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ORIGINE DESTINAZIONE

25. STUDIO DI FATTIBILITA’ E PROGETTAZIONE DI UN DEVIATOIO TRIPLO DI BORDO

25.5 PROGETTO DI UN DEVIATOIO TRIPLO DI BORDO

25.5.8 POSA IN OPERA PIASTRE PREFABBRICATE

Una volta installato il deviatoio sulla nave, per permettere anche l’ingresso dei veicoli gommati, vengono posizionate delle piastre prefabbricate in gomma modello STRAIL. Il modello STRAIL è formato da un sistema modulare costituito da piastre di gomma piena collegate mediante un apposito sistema di fissaggio.

La superficie antiabrasione è costituita da una mescola di gomma di alta qualità brevettata, con l’aggiunta di corindone vulcanizzato che garantisce un’eccellente resistenza antiscivolo.

Il corindone è un minerale, un ossido di alluminio e appartiene al gruppo dell’ematite. I vantaggi nell’uso di queste piastre sono:

ZARZANA ANTONINO matricola 754543 156 - moduli compatti in gomma;

- manutenzione semplice e a basso costo; - tempi ridotti di installazione e montaggio.

I componenti che costituiscono il modello STRAIL sono rappresentati nella figura seguente:

ZARZANA ANTONINO matricola 754543 157 Come si può notare, le piastre sono unite mediante incastro, modellate in base alle necessità e in base agli spazi disponibili (parte centrale della figura 95), vengono posizionate sulla nave lasciando lo spazio di 40 mm per il bordino della ruota, mentre dal lato dove non scorre il bordino viene fatta aderire perfettamente al fungo della rotaia (parte inferiore della figura 95).

Le dimensioni base sono di 1355x900 mm, ma possono essere modellate all’occorrenza. Per proteggere i sistemi di fissaggio, vengono installati dei cordoli aventi dimensioni base di 1355x153 mm (parte sinistra della figura 95) costituiti dallo stesso materiale delle piastre.

Dal lato dove scorre il bordino, per tenere distanziata la piastra, viene posizionato un elemento rettangolare sempre in gomma tra il gambo della rotaia e la piastra installata di dimensioni ridotte, 60x30 mm la quale viene appoggiata sul cordolo (come si può notare nella parte destra e inferiore della figura 95).

Unendo tutte le piastre, otterremo un piano di posa per il passaggio e la sosta di veicoli gommati, anche pesanti, grazie alle caratteristiche del materiale adoperato; l’unico punto di pericolo per il passaggio, sia di veicoli sia di pedoni, è lo spazio dove si muovono gli aghi.

Per ovviare a questa situazione pericolosa, quando la nave traghetto trasporta veicoli gommati, vengono posizionate delle piastre di gomma sagomate all’interno dei suddetti spazi in modo tale da rendere la superficie più piana e regolare possibile.

ZARZANA ANTONINO matricola 754543 158 Figura 98: posizionamento piastre STRAIL

La figura seguente riporta un possibile ordine di posa delle piastre facendo attenzione, come già descritto, a dove scorre il bordino per lasciare lo spazio di 40 mm.

ZARZANA ANTONINO matricola 754543 159 Figura 99: ipotesi di posa piastre STRAIL

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26. CONCLUSIONI

Per quanto riguarda lo studio di fattibilità della movimentazione dei treni sulle navi traghetto possiamo dire che il traghettamento è l’unico modo possibile per collegare la Sicilia con il Continente e il Continente con la Sardegna per il trasporto di merci, rotabili e autoveicoli.

Nel corso degli anni l’ingegneria navale e quella ferroviaria hanno migliorato tutti i mezzi per favorire il trasbordo da una parte all’altra, sia nella costruzione di navi adatte al trasporto di numerosi mezzi (autoveicoli più treno) sia alla tecnica che permette ai treni di salire facilmente senza ostacoli sulla nave traghetto.

Da molti decenni c’è l’idea di costruire il famoso Ponte sullo Stretto, da un lato velocizzerebbe il passaggio dalla Sicilia alla Calabria e viceversa, anche se il problema di fondo rimane la mancanza di infrastrutture da entrambe le parti per favorire la circolazione dei numerosi veicoli ferroviari e stradali che transiteranno.

Non volendo entrare in discorsi riguardanti l’utilità e la fattibilità di questo Ponte, mi sento di dire che quest’ultimo avrebbe un notevole impatto ambientale e porterebbe a non utilizzare più gli invasi e le navi traghetto descritti nei capitoli precedenti.

Per concludere, e dando una mia opinione personale, il traghettamento dello Stretto mediante traghetti rimane da sempre un’attrazione turistica famosa in tutta Europa, infatti per molte persone il fatto che un treno possa salire su una nave traghetto rimane tutt’ora un motivo di stupore e ammirazione.

Per quanto riguarda la tratta verso la Sardegna, il servizio rimarrà sicuramente attivo per lo scambio delle merci con l’isola, mentre i passeggeri senza autoveicolo a seguito, tenderanno ad utilizzare mezzi più veloci, quali ad esempio aerei o aliscafi.

La costruzione e l’installazione di un deviatoio triplo sulla nave traghetto rappresenta una soluzione importante per collegare tutti i porti italiani (ovviamente dopo averli dotati di binari e collegamenti con le stazioni adiacenti) e soprattutto con quelli esteri mettendo così il nostro Paese al centro della rete di commercio europea.

Ovviamente tutti i paesi europei dovrebbero adottare lo stesso scartamento di 1,435 m, oppure adottarne uno comune, cosa purtroppo di difficile realizzazione.

ZARZANA ANTONINO matricola 754543 161 Lo svantaggio maggiore nell’utilizzo di questo deviatoio triplo sarà quello di poter imbarcare meno carri o carrozze rispetto al sistema attuale vista la riduzione dello spazio interno dei binari; nel caso di costruzione di navi traghetto nuove, soluzione al momento abbastanza improbabile vista l’attuale situazione finanziaria del Paese, tenendo conto di questo accorgimento, si potranno progettare navi traghetto più lunghe e quindi più capienti delle precedenti.

BIBLIOGRAFIA

I libri ai quali ho fatto riferimento per la redazione di questa tesi sono i seguenti:

- Adriano Betti Carboncini – “Ferry-boats un secolo” Navi traghetto, approdi e collegamenti dalla rete sicula alle Ferrovie delo Stato, Calosci-Cortona

- Pasquale Fiumanò – “Tra Scilla e Cariddi” 1896-1996 cent’anni sullo Stretto - G.Bono, C.Focacci, S.Lanni – “La sovrastruttura ferroviaria”

- M.Agostinacchio, D.Ciampa, S.Olita – “Strade, ferrovie, aeroporti”, EPC Libri - L.Mayer – “Impianti ferroviari”, CIFI

- G.Vicuna – “Organizzazione e tecnica ferroviaria”, CIFI - La tecnica professionale 12/1985

- Ingegneria ferroviaria marzo 1983 - Ferrovie maggio 1996

- I treni aprile 1995 - I treni gennaio 1997

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RINGRAZIAMENTI

Ringrazio il prof. Giandomenico Cassano per la disponibilità accordatami, per la professionalità e per l’interesse mostrato nei confronti del presente lavoro.

Ringrazio l’ing. Mauro Cassano per l’aiuto e la disponibilità mostrata nella ricerca del materiale e per l’esperienza fornitami nei mesi di tirocinio effettuato presso il Suo ufficio.

Vorrei esprimere i miei più sentiti ringraziamenti a tutti coloro che mi hanno aiutato, in tutti i modi possibili, ad arrivare ad un traguardo così ambito come la Laurea.

Ciascuna di queste persone ha saputo donarmi qualcosa di veramente speciale:

- la mia famiglia, che mi è stata sempre vicina nei momenti di difficoltà, sostenendomi e credendo sempre nelle mie potenzialità;

- la mia fidanzata Serena e la sua famiglia per il sostegno morale e perchè hanno creduto sempre in me;

- Marco Bona, per l’aiuto che mi ha dato in questi anni facendomi superare le difficoltà che ho incontrato in questo percorso;

- Gianluca Maestri, Alessandro Guadagnuolo, Marco Brambilla, Martina Martegani, Roberto Vergani, Mirko Avellina, Fabio Ferraresi, Fabrizio Franchi per i consigli che mi hanno dato, per aver condiviso numerosi progetti di gruppo e per avermi passato appunti utili a superare gli esami;

Un ringraziamento speciale a mio zio Trimarchi Antonio, grazie a lui ho imparato ad amare l’ingegneria, per me è stato sempre un esempio da seguire, inoltre lo ringrazio per i consigli e il sostegno che mi hai sempre dato.

Sicuramente avrò dimenticato qualcuno, comunque vorrei ringraziare davvero tutti coloro che mi sono stati vicini aiutandomi in qualche modo, posso solo dire loro GRAZIE di cuore.

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ALLEGATI