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In questo caso il 52,6% delle strutture utilizza Facebook, il 10,5% Twitter, il 5,3% Google+ e il 47,4% nessuno di essi.

Pertanto, dopo un'analisi di tutti questi aspetti è stato ritenuto importante comprendere se le strutture alberghiere di Auronzo di Cadore siano interessate o meno ad avere maggiore presenza online o se credono che queste nuove tecnologie web abbiano già aumentato in modo sufficiente la loro visibilità e notorietà sul mercato.

Il 57,9% degli intervistati ha ammesso che vorrebbe avere maggiore presenza sul web: sicuramente le nuove tecnologie hanno migliorato la loro posizione, ma la presenza online non è mai troppa; di conseguenza, alcuni di essi si stanno organizzando con diverse strategie per aumentarla, tra cui:

rinnovamento del proprio sito ufficiale per poter apparire tra i primi posti nei motori di ricerca;

cercare di inserirsi in canali di informazione turistica;

informarsi su un possibile futuro utilizzo dei metamotori di ricerca hotel;

prendere in considerazione l'idea di lavorare con una o più OTA per quanto riguarda le strutture che ancora si affidano solamente al passaparola e alla valorizzazione del proprio sito ufficiale.

Il restante 42,1% degli albergatori, al contrario, si ritiene già sufficientemente soddisfatto della visibilità ottenuta e del generale miglioramento dal punto di vista economico, in particolare grazie:

agli intermediari e agli hotel metasearch, che hanno migliorato e affermato l'immagine dell'hotel;

al sito ufficiale dell'albergo; al portale locale Dolomiti.it;

al Consorzio Turistico Auronzo Misurina.

Alcuni alberghi, infine, si affidano al solo passaparola che ritengono sia lo strumento migliore per attirare nuova clientela.

58% 42,1% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%

Sono interessato ad avere maggiore presenza online

Sono già soddisfatto della visibilità ottenuta P e rc e n tu a le a lb e rg h i

4.4.5 Suggerimenti e idee per il miglioramento dei portali per il turismo

Nell'ultima domanda del questionario rivolto agli albergatori si è voluto incoraggiare gli intervistati a proporre suggerimenti e idee per migliorare l'utilizzo e la gestione dei portali per il turismo. Nello specifico si è riscontrato uno scarso apprezzamento collettivo nei confronti del portale di recensioni TripAdvisor. Vediamo, dunque, nel dettaglio quali sono stati i consigli maggiormente proposti:

Il business di TripAdvisor dovrebbe essere migliorato, in particolare le recensioni dovrebbero essere più controllate: è ingiusto, infatti, che chiunque possa iscriversi al portale e rilasciare una recensione magari non veritiera, perché vuole "vendicarsi" di qualcosa e indirizzare la clientela verso altre strutture.

TripAdvisor dovrebbe essere strutturato in modo che l'albergatore possa decidere se esporre o meno il proprio albergo sul portale. Essi non ritengono giusto il fatto che l'hotel sia presente su TripAdvisor anche contro la loro volontà e non ci sia possibilità di cancellarsi se non con il cambio di gestione. Solamente previa accettazione dell'hotel, la struttura dovrebbe comparire sul sito e dovrebbe avere il diritto di essere certa che le recensioni siano veritiere e rilasciate da persone che hanno effettivamente alloggiato in albergo. Il consiglio è dunque quello di creare per gli utenti un'area privata di accesso con delle credenziali (username e password), che permetta alla struttura di comprendere se tale utente è stato realmente un loro cliente.

Un altro suggerimento per il miglioramento dell'utilizzo di TripAdvisor è quello di creare un metodo di rintracciabilità dell'utente che ha rilasciato la recensione, ad esempio la PEC (posta elettronica certificata), in modo da garantire maggiore sicurezza e attendibilità sia per l'albergatore che per i potenziali clienti che leggono le recensioni.

TripAdvisor dovrebbe essere totalmente eliminato dal web.

Sarebbe necessario migliorare alcuni aspetti dei portali di prenotazione, ad esempio diminuire la percentuale sulle commissioni richieste dalle OTA, che risultano troppo elevate soprattutto se le strutture alberghiere sono piccole e per di più creano competizione tra di loro. Inoltre, alcuni albergatori non ritengono che sia giusto permettere ai clienti di disdire anche il giorno prima dell'arrivo: ciò potrebbe causare una perdita alla struttura che non ha più l'opportunità di vendere la camera ad un altro potenziale ospite.

Migliorare la gestione delle informazioni e del processo di prenotazione: rendere i portali meno macchinosi, più snelli, più chiari e più semplici da utilizzare sia per l'utente che deve prenotare sia per l'albergatore che segue il portale dall'interno.

Limitare la pubblicità all'interno dei portali per il turismo.

Creare un unico portale a livello locale che comprenda tutta la zona delle Dolomiti con un sistema di booking diretto che richieda una percentuale inferiore sulle commissioni e possa dare maggiore visibilità a tutta la località.

Per migliorare la gestione di questi portali sarebbe necessario istituire dei corsi di formazione per gli albergatori.

Gestire con un unico strumento anche le informazioni dell'hotel, perché aggiornare tutti i portali diventa veramente difficile.

Le risposte sopra riportate dimostrano dunque un interesse generale verso i servizi offerti dalla rete e in particolare verso il miglioramento della loro funzionalità.

Questi aspetti verranno comunque ripresi ed approfonditi nell'ultimo capitolo, dopo gli opportuni confronti con un'altra realtà turistica, per trarne le relative conclusioni.

4.5 Il questionario per i clienti

Il questionario rivolto ai clienti è stato compilato da un campione di 100 persone che ha alloggiato durante questo periodo nelle varie strutture ricettive di Auronzo di Cadore ed è costituito da 12 domande con il fine di esaminare i seguenti aspetti:

conoscenza generale dei portali web per il turismo;

livello di utilizzo di tali strumenti per l'organizzazione della vacanza o per la scelta e la prenotazione dell'albergo in cui alloggiare;

tipo di mezzo tecnologico utilizzato per usufruire delle offerte proposte dai portali; grado di soddisfazione derivante dalle funzionalità offerte dai servizi dei portali per il

turismo e dalle app per smartphone; riflessioni sul tema delle recensioni online;

idee e suggerimenti per il miglioramento dei portali di viaggio.

Inoltre, al fine di poter elaborare statistiche più dettagliate, è stato ritenuto opportuno chiedere agli intervistati di indicare il sesso e l'età; le risposte sono state suddivise in quattro differenti fasce: 18-25 anni; 26-40 anni; 41-60 anni; da 61 anni in su.

4.5.1 Generalità del campione di clienti

Dei clienti che hanno accettato di risponde al questionario, il 46% delle persone è di sesso maschile mentre il 54% è femminile.

Per quanto riguarda la fascia d'età, invece, possiamo notare nel grafico seguente come ci sia una buona rappresentanza in ognuna di esse, in particolare in quelle comprese tra 26-40 anni e 41-60 anni:

La maggior parte degli intervistati, ossia il 36%, ha un'età compresa tra i 26 e i 40 anni, mentre il 34% di essi tra i 41 e i 60. La fascia d'età più giovane, invece, rappresenta il 18% sul totale degli intervistati; infine, il restante 12% è costituito da una clientela più anziana con un'età che va dai 61 anni in su.

4.5.2 Conoscenza generale dei portali per il turismo

Nella prima domanda del questionario si è voluto comprendere il livello di conoscenza generale relativo ai portali web per il turismo. Sul totale del campione considerato è emerso che l'87% degli intervistati è a conoscenza dell'esistenza di questi strumenti per l'organizzazione della vacanza e la prenotazione della struttura in cui soggiornare. Il restante 13%, invece, non conosce alcun tipo di portale online. Più nel dettaglio si è rilevato che quest'ultima percentuale è costituita dal 2% dalla fascia d'età compresa tra i 26 e i 40 anni; il 4% ha un'età compresa tra i 41 e i 60 anni e il 7% da 61 in su. Da ciò si deduce come questi strumenti online siano sconosciuti principalmente alle fasce d'età più alte.

Andiamo ad osservare meglio questo aspetto nel grafico seguente:

18%

36% 34%

12%