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Piano di volo LIMC - LIMF

Nel documento con il simulatore di volo X-Plane (pagine 75-81)

Procedure in volo

5.1 Piano di volo LIMC - LIMF

e attuatori controllati dall’impianto elettronico di bordo; i computer di bordo gestiscono numerosi aspetti del volo poiché i sistemi e i sottosistemi di bordo sono completamente digitalizzati e gestiti contemporaneamente dal pilota e dai cervelli elettronici di bordo [63]. Il sistema FBW dell’A320 utilizza cavi in fibra ottica per muovere le superfici alari collegate alla barra; i segnali elettrici, direttamente generati dal computer di bordo, percorrono la fibra ottica e raggiungono le superfici alari che vengono azionate con pistoni idraulici. Il pilota, muovendo la barra, genera un movimento registrato dal computer di bordo e tradotto in un segnale elettrico, che viene dunque inviato attraverso la fibra ottica. In questo modo il segnale è molto preciso e la stabilità del volo, controllata dall’autopilota, risulta migliorata.

Figura 5.1: MCDU A320

La pianificazione del volo avviene mediante la programmazione del MCDU, che costituisce l’interfaccia tra il pilota e il FMGS2 e contiene un database con le

2FMGS: Flight Management and Guidance System

prestazioni del velivolo per consentire di stimare i consumi e i tempi necessari per il completamento della missione. IL FMS permette la guida verticale e laterale del velivolo, monitora l’inviluppo di volo e ottimizza la rotta; il computer di questo sistema si interfaccia con i sensori di bordo e trasmette i comandi che l’autopilota insegue. Queste informazioni vengono visualizzate dai piloti tramite gli appositi display. L’MCDU, rappresentato in Figura 5.1, contiene:

• Display. Riporta i dati relativi alle diverse fasi della missione.

• Tastiera alfanumerica. Permette al pilota di inserire i dati di interesse.

Sono presenti anche i tasti per la selezione di determinate pagine dell’MCDU.

Si riportano le schermate caratteristiche affrontate nella programmazione com-pleta dell’MCDU. Questa operazione viene effettuata manualmente per inserire in X-Plane il piano di volo desiderato e per consentire all’utente di ripetere le procedure tramite il ricaricamento delle situazioni che vengono salvate inclusive del piano di volo per merito del plugin di ToLiss. Si tratta di un’operazione realizzata una sola volta senza la quale risulterebbe impossibile effettuare la missione.

INIT Prima dell’inizio del volo il pilota attiva la schermata INIT, riportata in Figura 5.2.

Figura 5.2: INIT

Questa permette l’inizializzazione dell’intero piano di volo, che include la de-finizione degli aeroporti di partenza e di arrivo e la rotta da seguire. Vengono inseriti inoltre: numero del volo, quota di crociera desiderata e valore di cost index.

Quest’ultimo, per i velivoli della famiglia Airbus, rappresenta il rapporto tra il costo orario operativo del velivolo e il costo del combustibile e permette di dare un peso maggiore o minore al risparmio di combustibile durante la missione; un cost index basso corrisponde a velocità di salita e discesa più ridotte e a quote di volo maggiori, dando un peso maggiore al risparmio di combustibile.

Sono stati inseriti i seguenti dati:

• FROM/TO: LIMC/LIMF. Si sceglie di affrontare la missione che conduce all’aeroporto di Torino Caselle a partire dall’aeroporto di Milano Malpensa.

• FLT NBR: AZ321. Il numero di volo è facoltativo e può essere inserito casualmente in fase di simulazione.

• COST INDEX: 30. Il valore scelto è compreso nel range ammissibile e indica un peso maggiore verso il risparmio di combustibile.

• CRZ FL: FL100. Indica il livello di volo di crociera. Il flight level è un’indica-zione di pressione espressa come altitudine sul livello del mare in unità di 100 piedi misurata secondo l’atmosfera ISA. Questa indicazione viene utilizzata dai controllori del traffico aereo per separare verticalmente gli aeromobili.

• ALTN: LIMA. Si tratta di un aeroporto alternativo in cui effettuare l’atter-raggio. In questo caso è stato scelto l’aeroporto di Torino-Aeritalia.

Non vengono inseriti altri dati in questa sezione, ma si possono visualizzare quelli automaticamente riconosciuti dal computer muovendosi con le apposite frecce presenti nel tastierino.

F-PLN La modalità F-PLN consente al pilota di inserire i waypoints o le aerovie da inseguire durante il piano di volo. Definito l’aeroporto di partenza e di arrivo, in questa pagina (illustrata in Figura 5.3) il pilota indica le procedure SID/STAR per l’uscita dall’aeroporto di partenza e l’ingresso nell’aeroporto di arrivo.

• SID - Standard Instrument Departure: rotta di partenza strumentale che l’aeromobile deve seguire durante la fase di decollo.

• STAR - Standard Arrival: rotta di arrivo standard identificata in una procedura di avvicinamento tramite cui l’aereo procede dal punto di rotta al punto di avvicinamento [64].

SID e STAR hanno l’obiettivo di velocizzare il flusso del traffico aereo relativo a piste comuni attraverso l’utilizzo di percorsi specifici e limiti di velocità.

• Departure from LIMC

(a) Departure from LIMC (b) Arrival at LIMF

Figura 5.3: F-PLN

– Runway: 35R – SID: DOGU5L

• Arrival at LIMF – Runway: 36 – VIA: TOP – STAR: TOP2A

PERF Le pagine delle prestazioni visualizzano i parametri delle prestazioni durante la fase di volo attualmente in corso. Si attiva mediante il tasto PERF ed è possibile visualizzare le schermate relative alle fasi precedenti e successive. In Figura 5.4 vengono riportate le schermate MCDU relative alle fasi di decollo (a) e di approccio (b).

• TAKE OFF: per questa fase si prevede l’inserimento delle velocità caratteri-stiche, la configurazione dei flap, l’altitudine alla quale avviene la transizione e l’inserimento delle temperature FLEX.

– V1 = 137

Questo valore, espresso in nodi, rappresenta la velocità di decisione, ossia il limite oltre il quale il pilota deve necessariamente proseguire nel

(a) Takeoff (b) Approach

Figura 5.4: PERF

decollo poiché un’eventuale arresto comporterebbe il fuoripista del velivolo, qualunque sia l’eventuale avaria riscontrata. Il valore inserito è coerente con i dati volo reali di un velivolo che parte dalla pista dell’aeroporto selezionato, ma può variare in base alle condizioni climatiche.

– VR= 141

La velocità di rotazione è la velocità alla quale il pilota muove la barra per portare il velivolo all’incidenza di decollo. Tale valore deve necessariamente essere VR≥ V1, garantire sufficienti margini di sicurezza in caso di eventuali errori di pilotaggio ed essere inferiore alla velocità massima di rotolamento delle gomme.

– V2 = 144

La velocità di sicurezza al decollo consente al velivolo di salire nella seconda parte di decollo con il gradiente stabilito dalla normativa ed è necessario che sia V21.2Vst.

– F laps= 1

La configurazione di decollo prevede i flaps estratti in prima posizione.

– Transition altitude: 6000

Rappresenta l’altitudine alla quale avviene la transizione all’atmosfera standard per la separazione verticale dei velivoli, seguendo i riferimenti delle altitudini. Il valore inserito, in piedi, è inferiore al livello di volo in crociera.

– FLEX TO TEMP: 43°C

Rappresenta la temperatura di decollo qualora questo avvenga con manet-ta in modalità FLEX. Quesmanet-ta temperatura definisce il livello di potenza erogata dal propulsore, che risulta inferiore alla potenza massima instal-lata a bordo velivolo. In assenza di questo dato, è necessario procedere con il decollo il modalità TOGA. Solitamente si preferisce il decollo in modalità FLEX perché permette di ridurre le emissioni acustiche, evitare l’affaticamento delle gondole dei motori ed avere dunque vantaggio in termini di manutenzione.

• APPR: permette l’inserimento dei dati dell’aeroporto di destinazione (QNH, temperatura, intensità del vento), la configurazione dei flap e la DH3. Questi dati incidono nel calcolo delle velocità di approccio e atterraggio.

– QN H = 1013

Il valore di pressione atmosferica inserito è quello dell’atmosfera ISA.

– T EM P = 5C – MAG WIND = 0

L’intensità del vento è nulla poiché si suppone che sia assente.

– DH = 550

Tale valore è definito dall’ICAO come l’altezza più bassa durante la discesa in avvicinamento, viene inserito in piedi ed è misurato a partire dal livello del suolo.

L’inserimento di questa schermata nel MCDU viene effettuato durante la fase di crociera nella simulazione di missione condotta in questo lavoro. Questa fase non viene salvata, poiché si è ritenuto sufficiente inserire i parametri di approach, mettere in pausa la simulazione ad una distanza opportuna dall’aeroporto di destinazione e salvare la situazione utile per eseguire la procedura di avvicinamento evitando di simulare la crociera nei successivi voli.

Nel documento con il simulatore di volo X-Plane (pagine 75-81)

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