura 4.34 “Carta della Trasformabilità” l’area di interesse si trova all’interno dell’ATO 2 di tipo produttivo (art. 28 NTA).

L’area di progetto è all’interno di “aree di riqualificazione e riconversione” (art. 36 NTA) ed è definita una linea preferenziale di sviluppo (art. 38 NTA) a destinazione d’uso C/D (commerciale/direzionale).

L’intervento è all’interno di “Limiti fisici alla nuova edificazione” con riferimento alle caratteristiche paesaggistico-ambientali, tecnico-agronomiche e di integrità fondiaria del territorio (art. 33 NTA). La zona sud dell’area di interesse per il progetto è ricompresa in “Ambiti interventi di riqualificazione e mitigazione ambientale” (art. 40 NTA) e “Aree idonee per interventi diretti al miglioramento della qualità urbana e territoriale” (art. 35 NTA).

L’area di progetto è inoltre esterna e limitrofa a “altri edifici di valore storico-testimoniale” (art.

17 NTA), “Pertinenze scoperte da tutelare” (art. 18 NTA) e “Contesti figurativi dei complessi monumentali” (art. 19 NTA). Infine l’area di progetto è limitrofa a “Isole ad Elevata naturalità (Stepping Stone)” e “corridoio ecologico secondario” (art. 42 NTA).

2.2.8 Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.)

Il P.R.G. del Comune di Altavilla Vicentina è stato adottato con delibera del C.C. n.11 del 22.2.1996 e approvato con delibera della G.R.V. n. 4381 del 9.12.1997. Attualmente, in seguito all’approvazione del P.I. e relative varianti, è in vigore solamente il Regolamento Edilizio Variante 1/2008.

2.2.9 Piano degli interventi (P.I.)

Con deliberazione di Consiglio comunale n. 69 del 18/10/2010 e’ stato approvato il primo Piano degli Interventi del Comune di Altavilla. A seguire sono state adottate ulteriori Varianti al P.I. ma per l’area di progetto non hanno comportato modifiche rispetto alla primo P.I. approvato. Si riporta quanto scritto nella Relazione di Progetto del PI in relazione agli interventi su azioni strategiche previste dal P.A.T.: ”si è ritenuta prioritaria l’attivazione della trasformazione dei seguenti contesti: …Località Olmo: riordino dell’area con funzioni prevalentemente commerciali e direzionali …” Obiettivo principale del PAT per questo Ambito Omogeneo è il rafforzamento e consolidamento delle attività non residenziali, favorendo l’insediamento di attività commerciali-direzionali e la conversione delle attività produttive.

2.3 CONCLUSIONI SULLA COMPATIBILITÀ DELL’INTERVENTO CON IL QUADRO PROGRAMMATICO

L’intervento in progetto risulta compatibile con tutti gli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, sia a scala locale che sovracomunale. Nessun vincolo o prescrizione specifica di carattere urbanistico, edilizio o ambientale, risulta ostativo alla realizzazione dell’intervento.

11

Si richiama la specifica legislazione vigente in materia Rispettate distanze di sicurezza

Art. 12 Fasce di rispetto

- Rispettate fasce rispetto gasdotto e viabilità

Art. 27

- accurata indagine idrogeologica e geologica finalizzata ad accertare l’omogeneità stratigrafica e i parametri geotecnici del terreno

- sconsigliati interrati, oppure elevata cura nella impermeabilizzazione della struttura stessa

- monitoraggio della falda dentro e fuori l’area di intervento prima e durante le operazioni di aggottamento acqua in fase costruttiva

- attenzione al drenaggio della falda, possibili assestamenti per consolidazione dei terreni di sedime degli edifici vicini

- La riqualificazione dell’area con l’inserimento di funzioni prevalentemente commerciali e direzionali, deve portare ad un complesso edilizio architettonicamente di pregio anche in relazione alle limitrofe aree di interesse

naturalistico (roggia Poletto), alle permanenze storiche (antica viabilità, Palazzo Rosso) e ai flussi di traffico indotti.

- modalità attuative: previo PUA comprendente l’adeguamento della viabilità;

- destinazioni d'uso ammesse: commerciali/direzionali e compatibili nel rispetto degli obiettivi di programmazione di settore;

- volumetrie ammesse: in applicazione del principio di sostenibilità economica della trasformazione, il PI definirà la superficie lorda di pavimento realizzabile comprendendo anche la riconversione dei volumi produttivi esistenti (credito edilizio) nei limiti quantitativi per l’ATO numero 2;

- la dotazione di aree a servizio potrà essere collocata all’interno della limitrofa area di espansione qualora ricomprese in un progetto unitario finalizzato alla realizzazione di un’adeguata fascia di mitigazione a protezione sia del complesso del Palazzo Rosso a nord, sia del quartiere residenziale ad est (in comune di Creazzo).

SI

Art. 40

Ambiti per interventi di riqualificazione e mitigazione ambientale

In sede di progettazione delle nuove trasformazioni (infrastrutture, servizi, urbanizzazioni) ancorchè previste dallo strumento urbanistico previgente, dovranno essere garantite adeguate fasce di mitigazione ambientale e paesaggistica, secondo le indicazioni generali espresse nelle direttive.

Previsione di fascia di mitigazione Olmo) contrassegnata con il n. 1 nelle tavole del PI, assimilata alla zona D3.1 per quanto non diversamente disciplinato dalle seguenti specifiche disposizioni.

La potenzialità edificatoria, fino ad un massimo di 25.000mq di s.l.p. complessivi, potrà comprendere le seguenti destinazioni d’uso:

….

VI. grandi strutture di vendita, comunque organizzate (parco o centro commerciali), fino ad un massimo di 15.000mq di superficie di vendita nel rispetto dei criteri di programmazione di settore e delle direttive del PTCP, recependo e sviluppando le direttive progettuali contenute nei capitoli dei seguenti elaborati trasmessi al Comune (prot n. 2541 del 10.02.2010), che ne costituiranno specifico allegato:

Verifica della compatibilità ambientale

Verifica della compatibilità insediativa e della qualità progettuale ed architettonica Verifica della componente relazionale

VII. altezza massima dei fabbricati: 10,50 ml aumentabili fino a 15,00 m per le porzioni ospitanti ai piani superiori specifiche funzioni che necessitano di particolari altezze (palestre, sale riunioni, ecc.).

Poiché la zona di riqualificazione e riconversione è parzialmente interessata dalle aree di danno e di attenzione, come definite dal D.M. 9.5.2001, descritte nell’ Elaborato Tecnico Rischio di Incidenti Rilevanti (RIR) allegato al PAT, nel PUA dovranno essere espressamente indicate ed autorizzate le opere necessarie a rendere compatibili le funzioni ammesse.

SI

Art. 31

Zone di tutela e fasce di rispetto

Fascia di rispetto gasdotto e viabilità Rispettate fasce rispetto gasdotto e viabilità

Art. 36

Indirizzi e criteri per gli interventi di compatibilità idraulica

Nello Studio di Compatibilità Idraulica sono schematizzate le procedure per affrontare le questioni idrauliche e redigere la Relazione di Compatibilità Idraulica inerente le aree soggette a trasformazione urbanistica.

Dovranno essere rispettate le prescrizioni e gli indirizzi per la valutazione di

compatibilità idraulica dell’intervento.

Tabella 2.2 - TABELLA RIEPILOGATIVA

12

3 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

3.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE

L’area di studio è localizzata in Comune di Altavilla Vicentina, provincia di Vicenza. Il nuovo insediamento a destinazione commerciale si estende complessivamente su di un’area, in parte già edificata, di circa 4,66 ettari nel Comune di Altavilla Vicentina. L’intervento in oggetto confina a sud con la Strada Statale n.11, Via Olmo, a nord con Via Ceregatta ad est con aree agricole e ad ovest con l’area ora industriale esistente. Si tratta di un’area fortemente urbanizzata, in cui le principali infrastrutture sono rappresentate dalla strada regionale SR11 Padana Superiore. Il territorio in studio ricade nella sezione CTR, 125“VICENZA”, elemento 125060

“Altavilla Vicentina”. L’area di interesse di superficie si presenta già impermeabilizzata per circa 3,09 ettari con capannoni a destinazione industriale e palazzina uffici, le aree esterne si presentano asfaltate. L’area non edificata, posta ad est rispetto alla edificata, di superficie pari a circa 1,57 ettari si presenta a verde e non coltivata con una quota media variab ile da 34,40 a 34,70 m s.m.m.

Figura 3.1 Ortofoto con limite di intervento

13 Figura 3.2 Inquadramento territoriale

Collegamenti locali Tangenziale sud

SR n. 11 Linea ferroviaria

Autostrada A4 SP n. 34 e SP n. 46

3.2 CLIMA

Il territorio in provincia di Vicenza ha un clima continentale con inverni molto freddi umidi e caratterizzati da abbondanti nevicate ed estati calde ed afose. Effetti positivi hanno le colline e le montagne che, molto spesso, riescono a bloccare le perturbazioni. La città ricade nella Fascia Climatica E con 2371 gradi giorno. Il territorio del Comune di Altavilla Vicentina in particolare è interessato da temperature medie annue tra i 12-14 °C ed è soggetto a precipitazioni che si aggirano tra i 700 - 800 mm annui.

L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Veneto (A.R.P.A.V.), tramite il Centro Meteorologico di Teolo, ha realizzato e reso operativo un sistema integrato per il monitoraggio dei fenomeni ambientali: l’analisi climatica è stata svolta sulla base dei dati forniti da tale centro, ricavati dalle misure effettuate presso le stazioni presenti in tutto il territorio regionale. La tabella indica, per la Provincia di Vicenza, le stazioni meteorologiche e agro-meteorologiche presenti. Le stazioni più vicine al comune interessato sono quelle di Brendola n.148 (AGROMETEOROLOGICA; quota:156 m s.l.m.)) e Vicenza Città n.225 (METEOROLOGICA)

Temperatura

Utilizzando i dati ricavati dalle stazioni indicate l’A.R.P.A.V. esegue periodicamente le analisi meteo-climatiche. L’evoluzione temporale della temperatura dell’aria nel periodo 1996-2010 è mostrata nella tabella (media delle massime) e nella tabella (media delle minime), in riferimento

14 alla stazione agro-meteorologica di Brendola , la più vicina al sito d’interesse (distanza pari a 6,6 km dal Comune di Altavilla Vicentina).

Nel periodo indagato il mese più freddo risulta gennaio con una temperatura media dell’ordine di - 0,1 °C; mentre i mesi più caldi risultano luglio e agosto con una media di 31,4 °C /30,8 °C.

Precipitazioni

La piovosità totale annuale, registrata nella stazione agrometeorologica di Brendola, analizzata nel periodo 1996-2010 evidenzia una variabilità tra gli 833,2 mm del 2003 e i 1383,0 mm del 2002.

Successivamente si evidenzia una variabilità tra i 1188,0 mm del 2009 e i 1687,8 mm del 2010.

In conclusione la media della somma annuale risulta essere pari a 1110,1 mm.

La distribuzione delle precipitazioni nell'area non risulta essere variata in modo significativo a partire dal 1961 al 2000.

VENTO

Relativamente alla stazione di Brendola i venti, che presentano un’intensità media annua di circa 0,8 m/s hanno direzione prevalente Nord nel periodo estivo ed autunnale, e Nord e Nord-Est nella restante parte dell’anno.

3.3 ARIA

Le emissioni d’inquinanti atmosferici che saranno prese in considerazione in questo studio sono quelle relative:

Ø alle emissioni prodotte dai veicoli dei visitatori alla struttura di vendita (le emissioni considerate Sono Polveri sottili PM10, Ossidi di Azoto NOx, Monossido di Carbonio, Composti Organici Volatili e Benzene);

Ø alle emissioni degli impianti tecnologici per la climatizzazione degli edifici della struttura commerciale e dei Gruppi frigo.

L’inquinamento atmosferico rappresenta uno dei principali fattori di criticità ambientale, in particolar modo nelle aree urbane. La normativa italiana impone il monitoraggio di un certo numero di inquinanti "ubiquitari" quali il biossido di zolfo (SO2), le particelle solide sospese (PTS), il biossido di azoto (NO2), l'ozono (O3), il Monossido di Carbonio (CO), il piombo (Pb), il fluoro (F), gli idrocarburi totali non metanici (COV). Tutti i composti considerati esercitano seri danni alla salute dell’uomo, ma anche del patrimonio storico/artistico (alterazione chimica più o meno profonda dei materiali), ed agli ecosistemi ed alla vegetazione (ad esempio attraverso il fenomeno delle piogge acide, causate dalla reazione degli ossidi di azoto e di zolfo con l'umidità atmosferica, per cui le precipitazioni assumono un pH acido). Tali danni derivano, in genere, dalla continua esposizione a livelli di inquinamento superiori agli obiettivi di qualità.

La normativa italiana definisce degli “standard di qualità” (limiti) per ciascuno degli inquinanti. Il 30 Settembre 2010, in attuazione della Direttiva 2008/50/CE, è entrato in vigore il D.Lgs. 155/2010 che costituisce il Testo Unico sulla qualità dell’aria ambiente. Si schematizza nella seguente tabella l’elenco dei valori di riferimento previsti dal D.Lgs. 13 agosto 2010, n.155 “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa” Allegato XI suddivisi per inquinante:

Dall’ultimo Rapporto provinciale di Vicenza 2011-2012, si riporta la situazione emissiva del Comune in esame. La situazione emissiva di Altavilla Vicentina si caratterizza da elevati valori di NOx e valori medi - alti per le PM10. Per quanto riguarda Gli Sox e i COV i valori sono tra i più bassi del contesto provinciale. Nel SIA riportiamo l’analisi della qualità dell’aria rispetto alle

15 stazioni dell’ARPAV più vicine. Le stazioni fisse più vicine all’area in esame sono ubicate in Comune di Montecchio Maggiore e in Comune di Vicenza (Quartiere Ferrovieri).

Dallo studio del 2011, si riporta un confronto tra degli inquinanti nelle stazioni monitorate. In particolare gli inquinanti considerati sono NO2, Ozono, SO2,CO, PM10, PM2.5 e il Benzene. Inoltre, per gli stessi inquinanti si riporta lo studio del 2010 facente parte del quadro conoscitivo del PTCP di Vicenza.

Inoltre riportiamo lo studio dell’aria relativamente al Comune confinante di Brendola (3 Km a SO da confine comune Altavilla) ove nel periodo 13/01/2010 → 17/02/2010 e 28/04/2010 → 07/06/2010 è stata effettuata una campagna mobile (stazione rilocabile) per l’individuazione del tessuto emissivo di fondo in zona suburbana residenziale/commerciale. La stazione mobile è localizzata in via Generale dalla Chiesa.

Conclusioni in breve nella stazione Brendola si hanno superamenti relativi al PM10.

In conclusione, dallo studio ARPAV 2011 e dal PTCP 2010 risulta quanto segue:

ü

NO2 in Comune di Montecchhio rientra nei limiti di legge (PTCP 2010); nelle stazioni analizzate valori elevati (studio ARPAV 2011); il Comune di Altavilla presenta valori elevati di NOx; in Comune di Brendola non ci sono superamenti;

ü

CO nel Comune di Vicenza buoni livelli; a Vicenza quartiere ferrovieri livelli buoni; nel Comune di Altavilla Vicentina livelli buoni (>10≈ 25 ton/anno Kmq); in Comune di Brendola non ci sono superamenti;

ü

PM10 a Vicenza livelli mediamente sopra i limiti; il Comune di Altavilla presenta valori medio alti (>1.3 ≈ 1.7); in Coune di Brendola 36% dei rilievi superano il valore limite;

ü

Benzene a Vicenza il valore medio rientra nei limiti di legge, i livelli massimi giorno sono alti; in Comune di Brendola non ci sono superamenti;

ü

SOx valori del Comune di Altavilla bassi (0.0 ≈ 0.2); in Comune di Brendola per l’SO2 non ci sono superamenti.

Secondo lo Relazione di compatibilità ambientale “Localizzazione di una grande struttura di vendita in area soggetta ad intervento di riqualificazione urbanistica e riconversione di sito industriale dismesso, in localita’ via Olmo”, in occasione della redazione del Rapporto Ambientale della VAS del PAT (anno 2009) del Comune di Altavilla è stata caratterizzata la matrice aria mediante l’utilizzo di due stazioni mobili sono state posizionate nel periodo 2002-2004. Le conclusioni della campagna indicano che la situazione atmosferica comunale risulta problematica ed in linea con quella d’area vasta. Infatti, le caratteristiche geomorfologiche e climatiche dell’area, in particolare anemometriche, la stretta prossimità alla città di Vicenza e ad altri centri urbani ed industriali di importanti dimensioni e la presenza di infrastrutture e nodi viari di grande scorrimento, fanno sì che il livello e la tipologia di inquinamento atmosferico sia distribuita omogeneamente nell’area vasta di pertinenza del progetto e sia determinata da fattori a prevalente valenza sovracomunale.

3.4 ACQUA

ACQUE SUPERFICIALI Bacino idrografico

L’are di studio ricade nel Bacino del Bacchiglione. Tale bacino è un sistema idrografico molto esteso (1330 km2) e complesso che trae origine sia da torrenti e rii montani sia da rogge di risorgiva che originano a Nord di Vicenza. In particolare l’area fa parte del Bacino idrografico nazionale N003/03 - Brenta: Bacchiglione. Questo bacino confina a Sud-Ovest con il bacino

16 dell'Agno, ad Ovest con quello dell'Adige e a Nord-Est con quello del Brenta; comprende le seguenti unità idrografiche: Fiume Bacchiglione (sottobacino del Giara-Orolo e risorgive del Bacchiglione); Sottobacino Astico-Tesina; Sottobacino Leogra-Timonchio; Sottobacino dell'Astichello; Sottobacino del Retrone; Sottobacino del Ceresone; Sottobacino del Bisatto.

L’area di interevento fa parte del Sottobacino del Retrone.

Il Consorzio di bonifica di riferimento all’area di studio è il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.

Qualità delle acque superficiali

Qualità delle acque superficiali

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