governance del valore della natura
1. Le premesse concettual
La letteratura scientifica sul tema dei servizi ecosistemici è ora- mai ricchissima e si fonda su una concettualizzazione ampiamente accettata. Tuttavia quando si tocca il tema del ‘valore (economico) della natura’ il dibattito non sempre è caratterizzato da uniformità di vedute.1 Diviene quindi necessario – soprattutto in un ambito multidisciplinare – richiamare i concetti fondamentali, a partire dai quali articolare il confronto, ripercorrendo, se pur brevemen- te, alcuni passaggi chiave: Servizi Ecosistemici (SE), Capitale Na- turale (CN), Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES).
1 In diversi contesti si discute se i concetti di CN, SE, PES possano – alla fine – essere funzionali a specifici gruppi di interesse. Non può essere questa la sede per sintetizzare tale discussione ma si vuole solo segnalare un bel dibattito recen- temente provocato da un articolo di George Monbiot (2018) sul Guardian del 18 Maggio 2018, cui ha risposto il progetto europeo EKLIPSE.
ambientale? I PES come strumento di
governance del valore della natura
Davide Marino
Abstract. Il testo ripercorre i concetti fondamentali legati al dibattito sui servizi ecosiste-
mici: Servizi Ecosistemici (SE), Capitale Naturale (CN), Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES), nel quadro del Socio-Ecological System (SES) che rappresenta il riferimento teorico di maggiore spessore in cui collocare il lavoro scientifico e politico sull’economia ecologi- ca. A partire dalle critiche mosse al GDP (PIL in italiano) e ai sistemi di contabilità tradizio- nali, vengono illustrati nuovi strumenti e metodologie funzionali a misurare il benessere e la ricchezza della società attraverso un modello condiviso che include la rendicontazione del capitale naturale e dei servizi ecosistemici ad esso associati. Viene approfondito lo strumento dei PES e analizzata la possibilità che venga utilizzato per un riequilibrio terri- toriale e di giustizia sociale prospettando scenari futuri di riappropriazione da parte dei lavoratori e dei consumatori (e quindi dei produttori e dei consumatori finali di SE) della tecnologia e del sapere (e quindi della capacità di utilizzare il Capitale Naturale).
Parole-chiave: Capitale Naturale, Pagamenti per i Servizi Ecosistemici, Socio-Ecological
System (SES), valutazione economica dell’ambiente, Capitalocene.
1. Le premesse concettuali
La letteratura scientifica sul tema dei servizi ecosistemici è ora- mai ricchissima e si fonda su una concettualizzazione ampiamente accettata. Tuttavia quando si tocca il tema del ‘valore (economico) della natura’ il dibattito non sempre è caratterizzato da uniformità di vedute.1 Diviene quindi necessario – soprattutto in un ambito multidisciplinare – richiamare i concetti fondamentali, a partire dai quali articolare il confronto, ripercorrendo, se pur brevemen- te, alcuni passaggi chiave: Servizi Ecosistemici (SE), Capitale Na- turale (CN), Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES).
1 In diversi contesti si discute se i concetti di CN, SE, PES possano – alla fine – essere funzionali a specifici gruppi di interesse. Non può essere questa la sede per sintetizzare tale discussione ma si vuole solo segnalare un bel dibattito recen- temente provocato da un articolo di George Monbiot (2018) sul Guardian del 18 Maggio 2018, cui ha risposto il progetto europeo EKLIPSE.
Davide Marino, Commodification o giustizia ambientale? I PES come strumento di governance
del valore della natura, pp. 87-96, © 2020 Author(s), CC BY 4.0 International, DOI 10.36253/978-
Le definizioni di SE sono molteplici ma si può fare riferimento ad un recente articolo (Costanza et Al. 2017) che ha celebrato i vent’anni del concetto di SE ed ha focalizzato l’attenzione su un passaggio chiave: la specie umana usa le risorse naturali per la pro- pria sopravvivenza ed il proprio benessere. Sottolineando che “it
is important to distinguish between ecosystem processes and functions, on the one hand, and ecosystem services on the other ”, e richiamando
la definizione del MEA (2005) per cui i SE sono le caratteristiche ecologiche, le funzioni che direttamente o indirettamente contri- buiscono al benessere umano, gli autori proseguono sottolineando che “they only exist if they contribute to human wellbeing and cannot
be defined independently”. Costanza e colleghi richiamano anche
approcci differenti per i quali il concetto di SE è “troppo antropo-
centrico ed utilitaristico”, ma mettono in luce che
the notion of ecosystem services implies recognition that humans de- pend for their wellbeing and their very survival on the rest of nature and that Homo sapiens is an integral part of the current biosphere”. In questo quadro, anche qui seguendo un approccio ormai consolidato nella letteratura scientifica (Costanza, Daly 1992; Haines-Young, Potschin 2009; Daily 1997, MEA 2005), i SE sono originati dal Capitale Naturale (CN), definibile come lo
stock di risorse naturali a sostegno del funzionamento degli eco-
sistemi. Anche in questo caso l’articolo citato afferma, pragma- ticamente, che “the term ‘capital’ is useful to reconnect the human
economy with its ecological dimensions”.
CN e SE si inscrivono in un modello – spazialmente espli- cito – che rende possibile evidenziare flussi di materia, energia, informazione, reazioni e controreazioni tra i due sistemi fonda- mentali del Pianeta: quello ecologico e quello sociale; il secondo interagisce con il primo sia attraverso le pressioni che genera, sia attraverso i benefici che ne riceve, ed ancora mediante le politiche di gestione. I due sistemi possono essere studiati nelle loro intera- zioni attraverso un meta-sistema, il Socio-Ecological System (SES) che rappresenta il riferimento teorico di maggiore spessore in cui collocare il lavoro scientifico e politico.
Il modello del SES permette di analizzare le interazioni che si instaurano tra le diverse forme di capitale nei sistemi socio-econo- mico ed ambientale; in particolare:
• il CN che include gli ecosistemi e la cui formazione non è do- vuta all’intervento umano (Costanza, Daly 1992);
• il Capitale Culturale (che in questa accezione comprende il Ca- pitale Sociale) costituito dalle reti sociali, dalle norme, dalle isti- tuzioni che consentono la cooperazione umana (Putnam 1995); • il Capitale Economico, prodotto dagli uomini, che include i
beni finali ed intermedi usati per la produzione ivi compreso il capitale finanziario.
La complessa relazione tra queste tre forme di capitale genera flussi diversi di SE. È infatti possibile affermare che il territorio e la sua gestione rappresentino l’esito coevolutivo delle relazioni tra le diverse forme di capitale. Un processo adattativo reso possibile da specifiche forme di conoscenza e di cultura in cui è ricompresa la gestione dei beni ambientali. Pratiche produttive tradizionali, regolazione tradizionali nell’uso dei beni comuni (es. usi civici), ed altre forme più recentemente introdotte, tra cui le politiche per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità e del paesag- gio, hanno prodotto e possono dare vita ad attività economiche
nature-based (vedi fig. 1).