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nascosti, spesso sono completamente trascurati dalle aziende, forse anche per la difficoltà nella stima degli stessi, ma possono avere un grande impatto. Tra i costi nascosti vi sono:
• Costi legati all’aumento dei salari nei paesi in via di sviluppo
• Costi legati alle fluttuazioni dei tassi di cambio
• Costi legati alle variazioni dei costi di trasporto
• Costi generali legati alla gestione dei rapporti con un fornitore internazionale (tempo, spese di trasferta ecc.)
• Rischi legati all’instabilità politica ed economica della Paese in cui operano i fornitori
• Rischi legati alla perdita della proprietà intellettuale sul bene prodotto
Nel corso della trattazione si daranno delle indicazioni sulla rilevanza e sull’impatto di tali costi nel caso di studio analizzato.
Le figure sottostanti (Figura 32 e Figura 33) mostrano come la Cina sia leader per esportazioni dei portalampada in esame; questa stacca di molto le altre nazioni in termini di produzione. I dati per tali analisi provengono dal United Nations International Trade Statistics Database.
Figura 32 Trend di esportazione di portalampade con voltaggio inferiore a 1000V (Fonte: UN Comtrade Database)
0 50 100 150 200 250 300
2 0 0 9 2 0 1 0 2 0 1 1 2 0 1 2 2 0 1 3 2 0 1 4 2 0 1 5 2 0 1 6 2 0 1 7
EXPORT TRADE VALUE (M$)
YEAR
China Germany Italy USA Mexico
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Figura 33 Quote di mercato per le esportazioni di portalampade nell’anno 2017(Fonte: UN Comtrade Database)
I fornitori cinesi fungono da Original Equipment Manufacture (OEM) in quanto possono produrre l'articolo in questione con tutte le specifiche richieste dalle grandi aziende occidentali, offrendo anche imballaggio ed etichettatura su misura [2]. Le imprese che fanno richiesta di questo tipo di servizi produttivi si trovano principalmente in Europa, Stati Uniti e Sud America e puntano ad offrire prodotti a prezzi competitivi. Gli appaltatori occidentali possono anche scegliere tra una serie di prodotti già presenti nel catalogo degli OEM e già pronti ad essere commercializzati in quanto presentano le relative certificazioni di sicurezza in base al paese in cui verranno commercializzati [3]. Gli OEM cinesi a loro volta possono contare su molti subfornitori per trovare i componenti necessari per assemblare i prodotti offerti (Figura 35). Le tipologie di fornitura offshore sono molto varie e vanno da fornitori completamente integrati specializzati nella fabbricazione di alcune tipologie di prodotti [4], a fornitori che agiscono come assemblatori acquistando componenti da altri fornitori più piccoli e specializzati [5]. I primi riescono a produrre internamente tutte le componenti necessarie alla realizzazione del prodotto finito, pertanto hanno in loro possesso una serie di macchinari e competenze diverse per offrire una vasta gamma di prodotti. I secondi invece non producono tutti i componeneti necessari a realizzare il prodotto finito ma fanno affidamento sulla manodopera locale per assemblare i pezzi prodotti da altri fornitori; questa flessibilità permette loro di realizzare un range di prodotti maggiore. La produzione offshore è favorita anche dalla facilità ed economicità di reperire materie prime, la Cina è infatti il maggior produttore di materie plastiche e uno dei maggiori produttori di rame e per questo motivo può fornire materie prime a basso costo. La crescita dei salari dei lavoratori cinesi
China 56%
Germany 15%
Italy 12%
USA 9%
Mexico 8%
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negli ultimi anni ha ridotto la possibilità avvantaggiarsi dalla manodopera a basso costo, riducendo così alcuni dei benefici economici che una volta erano possibili producendo in Cina. Gli OEM richiedono quantità minime di riordino molto elevate a fronte di sconti sul prezzo unitario di acquisto; dati i costi di trasporto da sostenere, non risulta infatti conveniente acquistare piccoli lotti di prodotto. Ciò può causare difficoltà nella pianificazione degli ordini e inefficienze logistiche legate al fatto di non riordinare la quantità ottimale necessaria ma di ordinare più del necessario. Questa politica di approvvigionamento non ottimale può far lievitare i livelli delle scorte all’interno della catena logistica e può complicare il processo di gestione della fornitura del prodotto verso il cliente finale Infatti, una volta assemblato, il prodotto viene poi spedito in grandi lotti verso l'Europa o il Nord America con lunghi tempi di consegna che possono andare dai 30 ai 50 giorni a causa del trasporto via nave ed alle procedure doganali. Una volta importato, spetta alla “casa madre” immagazzinare e distribuire il prodotto attraverso i suoi canali. In generale, per la tipologia di prodotto in analisi, le grandi aziende occidentali si affidano a centri di distribuzione regionali per centralizzare le spedizioni che verranno poi dirette verso i grossisti specializzati ed infine verso punti vendita sul territorio (Figura 35). Per raggiungere il cliente ci sono diversi canali, i principali sono affidarsi ad aziende della grande distribuzione organizzata o a grossisti che riforniscono i negozi specializzati nella vendita di apparecchiature elettriche. Nel presente studio viene analizzata una possibile supply chain per portalampade che ha come centro di produzione la Cina in cui un produttore/assemblatore locale provvede alla realizzazione dell’assieme in oggetto secondo le specifiche richiesta dalla “casa madre” occidentale. Il fornitore asiatico a sua volta si affida a subfornitori per trovare i componenti necessari per l'assemblaggio del prodotto. In questo caso si assume che ci siano due fornitori, uno per i componenti plastici della custodia e uno per i contatti elettrici. Ciò è stato fatto sia in base ad alcune informazioni ottenute tramite siti specializzati nella ricerca di fornitori asiatici come made-in-china.com, globalsurces.com o aliexpress.com. Sia grazie ad alcune domande (Figura 34) inoltrate a diversi produttori individuati in rete per avere indicazioni sulla catena logistica. Le aziende contattate in questo caso sono le seguenti:
• Zhejiang Hairui Electronic Technology Co., Ltd.
• Zhanda Lighting Electric Co., Ltd
• Minqing Vidar Electronic Appliance Co., Ltd.
• KWAY Engineering., Ltd
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• Feilon Electronics Co., Ltd
• Shenzhen OX Lighting Tech. Co., Ltd
• Fuzhou Faithreach Ceramics & Electronic Co., Ltd.
• Fujian Minqing Haohong Porcelain Electronic Co., Ltd
• Shenzhen Meisbo Technology Co., Ltd
• BJB GmbH & Co. KG
• Lorraine Lighting & Irrigation, LLC
• Foshan Shunde Aozhong Lighting Co., Ltd
• James Industrial Development Co., Ltd
Dear Sir or Madam,
My name is Marco ad I am an Italian master’s degree student who is conducting a survey on the production of fluorescent lamp holders (for example T8 G13 lamp holder). I am writing to enquire about how your company make this kind of products. I would be glad if you will answer to these my simple questions:
1) Do you manufacture fluorescent lamp holders or do you buy them? If you manufacture them do you produce all the components (electrical contacts, case) or do you buy them from external suppliers and then you just assemble the final product?
2) Fluorescent lamp holders are assembled manually or automatically?
3) Do you offer customized labelling?
4) Do you manufacture/sell this kind of item to renowned western companies?
Thanking you in advance for your collaboration I wish you a good day.
Sincerely, Marco
Figura 34 Domande effettuate ai produttori di portalampada asiatici
Di tutte le aziende contattate l’unica a fornire indicazioni è stata la Foshan Shunde Aozhong Lighting Co., Ltd affermando che assembla manualmente i portalampada acquistando i componenti da altre aziende. Questa azienda inoltre offre servizi di personalizzazione del confezionamento secondo le esigenze del cliente ma al momento non ha ancora partnership
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con clienti occidentali. I subfornitori sono aziende di piccole dimensioni e specializzate nella realizzazione di componenti per apparecchiature elettriche, per cui possono trarre vantaggio dalle economie di scala e di scopo condividendo la capacità produttiva delle loro macchine tra più clienti. Il range di prodotti realizzati da queste aziende è limitato ed è legato alle apparecchiature disponibili ed alla specializzazione degli operatori. Gli input di questi processi sono le materie prime, i pellet di plastica (PC e PTB) e i laminati di rame, e gli stampi necessari per realizzare i diversi componenti del supporto portalampada. Di solito questi fornitori si trovano nelle aree più centrali della Cina, da lì i componenti vengono poi spediti all’ OEM che provvederà all’assemblaggio, all’imballaggio e all'etichettatura secondo le linee guida dell’azienda occidentale. Gli OEM sono situati in prossimità delle aree commerciali e si avvalgono della manodopera locale per comporre una vasta serie di oggetti elettrici da inviare ai clienti occidentali. Una volta assemblato il prodotto viene riposto in confezioni destinate alla vendita che possono contenere un numero di pezzi variabile dai 2 ai 10 e che sono etichettate secondo le richieste della “casa madre”; questo poi vengono raggruppate e preparate per le spedizioni via nave. Di solito le spedizioni di questo tipo partono dal porto di Shenzhen, nella regione del Guangdong, in quanto la maggior parte dei produttori di componenti elettrici della Cina si trova proprio in questa zona geografica. Il porto di Shenzhen nel delta del Fiume delle Perle è composto da diverse grandi strutture portuali (ad esempio Yantian, Chiwan, Shekou) che agiscono come entità distinte all'interno delle loro operazioni e che sono al servizio di diverse zone dell’entroterra. Da lì, le spedizioni raggiungono i principali porti europei o americani per essere poi smistate verso i centri di distribuzione delle aziende occidentali dove saranno immagazzinate in attesa di soddisfare la domanda dei clienti finali. Nel caso in cui le spedizione siano dirette in Europa si farà riferimento al porto di Rotterdam, nel caso di spedizioni verso il Nord America si farà riferimento al porto di Long Beach per la costa Est ed al porto di New York per la costa Ovest, mentre per spedizioni dirette in Sud America si farà riferimento al porto di Santos (Brasile) per la costa Ovest ed al porto di Balboa (Panama) per la costa Est. I canali di distribuzione per raggiungere i clienti finali possono essere diversi, passando dalla grande distribuzione fino ad arrivare all'e-commerce. In questo studio si analizza lo scenario in cui la casa madre, servendosi di operatori logistici terzi, rifornisce grossisti specializzati nella distribuzione di materiale elettrico i quali a loro volta riforniscono i negozi specializzati.
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Impianto produttivo contatti elettrici Impianto produttivo componenti custodia
Impianto di
assemblaggio Centro di distribuzione
Rivenditori
Clienti
Subfornitori OEM Casa Madre Grossisti
Figura 35 Supply chain AS-IS per la produzione e distribuzione di portalampade per lampade fluorescenti
Segue ora l’analisi in dettaglio dei diversi livelli sella supply chain in questione, identificando per ognuno di essi il contributo fornito dall’utilizzo del modello SCOR come strumento di analisi. Verrà in fine redatta una mappatura dei vari processi che vengono eseguiti nella catena logistica nel rispetto della classificazione dei processi fornita dal modello. La mappatura si concentrerà in particolar modo sui primi tre livelli della catena (Subfornitori, OEM e Casa madre) in quanto sono questi i livelli che subiscono il più grande impatto nel momento in cui vengono adottate tecniche produttive additive.
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