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Di seguito viene proposta una serie di sviluppi possibili, di particolare interesse per il mondo accademico.

9.1 Possibili sviluppi tecnologici

Un primo ampliamento possibile sarebbe quello di permettere all’utente una codifica più complessa.

Nel corso della dissertazione è stato dimostrato come Epidoc-Creator faciliti all’utente l’inserimento di testo codificato all’interno del documento XML grazie all’utilizzo di jQuery ; l’utente in questo modo non ha necessità di conoscere il linguaggio XML per147 marcare le informazioni.

Sarebbe possibile pensare a un ampliamento dei tag da inserire, sempre tenendo di conto dello schema di codifica Epidoc e delle informazioni accettate all’interno di quel contesto.

La vera sfida sarebbe rendere l’operazione più semplice ed intuitiva possibile per l’utente: un possibile modo per gestire questa situazione potrebbe essere un pulsante che apra a parte una pagina dedicata alla codifica e all’interno di questa offrire gli strumenti per attuare una codifica più approfondita delle descrizioni e del testo epigrafico.

Va anche considerato che una codifica troppo massiccia del documento da parte di un utente potrebbe rivelarsi un’operazione estremamente lunga alla quale potrebbe non essere interessato.

A questo proposito potrebbe venire introdotta una funzionalità che permetta di salvare le bozze delle epigrafi inserite.

L’obiettivo dovrebbe rimanere comunque quello di recuperare la maggior parte di informazioni riducendo al minimo gli inserimenti manuali da parte dell’utente, in maniera tale che non abbandoni la navigazione, pertanto l’introduzione della possibilità di salvare bozze non dovrebbe giustificare l’introduzione di troppi campi di input.

Tesi Magistrale di ​Teresa Meini

All’interno della tesi è stato dimostrato come sia possibile eseguire nell’applicazione ricerche avanzate all’interno del database : potrebbe essere possibile inserire ulteriori148

criteri di ricerca in maniera tale da affinare le ricerche compiute, ad esempio permettendo di compiere ricerche a seconda del luogo di interesse.

Potrebbe essere introdotta una funzione per compiere ricerche approssimate all’interno del progetto, convenzionalmente svolte aggiungendo un asterisco tra i parametri di ricerca.

Per rendere questo progetto più simile a piattaforme di ​sharing delle informazioni di stampo enciclopedico e/o informativo, come ad esempio il famoso Wikipedia, sarebbe possibile aggiungere uno storico delle informazioni che gestisca le versioni meno aggiornate dei dati immessi: in questo modo si potrebbe visualizzare la crescita delle informazioni inserite all’interno del progetto e fare confronti tra le differenti versioni dei documenti XML auto-generati dall'applicazione.

Conseguentemente sarebbe possibile pensare a un modo per ripristinare vecchie versioni dei dati inseriti attraverso lo storico: essendo una piattaforma di tipo condiviso, questo procedimento andrebbe attuato con molta parsimonia e solo da parte di figure una delle due parole è di troppo, dato che potrebbe essere frustrante per gli utenti vedere scomparire i propri contributi senza motivo plausibile.

Potrebbero essere aggiunti altri modi efficienti per presentare le informazioni: è stato dimostrato all’interno della tesi come vengano adottate differenti modalitàper mostrare i contenuti dei documenti partendo dai dati inseriti dall’utente, quali le mappe, i grafici

relazionali e la linea temporale; queste sono delle idee per permettere all’utente di

navigare i contenuti in maniera più divertente e interattiva, aumentando il grado di soddisfazione dell’utente nell’utilizzo dell’applicazione.

Un’altra modifica a livello applicativo che potrebbe essere interessante introdurre è l’aggiunta della funzionalità “Ricordati di me” una volta inserito username e password: allo stato attuale questo aspetto non è presente perché non essenziale per utilizzare l’applicazione e perché gli utenti che attualmente vi hanno l’accesso sono pochi.

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Contestualmente alla crescita del progetto, e conseguentemente del numero di utenti, potrebbe essere necessario aggiungere questa funzione per favorire una navigazione ripetuta all’interno dell’applicazione.

L’obiettivo di questa tesi è rendere più facilmente fruibili i testi epigrafici da parte di utenti non specializzati. Data l’ampia diffusione dei social ed il largo utilizzo di questi da parte della popolazione non è assurdo pensare di creare funzionalità per condividere le informazioni trovate durante la navigazione, o appositamente inserite, sui vari social più famosi ed utilizzati, quali Facebook, Twitter, Instagram, eccetera.

In questa maniera la condivisione ad esempio di fotografie, magari scattate durante una vacanza-studio, potrebbe diventare un modo eccellente per diffondere informazioni riguardo alle epigrafi e far conoscere l’applicazione ad utenti non di nicchia, che potrebbero già nutrire curiosità sull'argomento o interessarsene in seguito al loro coinvolgimento.

9.2 Sviluppi di codifica

È possibile ipotizzare di ampliare il numero di tag gestibile dall’applicazione in modo da aumentare le informazioni all’interno del documento XML creato; per farlo è necessario aggiungere altre classi che mappino il documento, verificando che:

● siano tag accettati dalla codifica TEI Epidoc;

● siano localizzati correttamente all’interno dell’albero del documento XML. Sarebbe possibile introdurre delle funzionalità per produrre la codifica RDF per le pagine generate oltre alla codifica XML per le epigrafi: andrebbe però definito in che misura l’utente deve intervenire all’interno del processo di marcatura.

Non bisogna dimenticare infatti che il linguaggio RDF è un linguaggio per marcare i contenuti web149 ed ha bisogno di una descrizione: questa potrebbe essere inserita manualmente dall’utente, allungando però il tempo impiegato per inserire le informazioni da parte sua, o essere ricavata dalle informazioni già inserite.

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Il secondo approccio sarebbe da preferire ma è molto difficile estrarre una descrizione standardizzata da un contenuto non standardizzato, come ad esempio il titolo da dare all’epigrafe.

Potrebbe essere introdotto un sistema che prenda in input i documenti XML tramite un upload da parte dell’utente: questa funzionalità dovrebbe essere capace di leggere il documento e riempire di conseguenza l’albero delle classi Java che mappano il documento XML da formare in output, tralasciando i tag non ammessi all’interno dello schema Epidoc.

In questa maniera sarebbe possibile iniziare ad inserire documenti XML già presenti all’interno dei vari corpora storici, velocizzando il processo di aggiunta da parte di personale specializzato e già competente in materia.

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10 CONCLUSIONI

Nel corso della dissertazione è stato esposto come funziona l’applicazione web Epidoc-Creator, che gestisce informazioni epigrafiche e crea automaticamente dei contenuti pertinenti a partire da queste informazioni.

Il più importante tra gli output dell’applicazione è il documento XML codificato seguendo le linee guida di Epidoc dalla quale viene tratto il nome per l’applicazione. 150

Questo strumento permette l’inserimento e l’annotazione collaborativa dei dati riguardanti le epigrafi e vuole essere una base solida per sviluppi futuri riguardo alle tecnologie per la creazione di documenti XML e la gestione di informazioni storiche di tipo epigrafico, più in generale per la gestione di informazioni oggetto di studio all’interno del mondo umanista.

È stato dimostrato come il software può essere ampliato 151 per aumentarne le prestazioni, le funzionalità e l’interesse partecipativo, comunque già messo in discussione rispetto ai progetti più tradizionali dal momento che Epidoc-creator nasce come strumento che necessita dell’interazione con l’utente per sopravvivere.

La mia personale speranza è di aver offerto dei punti di partenza per permettere all’applicazione di essere ampliata e presa ad esempio per progetti futuri correlati, ma anche di aver evidenziato come possono essere utilizzati in maniera efficace strumenti informatici per la diffusione e la ricerca di contenuti umanistici, obiettivo principale della tesi e fine ultimo del corso stesso di ​Informatica Umanistica di Pisa.

150 Vedi 4.2.1 EpiDoc.

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