Gli studiosi del tema concordano nell'affermare che il Comitato 40 fu un'organizzazione di alto livello formata dai rappresentanti dell'apparato burocratico statunitense, della CIA e del Pentagono che aveva lo scopo di preparare un intervento segreto il cui obiettivo era un colpo di stato militare prima dell'imminente vittoria di Salvador Allende nelle elezioni cilene del settembre 1970.34
33 http://www.lostiempos.com/diario/actualidad/nacional/20100609/eeuu-apoyo-el-golpe-de-banzer_74693_139059.ht ml.
Il Comitato 40 era presieduto da Henry Kissinger, allora Consigliere della Sicurezza Nazionale (che 10 giorni dopo il golpe venne nominato Segretario di Stato dal presidente Richard Nixon), coadiuvato da Richard Helms, direttore della CIA, e da Edward Korry, ambasciatore statunitense in Cile.
Durante i suoi 10 anni di esistenza, la principale attività che portò avanti il comitato fu l'organizzazione di azioni segrete volte a screditare i leader della sinistra, principalmente il candidato alla presidenza, attraverso un piano di propaganda sui pericoli che l'instaurazione di un regime comunista avrebbe portato. Il periodo di maggiore attività del comitato si ebbe nel 1970, durante il fallito tentativo di bloccare l'elezione di Allende, come si può leggere nel Rapporto Hinchey, reperibile sul sito della CIA nella sezione dedicata ai documenti declassificati. Così come successe nelle elezioni del 1964, quando l'amministrazione di Lydon Johnson finanziò con un'ingente somma di denaro (circa 10 milioni di dollari) la campagna elettorale di Eduardo Frei, la strategia utilizzata dalla CIA e dal Comitato 40 consistette nel coordinare sforzi propagandistici notevoli, e parallelamente nel sostegno finanziario ai maggiori mezzi di comunicazione: secondo quanto stabilito in una riunione datata 15 settembre 1970, il presidente Nixon e Kissinger ordinarono alla CIA di impedire la vittoria di Allende anche a costo di far vacillare l'economia cilena in caso di vittoria socialista; Nixon ordinò inoltre lo stanziamento di 10 milioni di dollari destinati alla campagna denigratoria del candidato socialista, e comprò spazi nel quotidiano El Mercurio (che ricevette direttamente 1,5 milioni di dollari) affinché si opponesse pubblicamente al progetto di Allende e della sua coalizione; parallelamente, strinse contatti con la Chiesa cilena affinché questa facesse pressioni direttamente sugli elettori cattolici; infine, spinse l'ex presidente Frei a utilizzare la sua influenza sui militari per indurli a considerare la
possibilità di formare un nuovo governo prima che il Congresso eleggesse Allende presidente, poiché non aveva ottenuto la maggioranza assoluta.35
Ma tali piani non andarono a buon fine: Allende fu eletto presidente, secondo i dettami costituzionali. Ma nonostante ciò, i contatti tra il Comitato 40 e Santiago del Cile continuarono, forse più intensamente di prima.
Dopo le prime nazionalizzazioni, la reazione del governo Nixon non si fece attendere: il presidente statunitense ordinò di impedire i prestiti della Banca Interamericano di Sviluppo, della Banca Mondiale e della Exim Bank allo stato cileno, con lo scopo di far “scricchiolare” l'intera economia cilena. I programmi di aiuto al paese furono sospesi e le misure da attuare nei confronti nel governo furono redatte nel Memorandum 93 de Decisiòn sobre la Seguridad Nacional-Ultrasecreto. Sensible personal, un documento segreto declassificato pubblicato dal supplemento ZONA dell'importante quotidiano argentino Clarin il 21 febbraio 1999 fornito da Alberto Amato, noto giornalista argentino.
L'opzione “C” di questo memorandum, recitava testualmente:
[…] mantenere una posizione apparentemente corretta, ma mettere in chiaro la nostra opposizione alla nascita di un governo comunista in Sudamerica: operare per mantenere un ruolo attivo nella relazione faccia a faccia con Allende. Questa opzione si basa nella convinzione che un modus vivendi soddisfacente è impossibilie; che gli scontri sono, prima o poi, inevitabili; ...che la cosa più importante è lavorare per mantenere l'iniziativa negando la flessibilità a Allende...
[… ]non offrire sostegno alla negoziazione del debito cileno.
Porre il veto alle richieste di prestiti del governo cileno alla Banca Internazionale per la
ricostruzione e lo sviluppo (dopo diverrà Banca Mondiale) e alla Eximbank, in reazione alle espropriazioni politiche ed economiche.
Scoraggiare gli investimenti nordamericani, di paesi terzi e di privati in Cile.
Negare assistenza a un paese dominato da un movimento comunista internazionale.
Negare assistenza economica ai paese che commerciano con Cuba o Vietnam del Nord.
Se si rende evidente l'ostilità antiamericana, scoraggiare il turismo e i viaggi in Cile.
Se il Cile inizia a commerciare con Cuba: mantenere alta la vigilanza sulle barche cilene che transitano nel canale di Panama. Allertare i nostri alleati della NATO riguardo la necessità che loro appoggino i nostri interessi di sicurezza nell'emisfero occidentale.
Se il Cile sviluppa legami di sicurezza con l'URSS: aumentare significativamente la cooperazione sulla sicurezza con altri paesi sudamericani:
- offrire a Argentina la vendita di aerei da guerra F-4.
- consegnare materiale selezionato del Piano di Aiuto Militare a Argentina e Brasile.
Offrire sostengo all'Argentina nelle sue rivendicazioni sul canale di Beagle
Aumentare l'assistenza di sicurezza interna per Uruguay, Paraguay e possibilmente Bolivia, in base alla minaccia di un'esportazione sovversiva Cilena. 36
36 Memorandum 93 de Decisiòn sobre la Seguridad Nacional-Ultrasecreto.Sensible personal, 21 febbraio 1999, consultabile sul sito http://edant.clarin.com/suplementos/zona/1999/02/21/i-00810e.htm:
[…] mantener una postura aparentemente correcta, pero dejar en claro nuestra oposición al surgimiento de un gobierno comunista en Sudamérica: actuar en favor de mantener la iniciativa en la relación cara a cara con el gobierno de Allende. Esta opción se plantearía en la convicción de que un modus vivendi satisfactorio es en última instancia imposible; que las confrontaciones son, tarde o temprano, inevitables; [...]que lo más importante es que trabajemos para mantener la iniciativa en tanto le negamos flexibilidad a Allende.
Sul piano della politica interna del Cile, la CIA continuò a sostenere i partiti di opposizione e a finanziare le campagne propagandistiche anticomuniste. Dal 1970 a 1973, il Comitato 40 stanziò un totale di 6,5 milioni di dollari per portare a termine queste operazioni, mantenendo un contatto stretto con diversi gruppi militari con l'obiettivo di promuovere la loro entrata nel governo di Unidad Popular e manovrare da quella posizione il colpo di stato che avrebbe finalmente messo fino al governo Allende.37