Parole chiave: Valorizzazione, App, Android, Preistoria, Geofence Keywords: Land development, App, Android, Prehistory, Geofence
Le nuove frontiere dell’archeologia negli ultimi decenni coinvolgono anche le applicazioni informatiche. E’ necessario dunque incrementare la ricerca e la divulgazione attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative(D’ANDREA,NICCOLUCCI
2000) quali lo sviluppo di app per smartphone e tablet mirate alla divulgazione delle nuove scoperte archeologiche, in particolar modo per quanto riguarda l’ambito preistorico, spesso trascurato a causa del prevalere della cultura classica che permea il territorio italiano (RENFREW,BAHN 2006).
Nel 2017 è stata sviluppata Sity(fig. 1), app ancora inedita e protetta da S.I.A.E., la quale ha lo scopo di segnalare con una notifica all’utente le aree di interesse archeologico nel territorio della provincia di Ferrara. In base alle proprie coordinate spaziali (GPS), l’utente in possesso dell’app potrà conoscere in maniera immediata le zone archeologiche presenti nelle vicinanze, la distanza da esse, il percorso da effettuare per raggiungerle e, infine, avere una descrizione più o meno esaustiva dell’area di interesse (VITALONI
2017).
L’idea e la creazione di Sity ha trovato un immediato feedback positivo anche all’interno della XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, vincendo il “Premio Antonella Fiammenghi” per la divulgazione del turismo archeologico.
L’app Sity trova un’ottima riconversione anche nella tematica dei contesti preistorici con lo scopo di conferire la massima visibilità ai grandi e ai piccoli musei e aree di scavo accessibili al pubblico per incrementarne le visite e le entrate. La nuova app è stata chiamata PrehiSity (fig. 2). L’ambiente di sviluppo, come per Sity, è rimasto quello del software gratuito Android Studio, il quale utilizza i linguaggi Java e Xml. Il database (BUSANA 2016) interno all’app
occupa 5,86 MB (ovvero uno spazio irrisorio di memoria) e durante l’avvio non riduce un calo delle prestazioni del device. Su PrehiSity si possono consultare i marker sulle mappe di Google, sulle quali si appoggia Android Studio con
l’ausilio delle opportune chiavi APIs, e presenta una struttura simile a quella di Sity ma ben diversa nei contenuti. Il database infatti è ancora in fase di completamento e aspirerebbe a mappare l’intero territorio italiano coinvolgendo i musei di preistoria e i siti archeologici preistorici.
Così facendo, sia lo studioso sia il turista avrebbero la concreta possibilità di rimanere sempre connessi e comprendere quali siano le zone di interesse da visitare semplicemente ricevendo una notifica sul proprio cellulare.
Fig. 1 – Esempio di posizionamento dei markers con Sity
Fig. 2 – Logo di PrehSiity
PrehiSity’s Logo
FIRST APPLICATIONS OF THE APP SITY FOR THE DISSEMINATION OF THE ITALIAN PALEOLITHIC AND
MESOLITHIC EVIDENCE -In the last decades, the new
frontiers of archaeology also involve informatics (D’ANDREA, NICCOLUCCI 2000). The information
equipment has become almost indispensable for the archaeological research as welleas for the planning and the management of the digging process, increasing research and the divulgation through the apps development which are applied to Prehistory in Italy (RENFREW,BAHN 2006).
For this reason, in 2017, I developed Sity (Img. 1), an unpublished and original app safeguarded by the S.I.A.E. Italian organization. This experiment of computational archaeology was born in order to develop an Android app for smartphones and tablets
which aims at notifing some interesting
archaeological sites in the area of Ferrara. Thanks to the GPS technology the users of the app will instantly know which archaeological sites are present in the surroundings, the distance and the itinerary to reach them along with a short description of the sites (VITALONI 2017).
The Sity project was rewarded in honour of Antonella Fiammenghi during the XX edition of the
BMTA (Borsa Mediterranea of Archaeological Tourism) for the best thesis involving archaeological tourism and its dissemination.
The Sity app may be easily applied to prehistorical contexts, in particular to Palaeolithic and Mesolithic sites. The aim of this project is to apply this new technology to Prehistory, providing the best visibility to both big and small museums and archaeological areas opened to the public in order to increase their turnout. The new app was called PrehiSity (Img. 2).
The development environment, as for Sity, is Android Studio, a free and open source software, which uses Java and Xml. The internal database (BUSANA 2016) takes up only 5,86 MB and during the launching process it does not reduce the performances of the devices. On PrehiSity a user can consult markers in maps from Google, used by Android Studio with the correct APIs keys. The contents of PrehiSity are different from Sity, but the structure is the same. The database will be completed as soon as possible and it will map the whole Italian territory as far as considering prehistoric museums, and Palaeolithic and Mesolithic archaeological areas are concerned.
In this way, tourists and specialists will have the possibility to be constantly connected -wherever they are- to the Italian prehistoric archaeological heritage by receiving a notice on their device.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI/REFERENCES
BUSANA M.S.,CARPANESE I.,ORIO N.(2016) - Database
relazionali e siti web: “contenitori” e “visualizzatori” per i dati archeologici, in
Archeologia e Calcolatori 8, 246-253.
D’ANDREA A., NICCOLUCCI F. (2000) - L’archeologia
computazionale in Italia: orientamenti, metodi e prospettive, in Archeologia e Calcolatori 11, 13- 31.
RENFREW C.,BAHN P. (2006) - Archeologia. Teoria,
metodi, pratiche, Bologna.
VITALONI C.(2017)- Nuovi sviluppi dell’archeologia
computazionale finalizzati alla programmazione di un’applicazione Android per scopi divulgativi. Tesi Magistrale Università degli Studi di Ferrara.
Poster Session