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Preparazione del modello BIM per L’ESPORTAZIONE DEL MODELLO ENERGETICO

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Nella fase di inserimento dei muri nel modello è di fondamentale importanza con- trollare l’orientamento del muro. Affinché il modello energetico risulti corretto oc- corre disegnare controllando che la superficie interna ed esterna sia orientata nel verso corretto onde evitare di ritrovarsi, ad esempio, con un cappotto interno anzi- ché esterno.

Per quanto riguarda i componenti finestrati, di essi vanno inseriti solamente i dati dimensionali. Nelle proprietà della finestra, in Revit 2018 è possibile scorgere una scheda denominata “proprietà analitiche”, all’interno della quale è possibile sce- gliere una serie di preset di tipologie di vetro. Tuttavia queste risultano essere poco affidabili e non è possibile modificarne stratigrafia e proprietà termofisiche. Queste informazioni verranno inserite successivamente nel software di simulazione ener- getica.

Una volta modellato l’edificio è possibile inserire i locali. Questa fase risulta parti- colarmente delicata in quanto i locali creati nel modello BIM coincideranno con le

Figura 19: Finestra dell’editor delle proprietà dei materiali in Revit 2018.

Ipotesi progettuali_4

49 zone termiche nel modello analitico e quindi nel software di simulazione energeti- ca. A tal proposito, occorre come prima cosa controllare l’altezza nel browser delle proprietà del locale il quale deve aver settato come limite superiore il livello cor- retto. Per una maggiore sicurezza, si consiglia di eseguire un controllo in sezione verificando che l’area del locale sia impostata correttamente.

Un altro accorgimento da effettuare è quello di verificare se sia stato abilitato il cal- colo del volume dei locali. Per far ciò, nella scheda “locale e area” all’interno del tab “architettura”, è possibile aprire la relativa finestra dei settaggi cliccando su “calcolo aree e volumi” nel menu a tendina. Da questo è possibile controllare che sia spun- tato il calcolo di “aree e volumi” e che il calcolo delle aree dei locali sia impostato su “alla finitura del muro”.

Il passo successivo è quello di creare le cosiddette “fasi”. In Revit, solitamente queste vengono utilizzate per rappresentare periodi distinti della vita del progetto, come

Limite superiore del locale non collegato Altezza locale collegata correttamente al livello superiore

Figura 21: Corretta impostazione dell’altezza dei locali.

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ad esempio il prima e il dopo di una ristrutturazione. Nel nostro caso però, rappre- senteranno le diverse soluzioni ipotizzate per l’involucro dell’edificio. In realtà per questo scopo esiste un’apposita funzionalità di Revit denominata “variante di pro- getto” nella scheda “gestisci”. Tuttavia, vedremo successivamente che al momento della creazione del modello energetico è possibile selezionare solamente la fase del progetto e non la variante. Affinchè una fase sia creata correttamente è indispen- sabile sostituire i componenti che variano tra una soluzione e l’altra, effettuando prima una fase di demolizione e poi ridisegnando i muri inerenti alla fase nuova. A questo punto è possibile procedere con la creazione del modello energetico. Dal tab “analizza” è possibile aprire la finestra di dialogo delle impostazioni energetiche situata sotto la scheda “ottimizzazione energetica”. Nelle impostazioni base è im- portante settare:

“Piano del terreno”, impostando il livello del modello corrispondere;

“Fase del Progetto”, relativa alla soluzione progettuale che si vuole analizzare;

“Risoluzione vano analitico” e “Risoluzione superficie analitica” i quali devono

essere impostati nei loro valori minimi. Questo comporterà un tempo maggio- re nella creazione del modello energetico ma allo stesso tempo apporterà una precisione maggiore.

Nelle impostazioni avanzate risulta indispensabile settare la categoria di esporta- zione in “Locali” e soprattutto spuntare la casella relativa agli “elementi dettagliati”. Quest’ultima operazione permetterà di includere le proprietà termiche dei mate- riali all’interno del modello energetico. A questo punto è possibile procedere con la creazione del modello energetico il quale verrà successivamente esportato in formato gbXML.

Ipotesi progettuali_4

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Il modello EAM (Energy Analysis Model) creato da Revit rappresenta l’insieme delle

superfici analitiche generate necessarie per eseguire una simulazione energetica sullo stesso. Questo modello necessità, però, di una serie di verifiche affinché possa essere accertato che non siano presenti errori o anomalie.

A seguito della creazione del modello energetico, il software genera in automati- co un abaco delle superfici analitiche nel quale è possibile identificare le relative aree e confrontarle con quelle del modello BIM. La precisione del modello EAM è influenzata dalle modalità di modellazione del modello parametrico e dalle relative impostazioni del modello energetico, come descritto detto nel paragrafo preceden- te. Di seguito, si riporta una tabella riassuntiva contenente il confronto tra le super- fici BIM ed EAM con il relativo scostamento in termini percentuali.

ELEMENTI BIM EAM SCOSTAMENTO

Finestre 38,78 m2 39,95 m2 3,02 % Muri esterni 413,62 m2 405,51 m2 1,96 % Facciata continua 197,16 m2 207,75 m2 5,37 % Muri interni 434,45 m2 444,46 m2 2,30 % Solaio controterra 226,30 m2 208,93 m2 7,68 % Pavimento interno 170,81 m2 163,65 m2 4,19 % Copertura 232,86 m2 177,24 m2 23,89 % 6,92 %

Il primo confronto effettuato dimostra uno scostamento medio del 6,92%. Seppur non rappresenti un valore medio eccessivamente elevato, la superficie analitica della copertura risulta avere un’area troppo differente rispetto a quella del modello BIM. Occorre perciò intervenire sul modello per ridurre questo scostamento. Come prima cosa bisogna intervenire sul giunto tra parete e copertura. Il muro perimetra- le non deve essere continuo fino alla copertura ma va interrotto all’altezza del sot- totetto anche se questa soluzione non rispecchia la realtà costruttiva. Tuttavia, lo scostamento potrebbe risultare ancora elevato. Questo perché nell’abaco delle su- perfici analitiche, le parti in aggetto della copertura, non essendo parti disperdenti, vengono conteggiate sotto la voce “ombre”. A seguito di queste considerazioni si riporta la tabella con i valori aggiornati.