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composizione qualitativa della domanda d'istruzione appare differenziata cosicché verrebbe difficilmente soddisfatta da un'of-ferta che resti troppo omogenea lungo il versante più "scolastico". Il problema diverrebbe ancora più acuto se si perseguis-se una crescente omologazione dell'offerta d'istruzione in senso "liceale". Emerge infatti dalle analisi che uno dei fattori di maggior peso che operano a favore delle scelte non liceali rispetto a quelle liceali è dato dalle preferenze occupazionali, con riferimento particolare alla lunghezza del periodo necessario all'ingresso nel mercato del lavoro. Allo stesso tempo, nell'indirizza-re verso istituti professionali o corsi di for-mazione, in alternativa agli istituti tecnici quinquennali, il minor gradimento verso l'attività scolastica in quanto tale (misurato con riferimento all'insieme delle sue dimen-sioni d'esperienza esistenziale, non solo alla luce dei suoi risultati finali) esercita un peso rilevante e autonomo. Il problema di come

consentire e perseguire una qualificazione professionale crescente dei soggetti con minori abilità e attitudini verso le attività scolastiche sembra proporsi come uno dei più rilevanti, benché resti fra i più negletti. Al termine di una ricognizione certa-mente schematica, ma abbastanza ampia per dar conto del genere di studio compiu-to e dei risultati da esso ottenuti, sembra possibile ancora aggiungere due valutazioni sintetiche e conclusive:

a) Le scelte scolastiche individuali vanno prese sul serio. Operare come se i com-portamenti scolastici non fossero il pro-dotto di scelte razionali, perché gli indi-vidui non sanno ciò che è bene per sé, può portare le riforme scolastiche a fare ben poca strada, se non a produrre effetti indesiderati.

b) Le politiche di scolarizzazione e qualifi-cazione delle risorse umane devono riu-scire a procedere di pari passo con pro-cessi di qualificazione reale dei sistemi economici e dell'occupazione. Riflettere sui livelli della scolarizzazione dell'of-ferta senza valutare attentamente i livel-li della domanda di lavoro può produr-re squilibri non meno problematici di eventuali mismatching di segno oppo-sto. Lo stesso può accadere se si confon-dono i bisogni di qualificazione del lavoro con la domanda di formazione scolastica superiore.

È normalmente condivisa la convinzione che la crescita della scolarità e della forma-zione sono i fattori fondamentali dello svi-luppo. Fra i paesi che hanno operato di più perché la scolarità e la formazione della popolazione crescessero molto e in fretta vi sono casi di indubbio successo — soprattut-to in Asia, come ad esempio Singapore. Tuttavia occorre ricordare che in alcuni casi - a noi assai più vicini, come ad esempio la Francia - l'applicazione della più vasta gamma di misure a favore di un'alta scola-rità non sembra aver impedito all'acuirsi progressivo del problema della disoccupa-zione giovanile, diventato non solo più grave, ma soprattutto più difficile da gestire.

C O N V E G N I , S E M I N A R I , D I B A T T I T I

Torino 21 maggio 1997 CONVEGNO Torino 4 giugno 1997 DIBATTITO a cura dell'Ires Torino 7 luglio 1997 SEMINARIO DI STUDIO a cura del Consiglio regionale del Piemonte - Vili Commissione "Enti Locali" TORINO: METROPOLI DAI CAPELLI GRIGI Il tempo di Alice,

le meraviglie della terza età

Maria Cristina Migliore ha presentato nel corso del convegno una relazione dal titolo "Anziani a Torino e in Piemonte: aspetti demografici, familiari e pre-videnziali".

PUBBLICO E PRIVATO PER LA CULTURA: ESPERIENZA E FUTURO

Lo sviluppo degli interventi delle imprese e dei privati per l'arte e la cultura negli ultimi vent'anni costituisce un fattore nuovo nelle politiche culturali in Europa.

La crescita degli investimenti in Italia e in Piemonte è stata notevole e ha visto come attori principali il settore bancario e le grandi imprese pubbliche e private. Sono oggetto di dibattito le azioni da mettere in campo per attivare un maggiore coordinamento delle iniziative anche attraverso un rinnovato ruolo delle politiche pubbliche regionali e locali. A questi interrogativi ha cercato di rispondere una ricerca dell'Ires, a cura di Luciana Conforti e Ugo

Bacchella, presentata nel corso dell'incontro.

La giornata è stata presieduta da Nicoletta Casiraghi, Presidente dell'Ires, e sono intervenuti Enzo Ghigo, Presidente della Giunta regionale del Piemonte, Andrew Mcllroy, Segretario generale del Ceree, Dario Disegni, Responsabile Area progettuale della Compagnia di S. Paolo, Piero Robbe, Teatro Regio di Torino, e Cesare Annibaldi, Direttore Centrale Liat per le politiche sociali e culturali.

COOPERAZIONE FRA COMUNI E SVILUPPO LOCALE

La legge 142/90 favorisce le unioni e le fusioni dei comuni finalizzate all'otti-mizzazione della gestione dei servizi e dell'uso delle risorse. Negli ultimi anni si sono sperimentate nella nostra regione interessanti forme di cooperazione intercomunale su base volontaria volte a promuovere e gestire progetti di svi-luppo dell'economia e dell'occupazione locali. Nel quadro del convegno conoscitivo su questa multiforme realtà, Renato Cogno ha presentato una rela-zione per fare il punto sulla situarela-zione attuale della cooperarela-zione intercomu-nale in Italia.

L'ALTA VELOCITÀ E IL PIEMONTE Problemi e prospettive per l'ambiente, il territorio e lo sviluppo industriale

L'alta velocità scompagina la percezione delle distanze e modifica l'immagi-ne dell'assetto del territorio introducendo flussi di trasporto privilegiati. Al di là del suo effetto sui tempi di percorrenza tra le realtà urbane da essa toccate, è interessante ragionare sui suoi effetti in termini di sviluppo di alcune aree e di eventuale svuotamento e depauperamente di altre. Paolo Buran ha portato il contributo di riflessioni sviluppato all'interno dell'Ires sul tema, tenendo una relazione incentrata sui rapporti tra alta velocità e i possibili scenari di sviluppo del Piemonte.

MUSEO DEI MUSEI

PER LA REGGIA DI VENARIA REALE

Nel quadro del fervore di iniziative in corso sulle ipotesi di riuso della Reggia di Venaria Reale, l'Ires ha voluto contribuire al concorso di idee promuoven-do un incontro di presentazione di una proposta specifica: quella di un "Museo dei Musei". Nel corso dell'incontro Marcello La Rosa, Direttore dell'lres, Maurizio Maggi e Vittorio Falletti hanno illustrato le ragioni e i con-tenuti della proposta che trova la sua ragion d'essere da una parte nell'ecce-zionalità del sito di Venaria Reale e dall'altra nel potenziale di richiamo che un museo concentrante in sé gli aspetti più stimolanti e caratterizzanti dei principali musei del mondo avrebbe sui futuri visitatori del complesso restau-rato. All'incontro hanno partecipato Giampiero Leo, Assessore alla cultura della Regione Piemonte, Valter Giuliano, Assessore alla cultura della

Provincia di Torino e Ugo Perone, Assessore alla cultura della Città di Torino.

Torino 26 settembre 1997 CONVEGNO a cura della Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino, e del Comitato promotore alta velocità merci e passeggeri Torino 8 ottobre 1997 INCONTRO STAMPA a cura dell'lres

I LAVORATORI IMMIGRATI E IL LORO EFFETTO SUL MERCATO DEL LAVORO IN ITALIA

L'immigrazione dai paesi del Maghreb in Europa

L'incontro ha avuto per oggetto la presentazione di un insieme di ricerche realizzate con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri nell'ambito del pro-gramma Maghreb. Le ricerche si sono concentrate da una parte sui lavoratori extracomunitari assunti con contratti a tempo determinato e, dall'altra, sugli immigrati che entrano invece grazie a visti turistici o per studio o infine di quelli che entrano illegalmente. La Presidente dell'lres, Nicoletta Casiraghi, ha partecipato al dibattito seguito alla presentazione portante il contributo conoscitivo dell'lres che da alcuni anni segue attraverso vari lavori di ricerca il fenomeno dell'immigrazione extracomunitaria a Torino e in Piemonte.

Torino 18 settembre 1997 PRESENTAZIONE RICERCA a cura dell' Organizzazione Internazionale del Lavoro. CIF

P U B B L I C A Z I O N I RECENTI

La filiera enologica.

Il quadro generale e le specificità del Piemonte / Stefano Aimone; Giovanni

Galizzi e Renato Pieri. Torino: IRES, 1996 II, 137 p. ("Working paper"; n. 116)

Analisi del movimento migratorio nelle province del Piemonte.

Periodo 1980-91 e confronto con i dati del modello demografico / A. Massa,

M. C. Migliore (coordinatore). Torino: IRES, 1996 108 p. ("Documenti Ires"; n. 6/96)

Le scelte scolastiche individuali / [Gruppo di lavoro composto da

Luciano Abburrà (coordinatore), Diego Gambetta (Università di Oxford) e Renato Miceli]. Torino: Rosenberg & Sellier, 1996

xii, 390 p. (Collana "Piemonte"; n. 30)

Assi e misure: la valutazione dei fondi strutturali comunitari.

L'obiettivo 2 in Piemonte / [Gruppo di lavoro composto da Renato Lanzetti

(coordinatore della ricerca), Renato Cogno, Vittorio Lerrero, Stefano Piperno; consulenza di Giorgio Brosio], Torino: IRES, Regione Piemonte, 1996

x, 109 p.

La sponsorizzazione culturale:

il caso del Piemonte negli anni Novanta / A cura di Luciana Conforti

e Ugo Bacchella. Torino: Rosenberg & Sellier, 1997 ix, 70 p. (Collana "Piemonte"; n. 31)

Studiare il Piemonte:

dieci anni di ricerche su una società in transizione 1985-1995 /

Luca Davico. Torino: IRES, 1997 137 p. ("Working paper"; n. 11 7)

Relazione sulla situazione economica, sociale

e territoriale del Piemonte. 1996 / [L'elaborazione è stata seguita da un

comitato di redazione coordinato da Paolo Buran], Torino: Rosenberg & Sellier, 1997

xii, 367 p. (Collana "Piemonte"; n. 32)

L'agricoltura piemontese: rapporto 1995-96 / a cura di Stefano Aimone.

Torino: IRES, 1997

91 p. ("Attività di osservatorio"; n. 43)

Albania: oltre l'emigrazione

Torino: IRES, 1997

59 p. ("Dibattiti Ires"; n. 5)

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ISTITUTO RICERCHE ECONOMICO SOCIALI DEL PIEMONTE

VIA BociNO 21-10123 TORINO - TEL. 011/88051

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