della messa in esercizio
7.3 Preparazione per il collaudo
Regolazione dell’impianto di combustione
Con l’ausilio di strumenti di misurazione adeguati, il fornitore dell’impianto di combustione è tenuto ad eseguire una ottimizzazione dell’impianto. La qualità dell’assortimento della legna da ardere ha una grande influenza sul processo di combustione e sulle emissioni che ne derivano. La dipendenza del valore CO dall’eccesso d’aria deve essere misu- rata e regolata per ogni singolo impianto dal forni- tore dell’impianto di combustione. Negli impianti di regolazione della combustione attuali questo avviene con l’impostazione dei valori richiesti del- l’aria primaria e secondaria nel SPS.
Certi passi dell’ottimizzazione possono essere ef- fettuati anche dallo stesso esercente dell’impianto, come ad esempio l’ottimizzazione del rapporto di durata di funzionamento e di intervallo del conge- gno di dosaggio per un migliore mantenimento del braciere. Questo dipende dal potere calorico e dalla umidità del combustibile.
In ogni caso, però, questo tipo di interventi di ottimizzazione sono da concordare con il fornitore dell’impianto di combustione e vanno verbalizzati secondo le regole.
Misurazione ufficiale delle emissioni
Impianti di combustione a legna a partire da 70 kW necessitano prima della messa in esercizio regola- re un permesso di esercizio ufficiale. Quest’ultimo viene rilasciato in caso di superamento della misu- razione di collaudo.
In seguito alla fase di prova dell’impianto di com- bustione, quando esso è regolato in modo ottimale e sono disponibili le misurazioni dei gas di scarico
Valutazione approssimativa da parte dell’esercente dell’impianto
Senza strumenti di misurazione adeguati la qualità della combustione non può essere valutata in modo sufficiente. Malgrado questo, l’esercente di un impianto di combustione a legna automatico deve poter riconoscere errori grossolani nel processo di combustione:
– constatazione sul display della temperatura di combustione troppo elevata confrontando il valore di riferimento con quello effettivo; – formazione di fumo all’imbocco del camino; – constatazione di una temperatura di gas di scari-
co troppo bassa (frequente messaggio di guasto «temperatura gas di scarico troppo bassa»); – residui di pece nel contenitore di raccolta del
camino o agli allacciamenti della canna fumaria; – confronto dell’aspetto della fiamma con immagini
di regolazioni ottimali. Valutazione ottica della fiamma
– Una fiamma lunga e sfumata indica un eccesso d’aria insufficiente.
– Una fiamma corta e pronunciata indica un eccesso d’aria sovrabbondante.
– Tante singole punte di fiamma al posto di una compatta indicano un eccesso d’aria
sovrabbondante.
– Una fiamma di colore giallo chiaro indica un’elevata temperatura di combustione.
Con l’ausilio della valutazione ottica sono individua- bili solo disfunzioni grossolane. La qualità della combustione non può essere valutata otticamente.
Cosa comprende la misurazione ufficiale
Nella gamma di potenze di combustione fra 70 kW e 1 MW si effettuano le seguenti misurazioni: potenze di combustione fino a 1 MW
1. concentrazione di CO nel gas di scarico 2. contenuto di polvere nel gas di scarico.
PACER
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Realizzazione del progetto
Istruzioni particolari da comunicare nella fase di messa in esercizio
– Accensione della caldaia nella fase di avviamento. – Passaggio all’esercizio normale, possibili fonti di
guasti.
– Evitare temperature di gas di scarico troppo basse. – Esercizio durante il procedimento di pulizia. – Quando va spenta la caldaia e come disinserire
gli utenti di calore.
Esercizio degli impianti di trasporto
– Evitare incidenti, disposizioni di sicurezza. – Funzionamento e possibili fonti di guasti. Deposito di combustibile
– Funzionamento dell’alimentazione, intervalli del- l’alimentazione e procedimento di caricamento. – Evitare incidenti dovuti ai gas di fermentazione. – Evitare incidenti con impianti di trasporto e cari-
camento.
Comportamento in caso di guasti – Concetto di guasto e allarme. – Guasti eliminabili dall’esercente. – Chi va avvertito quando.
7.4 Documentazione
e istruzioni per l'uso
Esercizio di prova
Immediatamente dopo la messa in esercizio, se- gue generalmente una fase di regolazione e di prova, durante la quale si ottimizza la regolazione della combustione e dell’impianto. L’esercente dell’impianto ha qui l’occasione di prendere confi- denza con il sistema di combustione a legna. È molto importante che l’esercente sia assistito du- rante questa fase dal fornitore dell’impianto di combustione e dal progettista, che gli forniscono l’istruzione preliminare immediatamente dopo la prima messa in servizio eseguita con successo. L’istruzione preliminare deve avvenire con l’ausilio del manuale d’esercizio. Nella maggior parte dei casi il manuale d’esercizio non si presenta in modo definitivo ( manca lo schema di revisione, il concet- to di manutenzione è descritto in forma di bozza, ecc. ). La bozza è comunque sufficiente per fornire le istruzioni necessarie. Prioritariamente devono essere chiari la manipolazione degli impianti di accensione, il rispetto delle misure di sicurezza e il comportamento in caso di guasti.
Condizione indispensabile per un’efficiente presa in consegna dell’impianto di riscaldamento è la designazione di un responsabile dell’impianto che sia stato istruito in modo adeguato.
Nella maggior parte dei casi, in questa difficile fase, l’esercente dell’impianto è assistito in modo insufficiente e si comporta in modo sbagliato. Ne conseguono unicamente inutili pregiudizi.
Realizzazione del progetto PACER
Collaudo
Il manuale di esercizio definitivo dev’essere conse- gnato al più tardi al momento del collaudo. Le modifiche della regolazione base effettuate duran- te il periodo di prova vanno documentate e sono da aggiornare all’ultimo stato. Quando si installano impianti convenzionali, nella maggior parte dei casi i documenti di revisione e di esercizio vengono consegnati dopo il collaudo. Si dimentica che la responsabilità dopo il collaudo passa al commit- tente e, qualora costui possa dimostrare di essere stato istruito in modo insufficiente circa le sue responsabilità e i suoi compiti, potrebbero insor- gere questioni di ordine legale. Uno di questi casi è costituito dalla mancanza delle istruzioni di servi- zio.
Negli impianti di combustione a legna automatici, la catena di sicurezza è più ampia rispetto agli impianti convenzionali. Le istruzioni di servizio devono dare particolare importanza alla preven- zione di incidenti, soprattutto nel silo o negli im- pianti di distribuzione.
Informazioni supplementari del manuale di esercizio
Comportamento in caso di guasti – Concetto di guasti e di allarme.
– Comportamento in caso di guasti e lista delle comunicazioni.
– Verbale di comunicazione guasti in forma di tabella.
Impianto di sicurezza
– Attrezzature tecniche di sicurezza. – Disposizioni di sicurezza.
– Evitare incidenti con gas di fermentazione. – Evitare incidenti con impianti di trasporto. Esercizio dell’impianto di combustione – Controlli prima della messa in servizio. – Posizioni degli interruttori e loro effetti.
– Modi di combustione e di revisione dell’impianto. Piano di manutenzione
– Piano delle pulizie e dell’asportazione della cenere.
– Delimitazione di lavori di revisione eseguiti da terzi.
Esercizio PACER
8. Esercizio
8.1 Servizio ed esercizio 135 Controlli 135 Messa in esercizio 135Esercizio di un impianto di combustione a legna automatico 135
Manutenzione dell’impianto 135
Procedimento in caso di guasti 136
8.2 Collaudo 137
Scopo 137
Responsabilità e partecipanti 137
Svolgimento 137
Documentazione necessaria e mezzi d’ausilio 137
Interpretazione e decisioni 137
Verbali di collaudo 138
Inizio 138
Conseguenze 138
Esercizio PACER