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3. Materiali e metodi

3.2 Analisi di laboratorio

3.2.1 Preparazione dei campioni

I campioni legnosi prelevati dai diversi cedui sono 12 per ogni gruppo più 6 per ogni coppia di cedui

“Giovane/Vecchio” prelevati da specie diverse dal castagno per essere utilizzate come indicatore stazionale, per un totale di 156 campioni. Una volta in laboratorio i campioni, prelevati sotto forma di carota legnosa, sono stati incollati mediante colla vinilica su supporti di legno per evitarne la naturale modificazione che avviene nel campione durante l’asciugatura (fig. 19). Durante la fase di posizionamento ed incollaggio delle carote nei supporti si è avuta la premura di posizionare i campioni con la fibratura del legno posizionata ortogonalmente rispetto al supporto in modo tale da rendere ben visibile al microscopio ma anche ad occhio nudo l'anatomia del legno. In qualche giorno, con l’asciugatura della colla e della stessa carota, i campioni erano fissati ai supporti e pronti per la successiva fase di lavorazione prima della lettura.

Figura 19 Fase di preparazione dei campioni alla lettura mediante posizionamento ed incollaggio delle carote nei supporti (Cadenazzo, Svizzera 2017)

Una volta che i campioni si sono fissati ai supporti diventano stabili e facilmente lavorabili. Al fine di ottenere una migliore visibilità della struttura del legno e delle singole cellule si è provveduto alla lavorazione dei campioni mediante un microtomo. Grazie a questo strumento è stato possibile rendere piana la parte superiore della carota con una serie di tagli operati con la lama dello strumento che asportavano sottili lembi di legno dello spessore di 0,02 mm.

48 3.2.2 Osservazioni e misurazioni al microscopio

Dopo la preparazione della superficie piana su ogni campione si è passati alla lettura degli anelli di accrescimento attraverso un microscopio collegato ad un sistema di lettura LINTAB (Rinntech, 2008) tramite computer con l'utilizzo del software TSAP-Win (Rinn, 2005). Il software TSAP-Win ha permesso di misurare l’accrescimento radiale annuale (TRW). Questo procedimento è stato svolto su ogni campione dalla corteccia fino al midollo, dove presente. La serie delle misure di accrescimento della medesima carota è stata rappresentata graficamente da "curve dendrocronologiche", dove sull'asse delle ascisse è riportata la successione cronologica degli anni di vita della pianta (età cambiale), mentre sull'asse delle ordinate si trovano le ampiezze anulari corrispondenti (espresse in centesimi di millimetro). Il software TSAP-Win è utilizzato per misurare, analizzare e cross-datare serie temporali di anelli di accrescimento e ad esso è affidata la trattazione dei dati in termini statistici (fig. 20).

Figura 20 Esempio del software TSAP-Win con cui sono stati elaborati i dati di questo studio

49 3.2.3 Crossdating

Il “crossdating” rappresenta il principio fondamentale della dendrocronologia. Il crossdating è lo strumento principale per determinare l'anno esatto di formazione di ogni anello e assicurare che a ogni anello dell'età cambiale sia correttamente assegnato l'anno solare corrispondente. Senza tale operazione, si possono generare errori dovuti ad eventuali anelli falsi o localmente mancanti, nonché eventuali lacune nei conteggi da parte dell'operatore. Il crossdating è indispensabile quando le si vuole relazionare l’accrescimento legnoso annuale con altre variabili a scala annuale, per es. dati meteorologici o eventi passati individuabili su scala annuale (Speer, 2010).

Il software TSAP-Win è in grado di effettuare il crossdating combinando l'approccio grafico con modelli statistici. In dendrocronologia sono utilizzati due concetti fondamentali per esprimere la qualità della conformità tra serie cronologiche: Gleichlaeufigkeit e/o il t-test (Speer, 2010). Essi sono caratterizzati da una differente sensibilità nei confronti dei modelli di crescita degli anelli degli alberi. Mentre Gleichlaeufigkeit rappresenta la conformità globale tra due serie, il t-test è sensibile ai valori estremi, come gli anelli caratteristici, quegli anelli particolari facilmente distinguibili in una sequenza. TSAP-Win realizza una combinazione dei due metodi attraverso il Cross-Date Index (CDI), il quale segnala le possibili conformità tra serie cronologiche in ordine decrescente.

Grazie a questo software si è eseguito un raffronto tra le sequenze di ampiezze anulari da datare e le cronologie di riferimento scelte tra i campioni prelevati. Per ogni sito, infatti, si sono scelte le carote provviste di midollo ben visibile, corteccia e riscontranti un inequivocabile conteggio degli anelli. Le serie dendrocronologiche ottenute dalla misurazione di questi campioni di legno sono state considerate come le cosiddette serie "standard" o "master". Il Crossdating delle serie dei campioni in esame con le cronologie standard ha consentito di datare con esattezza ogni anello di accrescimento misurato.

50

3.2.4 Passaggio da incremento radiale a incremento basimetrico

L’accrescimento diametrico annuo è influenzato sia dalle condizioni ambientali, sia dall'età e dai processi fisiologici che ne conseguono. Un albero giovane cresce in genere formando anelli più grandi rispetto a un albero vecchio, per cui si assiste in genere a un trend di decremento dello spessore degli anelli con l'aumentare dell'età. A questo, però, corrisponde un aumento progressivo della dimensione totale del fusto. Per determinare l'effettivo andamento di crescita, si è ritenuto opportuno calcolare l'incremento di area basimetrica (BAI) dato che presenta il vantaggio, rispetto alle ampiezze anulari, di essere meno dipendente dalle dimensioni della pianta (Biondi F. & Qeadan F., 2008). Dalle serie cronologiche, si è ricavata la serie temporale dell'incremento corrente di area basimetrica (BAI), applicando la seguente formula:

dove i è l'incremento corrente di raggio e rc è il raggio cumulato fino all'anno precedente. (Waldboth. et al, 2009)

3.2.5 Serie cronologiche

Una volta ottenuti i valori di incremento in area basimetrica (BAI) di ogni campione si sono ricavate le serie cronologiche medie di ogni gruppo di piante. Sempre grazie all'impiego del software Microsoft Excel si sono calcolate per ogni sito e gruppo (giovani/vecchi), anno per anno, le medie degli incrementi di area basimetrica (BAI).

Per poter rendere i dati meglio confrontabili, si è effettuata la standardizzazione degli accrescimenti grezzi (TRW): ad ogni misura di TRW si è proceduto mediante il software ARSTAN (Cook e Holmes, 1984) al filtraggio del trend esponenziale negativo di crescita. Si sono così ottenuti i grafici delle serie cronologiche standardizzate (TRI).

51 3.2.6 Analisi statistica

Per le variabili quantitative sono stati riportati i valori medi e la deviazione standard. Il confronto statistico fra gli accrescimenti annuali legnosi (accrescimenti annuali standardizzati TRI) è stato fatto prima e dopo l’arrivo del cinipide e del T. sinensis per valutare la produttività dei diversi gruppi nelle diverse finestre temporali. Come finestra temporale di interesse per questo studio è stato scelto un periodo di 3 anni analizzando la produttività dei gruppi prima dell'arrivo di D. kuriphilus (finestra A), dopo l'arrivo di D. kuriphilus (finestra B) e gli anni dopo l’introduzione di T. sinensis e l’inizio del controllo biologico (finestra C). I test statistici di confronto fra le diverse finestre temporali, all’interno dello stesso gruppo e fra i diversi gruppi, sono stati svolto con il test di Mann- Whitney utilizzato per verificare se due medie campionarie sono uguali o meno.

Mann-Whitney U test

Si utilizza per confrontare il valore medio di due finestre allo stesso stand e utilizzato per verificare se due medie campionarie sono uguali o meno.

Dove U = Mann-Whitney U test, n1 = dimensione del campione uno, n2 = dimensione del campione due, Ri = Classifica della dimensione del campione (McKnight et al., 2010). Il test si sviluppa in 3 passaggi:

Step 1: L'ipotesi nulla e alternativa, abbiamo:

H0: i ranghi medi di due finestre (A, B) sono uguali

HA: i ranghi medi delle due finestre (A, B) non sono uguali Step 2: Esaminare l'ipotesi H0 con lo standard z e p

dove m e σU sono la media e la deviazione standard di U.

52 Step 3: Conclusione:

Se p-value > 0,05, quindi, accetta l'ipotesi nulla H0. Al contrario, se p-value < 0,05 allora, ha respinto l'ipotesi nulla H0. I test statistici, quindi i valori di U e il p-value sono frutto dell’utilizzo del software Past3 (versione 3.04) (Hammer et al., 2001).

A seguito del processo di crossdating e per ciascuna serie cronologica si sono riportate le seguenti statistiche:

Sensibilità media (Mean Sensitivity MS)

E’ la grandezza della variabilità da anello ad anello nella larghezza dell'anello, solitamente compresa tra 0 e 1.

dove Xt è la larghezza dell'anello nell'anno t, Xt + 1 è la larghezza dell'anello nell'anno seguente, e n è il numero degli anni che vengono confrontati. Nel caso in cui la sensibilità media sia uguale a 0, significa che tutte le serie di anelli contengono la stessa larghezza di anello e quando MS si avvicina a 1, significa che ogni altro singolo anello era assente (Speer, 2010).

Statistica di R-bar

E’ una delle più utilizzate per esaminare la potenza del segnale in tutte le cronologie. La R-bar viene calcolata catturando la correlazione media tra tutte le serie in una finestra di 20 anni (anelli), per tutta la cronologia, poiché si tratta di una correlazione di funzionamento tra serie. Questo è un buon modo per misurare la forza del segnale comune della cronologia per il tempo e dipende dalla lunghezza del campione (Cook et al., 2000).

53 Expressed Population Signal (EPS)

E’ un metodo per misurare la variabilità popolare in una cronologia che dipende dalla lunghezza del campione.

dove, t è il numero medio di serie di alberi che utilizzano un nucleo per albero e rbt è la media tra correlazione tra alberi (Wigley et al., 1984). Quando il valore del segnale della popolazione espressa scende sotto un livello predeterminato, la cronologia inizierà a essere dominata dal singolo segnale a livello di albero maggiore di un segnale coerente a livello di stand-level. Il valore spesso di 0,85 è stato utilizzato come punto di cut-off appropriato. Questa misura di cronologia è frequentemente utilizzata dai dendrocronologi europei ed è stata recentemente utilizzata anche dai dendrocronologi americani (Speer, 2010).

54

4. Risultati

4.1 Serie cronologiche medie

Dall'analisi dei dati si sono ottenute 9 serie di incremento annuo medio di area basimetrica (BAI) per quanto riguarda i cedui di castagno, due per ogni area studiata (giovani e vecchi) più una del sito di Frabosa; vi sono inoltre altre 5 serie per i gruppi di piante di controllo.

4.1.1 Bedano, zona svizzera

Nella zona svizzera, nel periodo dal 1996 al 2016, gli anni sotto la soglia di variazione standard delle precipitazioni sono il 1997, il 2003, il 2005 e il 2011 e sono tutti anni potenzialmente di deficit idrico.

L’anno più siccitoso è stato il 2005 con un totale di precipitazioni comunque sufficiente allo sviluppo del castagno (>600 mm/anno) (fig. 22). L’anno con le temperature più alte è stato il 2003 che può aver causato deficit di crescita nel castagno (fig. 21).

Figura 21 Grafico delle temperature dai dati della stazione meteo di Lugano dal 1996 al 2016. Evidenziate la media e le fasce per l’identificazione delle annate anomale: si tratta di 1 deviazione standard in ampiezza di T superiore ed inferiore alla media corrispondente.

Sono stati considerati i valori di temperatura dei mesi di attività vegetativa da aprile a ottobre.

16 16.5 17 17.5 18 18.5 19

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Temperatura (C)

Anno

Temperature zona svizzera

Temperature Temperatura media

55

Figura 22 Grafico delle precipitazioni dai dati della stazione meteo di Lugano dal 1996 al 2016. Evidenziate la media e le fasce per l’identificazione delle annate anomale: si tratta di 1 deviazione standard in ampiezza di P superiore ed inferiore alla media corrispondente.

Sono stati considerati i valori di temperatura e precipitazioni dei mesi di attività vegetativa da aprile a ottobre.

La serie relativa al gruppo giovani presenti sul sito di Bedano ha un'estensione temporale di 20 anni (1996 - 2016). L’accrescimento medio è di 4.55 mm, con una deviazione standard di 1.58 mm (fig. 23).

L'incremento medio di area basimetrica è di 11.71 cm²/anno, con una deviazione standard di 5.27 cm²/anno con un minimo e massimo rispettivamente di 0.54 cm²/anno e 22.58 cm²/anno (fig. 25).

Dai dati delle piante del gruppo vecchi presente a Bedano possiamo vedere che la serie cronologica media ha un'estensione temporale di 66 anni (1950 - 2016). L’accrescimento medio è di 2.28 mm, con una deviazione standard di 0.84 mm (fig. 23). La media dell'incremento di area basimetrica è di 11.14 cm²/anno, con una deviazione standard di 5.69 cm², un minimo di 0.96 cm² e un massimo di 22.74 cm² (fig. 25).

0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Precipitazioni (mm)

Anno

Precipitazioni zona svizzera

Precipitazioni Precipitazione media

56

Figura 23 Serie cronologica degli accrescimenti medi (TRW) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Bedano (CH)

I dati raccolti a Bedano una volta standardizzati sono una conferma che alberi della stessa specie all'interno di una stessa area geografica reagiscono in modo molto simile ai fattori ambientali, dando origine a successioni anulari confrontabili tra loro. (fig. 24)

Figura 24 Serie cronologica degli accrescimenti medi standardizzati (TRI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Bedano (CH)

0.5

1949 1951 1953 1955 1957 1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

TRI (--)

1949 1951 1953 1955 1957 1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

TRW (mm)

Anno

TRW medio - Bedano (CH)

Gruppo giovani Gruppo vecchi

57

Figura 25 Serie cronologica degli incrementi annuali medi in area basimetrica (BAI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Bedano (CH)

4.1.2 Iseo Bioggio, zona svizzera

La serie relativa al gruppo giovani presenti sul sito di Iseo Bioggio ha un'estensione temporale di 23 anni (1993 - 2016). L’accrescimento medio è di 3.99 mm, con una deviazione standard di 1.39 mm (fig. 26).

L'incremento medio di area basimetrica è di 11.49 cm²/anno, con una deviazione standard di 5.62 cm² e un minimo e massimo rispettivamente di 0.89 cm² e 18.49 cm² (fig. 28).

Dai dati delle piante di castagno più mature presenti a Iseo Bioggio si evince che la serie cronologica media ha un'estensione temporale di 68 anni (1948 - 2016). L’accrescimento medio è di 2.60 mm, con una deviazione standard di 1.16 mm (fig. 26). La media dell'incremento di area basimetrica è di 12.77 cm²/anno, con una deviazione standard di 7.54 cm², un minimo di 0.79 cm² e un massimo di 20.43 cm² (fig. 28).

0 5 10 15 20 25

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

BAI (cm²/anno)

Anno

BAI medio - Bedano (CH)

Gruppo giovani Gruppo vecchi

58

Figura 26 Serie cronologica degli accrescimenti medi (TRW) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Iseo (CH)

I dati raccolti a Iseo Bioggio una volta standardizzati sono una conferma che alberi della stessa specie all'interno di una stessa area geografica reagiscono in modo molto simile ai fattori ambientali, dando origine a successioni anulari confrontabili tra loro. (fig. 27)

Figura 27 Serie cronologica degli accrescimenti medi standardizzati (TRI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Iseo Bioggio (CH)

0

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

TRW (mm)

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

TRI (--)

Anno

TRI medio - Iseo (CH)

Gruppo giovani Gruppo vecchi

59

Figura 28 Serie cronologica degli incrementi annuali medi in area basimetrica (BAI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Iseo (CH)

4.1.3 Chiusa Pesio, zona de cuneese

Nella zona del cuneese non si evidenziano particolari periodi climatici sfavorevoli durante la finestra temporale dal 1996 al 2016. Si evidenziano gli anni 1997, 2001 e 2003 come anni in cui l’ammontare annuo delle piogge può aver causato deficit di crescita nel castagno (<600 mm/anno) (fig. 30). L’anno con le temperature più alte è stato il 2003 che in concomitanza con una scarsa disponibilità idrica avrà probabilmente influito sullo sviluppo del castagno (fig. 29).

Figura 29 Grafico delle temperature dai dati della stazione meteo di Mondovì dal 1996 al 2016. Evidenziate la media e le fasce per l’identificazione delle annate anomale: si tratta di 1 deviazione standard in ampiezza di T superiore ed inferiore alla media corrispondente.

Sono stati considerati i valori di temperatura e precipitazioni dei mesi di attività vegetativa da aprile a ottobre.

0

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

BAI (cm²/anno)

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Temperatura (C)

Anno

Temperature zona del cuneese

Temperature Temperatura media

60

Figura 30 Grafico delle precipitazioni dai dati della stazione meteo di Mondovì dal 1996 al 2016. Evidenziate la media e le fasce per l’identificazione delle annate anomale: si tratta di 1 deviazione standard in ampiezza di P superiore ed inferiore alla media corrispondente.

Sono stati considerati i valori di temperatura e precipitazioni dei mesi di attività vegetativa da aprile a ottobre.

La serie relativa al gruppo giovani presenti sul sito di Chiusa Pesio ha un'estensione temporale di 25 anni (1991 - 2016). L’accrescimento medio è di 3.70 mm, con una deviazione standard di 0.79 mm (fig. 31).

L'incremento medio di area basimetrica è di 11.49 cm²/anno, con una deviazione standard di 5.62 cm² e un minimo e massimo rispettivamente di 0.89 cm² e 18.49 cm²(fig. 33).

Dai dati delle piante di castagno più mature presenti a Chiusa Pesio si evince che la serie cronologica media ha un'estensione temporale di 57 anni (1959 - 2016). L’accrescimento medio è di 3.18 mm, con una deviazione standard di 1.44 mm (fig. 31). La media dell'incremento di area basimetrica è di 18.08 cm²/anno, con una deviazione standard di 9.54 cm², un minimo di 6.77 cm² e un massimo di 29.07 cm² (fig. 33).

0 200 400 600 800 1000 1200

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Precipitazioni (mm)

Anno

Precipitazioni zona del cuneese

Precipitazioni Precipitazione media

61

Figura 31 Serie cronologica degli accrescimenti medi (TRW) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Chiusa Pesio (I)

I dati raccolti a Chiusa Pesio una volta standardizzati sono una conferma che alberi della stessa specie all'interno di una stessa area geografica reagiscono in modo molto simile ai fattori ambientali, dando origine a successioni anulari confrontabili tra loro (fig. 32).

Figura 32 Grafico TRI medio dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) del sito di Chiusa Pesio (I)

62

Figura 33 Serie cronologica degli incrementi annuali medi in area basimetrica (BAI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Chiusa Pesio (I)

4.1.4 Frabosa, zona del cuneese

La serie relativa al gruppo giovani presenti sul sito di Frabosa ha un'estensione temporale di 57 anni (1959 - 2016). L’accrescimento medio è di 3.29 mm, con una deviazione standard di 1.22 mm (fig. 34).

L'incremento medio di area basimetrica è di 18.08 cm²/anno, con una deviazione standard di 9.54 cm² e un minimo e massimo rispettivamente di 6.77 cm² e 29.07 cm² (fig. 36).

Figura 34 Serie cronologica degli accrescimenti medi (TRW) dei gruppi piante vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Frabosa (I)

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

BAI (cm²/anno)

1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

TRW medio (mm)

Anno

TRW medio - Frabosa (I)

Gruppo vecchi

63

Figura 35 Serie cronologica degli accrescimenti medi standardizzati (TRI) del gruppo piante vecchi (ceduo otre il turno ordinario) del sito di Frabosa (I)

Figura 36 Grafico BAI medio del gruppo piante vecchi (ceduo otre il turno ordinario) del sito di Frabosa (I)

4.1.5 Torre Canavese, zona del canavese

Nella zona del canavese non si evidenziano particolari periodi climatici sfavorevoli durante la finestra temporale dal 1996 al 2016. Gli anni più siccitoso sono stati il 1997, 2003, 2006 e ma vi sono diversi anni in cui l’ammontare annuo delle piogge non è sufficiente ad un normale sviluppo del castagno (<600 mm/anno) (fig. 38).. Si identifica facilmente l’annata 2003 e 2015 come anni più caldi del ventennio, il 2003 in concomitanza anche con scarsa quantità di precipitazioni (fig. 37).

0.00

1959 1961 1963 1965 1967 1969 1971 1973 1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

TRI (--)

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

BAI (cm²/anno)

Anno

BAI medio - Frabosa (I)

Gruppo vecchi

64

Figura 37 Grafico delle temperature dai dati della stazione meteo di Borgofranco D'Ivrea dal 1996 al 2016. Evidenziate la media e le fasce per l’identificazione delle annate anomale: si tratta di 1 deviazione standard in ampiezza di T superiore ed inferiore alla media corrispondente. Sono stati considerati i valori di temperatura dei mesi di attività vegetativa da aprile a ottobre.

Figura 38 Grafico delle precipitazioni dai dati della stazione meteo di Borgofranco D'Ivrea dal 1996 al 2016. Evidenziate la media e le fasce per l’identificazione delle annate anomale: si tratta di 1 deviazione standard in ampiezza di P superiore ed inferiore alla media corrispondente. Sono stati considerati i valori di temperatura dei mesi di attività vegetativa da aprile a ottobre.

14.00

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Temperatura (C)

1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Precipitazioni (mm)

Anno

Precipitazioni zona del canavese

Precipitazioni Precipitazione media

65

La serie relativa al gruppo giovani presenti sul sito di Torre Canavese ha un'estensione temporale di 24 anni (1992 - 2016). L’accrescimento medio è di 4.71 mm, con una deviazione standard di 1.86 mm (fig.

39). L'incremento medio di area basimetrica è di 15.62 cm²/anno, con una deviazione standard di 8.09 cm² e un minimo e massimo rispettivamente di 2.51 cm² e 27.75 cm² (fig. 41).

Dai dati delle piante di castagno più mature presenti a Torre Canavese si evince che la serie cronologica media ha un'estensione temporale di 51 anni (1965 - 2016). L’accrescimento medio è di 2.79 mm, con una deviazione standard di 1.10 mm (fig. 39). La media dell'incremento di area basimetrica è di 13.44 cm²/anno, con una deviazione standard di 6.56 cm², un minimo di 1.37 cm² e un massimo di 18.66 cm² (fig. 41).

Figura 39 Serie cronologica degli accrescimenti medi (TRW) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Torre Canavese (I)

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

TRW (mm)

Anno

TRW medio - Torre Canavese (I)

Gruppo giovani Gruppo vecchi

66

I dati raccolti a Torre Canavese una volta standardizzati sono una conferma che alberi della stessa specie all'interno di una stessa area geografica reagiscono in modo molto simile ai fattori ambientali, dando origine a successioni anulari confrontabili tra loro. (fig. 40)

Figura 40 Serie cronologica degli accrescimenti medi standardizzati (TRI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) del sito di Torre Canavese (I)

Figura 41 Serie cronologica degli incrementi annuali medi in area basimetrica (BAI) dei gruppi di piante giovani (cedui entro il turno ordinario) e vecchi (ceduo otre il turno ordinario) nel sito di Torre Canavese (I)

0.5

1948 1950 1952 1954 1956 1958 1960 1962 1964 1966 1968 1970 1972 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

BAI (cm²/anno)

Anno

BAI medio - Torre Canavese (I)

Gruppo giovani Gruppo vecchi

67 4.2 Differenza fra ceduo vecchio e giovane

In questa tesi, grazie ai dati sviluppati a partire dai campionamenti su cedui di due differenti gruppi stabiliti in base all’età delle piante, abbiamo potuto indagare se vi è una differenza legata all’età negli accrescimenti legnosi durante l’attacco da parte del cinipide. Dal confronto delle serie cronologiche e dalle analisi statistiche degli accrescimenti standardizzati (TRI) dei cedui di castagno giovani e vecchi all’interno dello stesso sito e nelle stesse finestre temporali si è potuto capire se vi fosse qualche differenza nei riguardi dei danni da cinipide.

Nel sito di Bedano si deduce che le due curve degli accrescimenti standardizzati (TRI) presentano un andamento sovrapponibile, riscontrato anche da un test statistico di confronto effettuato fra i gruppi giovani e vecchi per ciascuna finestra temporale considerata. Si ha quindi la conferma che le piante giovani e quelle mature in questo sito hanno reagito in modo molto simile ai fattori ambientali, con un trend di crescita annuale similare (pur mantenendo le differenze assolute dovute alla diversa fase

Nel sito di Bedano si deduce che le due curve degli accrescimenti standardizzati (TRI) presentano un andamento sovrapponibile, riscontrato anche da un test statistico di confronto effettuato fra i gruppi giovani e vecchi per ciascuna finestra temporale considerata. Si ha quindi la conferma che le piante giovani e quelle mature in questo sito hanno reagito in modo molto simile ai fattori ambientali, con un trend di crescita annuale similare (pur mantenendo le differenze assolute dovute alla diversa fase